THE FILMAKER
Kubrick è sempre stato un autore molto versatile, sia nello scrivere sceneggiature, che nel manovrare la macchina da presa, e a mio avviso, ciò che lo ha sempre contraddistinto da tutti gli altri filmaker tra gli anni '70 e '80 in particolar modo, sono i suoi piani sequenza del tutto estranianti, che ti conducono in un viaggio eterno senza meta, facendoti dimenticare che vivi su questa terra e che sei vivo
Ne sono un chiaro esempio quelli (famosissimi) di Shining, in cui Kubrick segue con la cinepresa il piccolo Danny "Dock" Torrance tra i misteriosi corridoi del lugubre Overlook Hotel, e restando sempre nell'ambito dei piani sequenza e di Shining, possiamo fare riferimento anche a quello nelle prime scene, in cui ATTENZIONE SPOILER
Jack Torrance (Nicholson) giunge all'hotel dove deve incontrarsi con Mr. Hullman (Barry Nelson), e si può facilmente notare che per quasi un minuto non ci sono stacchi,
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anche considerando il fatto che Kubrick nei suoi film ha quasi sempre utilizzato una sola macchina da presa per girare, e questo è un altro dei vari caratteri di distinzione tra il regista e gli altri filmaker dell'epoca.
Come già detto, Kubrick è sempre stato un cineasta versatile, infatti, nella sua carriera, composta da 15 opere, ha esplorato le vie e i sentieri più ignoti e sperduti della mente e dell'universo umano.
Tralasciando le sue prime pellicole: "Paura e desiderio"(1951), "Il bacio dell'assassino"(1955) e "Rapina a mano armata"(1956), vediamo di parlare di quelle che hanno veramente fatto la storia e reso noto Kubrick in tutto il mondo.
Cominciamo con Lolita(1962), che vede interpreti un grandissimo Peter Sellers e una meravigliosa Sherley Winters.
Lolita è un film che alla sua uscita, come gran parte delle opere di Kubrick, suscitò diverse polemiche e critiche negative per via dei temi trattati, uno su tutti: il sesso.
In questa pellicola, il sesso è chiaramente visto come un tabù, ma dobbiamo mettere in chiaro che non si tratta di sesso esplicito, ma fondamentalmente di allusioni sessuali, esercitate da una ragazzina (Lolita) a un uomo adulto (Sellers).
es.: all'epoca, vedere sullo schermo gesti piuttosto provocanti come l'attorcigliamento dei piedi, leccarsi le labbra, toccare il proprio corpo con aria sbarazzina, erano visti come delle provocazioni intense e al quanto esplicite, mentre ai giorni nostri, vengono il più delle volte sottovalutati e nenache presi in considerazione.
Lolita, come tutti gli altri prodotti di Kubrick, è un Capolavoro, che col passare degli è diventato un vero e autentico cult, soprattutto per la famosa foto della giovane protagonista che indossa i famosi occhiali rosa a forma di cuore
Veniamo ora a Il dottor Stranamore(1963), titolo completo: Il Dottor Stranamore, ovvero, come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, che vede come protagonista ancora un grandioso Peter Sellers.
Il dottor Stranamore è uno dei primi prodotti cinematografici che trattano il tema della satira.
In questa occasione, la satira è vista da Kubrick con occhio "crudele" e introspettivo, che "prende in giro" la guerra e la politica di quel tempo con l'intento di esserne un contro manifesto, e secondo me, Il dottor Stranamore, può benissimo considerarsi la prima vera prova voyeristica di Stanley Kubrick.
Spostiamoci ora di cinque anni arrivando così alla prima meta leggendaria di Kubrick: 2001: Odissea nello spazio(1968)
2001, oltre ad essere il più importante e famoso film di fantascienza mai realizzato, rappresenta la tappa forse più importante della carriera di Kubrick, primo perchè va a esplorare il vero e sconfinato ignoto dell'universo, fuori dall'atmosfera terrestre, con l'aiuto del fido computer parlante H.A.L. 9000
Con questa mitica prova registica, Kubrick ha ispirato tutti i futuri grandi registi di film di fantascienza, quali Steven Spielberg, il quale nel 2001 (ma guarda un pò ) omaggiò il Grande Stanley con il surreale A.I. - Intelligenza artificiale, suo "progetto incompiuto"; George Lucas, creatore, oltre che della saga di Star Wars, anche del "tecnologico" THX 1138: L'uomo che fuggì dal futuro, Robert Zemeckis con la trilogia di Back to the Future e tanti altri...
Correva l'anno 1971, e in quell'anno, si verificarono n particolare 3 fenomeni che cambiarono completamente il corso della storia: il 3 Luglio Jim Morrison morì fulminato da una crisi cardiaca nella vasca da bagno della sua casa di Parigi Francis Ford Coppola era impegnato nelle riprese del suo capolavoro: Il Padrino, e un certo film intitolato Arancia Meccanica(tratto dal romanzo culto di Anthony Burgess) registrò il maggior numero di critiche e polemiche entrando di diritto nella top list delle pellicole più violente e controverse della storia del Cinema.
Molto probabilmente è proprio questo l'aspetto che più ammiro in Kubrick, il coraggio e la capacità di mostrare il non mostrabile, di far vedere al pubblico ciò che non si può e non si deve far vedere, facendo un grande urlo di sfogo contro la società, la politica e il mondo intero...
Tutti i personaggi, le qualità, i misteri, le oscenità di questo film sono diventati subito culto di gran parte della popolazione mondiale, tant'è che alcune bande di teppisti, proprio come quella presente nel film composta da 4 drughi capitanata da Alex De Large(Malcolm McDowell), commetterono delitti e omicidi ispirandosi proprio alla pellicola simbolo di Kubrick e di tutta la cinematografia anni '70.
Indimenticabili sono le sinfonie schizofreniche di Ludovico Van Beethoven che contribuirono in mdo particolare a rendere questo film una vera e autentica leggenda, così come le terribili sequenze della cosiddetta "cura Ludovico "...Sono guarito !!!!! PORCO CANE !!!!!!!!! insomma...non c'è molto altro da dire...quando pronunciamo la parola "capolavoro", dobbiamo pensare ad Arancia Meccanica...
Nel 1975, Kubrick cambia nuovamente genere, e messi insieme i giusti ingredienti ne esce un altro gioiello: Barry Lindon,
che alla sua uscita nelle sale, registrò incassi al quanto deludenti rivelandosi quindi un flop, ma da considerarsi comunque un bellissimo film, certo...non di facile interpretazione, come lo sono tutte le opere di Kubrick, ma entrato anch'esso di diritto nella storia della settima arte.
Con Barry Lindon, Kubrick ricorre nuovamente, come successe anche nel '63 con Il Dottor Stranamore..., alla tecnica voyeristica, all'arte visiva e psicologica, che bene o male ha contraddistinto tutti i film di Kubrick, ma che a mio avviso, si nota molto più facilmente appunto in Barry Lindon e nel Dottor Stranamore.
Anno 1980: è tempo di luccicanza
ho già parlato un pò di Shining all'inizio del mio commento, e dopo aver messo in chiaro il discorso dei piani sequenza, voglio approfondire l'elemento soprannaturale e psichedelico presente nella 13a opera di Kubrick tratta dall'omonimo romanzo del Re del Brivido Stephen King
La pellicola si divide in diverse frazioni, in vari spicchi, uno diverso dall'altro, che vengono denominati dal regista con i giorni della settimana.
Gli elementi che contraddistinguono questo film sono, oltre all'agghiacciante Overlook Hotel, sono le scene simboliche della cascata di sangue, le visioni spaventose del piccolo Danny (il fantasma delle due bambine), il misterioso labirinto innevato che ATTENZIONE SPOILER
alla fine farà da sfondo alla morte di Jack Torrance
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e la tremenda pazzia da cui viene colto lo stesso protagonista Jack Torrance (Jack Nicholson).
Shining è senza dubbio un film da "mal di testa", che ti penetra nelle mente e non vuole uscirne, desidera che tu viva con essa, uno dentro l'altro, psiche + psiche, immaginazione + immaginazione, compongono questa straordinaria frontiera orrorifica di Stanley Kubrick.
Altrettanto suggestive sono le sequenze d'apertura del film, viste dall'alto, dalla prospettiva dell'elicottero (ATTENZIONE SPOILER
di cui si riesce a vedere anche l'ombra
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) accompagnate da una musica profonda e mistificatoria che anche in questa occasione rappresenta una delle componenti essenziali della pellicola di Kubrick.
1987 Full Metal Jacket: si parte per il Vietnam, ad accompagnarci è il rigido Sergente Hartmann(R. Lee Ermey) Tu non riderai ! Tu non piangerai ! Qui si riga dritto e basta !! insieme alle sue reclute Palla di lardo (Vincent D'Onofrio) e Joker (Matthew Modine), in uno dei più magniloquenti, tristi, tenebrosi, tragici, meravigliosi ritratti della guerra del Vietnam, paragonabile a pietre miliari come Apocalypse Now di F.F. Coppola e Platoon di O. Stone.
Caratteristica principale di questa opera di Kubrick sono in particolar modo i famosissimi cori intonati dai marines durante il loro addestramento che si svolge nella prima mezz'ora del film, i cannoni, i carrarmati, le mine che esplodono sotto il cielo grigio del Vietnam, che sussurra allo spettatore una sola, unica, intensa, terribile frase: Born to Kill
1999 Eyes Wide Shut: This is the END...
Con la sua ultima prova dietro la macchina da presa, Stanley Kubrick da fiducia alla coppia Hollywoodiana più discussa di quel periodo: Tom Cruise/Nicole Kidman, qui impegnati nel ruolo più importante e complesso della propria carriera.
Eyes Wide Shut ha come tematica principale, l'amore e il sesso, questa volta non come per Lolita, bensì, in modo esplicito e sfacciato, e la conferma è la famosa frazione dell'orgia in maschera, totalmente e meravigliosamente stravagante, trasgressiva e ancora una volta voyeristica.
Sono numerose le sequenze di questa pellicola entrate di diritto nella storia, a cominciare da quella iniziale, ATTENZIONE SPOILER
che vede la Kidman sfilarsi il suo vestito nero rimanendo completamente nuda...e quella finale: c'è una cosa che noi due dobbiamo fare al più presto...cosa ? SCOPARE... e insieme ad essa, la sequenza del pedinamento di Cruise da parte dell'uomo vestito di nero
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e anche in questo caso, si prende nuovamente in considerazione il discroso dei (numerosi) piani sequenza.
Eyes Wide Shut è a maggior ragione il culmine della carriera e della vita di Stanley Kubrick, che parte per un lungo viaggio nel suo "io" e nella sua mente per non tornare mai più, lasciandoci in eredità, questa e le altre sue 14 opere d'arte che non cistancheremo mai di ammirare...
Termina qui...(forse)...la mia analisi sul più grande regista della storia del Cinema, avrete sicuramente notato che nelle varie volte in cui homenzionato il nome Stanley Kubrick, non ho mai attribuito un aggettivo...voglio farlo adesso, una sola volta, e voglio farlo bene, una volta per tutte...
STANLEY KUBRICK,
IL MAESTRO.