Michael Jackson: conflitti, consigli e contrattempi

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StephenDerrick
00martedì 2 dicembre 2003 13:37
Michael Jackson: conflitti, consigli e contrattempi
La nuova settimana di Michael Jackson inizia all’insegna delle tre ‘c’: conflitti, consigli e contrattempi. Val la pena ricordare che dopo essere finito in manette con l’accusa di aver – più volte – molestato sessualmente il 12enne Gavin Arvizio, il divo nero ha versato una cauzione di 3 milioni di dollari riacquistando temporaneamente la libertà. Inevitabile il linciaggio mediatico, contrappuntato da una serie di colpi di scena davvero clamorosi. Primo fra tutti il ritrovamento da parte del Procuratore Distrettuale di San Francisco di misteriosi documenti – audio e cartacei – che metterebbero in discussione la credibilità di un’accusatrice, la mamma della presunta vittima del cantante, non nuova a questo genere di azioni giudiziarie. E se contro la donna si sono scagliati i sostenitori dell’innocenza del cantante e il di lei ex marito – nonché padre del bambino -, contro l’audace reporter che ha illegittimamente registrato le conversazioni intercorse tra Re Michael e il suo avvocato e contro la compagnia aerea sul veicolo della quale si è consumato l’illecito, si sono scagliati rispettivamente l’FBI, che ha arrestato l’uomo, e lo stesso Wacko Jacko, che ha citato la XtraJet. A tutto ciò va aggiunto che l’unico vero testimone del comportamento dell’imputato, il 12enne Gavin Arvizio, risulta non essere molto convinto delle proprie affermazioni. E il processo deve ancora cominciare (!). Ma veniamo alle tre ‘c’. C come ‘conflitti’, più precisamente, conflitti d’interesse: è impossibile infatti che il cantante, attualmente patrocinato dallo zelante avvocato Mark Geragos, decida di riassoldare il difensore che 10 anni fa riuscì a evitargli un pericoloso processo penale in seguito alle accuse di pedofilia allora mosse dal 13enne Jordy Chandler. Il celebre legale, lo stesso che fece assolvere O.J. Simpson, risponde al nome di Johnnie Cochran ma la parte più interessante è che nel caso Chandler contro Jackson il giovane Jordy e il cantante furono rappresentati rispettivamente da Larry Feldman e dal volubile Cochran, oggi soci ed entrambi assunti dalla signora Arvizio nella causa contro il Re del Pop. Più conflitto di così! C come consigli: il guru dello show-buniness Lou Perlman, l’inventore dei fenomeni commerciali Backstreet Boys e ’NSync, ha - pubblicamente – dispensato interessanti suggerimenti al suo amico Michael Jackson. Secondo il manager la reputazione del divo nero è irrimediabilmente compromessa e l’unica chance per riconquistare il pubblico è confezionare un nuovo Thriller. Perlman ha pure precisato che sarebbe disposto ad aiutarlo, ma solo se dimostrerà la propria innocenza. Ed ecco l’ultima ‘c’. C come contrattempi: le vendite dell’ultima raccolta pubblicata da Michael, Number Ones, vanno a gonfie vele e in Inghilterra, dove la tracklist è addirittura al numero uno, tutti si aspettavano di vedere in anteprima il videoclip di One More Chance, l’unico inedito del disco. Top of the Pops era pronto a lanciare il video ma l’etichetta che tiene sotto contratto il cantante ne ha bloccato la messa in onda all’ultimo momento. Il motivo? “Il video è in fase di edit”, risponde un portavoce della multinazionale, “e (Top of the Pops) potrà trasmetterlo nella prossima puntata”. Sarà, ma a causa di questo rinvio la BBC è furiosa – con Jackson - perché non ha potuto mantenere la promessa di lanciare il video contestualmente all’inizio della nuova serie. L’altro contrattempo è il – presunto – crollo finanziario di Re Michael. Secondo misteriose fonti il cantante avrebbe ricevuto dai suoi consulenti il veto di spendere più di 1 milione di dollari al mese. Le disgrazie non vengono mai sole…
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