Perche' Berlusconi e i suoi ripetono sempre le stesse cose - i costi della politica

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rossijack
00sabato 29 gennaio 2011 23:16
Vi posto un articolo che ho trovato in rete utile a capire le strategie di comunicazione di Berlusconi e dei suoi seguaci.


Perché Berlusconi e i suoi ripetono sempre le stesse cose



In questi giorni coloro che difendono Berlusconi sui media si ripetono più del solito. C’è un piccolo elenco di argomenti a favore del premier che vengono ripetuti ossessivamente:

1.Berlusconi è vittima di una persecuzione da parte della magistratura;
2.i media mentono e fanno solo gossip (su di lui come su tutti: non a caso si sollevano scandali anche su Gianfranco Fini e Ilda Boccassini);
3.lo stile di vita privato di Berlusconi non c’entra con le sue capacità politiche;
4.le intercettazioni sono una violazione della privacy che «potrebbe capitare anche a voi»;
5.la presunzione di innocenza va rispettata, per lui come per tutti, fino a che non ci sarà una sentenza in tribunale.
Non occorre entrare nel merito dei vari punti (né completare l’elenco se ho dimenticato qualcosa): è il semplice fatto di ripeterli a renderli sempre più forti. Sempre più veri.

Che ripetere un argomento serva ad aumentarne la credibilità può sembrare banale, ma molti studi psicologici lo dicono da anni: le persone credono di più a ciò che hanno già sentito ripetere più volte

Alcuni studi hanno addirittura verificato quante volte un messaggio debba essere ripetuto per ottenere la massima credibilità: non troppe – pare fra le 3 e le 5 – perché altrimenti si corre il rischio di ottenere l’effetto contrario
Dopo un po’, insomma, occorre fare variazioni sul tema. Nel nostro caso, ad esempio, basta mandare nei talk show persone diverse (oggi Gelmini, domani Santanché o Bernini), o far scrivere su testate diverse da giornalisti diversi la stessa cosa.

Ecco perché – fra l’altro – non è furbo che i leader dell’opposizione ripetano gli stessi argomenti che vogliono combattere: non fanno che rinforzarli.

Nello stesso talk show, poi, vince – ancora! – la persona che ripete: secondo questo studio pubblicato nel 2007 sul «Journal of Personality and Social Psychology», le persone credono di più a chi, in un gruppo, ripete più volte la sua opinione, rispetto a chi la dice una sola volta. Il ripetitore sembra più sicuro di sé e perciò più convincente; inoltre, alla fine, molti penseranno che la sua opinione rappresenti l’intero gruppo.

Tutto ciò per fortuna è vero solo per destinatari distratti e frettolosi: se un interlocutore è attento e si prende tempo per ragionare, un argomento debole non riesce a convincerlo neppure se ripetuto. Il che è abbastanza intuitivo, oltre che dimostrato sperimentalmente.

Ma quanti guardano la tv in modo attento? E quanti argomenti in difesa di Berlusconi sono davvero deboli? La presunzione di innocenza, per esempio, è un argomento forte. E come non essere d’accordo sul fatto che anche i giornali più seri puntino ogni giorno sul gossip per aumentare le vendite?

Soprattutto sul fatto che se l’opposizione ripete gli stessi argomenti, rafforza le tesi del premier. Si tratta di un uno-contro-uno su un terreno che è stato scelto dagli avversari. Poco, poco furbi, ma non avevamo dubbi su questo.



quindi se l’opposizione ripete:
1) Berlusconi ha sputtanato l’Italia a livello mondiale, quindi si deve dimettere

l’argomento si rafforza, no?


La strategia giusta è ripetere un argomento forte.
Meglio quindi se l’opposizione trova un argomento meno debole di quello da te suggerito, che è più o meno quello dei 10 milioni di firme.
(E’ debole perché un Presidente del Consiglio si deve dimettere solo quando non è più sostenuto da una maggioranza in Parlamento.)




Berlusconi poi è una figura affascinante se presa come analisi. Ultimamente concordo con chi dice che è l’unico “mito”. Infatti non fa altro che ripetere che sono tutti “comunisti”, perché senza i comunisti il mito che si è costruito per sé crolla.

La sinistra – o insomma quelli identificati con la sinistra – non ripropone più i suoi miti, le sue idee seguono la destra, che al contrario ripropone sempre le sue storie (il partito dell’Amore, sono imprenditore di me stesso, ecc). Perfino l’immagine che manda Anno Zero, facendo sembrare Berlusconi un gran Casanova gli gioca a favore! è un altro mito che aiuta al suo personaggio. Mentre la figura del partigiano, dell’operaio, della massa ecc è sparita.

Non so dove andremo a finire di questo passo. Forse non vi piacerà, e sbaglio pure a pensarlo, ma una possibilità di suscitare una scossa nella coscienza collettiva sarebbe che Berlusconi venisse condannato e che i fatti per cui lo stano giudicando si verifichino veri. Solo cosi, forse, anche la persona distratta a casa penserà “c..., ma come è possibile che una persona del genere ci stava governando?”


rossijack
00sabato 29 gennaio 2011 23:56
Aggiungo anche questo articolo che mostra le strategie comunicative utilizzando le donne:Donne che difendono Berlusconi

Fra le mosse comunicativamente più astute nella costruzione mediatica che Berlusconi ha messo in scena questa settimana per rispondere alle accuse della procura di Milano, c’è l’aver affidato la sua difesa quasi esclusivamente a donne.

Per fare qualche esempio: lunedì a «Porta a porta» c’era Mariastella Gelmini, martedì a «Ballarò» Anna Maria Bernini, ieri da Santoro Daniela Santanché, poi nell’approfondimento del Tg2 «Il punto di vista» c’era Nunzia De Girolamo, già più volte intervistata durante vari Tg.

Tutte molto convinte, aggressive e indignate. E tutte con le stesse argomentazioni: la persecuzione di Berlusconi da parte della magistratura, le menzogne reiterate dei media, la violazione della privacy con le intercettazioni (il «potrebbe capitare anche a voi» che lo stesso Berlusconi ha ribadito nel videomessaggio di mercoledì), la presunzione di innocenza da rispettare fino a che non ci sarà una sentenza in tribunale.

Sono le stesse argomentazioni addotte dagli uomini, ma metterle in bocca a figure femminili permette di arricchirle con testimonianze personali sul Berlusconi «premuroso, gentile e corretto con le donne» che non avrebbero la stessa forza e lo stesso significato se dette da uomini, e con commenti sul non sentirsi affatto offese, come donne, dai comportamenti del premier.

La mossa serve cioè ad anticipare e controbilanciare proteste di stampo femminista e post-femminista, come quella che mercoledì hanno messo in atto alcune donne del Pd, fra cui Paola Concia, Giovanna Melandri e Rosy Bindi, che hanno manifestato sotto palazzo Chigi con slogan come «La nostra dignità non è in vendita», «Vecchio porco», «Mia figlia non te la prendi…», «Sono italiana e mi vergogno di essere rappresentata da un “vecchio porco” – per la dignità delle donne dimissioni».

L’idea è insomma mettere donne contro donne: per alcune che si dicono offese, altre negano di esserlo. E siamo punto e daccapo.

bubbl€$
00domenica 30 gennaio 2011 04:47
ripetono le stesse cose perchè gli italiani sono beoni e questa strategia comunicativa funziona bene con i beoni!

del resto ad OGNI SINGOLO COMIZIO,intervento e dichiarazione di Berlusconi durante, per esempio, le campagne elettorali che si sono susseguite in tutti questi anni, lui ripete sempre gli stessi concetti: i comunisti ci sono ancora, hanno cambiato nome ma sono sempre i comunisti di una volta, i magistrati lo perseguitano, ecc.,ecc.
rossijack
00domenica 30 gennaio 2011 13:34
Re:
bubbl€$, 30/01/2011 4.47:

ripetono le stesse cose perchè gli italiani sono beoni e questa strategia comunicativa funziona bene con i beoni!

del resto ad OGNI SINGOLO COMIZIO,intervento e dichiarazione di Berlusconi durante, per esempio, le campagne elettorali che si sono susseguite in tutti questi anni, lui ripete sempre gli stessi concetti: i comunisti ci sono ancora, hanno cambiato nome ma sono sempre i comunisti di una volta, i magistrati lo perseguitano, ecc.,ecc.




Queste sono strategie comunicative studiate da esperti,e' normale che chi non e' attento o ha una cultura,o ,meglio ancora,un buon cervello,non le colga!Non si tratta di essere beoni,e' per questo che B impera da cosi' tanti anni!
rossijack
00domenica 30 gennaio 2011 16:09
Molto interessante dal punto di vista della comunicazione anche gestuale e corporea e'l'analisi della telefonata di B a GL nell'Infedele:la fonte e' sempre dallo stesso sito.


La telefonata di Berlusconi a Lerner in 10 punti

Il 24 novembre scorso, dopo l’ultima telefonata di Berlusconi a Ballarò, avevo evidenziato gli elementi che ormai hanno codificato, in quella trasmissione, la telefonata di Berlusconi come un rituale di conferma del capo: il volto di Floris che all’inizio si illumina, le riprese in campo lungo dall’alto (come dire: Berlusconi sopra, gli altri sotto), i primi piani sui gesti impacciati e nervosi degli ospiti che Berlusconi accusa di mentire (il tema è sempre quello) e sulle facce gongolanti di quelli consenzienti.

Puntualmente, poi, Floris cerca di interromperlo e non ci riesce, di fargli domande e non ci riesce, gli dice di stringere e l’altro continua; infine Berlusconi riattacca e l’impaccio di Floris, anche dopo, resta evidente per molti secondi.

Ben diversa è la telefonata di Berlusconi a L’infedele il 24 gennaio:

1.Il conduttore è sempre ripreso dal basso, il che lo mette in posizione dominante, e sta ben dritto con le braccia dietro la schiena (un po’ troppo impettito per non apparire teso: era meglio più rilassato, magari con le braccia conserte).
2.Non c’è alcuna gigantografia di Berlusconi in studio, ma una sua piccola foto, sorridente, accompagna la scritta «in collegamento telefonico l’on. Silvio Berlusconi» (onorevole, non presidente).
3.Quando Berlusconi accusa la conduzione di essere «spregevole», «turpe», «ripugnante», il mezzo piano su Gad Lerner silenzioso ne mostra il volto accigliato e contratto, come di uno che sta dignitosamente accusando i colpi; e tuttavia guarda dritto in camera, come se stesse fronteggiando alla pari l’avversario: bene, è ciò che ieri a Ballarò quel genio semiologico di Maurizio Crozza ha definito un «incrocio fra Clint Eastwood e un mastino napoletano».
4.Purtroppo, quando Lerner risponde «Lei ha già insultato abbastanza», distoglie lo sguardo e lo rivolge ai suoi in studio: sarebbe stato meglio avesse risposto continuando a guardare in camera.
5.Il regista e l’operatore colgono la difficoltà di Lerner e passano al campo lungo, sempre dal basso, mentre Lerner dice «Perché non va dai giudici, invece di insultare»: bene, gli dà il tempo di riprendersi.
6.Infatti Lerner si riprende, rilassa le braccia, le porta davanti, si prepara a reagire. E reagisce, guardando sempre in camera: «Essendo lei anche il mio presidente del consiglio, la prego di moderare i termini». Ottima frase, ma sarebbe stato meglio che lo sguardo in camera e la posizione della testa non fossero lievemente dal basso verso l’alto, ma allo stesso livello della camera, per parità con l’avversario.
7.Mentre Berlusconi tesse le lodi di Nicole Minetti, Lerner è di nuovo impacciato (tenta una frase ma la interrompe) e la camera torna in campo lungo (bravo, il regista!); poi riprova col mezzo piano ma l’impaccio di Lerner continua, e allora torna in studio (ri-bravo!), dove Lerner si muove un po’ nervosamente urlando sopra Berlusconi, riferito alla Minetti «E questo le consente di saltare la gavetta della politica?»; nel frattempo un cenno di fischio e un applauso accompagnano le parole di Berlusconi: è gazzarra, nessuno segue più le parole di nessuno.
8.Quando Berlusconi dice «le cosiddette signore presenti», Lerner risponde alzando un braccio e protendendosi in avanti «Le signore non sono cosiddette…», la camera allora torna al mezzo piano (bravo!) e infatti Lerner è in pieno attacco, col braccio teso e il dito puntato: «… e lei è un cafone se le chiama così!».
9.Per alcuni secondi Lerner guarda dritto in camera, sempre con l’espressione a metà fra Clint Eastwood e il mastino napoletano: bene; infine dà le spalle alla camera, ma solo per rivolgersi a Iva Zanicchi mentre Berlusconi la invita ad andarsene, cosa che lei non farà.
10.Il tutto si chiude fra urla e fischi, che però Lerner quieta subito.
In conclusione, mentre le telefonate a Ballarò finiscono puntualmente con 2 a 0 per Berlusconi, la telefonata a Gad Lerner è un dignitoso 1 a 1."



Daniela(75)
00lunedì 31 gennaio 2011 13:30
Concordo su tutta l'analisi a proposito delle strategie di comunicazione in generale. Purtroppo nonostante la diffusione dei pc e di internet sembri massiccia non è così. Secondo me, chi approfondisce l'argomento su YouTube riguardo alle intercettazioni o sulle pagine dei quotidiani on line dedicati alla cosa è senz'altro più informato e critico nei confronti di Berlusconi, ha un orecchio più allenato a cogliere le stupidaggini che vengono dette in tv in sua difesa, ecc.
(Miss Piggy)
00giovedì 3 febbraio 2011 18:17
Come immaginavo questi articoli riassumono cose che si dicono da anni sulle strategie comunicative di Silvio e soci.
Quello che non ho mai capito è perchè, dopo quasi 17 anni, quei pistola della sinistra non abbiano ancora imparato la semplice lezione e non lo ripaghino con la stesssa moneta.
Possibile non ci siano strateghi a sinistra?? Non sarà che si sentono ancora superiori a certi mezzi populisti e sperano di cavarsela in altro modo? Non dico di livellarsi ai suoi standard, ma un pò di furbizia, porca sozza? Proprio perchè è un lotta impari, vista la potenza di fuoco dell'avversario.
lisalovemichael
00domenica 6 febbraio 2011 23:27
Re:
bubbl€$, 30/01/2011 4.47:

ripetono le stesse cose perchè gli italiani sono beoni e questa strategia comunicativa funziona bene con i beoni!

del resto ad OGNI SINGOLO COMIZIO,intervento e dichiarazione di Berlusconi durante, per esempio, le campagne elettorali che si sono susseguite in tutti questi anni, lui ripete sempre gli stessi concetti: i comunisti ci sono ancora, hanno cambiato nome ma sono sempre i comunisti di una volta, i magistrati lo perseguitano, ecc.,ecc.




Sono proprio d'accordo..
C'è in giro troppa gente che ancora "pensa" che sia il Padreterno e che prima o poi elargirà donazioni a tutti, non solo alle Ruby di turno..
Proprio in questi giorni mi sono quasi sbranata una tizia che lo difendeva a spada tratta..
Che poi è qualcosa di terrorizzante, sono queste le persone che lo vanno a votare..
C'è davvero troppa ignoranza intorno a noi, ma proprio nel senso di ignorare come stiano le cose..
dangerous woman
00domenica 6 febbraio 2011 23:39
Re: Re:
lisalovemichael, 06/02/2011 23.27:




Sono proprio d'accordo..
C'è in giro troppa gente che ancora "pensa" che sia il Padreterno e che prima o poi elargirà donazioni a tutti, non solo alle Ruby di turno..
Proprio in questi giorni mi sono quasi sbranata una tizia che lo difendeva a spada tratta..
Che poi è qualcosa di terrorizzante, sono queste le persone che lo vanno a votare..
C'è davvero troppa ignoranza intorno a noi, ma proprio nel senso di ignorare come stiano le cose..




rossijack
00lunedì 7 febbraio 2011 16:01
Anch'io mi chiedo la ragione dell'arretratezza nella comunicazione della sinistra!Se di fronte hai un oppositore che studia le frasi,le dice sulla base delle risposte della gente ai sondaggi,se le fa preparare da esperti,dall'altro lato non puoi parlere affidandoti solo alla spontaneita',all'emozione del momento!Il messaggio che deve arrivare deve essere confezionato in un certo modo,se non non arriva!Questo errore fu fatto anche durante l'ultimo governoProdi,si stavano avviando ottime riforme ma non si comunicavano nella maniera giusta e il tutto si perdeva nel vuoto e la gente non ne sapeva nulla!
Bersani e' drammatico gia' come dizione,non per la cadenza bolognese,ma perche' non e' chiaro,farfuglia,si fa fatica a comprenderne il messaggio;a sinistra al momento non vedo bravi oratori,almeno tra quelli noti,Vendola parla benissimo,lo adoro,ma il suo linguaggio e' troppo forbito per arrivare anche alla gente semplice.
Oggi chi fa politica,dopo Berlusconi,deve aggiornarsi,fare dei corsi.Anche nel mio lavoro di insegnante a mano a mano la mia comunicazione e' cambiata e si e' adeguata agli standard piu' vicini al mondo giovanile che vive immerso in questa epoca e in questa cultura,pur non allontanandomi mai da una corretta e ricca lingua italiana!
rossijack
00martedì 21 giugno 2011 20:59
Ho rispolverato il topic aperto da me perche' quello che postai tempo fa ha ancora la sua valenza,la tecnica continua!Adesso Berlusconi,poiche' e' in difficolta',continua a ripetere che non c'e' alternativa a questo Governo,lo ripete in tutte le conferenze e contatti con i giornalisti,cosi' questo,secondo lui,si insinua nel cervello delle persone e lo assorbe come verita'!Altro che se c'e' alternativa al Governo,a me sta balenando che la gente sia ormai al di la' della logica dei partiti e,ormai sfiduciata,si stia attrezzando da sola.Vedi referendum!
(Miss Piggy)
00mercoledì 22 giugno 2011 01:25
Che la gente sia al di là della logica dei partiti non credo, perchè in un modo o nell'altro dalla divisione in partiti la razza umana non scappa. Credo sia proprio naturale ed insita nell'uomo.
Che Silvietto in questi giorni stia ripetendo il suo grido di dolore sperando di imbambolare i suoi elettori, non ci piove altrettanto!
angelico
00mercoledì 22 giugno 2011 16:49
Re:
rossijack, 21/06/2011 20.59:

Ho rispolverato il topic aperto da me perche' quello che postai tempo fa ha ancora la sua valenza,la tecnica continua!Adesso Berlusconi,poiche' e' in difficolta',continua a ripetere che non c'e' alternativa a questo Governo,lo ripete in tutte le conferenze e contatti con i giornalisti,cosi' questo,secondo lui,si insinua nel cervello delle persone e lo assorbe come verita'!Altro che se c'e' alternativa al Governo,a me sta balenando che la gente sia ormai al di la' della logica dei partiti e,ormai sfiduciata,si stia attrezzando da sola.Vedi referendum!




dicesi propaganda....


anche milosevic quando perse la guerra disse: Abbiamo vinto!


ma puo dire quello che vuole.....ma se la gente nn trova lavoro,la colpa e del governo....


il taglio delle tasse?....ma se non c e lavoro, che tasse deve pagare la gente in meno?

poi...con i tempi che corrono dove tagli le tasse?....portando l aliquota massima dal 43 al 40?...cioe un favore ai ricchi?

ma vogliamo parlare dei rimborsi elettorali?


un partito li prende ogni anno per 5 anni, se si e votato una sola volta....

se si e votato 5 volte, fai 5 anni per 5 volte....l equivalente di 25 volte....


e li che si devono trovare i soldi per il taglio delle tasse!tagliare la spesa superflua che e tutta in mano alla politica!

tagliare le province!

tagliare i redditi dei parlamantari!(minimo 50%)...

far fare alle reti teleisive l asta per il digitale terrestre e non regalare le freqenze secondo le quote di mercato sull analogico!


far pagare alle regioni in deficit, un prodotto al suo costo di mercato e non pagato con prezzigonfiati!

fare fare appalti pubblici trasparenti!

concorsi per tutti per le persone che vogliono entrare nella pubblica amministrazione(anche alla Rai e non con chiamata diretta!)

insomma...ci sono da toccare tanti privilegi e sono sicuro che qlk miliardo si trova!


rossijack
00giovedì 23 giugno 2011 20:39
Questi sono i tagli da fare:ridurre i parlamentari,che risparmio ci sarebbe!Mi spiace per Scilipoti se non prende la pensione,lui e tutti gli altri incapaci sanguisughe che affollano il nostro Parlamento,che pena nel cuore! [SM=g27830]
angelico
00martedì 26 luglio 2011 21:35
I mutilati



Brutto mestiere dal punto di vista figurativo quello della politica. Negli ultimi tempi ne sono successe di tutti i colori alla nostra malconcia classe dirigente che non è stata ancora decapitata ufficialmente, ma intanto ha cominciato ad essere mutilata dalla magistratura.

Ancora un po' di tempo e le patrie galere si spalancheranno per molti altri protagonisti e figuranti del palcoscenico grottesco che infesta i luoghi istituzionali. Nel frattempo godiamoci questa carrellata di mutilati.

Il primo mutilato di questa legislatura è il centrista Casini. Dopo aver messo la mano sul fuoco per Dell'Utri (che si è beccato poco dopo 7 anni in Appello per concorso esterno in associazione mafiosa) ha messo l'altra mano sul fuoco per Cuffaro ("Cuffaro è una persona onesta", "Mi assumo la responsabilità politica di una sua eventuale condanna", "Su Cuffaro metto la mano sul fuoco"), che ora si trastulla nel carcere di Rebibbia dopo la condanna definitiva a 7 anni per fatti di mafia (anche lui). Orrendamente mutilato il povero Pierferdinando ha messo un'altra mano sul fuoco (la terza!?) per Gianni Letta quando sono scoppiate le indagini sulla P4 che hanno tirato in ballo proprio il fidato consigliere berlusconiano. Al momento il braccio destro di Casini è il probo Cesa, che nel 1993 passò qualche periodo in gattabuia per corruzione.

Il secondo mutilato grave di questa legislatura è il povero Silvio Berlusconi. Perso dal punto di vista politico l'appoggio del braccio destro Dell'Utri per i fatti già raccontati, Berlusconi ha perso molti altri arti nel corso della legislatura: il braccio sinistro Letta è messo così così tra cricche e P4, Bondi (che non sappiamo a quale arto corrisponda) è finito in disgrazia, la gamba Verdini è indagata o è stato indagata in così tante inchieste da uscire di testa (P3, false fatturazioni, corruzione, falso bancario, associazione segreta e chi più ne ha più ne metta). Per non parlare della seconda gamba di Silvio, l'amico Fede, che faceva la cresta pure sui prestiti e sugli omaggi che il generoso premier faceva ai suoi amichetti di Bunga Bunga. E poi c'è la terza gamba, Lele Mora, in galera per aver fatto bancarotta e aver fatto sparire (sembra) centinaia di migliaia di euro. Poi ci sono i vari Scajola, Papa e compagnia.

Anche Tremonti, ministro del fallimento italiano, è fresco di mutilazione. Gli stanno indagando pesantemente l'ormai ex braccio destro, Milanese, con una serie di ipotesi di reato da brividi. E viveva pure lui a sbafo, ma a sua insaputa, in un appartamento da 8.500 euro al mese messo gentilmente a disposizione di Milanese. Che non voleva nulla in cambio (?!)

Da qualche tempo, ma grazie ai bracci destri e sinistri di D'Alema la cosa era nell'aria e per questo non ha sorpreso più di tanto, anche a sinistra la mutilazione è divenuta prassi. Il braccio destro di D'Alema in Puglia, Tedesco, continua a fuggire in modo sempre più ridicolo al carcere (nominato al Senato, graziato dal voto dei senatori, dimettendosi dal Pd ma restando senatore). Ma quello che ufficialmente in questo periodo è il capo del Pd, Bersani, è il più mutilato di tutti. In pochi giorni ha perso il braccio sinistro, Pronzato, arrestato per tangenti e pure il braccio destro, Penati, coinvolto da alcuni imprenditori in un vorticoso giro di denari e mazzette.

Poi ci sono gli automutilati, ovvero i leghisti. Loro fanno tutto in prima persona. Maroni, il "vento nuovo" della Padania fu condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale (azzannò un agente di polizia ad un polpaccio durante una perquisizione in via Bellerio) in primo grado, in secondo grado (dopo depenalizzazione dell'oltraggio) e pure in Cassazione (dove se la cavò con una pena pecuniaria). Bossi non è solo il padre del Trota: è pure un pregiudicato in via definitiva per vilipendio e finanziamento illecito ai partiti. La prima moglie, Gigliola Guidali, lo lasciò nel 1982 dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendole "ciao amore, vado in ospedale" senza essersi però mai laureato. Al marito mancavano (e mancano ancora) sei esami. Poi fondò la Lega Lombarda e riuscì a vivere come un nababbo senza aver mai lavorato.

Dall'aldilà Craxi apprezza i suoi allievi.

---

www.sconfini.eu/Politica/i-mutilati.html
rossijack
00martedì 26 luglio 2011 22:11
Tra i costi della politica c' e' anche lo stipendio a Borghezio,il quale ha espresso di condividere le motivazioni dello psicopatico norvegese autore della strage!Noi dobbiamo fare sacrifici per mantenere un essere simile!Che paese di m.....,tutto il Parlamento dovrebbe cacciarlo a pedate nel sedere,noi invece gli diamo il diritto di replica!
angelico
00domenica 31 luglio 2011 08:55
Berlusconi ti fotte col sorriso
Pubblicato il5 luglio 2011 daMatteo Vitiello 2



Per avere un quadro chiaro della situazione, spesso bisogna prendere le distanze da quello che si sta facendo, allontanarsi. È una questione di prospettiva.
Leggo i giornali, spulcio notizie da internet, ascolto i telegiornali italiani e, purtroppo, ogni giorno, sempre le stesse notizie, gli stessi argomenti, la stessa minestra, servita sulle pagine e trasmessa dagli schermi, a giorni alterni con qualche nuova spezia o colorante, per dissimulare… ma la sostanza resta sempre la stessa.
Ora, dal momento che né la stampa, la radio o la televisione italiana, né i giornalisti di destra, di sinistra o quelli senza partito (una razza più unica che rara ormai, ndr) sono in grado di presentare una portata nuova o quantomeno di scrivere un unico articolo che riassuma le tante storielle politiche scarabocchiate per compiacere quel politico o quell’altro direttore di testata e, considerato che i mezzi di comunicazione del regime italiano non sono molto affidabili, mi è saltata all’occhio la prima pagina del britannico The Economist dedicata ad un sorridete Berlusconi.
Un paio di settimane fa il settimanale londinese pubblicava un bell’articolo degno di nota, finalmente, dal titolo “The man who screwed an entire conutry” (“L’uomo che ha fottuto un intero Paese”). Uno speciale di ben quattordici pagine dedicato all’attuale situazione dell’Italia, un bel ritratto socio-politico-economico del nostro Paese. Lo leggo e… altro che minestra, l’articolo è come un piatto di spaghetti alle cozze, buonissimo!
Ho tradotto i passi che, secondo me, sono i più importanti ed in grado di far intendere la situazione italiana ad un italiano, semplicemente dandogli quella prospettiva che, da dentro lo stivale, la maggioranza sembra aver perso.
L’articolo in questione rimarca alcuni problemi già riconosciuti dalla maggior parte degli italiani come propri del Paese in cui vivono. Il fatto drammatico è che ormai ne parlano tutti: siamo arrivati al punto in cui, oggigiorno, tutto il mondo conosce l’Italia quasi solo attraverso questi vergognosi problemi di corruzione ed abusi di potere. È il sintomo di un male debilitante per il Belpaese,un cancro in uno stato così avanzato da far paura. Come scrive l’Economist, è proprio tempo per l’Italia di smettere di biasimarsi per le proprie difficoltà e di alzarsi in piedi.
Senza dimenticare che in Italia esistono ancora validi portavoce del miglior giornalismo d’investigazione nazionale ed internazionale, dopo tanta minestra a base di notizie-merda, credo di fare un piacere a molti lettori, proponendo la traduzione di questo articolo, un reportage che è stato preparato, doveroso sottolinearlo, anche in collaborazione con alcuni buoni chef del quarto potere italiano. Buon appetito!
“Tra il 2000 ed il 2010 la crescita media dell’Italia è stata solo dello 0,25% all’anno. Di tutti i Paesi del mondo, solo Haiti e Zimbabwe hanno fatto peggio. Molti fattori hanno contribuito a questa triste situazione. L’Italia è diventata un Paese che si sente a disagio con il resto del mondo, impaurita dalla globalizzazione e dall’immigrazione. Combinando un’avversione alla meritocrazia, con un insieme di politiche che discriminano i giovani a favore degli anziani, le scelte politiche italiane hanno portato all’emigrazione di un gran numero di giovani talenti all’estero.
L’Italia ha fallito nel rinnovamento delle proprie istituzioni e soffre a causa di un debilitante conflitto d’interessi, che contraddistingue l’ambito giudiziario, politico, mediatico ed imprenditoriale. Questi sono problemi che riguardano l’intera nazione, non solo una regione od un’altra.
Gli italiani non sono stati aiutati dalla permanenza di Mr. Berlusconi a Palazzo Chigi, la residenza ufficiale del primo ministro (la quale, in una caratteristica confusione tra dovere pubblico e piacere privato, quest’ultimo tende a scansare in favore della sua vicina residenza, una delle tante).
È tempo per l’Italia di smettere di biasimarsi per le proprie difficoltà, alzarsi in piedi e prendersi una tazza di quel suo caffè così delizioso.
[…]
Una visione rosea dell’economia italiana si fonda su due assunti che sono veri solo a metà. Il primo è che l’Italia è un’economia guidata dall’esportazione, come la Germania. Ci sono, certo, molte esportatori italiani di successo. Alcuni hanno nomi famosi come Benetton, Prada e Ferrari. Altri sono meno conosciuti, anche se, come Luxottica, producono beni che siedono sul naso di molte persone, come gli occhiali Ray-Ban e Oakley. Nonostante tutto, ciò non fa dell’Italia un campione dell’esportazione. A differenza della Germania, l’Italia ha accumulato ogni anno, a partire dal 1999, un deficit bancario e, dal 2005, un deficit di mercato. L’Italia può ancora possedere la sesta base industriale più grande del mondo ma l’Inghilterra, spesso considerata debole dal punto di vista industriale, fa ed esporta più automobili dell’Italia.
Il secondo assunto è la credenza che l’alto livello di depositi bancari, che tendono ad essere conservativamente investiti nel debito del Governo o semplicemente parcheggiati in conti bancari, isolino l’economia dai problemi.
[…]
La mancata crescita dell’Italia durante gli ultimi vent’anni è stato il suo peggiore fallimento economico. In poche parole, le aziende italiane hanno un problema con la produttività e la competitività. Per capirlo meglio, pensate all’economia italiana come ad un caffè. Molti italiani pensano che la loro economia sia manifatturiera ed industriale. Ma da quando il 70% della forza lavoro è attualmente impiegata nel settore dei servizi, questo caffè è più rappresentativo dell’economia italiana, che aziende come Fiat o Zanussi.
[…]
Come molte aziende ancora di proprietà del loro fondatore, questo caffè non si è mai espanso: circa metà degli italiani lavora in aziende con meno di venti impiegati.
[…]
Due caratteristiche dell’economia italiana rendono l’evasione fiscale più facile: la netta maggioranza di piccole aziende e la prevalenza di operazioni effettuate in contanti.
[…]
Troppe aziende italiane sono state lente ad adattarsi ai cambiamenti del mondo attorno a loro.
[…]
Evasione fiscale, bassa produttività, conduzione familiare, capitali di mercato ridotti, mancanza di competitività: questi problemi sono ben documentai per chiunque importi dare un’occhiata in profondità. Ma il Governo italiano è stato rapido a trovare altri colpevoli: la Cina rea di falsificare i prodotti italiani, l’Unione Europea che ammassa intriganti regolamentazioni sulle imprese italiane od il sud Italia che trascina il resto del Paese verso il basso.
[…]
L’Italia è una foresta selvaggia di piccoli privilegi. Ognuno ha la sua propria lobby e tutti assieme cospirano per fare riforme quasi impossibili. Il principio è quello di garantire privilegi a poche persone a spese di tutte le altre. Chi perde in questo sistema chiuso viene a galla dalle statistiche sulla disoccupazione, dove i giovani sono, sproporzionatamente, i più rappresentati. Inoltre, quei giovani che hanno un impiego, devono accettare condizioni svantaggiose, come stabilito dalla riforma del 2003.
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In questo periodo il mondo sta andando in Italia, indirettamente attraverso la globalizzazione e direttamente attraverso l’immigrazione. Persone da tutto il mondo vogliono farsi una vita in un Paese più abituato ad esportare persone, piuttosto che a riceverle. Questi attuali cambiamenti hanno provocato più allarme che piacere.
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Di fronte al compromesso di dover aspettar fino a che raggiungono l’età dei propri nonni per diventare “senior”, molti dei migliori e più brillanti italiani lasciano il Paese. Le Università americane e britanniche sono piene di italiani troppo ambiziosi per rimanere seduti per decenni in attesa d’ottenere un’occupazione in Italia. L’indicatore che più condanna la salute economica italiana è l’indice d’esportazione di laureati tra i ricchi Stati Europei, un comportamento che è più comunemente associato ad un Paese in via di sviluppo, piuttosto che ad uno sviluppato.
Molti laureati italiani abbandonano il Paese per sfuggire al sistema delle raccomandazioni o connessioni (spesso attraverso famiglie), che condannano il mercato del lavoro. Esempi di questo tipo di pratiche possono ritrovarsi in ogni Paese ma in Italia è differente per due ragioni: le raccomandazioni sono dappertutto e raramente vengono questionate.
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Chi compete per ottenere un lavoro pubblico si presenta a concorsi, che non sono né pubblici, né competitivi ma disegnati solo per dare credibilità a decisioni che sono già state prese. Su 40 concorsi pubblici analizzati, si è scoperto che il 70% dei lavori sono andati a persone relazionate con i
professori delle Università che indicevano i concorsi stessi. Quando un “esterno” ottiene il lavoro, si tratta spesso di un accordo fatto con un’altra Università, un favore che sarà ritornato in futuro.
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I problemi dell’economia italiana sono gli stessi di 15 anni fa. L’Italia non ha sviluppato un sistema politico a due partiti: la sinistra è costituita da una coalizione sempre in lotta per gli interessi, che a volte si unisce, in seguito al potere di una vittoria e subito dopo tende a disintegrarsi. Il Popolo delle Libertà, il principale partito della destra, governa in coalizione con altri partiti, con i quali è in disaccordo su questioni fondamentali. Inoltre, parte del PdL non è tanto un partito, quanto un gruppo di fan di Mr. Berlusconi e suoi ex impiegati. Giorgio Tremonti, ministro delle finanze, era il legale fiscale di Berlusconi; Mara Carfagna, ministro delle pari opportunità, soleva dondolarsi in bikini in uno dei suoi canali televisivi. Tutto ciò ha aumentato il controllo da parte dei capi del partito ed ha rotto il collegamento diretto tra politici e votanti.
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Secondo uno studio del Consiglio Europeo, un processo in Italia dura in media 1210 giorni, contro i 229 della Gran Bretagna e i 331 della Francia.
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La situazione in Italia sarebbe relativamente normale se non fosse per tutti i piccoli Berlusconis – ha detto James Watson, scienziato politico dell’American University di Roma – i conflitti d’interesse ed i confini non ben definiti tra le istituzioni sembrano essere la norma ed i poteri sono amalgamati, più che separati. Ma tutti questi imbrogli sembrano pochi, se comparati con quelli del primo ministro. Una delle ragioni del suo incontestato successo può essere la simpatia nei confronti di Berlusconi da parte di quelle persone che vedono qualcosa di loro stessi in lui.
[…]
Mr. Berlusconi è un miliardario che ha utilizzato i suoi soldi per creare il proprio partito politico, raggiungendo la carica più alta, per poi
utilizzarla per preservare i propri interessi. Se l’Italia è un paziente con alcune peculiari lamentele, Mr. Berlusconi è più il sintomo che la causa. Ha dato forma al Paese a sua immagine.
[…]
La povertà economica del Paese è la prova del fallimento del programma politico di Berlusconi.
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Circa il 30% degli elettori ancora lo sostiene. Sono per lo più anziani, di sesso femminile e vivono in piccole città, secondo Nando Pagnoncelli dell’istituto di statistica Ipsos Mori. Guardano molta tv ma non leggono giornali. Molti di loro non credono che le accuse contro il primo ministro siano fondate.
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Il fondamentale difetto dello stile di governo di Mr. Berlusconi è che spesso confonde gli interessi privati con quelli pubblici. Questo è ancora più ovvio quando usa il potere della sua posizione per proteggersi dalla concorrenza o dai persecutori.
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L’Italia ha offerto per un lungo periodo di tempo completo supporto a Gheddafi in Libia. Recentemente ha cambiato strada ma Mr. Berlusconi ha detto in privato che è in lutto per il Colonnello Gheddafi.
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Nella sua breve vita come nazione, l’Italia ha già saputo ricostruirsi diverse volte. Negli ultimi decenni ha vissuto sulle spalle di un miracolo economico, terminato negli anni Settanta. Potrebbe continuare così più o meno all’infinito, crescendo immobile, più povera e più vecchia ma ancora in grado di maneggiare abbastanza bene tale situazione. Per il momento questo comportamento sembra essere il più vicino a ciò che potrà accadere. Ma la nazione sta attendendo un nuovo risveglio, come quello che la portò all’unificazione 150 anni fa”.
[“A man who screwed an entire country” , The Economist, Giugno 2011]
Matteo Vitiello



buenobuonogood.wordpress.com/2011/07/05/berlusconi-ti-fotte-col-...
rossijack
00domenica 31 luglio 2011 10:00
Una delle ragioni del suo incontestato successo può essere la simpatia nei confronti di Berlusconi da parte di quelle persone che vedono qualcosa di loro stessi in lui.



Se l’Italia è un paziente con alcune peculiari lamentele, Mr. Berlusconi è più il sintomo che la causa. Ha dato forma al Paese a sua immagine.
[…]







Grazie,angelico, per questo articolo lucido e veritiero che analizza con grande senso della realta'tutta la situazione in cui ci troviamo ed i motivi.Le due frasi che ho estrapolato rappresentano quello che amaramente ho sempre pensato:gli italiani(generalizzando,e' chiaro!)si identificano molto con B e nel contempo sono la sua fotocopia;lui conosce bene i loro vizi e difetti e ne fa il fulcro del suo potere.Siamo in una posizione di stallo che ci fa arretrare ogni giorno,e' come se fossimo ingabbiati senza possibilita' di muoversi liberamente.In questi ultimi tempi si avverte sempre piu',il Governo non sposta una foglia anche perche' e'tutto talmente impantanato che non puo',allora si tentano strategie di immagine per dimostrare che si sta facendo.Un esempio e' quest'altra aria fritta dei ministeri al nord,giusto per tenere buoni gli elettori della Lega.
Noi samo ormai ostaggio di queste persone,la nostra vita e' intrappolata in un meccanismo che gli altri partiti non riescono a liberare ,anche' perche' in parte ci sono dentro anche loro.E cosi' si va avanti....la Finocchiaro nei suoi interventi parlamentari lancia anatemi fini a se stessi invece che ordire una bella rivolta...dovremmo prendere esempio dai paesi del Mediterraneo che in un baleno si sono liberati dei loro despoti,ma li' c'e' energia giovane,la maggioranza della popoplazione ha un'eta' media di 24 anni,noi siamo una nazione a maggioranza di vecchi perche' i giovani sono costretti ad andare via per lavorare o per sottrarsi al sistema aguzzino o perche'la speranza e le condizioni sono avverse alla nascita di un figlio.
Attendere un nuovo risveglio e'ancora una volta atteggiamento passivo;bisogna,invece,ognuno prendersi le proprie responsabilita',rimboccarsi le maniche e smettere di illudersi che arrivi un altro finto Superman a risolvere tutto,fottendoli,come dice il giornalista,con un sorriso!
lisalovemichael
00giovedì 4 agosto 2011 15:17
Parliamo di privilegi dei politici?
Colgo l'occasione, e spero che Angelico non me ne voglia, di divulgare in questo topic un comunicato che alcuni miei amici stanno diffondendo..Riguardo ad una proposta di referendum per abolire buona parte dei privilegi di cui oggi usufruisce la casta politica!

Lo posto così come mi è arrivato.



Sulla cronaca parlamentare di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.


STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese


INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
TUTTI ESENTASSE
+

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( 41 anni per il pubblico impiego !!!)

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadinoEuro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare. Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............. queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......



Il neretto l'ho aggiunto io!!! [SM=x47975]
angelico
00giovedì 4 agosto 2011 16:31
l ultima cena:





chi tradira?



Gelmini?
Romano?
Romani?
Matteoli?
Letta?
Berlusconi?
Trmonti?
Sacconi?


o chichesia?
angelico
00giovedì 4 agosto 2011 16:34
Berlusconi: ''Investite nelle mie aziende in borsa''

(4 agosto 2011)



tv.repubblica.it/politica/berlusconi-investirei-in-mie-aziende-in-borsa/73818?video=&ref...
Victoryfan
00giovedì 4 agosto 2011 19:30
Re:
angelico, 04/08/2011 16.31:

l ultima cena:





chi tradira?



Gelmini?
Romano?
Romani?
Matteoli?
Letta?
Berlusconi?
Trmonti?
Sacconi?


o chichesia?




Nessuno Angelico....con ogni probabilità questa farsa arriverà fino a Natale ... [SM=g27813]

Anche se....

www.corriere.it/economia/11_agosto_04/apertura-borsa-mercati_bec87e42-be67-11e0-aa43-16a8e9a1d0...
rossijack
00giovedì 4 agosto 2011 21:08
Re:

angelico, 04/08/2011 16.31:

l ultima cena:





chi tradira?



Gelmini?
Romano?
Romani?
Matteoli?
Letta?
Berlusconi?
Trmonti?
Sacconi?







Che schifo,che nausea ho provato nel vederli tutti riuniti!Non so chi tradira',non conviene a nessuno,li lega un filo sottilissimo di ipocrita intesa nel tirare avanti e a campare ,senza contenuti,senza progetti..
Le parole di Berlusconi non hanno convinto nessuno,ormai l'incantatore di serpenti ha perso la sua seduttivita'....
"Le borse sono slegate da ogni logica,dalla realta' viva!"
Ma a chi crede piu' di fare fesso?Continuo a sostenere che il Parlamento ,tutte le altre forze politiche dovrebbero cacciarli a pedate!!




angelico
00giovedì 4 agosto 2011 21:41
preparatevi al prelievo forzoso!


ho 1000 euro sul conto....dopo il prelievo saranno 800!

rossijack
00venerdì 5 agosto 2011 16:33
Le borse vanno giu' a picco e il nostro Presidente del Consiglio continua a raccontare frottole:l'Italia tiene, il nostro sistema bancario e' solido!Sicuramente,visto che insieme ad aziende che ogni volta foraggiamo noi ,stamattina volavano alte,erano in profitto,mentre noi.....
A livello mondiale banche e multinazionali hanno spolpato i contribuenti arricchendosi alle loro spalle,sarebbe ora di dire BASTA e rprenderci la nostra vita e i nostri soldi!
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