La vostra identità di fan dopo la morte di Michael

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Alucandra
00martedì 2 febbraio 2016 12:41
Era parecchio tempo che desideravo aprire questo topic, ma per un motivo o per un altro ho sempre esitato.
Forse perché sentivo l'argomento troppo personale. Forse perché era rivolto solo ad una fetta di fan, quelli un po' più grandi che hanno conosciuto Michael quando ancora era in vita.
Cosa è cambiato nel vostro essere fan dopo la morte di Michael?
Mi rendo conto che forse alcuni utenti più giovincelli saranno tagliati fuori dall'argomento perché forse proprio grazie (ahimè) a tale avvenimento si sono avvicinati alla musica di Mike.
Io vivo nell'ombra ormai, scrivo e condivido poco. Ciò non è dovuto al fatto che non voglia più bene a Michael (lui è nel mio cuore, nei miei ricordi) ma piuttosto legato al fatto che con la sua morte una parte di me (quella ingenua e sognante)è morta con lui. Non riesco a dimenticare come mi son sentita il giorno in cui ho sentito al telegiornale che ormai lui non c'era più. Nella testa avevo solo una ed una sola frase: "E' finita".
Davvero qualcosa era finito: non ero più una ragazza ma un adulto, non avevo più un sogno.
Il mio sogno era quello di incontrarlo e dirgli grazie perché il supporto nei tanti momenti difficili e per essere stato la colonna sonora di tanti momenti felici. Sarà pure stato un sogno riciclato quello di incontrare il proprio cantante preferito, eppure per me era importante essere grata ad una persona da cui indirettamente avevo ricevuto tanta gioia e tanto bene.
Non mi sono mai ritenuta un vero "fanatico"... Non conosco certo a memoria tutti i gusti di Michael, né tanto meno ho condiviso tutte le scelte o i comportamenti che ha adoperato durante la sua vita...Non l'ho mai idolatrato, era umano come tutti e commetteva errori come ogni mortale. Una cosa però è certa: il bene provato era sincero.
Con lui è andata via una parte di me. Dopo la sua morte non avevo più un sogno da realizzare.
Ormai avevo solo obiettivi, laurearmi, trovare un lavoro... Ciò ovviamente è importante si deve essere pragmatici, si deve accettare il fatto di crescere ed assumersi le proprie responsabilità.
Ma sognare. Quello non c'era più.
Ricordate come era bello il Natale da bambini quando si credeva in Babbo Natale e come poi siano cambiate le cose crescendo, perdendo quella fede? Ecco allo stesso modo è cambiata la mia prospettiva nella vita dopo la morte di Michael.
Avendo perso la speranza ho scritto meno e partecipato meno attivamente a tutto ciò che accadeva. Non ne vedevo la reale utilità... L'unica cosa che mi premeva sapere è che i suoi figli crescessero sani sereni perché sebbene io, estraneo, abbia perso un sogno, loro hanno perso un padre o meglio la famiglia.
Voi continuate a scrivere attivamente nel forum? Partecipate alle iniziative?
Quali sono le vostre storie?
Scusate il papiro...Ma davvero avevo bisogno di spiegare bene.
Compix
00martedì 2 febbraio 2016 14:40
Discussione molto interessante, sposto in The Jackson Cafè.
DOUBLE-D
00martedì 2 febbraio 2016 17:07
Con MJ per me è morta la musica.
Mi spiego; sono cresciuto con lui dal lontano 1991, lho adorato e sempre seguito, mai incontrato di persona, mai visto un suo concerto live, sempre in tv, quando non esisteva internet.

Dopo INVINCIBLE tutto è crollato, le accuse, il processo, l'assoluzione, la sua scomparsa dal mondo musicale, il suo ritiro dalle scene, diciamo che ormai non ne voleva sapere di far musica etc, se pensate a tutte le cose uscite dal 2001 al 2009, quante ne sono?

Ci dovevano essere grandi ritorni, album etc, mai uscito nulla.
Poi tutto è partito con THIS IS IT e sappiamo come è finito.

MJ mi teneva vivo musicalmente, nel senso con lui ascoltavo altra musica, (premetto che sono un ignorante di materia), ma dopo la sua morte, la musica non aveva più senso, boh, niente mi da gioia che vedere un suo video o sentire una nuova song, anche se non saranno mai all'altezza del passato, ma le musiche nuove, Adele, Bieber, Beyonce o altri, manco so più quale è la canzone di successo e quale no.

COsa è rimasto?
La passione e amore per MJ, cantante ballerino, sono un collezionista e sto sempre a comprare qualche rarità Jacksoniana, dai promo cd ai boxset etc.Il tutto si è trasformato in collezionismo, forse per il rammarico di non averlo visto mai dal vivo o in concerto.

Penso che uno come MJ non se ne troverà per molto e molto e molto tempo.....
Compix
00martedì 2 febbraio 2016 18:37
Il mio percorso credo sia stato inverso rispetto al tuo.

Mentre prima vivevo la passione per Michael come qualcosa di "intimo", da non condividere con nessuno (dunque niente forum né fan club), dopo la sua morte ho avvertito l'esigenza di aprirmi, di condividere, e di contribuire in qualche modo a tenere viva la sua memoria nei cuori dei fan.

Anch'io, come Double D, ho sfogato un po' di rimpianti nel collezionismo e continuo a farlo, seppur in misura minore rispetto a qualche anno fa. Il rammarico di non averlo mai visto dal vivo (anche se per cause esterne) non credo se ne andrà mai del tutto.
AntonellaP85
00martedì 2 febbraio 2016 20:19
Re:
Compix83, 02/02/2016 18:37:

Il mio percorso credo sia stato inverso rispetto al tuo.

Mentre prima vivevo la passione per Michael come qualcosa di "intimo", da non condividere con nessuno (dunque niente forum né fan club), dopo la sua morte ho avvertito l'esigenza di aprirmi, di condividere, e di contribuire in qualche modo a tenere viva la sua memoria nei cuori dei fan.

Anch'io, come Double D, ho sfogato un po' di rimpianti nel collezionismo e continuo a farlo, seppur in misura minore rispetto a qualche anno fa. Il rammarico di non averlo mai visto dal vivo (anche se per cause esterne) non credo se ne andrà mai del tutto.




Mi ritrovo anche io molto in quanto detto da Vincenzo. Prima della sua morte, vivevo la passione per Michael per conto mio, non ho mai amato diffondere pubblicamente i miei gusti, o almeno le persone che mi conoscono sanno che artisti amo, per il resto è sempre stata una cosa molto personale. Dopo la sua morte, ho sentito il bisogno di condividere, come mi sta accadendo anche ora con David Bowie.
Michael ha rappresentato il sogno e la spensieratezza per tutti noi e io cerco ancora di viverlo così, cogliendo il lato positivo e ringraziandolo per le persone che mi ha permesso di conoscere. Il fatto di affrontare le responsabilità penso sia fisiologico e non dipendente da MJ in toto.
DOUBLE-D
00martedì 2 febbraio 2016 20:46
Re:
Compix83, 02/02/2016 18:37:

Il mio percorso credo sia stato inverso rispetto al tuo.

Mentre prima vivevo la passione per Michael come qualcosa di "intimo", da non condividere con nessuno (dunque niente forum né fan club), dopo la sua morte ho avvertito l'esigenza di aprirmi, di condividere, e di contribuire in qualche modo a tenere viva la sua memoria nei cuori dei fan.

Anch'io, come Double D, ho sfogato un po' di rimpianti nel collezionismo e continuo a farlo, seppur in misura minore rispetto a qualche anno fa. Il rammarico di non averlo mai visto dal vivo (anche se per cause esterne) non credo se ne andrà mai del tutto.



Beh, pure io, poi il collezionismo si fa piano piano [SM=g27828]
MJ è l'unico motivo che mi fa comprare ancora oggi CD e DVD! [SM=g27828]

tagea
00martedì 2 febbraio 2016 21:02
Anche io mi ritrovo in molte delle vostre parole, penso che le sensazioni e i sentimenti siano gli stessi, magari variano di intensità a seconda del carattere di ciascuno di noi, ma resta il fatto che manca molto. Mi manca aspettare l'anteprima mondiale del suo video e restare incollata alla tv a bocca aperta constatando ogni volta quanto grande fosse....Artisti come lui credo che non ce ne siano tra i giovani. Leggo spesso nomi di giovani cantanti accostati a quello di Michael e sorrido, con un fondo di amarezza, perché credo che uno come lui difficilmente si troverà. E' strano come non sia mai stancante ascoltare una delle sue canzoni, anche quelle datate: La sua musica sembra sempre attuale e le sonorità sempre al passo con i tempi. Nei nuovi cantanti anche se mi piace qualche canzone, dopo un po' mi stanca e non ho più voglia di ascoltarla. Sarò di parte? Non lo so, ma è una sensazione che provo.
Neverland1973
00martedì 2 febbraio 2016 23:55
Conoscevo Mj da quando ero ragazzina, ma l’ho sempre vissuto indifferentemente e talvolta anche con punte di disprezzo non solo per il suo aspetto fisico, ma anche per il suo modo di fare….la presa al cavallo mi dava letteralmente ai nervi….
Sono appassionata di musica, ascolto ogni genere, anche l’heavy metal più duro, ed ero fan di molti gruppi del momento e di altri che ho ancora nel cuore…ma Michael Jackson proprio non rientrava nei miei canoni preferenziali.
L’amica del cuore dell’epoca cercava di coinvolgermi il più possibile con conseguenti“scontri vivaci” , da qui probabilmente la mia reticenza giusto per puntiglio….e ricordo persino ancora il tentativo di infiltrarci al Turin Palace dove alloggiava quel lontano maggio dell’88 durante il Bad Tour…e noi abitavamo a pochi isolati da lì e dal centro di Torino…
Ho cominciato ad apprezzarlo un po’ di più negli anni successivi non credendo neppure a tutte le boiate che gli furono affibbiate (lo sbiancamento della pelle l’ho sempre trovato ridicolo e fuori logica umana) i processi…le accuse…
Ma nonostante ciò, tutto questo non aveva ancora apportato in me grossi cambiamenti che mi facessero presagire alla totale svolta.
Fino a quel giorno.
E ho ritrovato un’identità. Come se si fosse aperto un mondo finora trascurato. Ho riscoperto un grande artista , un grande personaggio, una grande persona con mille pregi e mille difetti.
Rimpianti? Beh si tanti…troppi. C’ero ma non c’ero realmente come dovevo esserci…Lo sono adesso, troppo tardi, ma per me rappresenta comunque un qualcosa di inaspettato, ritrovato, che mi procura gioia e soddisfazione e che mi spinge a "recuperare" quasi il tempo perduto.
'Giu
00mercoledì 3 febbraio 2016 00:51
Per quanto mi riguarda posso davvero dire d'esser cresciuto sin da quando sono nato con la sua musica. Mio padre e mia madre sono sempre stati suoi grandi fan, ed inevitabilmente hanno trasmetto la loro passione anche a me (e mia sorella [SM=g27828] ).

Dovete pensare che tutt'oggi a casa mia, la musica di Michael è sempre presente al mio risveglio, dato che mia madre mentre sbriga le sue faccende sistematicamente mette su un suo cd. E' oramai una tradizione di famiglia che si porta avanti da più di trent'anni.

Il mio primo album che ho avuto tra le mani è stato 'Invincible', mi recai alla Feltrinelli con mio padre, ero piccolo, ma lo ricordo come fosse ieri. Non dimenticherò mai quel momento.
La mia mente si stava appena affacciando a certe cose, ed avere tra le mani il disco dell'artista che ascoltavo e di cui guardavo le sue videocassette, fu una sensazione magica. Il bello è che a quei tempi non sapevo manco che col passare del tempo quella persona sarebbe diventata il mio idolo.

Naturalmente poi, col tempo, ho acquistato consapevolezza di questa cosa. Verso i dodici anni ho cominciato ad interessarmi a più cose che lo riguardassero. Feci amicizia con un gruppo d'amici su MSN (bei tempi), e creammo un gruppo nel quale parlare di tutto ciò che trattasse Michael Jackson. Mi mancano tanto quei momenti.
Perché tutto questo adesso non c'è più. Perché si, è vero, negli ultimi anni abbiamo parlato più d'aria fritta che di altro, aggiungendola a quante cose poi sono successe nel corso del tempo nei suoi riguardi.

Ma c'era sempre quella sorta d'entusiasmo che ti spingeva a sperare, cercare... che ti faceva confrontare con gli altri cercando di trovare sempre un modo per portare avanti il sogno di vedere MJ com'era un tempo. Qualcosa da vivere fino infondo insomma, qualcosa che noi Fan più giovincelli, non abbiamo potuto godere negli ultimi dieci anni della sua carriera.

Adesso c'è il nulla, c'è tanto rammarico per non aver potuto assistere ad un suo concerto, di non averlo mai incontrato. Insomma, non c'è più la magia che, ammettiamolo, ci faceva tornare tutti un po bambini quando sentivamo nell'aria qualche notizia felice che attendevamo da tempo, o che solo si parlasse di lui.
E' brutto a dirsi, ma anche per me, come detto da voi, la musica si è fermata dopo la sua morte.

Semplicemente quella molla che ti scattava dentro che è sempre esistita con Michael, adesso non c'è nei confronti di nessun'altro.

Tutti l'avremmo preso a schiaffi dopo l'annuncio e le mezze parole dette a cazzo durante la conferenza di 'This Is It', dopo millemila anni d'attesa ed ore ad aspettarlo.

E pure eravamo sempre li, per lui.



valdio
00mercoledì 3 febbraio 2016 02:59
Io lo seguo dal 1988, e la sua morte è stata un trauma.Continuo ad ascoltarlo e a vedere i suoi video, lo ritengo una parte fondamentale della mia vita perchè mi ha fatto scoprire l'amore per il canto.Ascolto tutta la musica che mi piace e continuerò ad ascoltare anche lui .
Alucandra
00mercoledì 3 febbraio 2016 11:05
Re:
Compix83, 02/02/2016 14:40:

Discussione molto interessante, sposto in The Jackson Cafè.



Grazie per l'aiuto. [SM=g27817]
Mi scuso per aver inserito nella sezione sbagliata. Mi fa piacere che il topic sia stato spostato nel Jackson Café. Ritenevo l'argomento abbastanza intimo e personale per tutti i fan e Il "Jackson cafè" è davvero il posto migliore dove parlarne.


AntonellaP85, 02/02/2016 20:19:


Il fatto di affrontare le responsabilità penso sia fisiologico e non dipendente da MJ in toto.



Concordo pienamente, hai colto nel segno: la morte di Michael è stata una sorta di forte "catalizzatore" a questo processo naturale.
bremen15
00venerdì 5 febbraio 2016 21:50
bellissimo topic........io sono cresciuto con lui.....sono ormai anzionotto (40 anni) .....ho vissuto la bad era, Dangerous era, le prime nazionali alle radio, i videoclip trasmessi a rock cafe', black or White a telmike , il Dangerous tour in italia e in europa, l'history tour in italia e europa, i telegatti a milano.....i singoli, i remix, gli speciali televisivi, Bucarest a canale 5
e poi il matrimonio con lisa, le accuse, history , invincible che non sfondava, santa maria con la caccia alle streghe stile medioevo nel 2005, neverland percuisito, gli impegni cancellati, la buca del Pavarotti & Friends, le attese sotto gli alberghi, lo shopping con i figli, le scalette dei concerti, gli spot pepsi, poi this is it e il biglietto x Londra nella mia tasca...era il biglietto non di un concerto ma della riscossa.........il 25 giugno è cambiato il mio mondo......ma una cosa mi ha fato felice la morte nella sua tragedia l'ha riabilitato, gli ha riconcesso quel posto d'onore nell'olimpo musicale che gli era stato tolto .......l'altro giorno mia figlia ad un compito di inglese , fra le varie domande c'era scritto Who is for you a Living legend ? e il 90% dei bambini ha scritto Michael Jackson....ecco queste cosa mi fanno alzare gli occhi al cielo e capire che la sua storia la mia storia la nostra storia non è ancora finita e forse mai finirà
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