La posizione legale di Michael Jackson continua a subire colpi decisamente negativi in termini di pubblicità.
L'ultimo della serie è quello inferto dalla famiglia di Jordan Chandler, il ragazzino che dieci anni fa lo portò in tribunale, accusandolo di aver abusato di lui. La denuncia fu messa sotto silenzio con un risarcimento danni da 20 milioni di dollari.
A distanza di un decennio dal processo, la famiglia dell'allora minorenne ha raccontato di avere subito ricatti e persecuzioni per aver avuto il coraggio di denunciare il cantante.
Le rivelazioni, portate avanti dallo zio di Jordan, Ray Chandler, sono state incluse in un documentario trasmesso nei giorni scorsi dalla BBC, dall'emblematico titolo di "The Boy That Michael Paid Off" (il ragazzo che Michael pagò per tacere, N.D.R.)
"Un giorno mio nipote venne avvicinato da un furgone in un parco", ha raccontato lo zio, "Gli uomini che lo guidavano volevano chiaramente fargli del male."
"Ci sentimmo costretti ad acquistare delle armi nel momento in cui cominciarono ad arrivarci dozzine di minacce al giorno. Mentalmente, emotivamente e fisicamente fu una vera e propria persecuzione."
Di certo, non è un momento di grande popolarità per Jacko, il cui processo per presunte molestie sessuali ai danni di un tredicenne riprenderà nei prossimi mesi.
www.mtv.it