Ohi ohi Victoryfan....hai toccato il mio "punto debole" e non posso che rispondere alla chiamata.
Io
ADORO MLK.
Non sono il tipo di persona che mitizza il prossimo ma Martin merita un discorso a parte.
Insieme a pochi altri (Gesù e Gandhi a mio avviso) è secondo me il più coraggioso e saggio tra gli uomini.
Conosco moooltooo bene l'argomento poichè lo studio da due anni per passione...all'università me ne sono innamorata al corso di lingua e letteratura angloamericana - (ho preso il max dei voti all'esame tanto adoravo l'argomento) e ho continuato ad approfondire da sola in seguito.
Potrei parlarne per ore.
A chi è fuori da quella cultura sfuggono (purtroppo) il 90% delle sfaccettature che riguardano i veri sentimenti legati alla lotta contro la segregazione razziale.
Non è una corrente di pensiero, non è un'ideologia, è un modo di essere, è qualcosa che è sotto la pelle, è come respirare.
Per comprendere al meglio cosa significhi (e significasse prima di King) essere un nero in America, soprattutto al Sud (ora, finalmente definiti Afro-americani)occorre comprendere il discorso politico-culturale che è davvero articolato (non vorrei farvi annoiare): in sostanza, nella dichiarazione d'indipendenza (1776) venne inserito il concetto che le persone sono create uguali, con gli stessi diritti e le stesse possibilità di realizzarsi.
Ci sono scritte molte cose belle ma in realtà,queste valevano per tutti (o quasi, vedesi limitazioni della donna)in linea teorica, certo, per tutti, compresi quelli che l'hanno ratificata a Filadelfia che comunque avevano a loro volta schiavi di colore. Valeva per tutti, si, per tutti i bianchi, possidenti americani. Di certo non valeva per i neri, sfruttati, umiliati, maltrattati. Il primo che iniziò a mettere in luce questo concetto fu Abramo Lincoln che nel discorso "The Gettysburh Address" del 1863 spronava i suoi "connazionali" a capire il vero senso dell'uguaglianza che DOVEVA includere anche i neri, che doveva abolire (o perlomeno limitare) la schiavitù (ovviamente erano le prime avvisaglie di questa idea). Ciononostante, non si ottenne parecchio fino a MLK, che già dagli anni 1950 (pensate quanto abbiamo dovuto aspettare) si attivò per i diritti civili, il cui massimo picco iconografico è rappresentato dalla marcia su Washington il 28/08/1963.
Martin spinse molto sul concetto dell'uguaglianza e della libertà contenuti nella Dichiarazione, perchè doveva essere valido per tutti, senza distinzione, anche per i neri.
Non mi addentro troppo nelle descrizioni approfondite dei fatti e della storia perchè credo che leggereste per una settimana e mi mandereste gli accidenti!
Per chi volesse invece entrare al meglio nell'argomento, consiglio di approfondire i seguenti temi: Storia degli Stati Uniti D'America (dalle origini), Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti D'America (leggere il testo oltre che la storia), The Gettysburh Address, Guerra di Secessione, Eccezionalismo, Segregazione razziale e movimento per i diritti civili.
Quello che Martin (e con lui tante altre meravigliose persone) ha fatto non ha valore, non si può descrivere talmente è immenso.
Ha dato voce a chi non l'aveva, ha dato coraggio, ha dimostrato quanto sia giusto lottare fino alla morte per una giusta causa, pagando anche a proprie spese.
Chiedevi se Martin possa aver influenzato anche MJ, penso che anche MJ provasse le stesse cose perchè non è una corrente filosofica come ho detto, è qualcosa di radicato dentro le loro (nostre) anime, qualcosa che non si controlla, che non si inculca, qualcosa che ti rende parte del tutto, di un'unica grande forza, un unico immenso cuore pulsante che batte per raggiungere ciò che gli spetta, spinto solo dall'amore e la giustizia.
Penso che anche Mike adorasse Martin come persona, che lo ammirasse per il coraggio, la tenacia, la forza morale e la grandezza spirituale.
Anche Mike ha predicato il messaggio di uguaglianza, sempre e con molta forza!
Si lotta tutti insieme per una causa comune.
Martin e il movimento hanno cambiato la testa e la vita di moltissime persone e senza tutto questo, neanche Obama sarebbe dov'è.
Io sento tutto questo nel mio spirito, con tutta me stessa, questo "tema "(anche se dire tema è riduttivo)è quello che umanamente sento di più, quello che mi fa piangere, che mi fa saltare dalla sedia, che mi dà forza, mi fà arrabbiare verso l'ignoranza e la cattiveria altrui (che purtroppo non sono anche tutt'oggi facili da debellare).
Martin, tutte le donne e gli uomini che hanno lottato con lui, i loro messaggi d'amore e fratellanza, il loro impegno inarrestabile ed il coraggio, la dignità e anche Michael con tutto ciò che ha fatto a riguardo, sono le cose che mi rendono più orgogliosa di essere un essere umano.
Oggi non è solo il MLK DAY, è il giorno di tutti gli Afro-americani, di tutti quelli che hanno supportato e supportano il movimento...è il giorno della fratellanza e dell'amore.
Oggi non posso che festeggiare anche io (in un'altra vita sono stata un'afro-americana per forza secondo me, altrimenti non avrei tutto questo così a cuore
!) e commuovermi ancora per tutti i passi avanti che abbiamo fatto...c'è ancora da lavorare per distruggere le barriere ed il pregiudizio e anche io, come gli altri non mi fermerò.
"You're my brothers and sisters, we're one.
Happy b.d. Martin!! You're one of the biggest gifts we've had from God. Thanks for everything.
Thank you Mike for not letting ignorance stop you and for fighting for
what is right. I love you (and you know how much). Happy MLK Day....."Free at last, we are free at last"!!!!!!
Spero che il mio intervento sia stato utile a qualcosa...