Michael e Nation Of Islam: legami mai interrotti?

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NikoJacKO91
00martedì 28 febbraio 2006 22:53
Jackson non ha mai rotto i legami con la Nation Of Islam

Martedì 28 Febbraio 2006
di Roger Friedman

Michael Jackson non ha mai troncato i rapporti con la Nation Of Islam, anche se era quello che si pensava avesse fatto prima dell'inizio del processo nel Gennaio 2005.

L'ex manager del Ranch di Neverland, Joe Marcus, ha raccontato una storia abbastanza interessante durante la deposizione che ha rilasciato questo meso nella causa legale tra Jackson e l'ex socio Marc Schaffel.

Secondo le fonti, Marcus nella deposizione avrebbe detto che quando le autorità di Santa Barbara perquisirono Neverland la seconda volta, nel Dicembre 2004, dimenticarono una busta sigillata contenente del denaro in una cassaforte. Marcus ha detto che Jackson gli disse di consegnare i soldi a Leonard Searcy, conosciuto come Leonard Muhammad, in un hotel di Beverly Hills.

Muhammad, genero del leader del NOI Louis Farrakhan, aveva cominciato ad occuparsi degli affari e della sicurezza di Jackson nel Dicembre del 2003, su richiesta del fratello di Jackson, Jermaine. Era passato meno di un mese dall'arresto di Jackson per molestie su minore. Per mesi, consulenti di Jackson, molti membri della famiglia ed amici vennero tenuti lontano dal cantante dallo stesso Muhammad.

Questo causò diverse cose, inclusa l'affermazione dell'ex moglie di Jackson, Debbie Rowe, secondo cui era preoccupata che i suoi figli stessero vicino a membri del NOI poichè lei si era convertita all'Ebraismo (Judaism) e li considerava Ebrei (Jewish). Quella dichiarazione contribuì alla Rowe a far rivalere i propri diritti di genitore in tribunale.

Marcus ha anche confermato che nessuno a Neverland è stato pagato negli ultimi sei mesi (questo il 1^ Febbraio) e che lui stesso se n'è andato in Arizona. Gli impiegati, fino a questo giorno, non ricevono lo stipendio dal 23 Dicembre 2005.

Il fatto che Jackson ancora mandava dei soldi al NOI nel Dicembre 2004 giunge come sorpresa. Il 27 Aprile 2004 scrissi in questo spazio che Jackson permise a suo fratello Randy e all'avvocato Brian Oxman di allontanare Leonard Muhammad e il NOI dal mondo di Jackson. Ma ora con le rivelazioni di Marcus, sembra che Michael ancora credeva o almeno dava del denaro a Leonard Muhammad sei mesi più tardi.

Combinazione, fu Jermaine Jackson, altro fratello di Michael, che portò la Nation Of Islam dentro il mondo di Jackson. Jermaine trascorse gran parte del suo tempo nel 2004-2005 nel Bahrain aprendo la strada a Michael per fare affari là, una volta conclusosi il processo. Jermaine progettò di diventare partner del Principe Abdullah del Bahrain con un'etichetta discografica chiamata 2Seas che vedrebbe suo fratello Michael come star.

Recentemente, è stato messo online un sito internet per la 2Seas Records, www.2seasrecords.com. La cosa interessante della 2Seas è che il sito internet è stato registrato nel Novembre 2004, molto prima che iniziasse il processo di Jackson. Sembrerebbe che il Principe Prince Abdullah stesse pianificando dei progetti già da tempo. Ma perchè? E in che modo? Tutto quello che possiamo immaginare è che i lunghi soggiorni di Jermaine Jackson in Bahrain di quel periodo, combinati con il suo interesse in tutto ciò che appartiene al mondo Musulmano, hanno reso ciò possibile.

Il primo disco in programma per la 2Seas è il singolo di beneficenza di Jackson, "I Have This Dream”, che aiuterà significativamente i sopravvissuti dell'Uragano Katrina, che ha devastato il Golfo Americano lo scorso 20 Agoso 2005 - sei mesi fa. La canzone, a cui potrebbe partecipare anche Kanye West, non è stata ancora pubblicata. Il sito internet della 2Seas non ha alcuna informazione sulla canzone ma promette molte cose. "In un periodo di devastante catastrofe, la musica per lenire il dolore. 2 Seas Records: Nessun'altra sfida è più grande. Mettere le persone prima di tutto".

fonte: foxnews

Michaelmania (traduzione fatta da Enrico)
JacoPOP
00martedì 28 febbraio 2006 23:26
Allora..
Jermaine si fa amico il principe del Barhein e decidono di fare affari insieme..
Jermaine in pieno processo lecca il sedere e sta vicino al fratellone, e lo fa entrare nella Nation Of Islam, di cui sia lui che il proncipe fanno parte.
Jermaine convince Micahel di trasfersi in bahrein e conoscere il principe per fare affari insieme..

RISULTATO: michael verrà spremuto e fregato.. e Jermaine e il Principe avranno molti soldi..

L'islam dominerà il mondo con i soldi di MJ.. [SM=g27837]

NON COMPRATE IL SINGOLO!!
sery84
00martedì 28 febbraio 2006 23:41
Re:

Scritto da: JacoPOP 28/02/2006 23.26
Allora..
Jermaine si fa amico il principe del Barhein e decidono di fare affari insieme..
Jermaine in pieno processo lecca il sedere e sta vicino al fratellone, e lo fa entrare nella Nation Of Islam, di cui sia lui che il proncipe fanno parte.
Jermaine convince Micahel di trasfersi in bahrein e conoscere il principe per fare affari insieme..

RISULTATO: michael verrà spremuto e fregato.. e Jermaine e il Principe avranno molti soldi..

L'islam dominerà il mondo con i soldi di MJ.. [SM=g27837]

NON COMPRATE IL SINGOLO!!



Più o meno...

Si il succo del discorso è che Jermanie approffittando probabilmente del momento difficile del fratello, lo ha usato, credono di fargli del bene, per i suoi scopi. Tutti sappiamo oramai da anni, che per colpa della NOI Jackson si è allontanato da amici quali la Rowe, e secondo alcuni tabloid, ha dato via molti soldi per questa NOI appunto, che ha preso del tutto il controllo della vita di MJ.
Infatti si dice che il patrimonio di Jackson sia nelle mani del Sultano, il quale insieme ai suoi avvocati è l'unico rappresentante di Michael per questioni ecomomiche.

Che siano vere le voci sull'inamicizia creatasi tra i due? chissà, sono storie che noi non possiamo sapere... ma che neppure Friedman sa... [SM=g27818]
enrico75
00mercoledì 1 marzo 2006 12:20
NiKo...hai PM. [SM=g27822]

Enrico
CINZIA RINALDI
00mercoledì 1 marzo 2006 14:32
[SM=x47920] lo vedete michael si fa comandare da tutti, meglio ancora si fa consigliare da persone che lo usano come una macchina per far soldi, ma allora sono sinceri o no sti fratelli? o è vero la frase che difronte ai soldi non si conoscono più neanche i membri della stessa famiglia?!
lorisilente
00mercoledì 1 marzo 2006 14:32
Michael potrebbe anche essere d'accordo......
perchè secondo voi deve per forza essere stato manipolato? non potrebbe aver chiesto al fratello di gestire gli affari con il principe dato che lui stesso non poteva spostarsi dall'America?

[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]
mjfan80
00mercoledì 1 marzo 2006 19:15
ricordatevi che spesso però le speculazionei di friedman, anche se hanno sempre un fondo di verità, divagano con un immahginazione piuttosto ferrea
perfectmjfan
00mercoledì 1 marzo 2006 22:25
sinceramente fondo di verità o no a me Friedman ha proprio rotto.. [SM=g27837]
Eridian©
00martedì 14 marzo 2006 14:35
Edizione 55 del 14-03-2006

Michael Jackson, il re del pop diventa musulmano
di Daniel Pipes

La scorsa settimana CBS News ha riportato la notizia che Michael Jackson, il re del pop, è “sul punto” di convertirsi all’Islam. Se ciò fosse vero, costituirebbe un ricorrente e significativo paradigma afro-americano. Le prime voci riguardo alla conversione di Jackson vennero fuori nel novembre del 2003 un mese dopo che la rockstar era stata arrestata in seguito all’accusa di molestie a un bambino. Saeed Shabazz, un reporter di The Final Call, pubblicazione della Nazione dell’Islam, annunciò che Jackson si era unito all’organizzazione. Egli aggiunse che il leader del NOL, Louis Farrakhan, ritiene che “Michael sia un uomo di grande spiritualità”. Ma la Nazione dell’Islam negò questo legame e in quattro e quattr’otto non se ne parlò più.
Se ne tornò a parlare solo nel giugno del 2005, dopo che Jackson venne prosciolto dalle accuse di molestia. Nell’ottobre scorso, egli si era trasferito in Bahrein in una delle dimore di proprietà del principe ereditario Salman ibn Hamed Khalifa. Il legale di Jackson dichiarò che il cantante si era “stabilito” in Bahrein, una piccola isola-Stato del Golfo Persico di appena 363.000 abitanti e metà dei quali sono per lo più stranieri. A novembre, giunse la notizia che Jackson aveva elargito “un’ingente somma di denaro” per la costruzione di una moschea che sorgerà nei pressi della sua nuova residenza. Il quotidiano Khaleej Times spiegò che la moschea “sarebbe destinata all’apprendimento dei principi e della dottrina dell’Islam come altresì all’insegnamento della lingua inglese, grazie a docenti di alto livello provenienti dagli Stati Uniti e sottoposti alla sua personale supervisione”.

A gennaio, l’AAJ Holdings Ltd, una azienda del Bahrein, annunciò di aver assunto Jackson come consulente. Inoltre, Jackson è stato visto uscire da un centro commerciale indossando un velo nero, guanti neri e un abito nero (chiamato abaya). In altre parole, per evitare la pubblicità egli si è vestito come una donna islamista. Considerate le notorie stravaganze di Michael Jackson, non è chiaro cosa egli ci faccia in Bahrein, ma convertendosi all’Islam dovrebbe seguire un appropriato percorso, come fanno dalla fine degli anni Quaranta gli afro-americani che rivolgono la loro attenzione ad alcune forme di Islam. Tra le loro file si annoverano alcuni importanti esempi di tutto rilievo: Malcolm X. Il futuro leader della Nazione dell’Islam si convertì in prigione nel 1948. Tawana Brawley. La celebre ciarlatana si convertì dopo la rivelazione di aver subito una violenza di gruppo da parte di uomini bianchi.
Benjamin Chavis. Il leader dell’Associazione nazionale per il progresso della gente di colore (NAACP) si convertì dopo la sua cacciata. John Allen Muhammad. Il Cecchino di Washington si convertì dopo un divorzio travagliato. Henry Tillman. Il pugile dei pesi massimi, medaglia d’oro olimpica, si convertì mentre si trovava in prigione con l’accusa di omicidio. Mike Tyson. Il campione di pesi massimi si convertì in prigione, dove scontava una pena per stupro. James Ujaama. L’attivista celebre per la sua lotta contro la droga e la prostituzione si convertì all’Islam durante un periodo in cui aveva problemi di lavoro; in seguito venne accusato di aver contribuito ad aiutare la causa talebana.

O. J. Simpson. La star del football accusata dell’omicidio della moglie rammenta “mentre ero in carcere ho letto il Corano”, ma egli a quanto pare non si convertì. Louis Farrakhan suscitò parecchia attenzione per aver appoggiato a spada tratta la causa dei neri americani famosi che si trovavano nei guai, così come fece per Michael Jackson dopo il suo arresto del 2003. Tra gli altri personaggi ricordiamo: Marion Barry, il sindaco di Washington, accusato di consumo illegale di droga. Alcee Hastings, un giudice federale della Florida messo in stato di accusa. Gus Savage, un membro del Congresso americano dell’Illinois, accusato di molestie sessuali. George Stallings, un prete cattolico accusato di molestie sessuali a minori. E per finire nel corso di un importante dibattimento giudiziario che vedeva nel 2004 imputato Lionel Tate, il più giovane americano condannato all’ergastolo (per aver ucciso all’età di 12 anni una ragazzina), la Nazione dell’Islam (in base a quanto riportato dal Palm Beach Post) fece stazionare in aula una ventina “di uomini neri che indossavano abiti di ottima fattura e papillon”. I loro capi “parlarono con i legali dell’adolescente, elargendo consigli sulla sicurezza”. Questi ed altri esempi fanno dell’Islam, tanto nella sua variante istituzionale quanto in quella atipica costituita dalla Nazione dell’Islam, una panacea per gli afro-americani in difficoltà. Ciò contribuisce a spiegare il perché gli Stati Uniti presentano di gran lunga la più numerosa popolazione di conversi musulmani del mondo occidentale (all’incirca 750.000 aderenti). Ogni figura pubblica di colore che si converte all’Islam o accetta l’appoggio della Nazione dell’Islam crea un ulteriore input per altri neri a cambiare religione, un paradigma che è emerso altresì in altri paesi occidentali. Pertanto il comportamento di una eccentrica celebrità nel lontano Bahrein ha delle importanti conseguenze.

Daniel Pipes
New York Sun
Traduzione di Angelita La Spada
[WWW.OPINIONE.IT.]
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Secondo me a cosa più importante letta in questa news è che MIchael, come da titolo, è ancora definito il RE DEL POP [SM=g27837]
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