Il Mondo che vorrei
Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensabile, la vita dell’uomo vale meno di quella di una bestia.
William Shakespeare
Tra qualche anno, la nostra terra potrebbe essere distrutta da noi esseri umani per colpa dell'inquinamento, dei disboscamenti e per la nostra richiesta di sempre più spazio che togliamo alla natura.
La terra, mi appare come un organismo capace di sentire ogni movimento, ogni cosa che accade, come fosse un corpo condannato a soffrire. La terra mi appare come una donna che mi parla e mi spiega che è stanca di dovere sopportare un'umanità che non è in grado di capire.
Per ogni albero abbattuto nessun se ne piantato, ogni luogo conosciuto subito è inquinato, ogni mare pulito presto è contaminato e non c'è equilibrio che è rispettato.
Viviamo come parassiti sopra un corpo malato, dominando un Mondo artificiale da noi costruito, elogiamo e difendiamo quello che abbiamo creato, dimenticando quel legame vitale che ci ha consentito di provare un'esperienza così profonda e intensa, su un pianeta che ci ha dato tutta la sua accoglienza,
ma la nostra coscienza è diventata arroganza e ci ha distolto dal significato dell'esistenza.
Questo Pianeta ci ha dato l'ospitalità, ci ha donato la bellezza e la qualità, ci ha fornito l'alimento e soddisfatto necessità, ne succhiamo le risorse senza dare nulla in cambio.
Abbiamo perso l'idea della sacralità così com’era diffusa nell'antichità, per cui la terra, era come una divinità misteriosa, abbondante, colma di prosperità, ma ormai è impossibile e inevitabile provare a fermare il tempo che scorre veloce, l'uomo continua a creare a discapito della grande madre Terra, e noi tutti guardiamo senza far nulla.
Non basta sapere, bisogna anche applicare. Non è sufficiente volere, si deve anche fare.
Io credo che i problemi climatici investano solo parzialmente la nostra generazione, poiché ci sono tantissimi altri fattori per cui la Terra oggi è malata, ma sicuramente saranno di fondamentale importanza per le condizioni di vita dei nostri figli. Dobbiamo occuparcene noi oggi per prevenire tragedie che un domani andrebbe a coinvolgere la vita delle prossime generazioni.
L'innalzamento della temperatura, determinerà cambiamenti climatici che a loro volta si rifletteranno sull'intera popolazione mondiale.
Se non saranno presi notevoli e immediati provvedimenti coordinati a livello mondiale, lo scioglimento dei ghiacciai farà aumentare il livello dei mari di 5 mm ogni anno, con effetti a catena: fiumi in piena, aumento d’inondazioni e precipitazioni, riduzione della disponibilità di acqua dolce, centri urbani assediati dall'afa, montagne senza neve, epidemie di colera e malaria.
Questo, è un probabile bollettino con le conseguenze dello scioglimento dei ghiacci nelle diverse regioni del pianeta:
I Poli:
Nelle regioni polari l'impatto sarà più rapido e profondo. Geografia e caratteristiche della Penisola dell'Antartico, dell'Oceano del Sud e dell'Artico cambieranno.
L'Europa:
Le regioni mediterranee saranno le più vulnerabili.
Nell'Europa del Sud l'estate si allungherà e l'acqua dolce disponibile diminuirà. Aumenteranno le differenze climatiche e ambientali fra le regioni del Nord e del Sud, vulnerabili alla siccità. Metà dei ghiacciai alpini scomparirà. Aumenterà il livello dei fiumi in gran parte dell'Europa e il rischio d’inondazioni sulle aree costiere, con pesanti conseguenze per il turismo, l'industria e l'agricoltura. In Italia, il mare ingoierà le zone costiere formate da lagune e da foci dei fiumi. La produttività media diminuirà nell'Europa del Sud e dell'Est, mentre il Nord potrà contare su temperature più miti, che favoriranno le colture agricole.
I Tropici:
A essere colpite saranno soprattutto le regioni tropicali e sub-tropicali. Esse accuseranno diminuzione dei raccolti agricoli e della quantità di acqua disponibile, aumento dell'esposizione a malattie come malaria e colera, incremento delle morti causate dal caldo.
Gli eventi meteorologici estremi, una volta concentrati nell'area caraibica, si estenderanno in altre regioni del mondo: le alluvioni del Piemonte ne sono una conferma.
I timori per la salute:
L'aumento delle ondate di caldo, spesso accompagnato da maggiore umidità e inquinamento, si farà sentire di più nei grandi centri urbani. I più esposti a malori per il caldo e malattie generate dalle alte temperature saranno gli anziani e le persone più deboli. Le inondazioni aumenteranno i rischi di annegamenti, diarree e infezioni respiratorie. Nel Terzo Mondo porteranno a carestie e malnutrizione.
Gli effetti positivi:
Alle medie latitudini una temperatura più mite favorirà l'agricoltura; diminuiranno le morti per freddo e così anche i costi economici per il riscaldamento invernale. L'aumento delle precipitazioni favorirà alcune regioni che soffrono di siccità (come l'Estremo Oriente) e lo sviluppo delle foreste.
Per anni, abbiamo pensato di vivere sfruttando le risorse della Terra, senza dover mai ringraziare. Bhè, ci sbagliavamo.
La Terra è malata, siamo noi gli artefici di questo dolore, e bisognosa salvarla.
Conosci un altro pianeta dove vivere?
In un pianeta a rischio, siamo tutti animali a rischio.
Non possiamo perdere altro tempo, bisogna agire ora.
E tu puoi farlo in prima persona.
Aiuta anche tu il WWF a salvaguardare la Terra.