Re:
Scritto da: mikeWeLoVeYoU 13/03/2006 20.07
L'intervista nn si vede.
Cmq, la ritengo una prova del fatto ke politica e tv devono essere separate, perkè l'uno finisce con lo strumentalizzare l'altro.
Adesso dovrebbe andare!
Scritto da: MORGANA82 13/03/2006 21.12
ecco appunto!e si è notato quando lui hai incominciato a dire "perchè nn parliamo del fatto che l'italia dovrebbe votare la destra e nn la sinistra..."
insomma berlusconi credeva che la nunziata gli avrebbe fatto fare tutto quello che gli andava...ha trovato un bel muro!cmq maleducato o no è una con le OO!!!mi è piaciuta cmq e sapete perchè?perchè un leader vero nn si sarebbe fatto mettere i piedi in testa nè avrebbe abbandonato l'intervista ma avrebbe dato risposte intelligenti che l'avrebbero chiusa di brutto!!!
Haimè non tutti si chiamano Gianfranco Fini che in meno di 3 secondi a Matrix (programma condotto da Mentana) zittisce le frivole battutine di un Rutelli insulso quanto poco preparato se paragonato al vice presidente del consiglio.
Scritto da: airay 13/03/2006 22.29
Non facciamo confusioni...
L'Annunziata è una grande professionista e il tutto era studiato...
Semplicemente lei non è nel sistema e non è "proprietà di Berlusconi" come tanti altri.
Ha semplicemente cercato di evitare che Berlusconi facesse uno dei suoi famosi monologhi, mentre Berlusconi non c'è stgato e se n'è andato.
Se durante un'intervictsa ti fanno una domanda non puoi ripospondere che invece preferiesci esporre il tuo programma elettorale... o quant'altro. Che intervista è se decidi ti fai tu le domande e rispondi?
Le domande dell'Annunziata erano molto pesanti, ma interessanti.
Mi sarebbe piaciuto che Berlusconi avesse la capacità di rispondere a tono. purtroppo non è stato così.
Alla fine si riduce a uno scontro tra destra e sinistra, ma bisognerebbe cercare di essere obiettivi...
Ad esempio per farlo besta leggere la trascrizione dell'intervista e dare un giudizio.
Professionista non è sinonimo di maleducazione. E da una persona preparata e di cultura come l'Annunziata, simili atteggiamenti di falsa superiorità non hanno effetto sul grande pubblico se non quello di fare scalpore.
Iniziare un discoro con una sorta di imposizione idealista, svolgendo delle domande si interessanti, ma totalmente di parte e piene di pregiudizio, fanno si che l'intervista si concludi ancor prima di iniziare.
Se in uno scambio verbale, uno delle due parti non è pronto ad ascoltare ma ad imporre "le regole del giornalismo" così come le ha chiamate l'ex presidente RAI, non c'è dialogo ma continui e perenni monologhi.
Ripeto, ogni intervistatore quando propone una domanda, che siano fandonie o assolute verità, deve avere l'accortezza di lasciar terminare l'intervistato o il tutto risulta un farfugliamento di idee prettamente unilaterali.
[Modificato da Vito302 13/03/2006 22.50]