Se a qlcn interessa...
So che il thread sull'omosessualità è stato chiuso, ma io vorrei esprimere la mia opinione,ora che gli animi si sono (forzatamente) raffreddati. Possibilmente senza fare polemica.
Prima di tutto, chi mi conosce da tempo sa benissimo che il sottoscritto non ha nulla contro gli omosessuali, anzi. Potrei scoprire che il mio miglior amico è gay, domani, e non cambierebbe nulla. Io stesso potrei scoprire di essere gay domani, e non ne farei un grosso dramma (anzi, la mia Chiara ogni tanto butta lì la battuta, sostenendo che provo troppa ammirazione per Tom Cruise e Brad Pitt...chissà?!)
Onestamente, non faccio differnza tra omo e etero, per me è la stessa cosa (anche perchè sono assolutamente certoche in tutti noi alberghi una percentuale variabile di attrazione per lo stesso sesso, in misura diversa ovviamente).
Premessa necessaria, questa, per dare un giusto contesto a quello che esprimerò a breve.
E' stato fatto un gran polverone sul brano di Povia, solo per il titolo.
"Luca era gay" Poteva significare qlnq cosa ma, senza sapere nulla del testo, una certa categoria di omosessuali (a mio avviso una
minoranza), hanno condannato senza conoscere. Un po' come facevano nel Medio Evo durante l'inquisizione, hanno riservato a Povia (facendo il suo interesse!) lo stesso trattamento antidemocratico di cui affermano di essere vittime
Onestamente, credo che in un paese democratico come (dovrebbe essere) l'Italia, la libertà d'espressione dovrebbe essere sacrosanta e protetta, e sono convinto che nessuno possa essere condannato per aver espresso un idea personale, soprattutto prima di conoscere perfettamente questa idea.
Con Povia è successo questo.
Povia mi è sempre stato sulle palle, davvero, e condizionato da tutte queste polemiche e critiche mi ero quasi preparato a infamarlo a mia volta, certo che la canzone esprimesse nefandezze inascoltabili e irripetibili.
Poi ho sentito il pezzo...
Sin dalla prima strofa, Povia ha (involontariamente, visto che il testo è stato depositato
prima delle polemiche)smerdato in modo totale tutte quelle ch
ecche isteriche (piccola percentuale di omosessuali di cui sicuramente tutti gli altri omosessuali dotati di ragione non vanno fieri) come Grillini e Cecchi Paone. Povia recita
"nessuna malattia, nessuna guarigione, solo una storia".Il punto è tutto lì.
L'omosessualità non viene trattata come una malattia da cui si può guarire, e il brano si limita a raccontare UNA storia tra le tante.
Ed è una storia credibile, che sicuramente è successa...non so è successa a questo Luca, forse Luca non esiste nemmeno...ma di sicuro ci sono tante persone che non sono riuscite a comprendere e indirizzare la propria sessualità in modo netto e deciso. Persone indecise, bisessuali, chiamiamole come vogliamo!
Vista in questa ottica, la storia di Luca è verosimile.
Non tutti i gay, così come non tutti gli etero, lo sono per lo stesso motivo. Senz'altro le esperienze d'infanzia, i traumi psicologici, le situazioni familiari,
possono contribuire
IN CERTI CASI all'orientamento sessuale di un individuo. La canzone di Povia racconta solo ed esclusivamente UNA di quelle storie, che non vale per TUTTI.
Ricordiamo sempre che la libertà di espressione è sacra, e che il confronto e l'apertura mentale sono alla base del progresso e dell'accettazione reciproca. Non possiamo pretendere che la libertà venga applicata a una categoria di persone, quando proprio quella categoria si chiude al dialogo e si lancia in jaccuse a senso unico, senza prima approfondire e capire.