Nomina di Brancher «Costerà un milione>.Brancher parlara ai magistrati per il processo ANTONVENETA e si avvalera del leggittimo impedimento!

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angelico
00lunedì 21 giugno 2010 13:53
..il leggittimo impedimento dura 18 mesi...
dopo le dichiarazioni di bossi a pontida
Il Pd contro la nomina di Brancher
«Costerà un milione, il premier spieghi»
Enrico Letta: l'unica vera nomina che il governo doveva fare è quella del ministro allo Sviluppo economico



Il Pd contro la nomina di Brancher
«Costerà un milione, il premier spieghi»

Enrico Letta: l'unica vera nomina che il governo doveva fare è quella del ministro allo Sviluppo economico

Enrico Letta (Cavicchi)
Enrico Letta (Cavicchi)
MILANO - La nuova nomina di Aldo Brancher a ministro per l'Attuazione del federalismo «è stata smentita e delegittimata dal titolare del federalismo nel governo, Umberto Bossi. Quindi ci si chiede quale sia stato il motivo di questa nomina». A dirlo è il vice segretario del Pd Enrico Letta che invece ha sottolineato come «l'unica vera nomina che il governo doveva fare, non l'ha fatta. Deve nominare il ministro dello Sviluppo economico».

UN MILIONE DI EURO - «Se anche Bossi è contrario alla nomina di Brancher - ha aggiunto - ci si chiede quale sia la logica con la quale è stato fatto un ministero che costerà un milione di euro agli italiani. Berlusconi dovrà chiarire. Insomma, a pensar male si fa peccato ma alle volte ci si azzecca». Il vice di Bersani ha invece ribadito l'urgenza di trovare un sostituto all'ex ministro Claudio Scajola perché «quel ministero è quello delle comunicazioni e delle frequenze tv e il fatto che sia Berlusconi a esserne titolare è un ulteriore disdoro al nostro Paese» e perché «è necessario in una fase così delicata di crisi industriale profonda come quella che sta vivendo l'Italia».

BONINO: PARADOSSALE - Dello stesso parere la vicepresidente del Senato Emma Bonino: «Quella della maggioranza è una situazione piuttosto paradossale, se consideriamo che il governo ha pensato bene di darsi un nuovo ministro, Aldo Brancher, che per competenze andrà ad aggiungersi a quello che già fanno Bossi, Calderoli, Fitto e Rotondi - ha detto a Radio Radicale -. Che ci siano dei mal di pancia per questa nomina lo dimostra il chiarimento che si è sentito in dovere di dare Bossi a Pontida su chi sia il vero ministro del federalismo. Forse Calderoli potrebbe operare una semplificazione cominciando dal numero dei ministri che si occupano di federalismo». Per Bonino «un ministro in più ha dei costi in più, poi però fanno una manovra che taglia il 10% a tutti i ministeri e non nominano l'unico ministro che serve, quello allo sviluppo economico, che rimane nelle mani di Berlusconi con l'interim».

Redazione online
21 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA


www.corriere.it/politica/10_giugno_21/letta-pd-nomina-brancher-ministro-federalismo_8ca5ebb0-7d23-11df-b32f-00144f02aa...



il perche della nomina, commento di un blogger:

Aldo Bracher, 67 anni, ex sacerdote paolino, ex uomo Publitalia, berlusconiano benvisto dai leghisti finito nello scandalo Tangentopoli, con annesso CARCERE e CONDANNA in primo e secondo grado, assolto in Cassazione SOLO per prescrizione.
Dinanzi a cotanto curriculum, Brancher entra nel Governo Berlusconi, magari (come dice Di Pietro) "per ringraziarlo per ciò che non ha detto durante la Prima Repubblica o per ciò che non deve dire in questa".
Ma perchè TANTA FRETTA con questa nomina?
Perchè la SETTIMANA PROSSIMA il buon Brancher è chiamato a PROCESSO per lo scandalo ANTONVENETA, che lo vede coinvolto insieme alla moglie.
Ora, da buon Ministro, Brancher potrà usufruire dell'indecente norma scudo approvata a Marzo, con il legittimo impedimento a comparire in un'udienza penale, qualora imputato.
Dura 18 mesi.
Brancher la farà sua? Ovviamente sì.
Un dicastero per parargli il culo.
E noi paghiamo.
Il suo stipendio, le sue auto blu, i suoi pranzi, le sue cene, i suoi voli, la sua pensione.
Avranno i nostri magnifici tg nazionali ricordato la splendida biografia del buon Brancher?
Eeeeeeeh, allora stamo freschi, ma CERTO CHE NO, come non hanno dato spazio ai 20,000 aquilani (praticamente 1 su 5) scesi in strada due giorni fa contro il Governo (il Tg1 se n'è stranamente dimenticato) o come NON stanno mostrando l'immondizia che da giorni DEVASTA Napoli e Palermo.
Tre anni fa c'era un Governo da far cadere (targato Prodi), con quei rifiuti sparati ad ogni ora del giorno e della notte. Oggi c'è un presunto miracolo, quello della Napoli ripulita NON SI SA COME, da difendere con le unghie, e una regione FORTINO della destra, ovvero la Sicilia, da non mostrare in tutta la sua strabordante e SUDICIA verità, attraverso una città, Palermo, da DIECI anni in mano a Cammarata, ex Forza Italia ora Pdl.
W lo schifoso conflitto d'interessi unicamente italico.
W i silenti e manipolabili tg e i giornalisti appecorati al Presidentissimo
W il Governo del fare... solo e soltanto propaganda.

rossijack
00lunedì 21 giugno 2010 14:45
Ma si',milione piu' ,milione meno,tanto paghiamo noi che gia' siamo con le pezze al culo!Qui si inventano cariche dall'oggi al domani per parare il sedere di chi ha processi in corso che in altri paesi sarebbero stati cacciati a pedate nel sedere,da noi,invece,come dice Grillo,fa curriculum!Garantisco che Napoli e' zozza e con accumuli schifosi di immondizia,"lui"ha fatto credere che fece il miracolo a cui non ho mai creduto,pagato con ben 100 euro di tassa rifiuti in piu' all'anno!La raccolta porta a porta smaltirebbe il 95%dei rifiuti ma ho letto che la ditta che smaltisce i rifiuti guadagna annualmente centinaia di milioni di euro e quindi si continua cosi'!Continuate a dormire,italiani !
angelico
00lunedì 21 giugno 2010 15:47
Re:
rossijack, 21/06/2010 14.45:

Ma si',milione piu' ,milione meno,tanto paghiamo noi che gia' siamo con le pezze al culo!Qui si inventano cariche dall'oggi al domani per parare il sedere di chi ha processi in corso che in altri paesi sarebbero stati cacciati a pedate nel sedere,da noi,invece,come dice Grillo,fa curriculum!Garantisco che Napoli e' zozza e con accumuli schifosi di immondizia,"lui"ha fatto credere che fece il miracolo a cui non ho mai creduto,pagato con ben 100 euro di tassa rifiuti in piu' all'anno!La raccolta porta a porta smaltirebbe il 95%dei rifiuti ma ho letto che la ditta che smaltisce i rifiuti guadagna annualmente centinaia di milioni di euro e quindi si continua cosi'!Continuate a dormire,italiani !




e poi andavano contro il ogverno prodi per aver fatto troppi ministri e sotosegretari...

alla fine so si predica bene e si ruba altrttanto bene..
4everMJJ
00martedì 22 giugno 2010 08:23
Re: Re:
angelico, 21/06/2010 15.47:




e poi andavano contro il ogverno prodi per aver fatto troppi ministri e sotosegretari...

alla fine so si predica bene e si ruba altrttanto bene..




D'altra parte ormai è diventato uno standard in Italia: hai un processo pendente? Ti infilo in qualche ministero, ti faccio usufruire del legittimo impedimento e il processo, et voilà, lo mandiamo in prescrizione!! Così diamo la colpa alla giustizia lenta e i nostri posteriori (leggasi c**i) sono al sicuro!! Che vergogna...

angelico
00venerdì 25 giugno 2010 01:43
Processo Bpi, Brancher avanza l'impedimento
Mediatrade, per il premier udienza sospesa
Nominato ministro da pochi giorni, utilizza la legge approvata qualche settimana fa dal centrodestra: "Devo organizzare il ministero". In virtù del viaggio in Canada di Berlusconi, udienza preliminare rinviata a Milano. Poi il processo viene sospeso. L'inchiesta coinvolge il presidente del Consiglio, il figlio Pier Silvio e Fedele Confalonieri. Il premier: "I soliti giudici che vogliono affossarmi"

Processo Bpi, Brancher avanza l'impedimento Mediatrade, per il premier udienza sospesa

MILANO - La difesa di Aldo Brancher, il neoministro imputato 1 a Milano in uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi, ha eccepito in base alla legge il legittimo impedimento 2. L'udienza era in calendario per sabato prossimo, 26 giugno. A questo punto è probabile che il pm Eugenio Fusco stralci la posizione del ministro e prosegua il processo per la moglie, Luana Maniezzo, imputata di ricettazione. Il problema della separazione delle due posizioni sarà comunque uno dei nodi da affrontare anche se non dovesse essere eccepita l'illegittimità della legge. La ragione della richiesta dei legali è "la necessità di organizzare il nuovo ministero". Con il legittimo impedimento il ministro chiede dunque la sospensione del processo fino al prossimo 7 ottobre. Intanto a Milano il gup Marina Zelante ha inviato alla Consulta gli atti del processo Mediatrade in cui è imputato anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Che avrebbe commentato, secondo quanto riferiscono partecipanti al Consiglio dei ministri di oggi, prendendosela di nuovo con le toghe: "Questi giudici vogliono affossarmi. La solita magistratura politicizzata non vuole farmi governare".

Brancher:
"Nulla da rimproverarmi". Il neoministro, alcune ore dopo e alla luce delle polemiche dell'opposizione 3 (che Berlusconi definisce "assurde"), dice di non aver nulla da rimproverarsi: "Ho intenzione di proseguire il mio impegno". Brancher ha quindi illustrato i provvedimenti che è chiamato a seguire in Parlamento: il Codice delle autonomie, ora al Senato dopo il sì della Camera; la delega sulla semplificazione amministrativa, anche questa a Palazzo Madama; la manovra, che, ha detto, "devo seguire come ministro e non solo come parlamentare"; e poi il decreto legislativo sul federalismo fiscale. "Andate a vedere il mio lavoro da sottosegretario - ha detto ai giornalisti - sono sempre stato uno dei più presenti in Parlamento".

"Devo riorganizzare il ministero". Brancher ha poi sottolineato di dover "organizzare anche il nuovo ministero, per esempio con la scelta del capo di gabinetto e degli altri collaboratori. E' difficile organizzare tutto questo lavoro - ha insistito - e non ho nulla da rimproverarmi".

Mediatrade, processo sospeso. Intanto a Milano il gup Marina Zelante ha inviato alla Consulta gli atti del processo Mediatrade in cui è imputato anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Se la Corte riterrà il ricorso ammissibile, si dovrà dunque pronunciare sulla legge del legittimo impedimento. Il processo è stato sospeso. Gli avvocati avevano avanzato l'impedimento per Berlusconi all'apertura dell'udienza preliminare. L'inchiesta coinvolge 12 persone tra cui il premier, suo figlio Pier Silvio e il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, accusati a vario titolo di frode fiscale e appropriazione indebita.

Ghedini: "Decisione dei giudici fuori dai principi della Consulta". L'avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Berlusconi, aveva già depositato nei giorni scorsi una richiesta di rinvio dell'udienza, segnalando l'impedimento del viaggio istituzionale in Canada dove il premier parteciperà al G20. Per il legale del capo del governo, quella dei giudici "è una decisione che appare al di fuori dai principi della Consulta sulla leale collaborazione". Ghedini poi aggiunge: "Indipendentemente dal non condividere l'ordinanza, il giudice si è dimenticato di valutare l'impedimento odierno, che era pacificamente legittimo, e che la difesa aveva offerto una data ravvicinata", in merito alla disponibilità del premier ad essere in aula. Ghedini ha inoltre sottolineato che oggi all'udienza al giudice era anche stato offerto "di articolare un adeguato calendario dopo la sospensione dei termini feriali. Da parte nostra quindi - ha proseguito - c'era la massima disponibilità a fare il processo".



(24 giugno 2010)


www.repubblica.it/politica/2010/06/24/news/mediatrade_il_giudice_va_alla_consulta_su_legittimo_impedimento_decida_la_corte-...
angelico
00venerdì 25 giugno 2010 01:44
come volevasi dimostrare...detto fatto...
rossijack
00venerdì 25 giugno 2010 08:22
Tutto cio' che penso l'ha scritto il premio nobel Saramago e quindi vi rimando alla lettura dell'articolo "la cosa Berlusconi".Se non ne parlano in tv la gente non ne viene a conoscenza,non tutti leggono o hannno il tempo di leggere Repubblica,presi come sono a far quadrare i conti per arrivare a fine mese o con i problemi della cassintegrazione o di licenziamento.In tre anni non oso immaginare cosa altro succedera' ,spero pero' succeda" qualcosa" prima!
angelico
00venerdì 25 giugno 2010 11:28
Re:
rossijack, 25/06/2010 8.22:

Tutto cio' che penso l'ha scritto il premio nobel Saramago e quindi vi rimando alla lettura dell'articolo "la cosa Berlusconi".Se non ne parlano in tv la gente non ne viene a conoscenza,non tutti leggono o hannno il tempo di leggere Repubblica,presi come sono a far quadrare i conti per arrivare a fine mese o con i problemi della cassintegrazione o di licenziamento.In tre anni non oso immaginare cosa altro succedera' ,spero pero' succeda" qualcosa" prima!




che cada il governo....che vinca la sinistra(il male minore) con ampia maggioranza....che governi 5 anni 5!

ke faccia la legge sul conflitto di interessi.....faccia entrare piu attore nel mondo della tv...abolisca il canone...

che abolisca l alegge sulle intercettazione(qalora vnega approvava), il lodo alfano, il eggittimo impedimento, la delegittimazione del falso in bilancio.ecc...

bubbl€$
00sabato 26 giugno 2010 01:10
il colle ha deto no a BRANCHER, evviva!
shamona
00sabato 26 giugno 2010 14:32
Mi ero totalmente disinteressata alla questione ed oggi ho chiarito un po' le idee:sarà perchè ormai sono STUFA.
I potentati mi disgustano.
Bei ministri che abbiamo, degni del presidente.
Menomale che almeno al colle abbiamo il Presidente...
rossijack
00sabato 26 giugno 2010 16:04
Meno male Napolitano,che ha la firma troppo facile,stavolta ha detto NO!Spero che gli italiani si sveglino dal sonno e comincino a capire a che razza di uomo abbiano affidato il proprio destino e futuro,uno che per fare un piacere ad un amico ,per non farlo andare dietro le sbarre,gli inventa un ministero per salvarlo!Neanche nel Burundi avviene questo!
angelico
00lunedì 5 luglio 2010 21:41
BRANCHER si e dimesso da ministro e d è andato a processo....

si avvale del rito breve ( pena max 30 anni )...di solito lo si fa quando si sicuro di essere condannati....vedi l afranzoni...o rudy guede del delitto di perugia....



la sentenza e attesa a fine mese....vredremo se sara condannato!

angelico
00giovedì 29 luglio 2010 00:09

IL PROCESSO
Due anni all'ex ministro Brancher
per la tentata scalata ad Antonveneta
L'esponente Pdl è stato riconosciuto colpevole di appropriazione indebita e ricettazione in un filone dell'inchiesta. E' imputata anche la moglie

Due anni all'ex ministro Brancher per la tentata scalata ad Antonveneta Aldo Brancher

MILANO - L'ex ministro Aldo Brancher è stato condannato a due anni di reclusione e quattromila euro di multa per un filone dell'inchiesta sulla tentata scalata dell'allora Banca Popolare di Lodi ad Antonveneta. Nel processo svoltosi a Milano con rito abbreviato, il giudice monocratico Annamaria Gatto ha riconosciuto l'imputato colpevole di due episodi di ricettazione e altri due episodi di appropriazione indebita, mentre l'ha assolto da altri due capi di imputazione. E' stata invece stralciata la posizione della moglie di Brancher, Luana Maniezzo, che era accusata solo di appropriazione indebita in concorso con il marito: per la sua posizione è stata disposta la trasmissione degli atti per competenza al tribunale di Lodi.

Per l'ex ministro il pm Eugenio Fusco aveva chiesto una condanna a due anni di carcere e a seimila euro di multa. L'accusa era di appropriazione indebita per una cifra di 420mila euro e di ricettazione per altri 600 mila euro ricevuti in contanti dall'ex ad di Bpi Gianpiero Fiorani o da qualche suo collaboratore tra il 2001 e il 2005. In particolare la condanna ha riguardato anche il capo 6 d'imputazione relativo all'episodio che coinvolgeva anche il ministro Roberto Calderoli la cui posizione era stata, in passato, archiviata.

Brancher è stato ministro senza portafoglio dal 18 giugno al 6 luglio, inizialmente per l'attuazione del federalismo, poi per la sussidiarietà e il decentramento. Le polemiche intorno al suo incarico e alle vicende giudiziarie in cui era coinvolto, hanno portato alle sue dimissioni dopo appena 17 giorni di mandato, prima che il Parlamento votasse una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

(28 luglio 2010)

www.repubblica.it/politica/2010/07/28/news/antonveneta_la_richiesta_del_pm_due_anni_per_brancher-5889143/?ref...
angelico
00venerdì 5 agosto 2011 17:08
La politica degli impresentabili

Brancher condannato a due anni

L'ex ministro, in carica per appena dieci giorni, è stato condannato in appello a due anni per ricettazione nell'inchiesta Antonveneta. la Cassazione ieri ha confermato la decisione dei giudici. E lo ha fatto quasi fuori tempo massimo. Sempre ieri infatti scadevano i termini della prescrzione

La legge è uguale per tutti. Anche per Aldo Brancher. L’ex ministro lampo, in carica per 17 giorni, nominato nel giugno 2010 e costretto alle dimissioni dal presidente Napolitano per le polemiche seguite alla sua richiesta di avvalersi del legittimo impedimento, ieri è stato definitivamente condannato a due anni e 4 mila euro di multa.

La Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso contro la sentenza di appello che lo condannava per ricettazione e appropriazione indebita nel caso Antonveneta nel quale era coinvolto insieme a Giampiero Fiorani. La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta. Proprio oggi, se la Corte presieduta da Antonio Esposito non avesse fatto tutto il suo dovere con celerità e senza riguardi reverenziali, sarebbe scattata la prescrizione. Le manovre di Brancher per ottenerla non sono state gradite dalla Corte che ha spedito le carte alla Procura di Milano per valutare le mosse processuali dell’imputato.

Brancher non è riuscito a bissare il successo del passato. Non era la prima volta che l’ex sacerdote, poi divenuto manager Fininvest e dal 1999 politico di Forza Italia e poi del Pdl, tentava la carta della prescrizione per svignarsela da un processo difficile. Il 18 giugno 1993 era stato arrestato dal pool di Milano quando era assistente di Fedele Confalonieri ed era accusato di avere dato 300 milioni di lire al Psi e 300 a Giovanni Marone, segretario dell’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, in cambio di spot sulle reti Fininvest per la campagna ministeriale anti-aids. Brancher fu soprannominato il compagno G del gruppo Berlusconi, perché rimase tre mesi a San Vittore senza aprire bocca. Fu condannato in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. Ma quella volta la Cassazione dichiarò la prescrizione per i soldi ai partiti mentre il falso in bilancio era stato depenalizzato dal Governo Berlusconi.

Intanto, nel 1999 Brancher era passato alla politica. I sistemi restavano gli stessi, ma la novità era che finalmente i soldi poteva prenderli invece di darli. Scoperto dai pm di Milano a ricevere buste piene di contanti dall’amministratore della Bpi Gianpiero Fiorani, ieri sperava ieri di farla franca nuovamente ed era a un passo dal risultato. Il suo legale, Filippo Dinacci, recentemente balzato agli onori delle cronache perché è il fratello della ex moglie del neoministro della giustizia Nitto Palma, ha chiesto un rinvio che avrebbe fatto saltare l’accusa più imbarazzante di appropriazione indebita. La difesa di Brancher sosteneva di avere diritto a un termine più lungo per permettere al politico di presentare un suo ricorso autonomo rispetto a quello preparato dal suo avvocato.

Il deputato chiedeva tempo per studiare le carte perché sosteneva di non aver ricevuto la notifica degli atti nel suo domicilio. La Corte non solo non ha tenuto in conto le richieste ma ha trasmesso addirittura le carte alla Procura di Milano (competente in quanto la Corte di Appello è quella che ha emesso la sentenza impugnata) per valutare il suo comportamento. Il fatto è che Brancher, che durante l’appello aveva sempre ricevuto le carte presso il suo avvocato, dopo la condanna aveva trasferito il suo domicilio in Umbria e per l’esattezza in una località del comune di Città della Pieve. Quando il postino ha tentato d notificargli gli atti non lo ha trovato e la raccomandata è tornata indietro con la dicitura “irreperibile”.

La Corte presieduta da Esposito non ha dato troppo peso alla cosa e ha emesso un’apposita ordinanza per spiegare perché riteneva di poter condannare il deputato veneto anche in assenza della sua autodifesa. La sentenza di ieri conferma le motivazioni del merito dei precedenti gradi che meritano di essere rilette ora che hanno il timbro della verità giudiziaria definitiva. “Brancher ha a più riprese ricevuto, e richiesto, ingenti somme di denaro che non aveva alcuna possibilità di ritenere che provenissero dal patrimonio personale di Giampiero Fiorani e che gli fossero da lui elargiti per mera libertà”. In particolare merita di essere riletta la storia della mazzetta che rischiava di essere cancellata oggi dalla prescrizione. Si tratta dei 200 mila euro consegnati nel 2001 a Brancher in un autogrill di San Donato Milanese come ”ringraziamento per i buoni uffici prestati al fine di ottenere la candidatura nella circoscrizione di Lodi di un candidato più gradito a Fiorani e ai suoi accoliti (Falsitta Ndr) rispetto all’altro che avrebbe potuto essere inserito nella lista, l’onorevole Giovine, solo perchè quest’ultimo in più riprese e pubblicamente aveva espresso le sue riserve sulla gestione della Bpl e, quindi, sull’operato dei suoi dirigenti”. La condanna definitiva per un simile episodio decreterebbe la fine della carriera politica del condannato in qualsiasi paese occidentale. A maggior ragione se per evitarla l’imputato si è prima travestito da ministro prima di rifugiarsi come un novello Cincinnato in una frazione della verde Umbria.

www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/05/brancher-condannatoa-due-anni...
rossijack
00venerdì 5 agosto 2011 19:13
" La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta."




Io non la ritengo affatto una vittoria ma un ennesimo fallimento della giustizia e la dimostrazione,ancora una volta,che questi delinquono,fanno soldi con la pala,evitano la galera e se li godono,alla faccia nostra!
angelico
00venerdì 5 agosto 2011 20:36
Re:
rossijack, 05/08/2011 19.13:

" La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta."




Io non la ritengo affatto una vittoria ma un ennesimo fallimento della giustizia e la dimostrazione,ancora una volta,che questi delinquono,fanno soldi con la pala,evitano la galera e se li godono,alla faccia nostra!




ma io nn ho capito ancora una cosa...


l indulto e stato fatto nel 2006....fino a quando dura?

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