La Leggenda di Beowulf

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Vito302
00mercoledì 14 novembre 2007 20:59


Beowulf è il più antico poema sopravvissuto in lingua inglese. Per questa ragione, o forse per la forza con cui ha contaminato il fantasy odierno, lo sceneggiatore Roger Avary (Pulp Fiction, Silent Hill) ha portato avanti un'opera di totale riscrittura del testo originale, a sua volta trascritto e quasi certamente modificato dai monaci del tempo. Così, spalleggiato da Neil Gaiman (innovativo fumettista nonché lodevole narratore - suo è il personaggio di Sandman -) ha riempito quei buchi narrativi poco chiari, rendendo il racconto lineare e comprensibile.

Beowulf, un giovane principe Gaeta già famoso per alcune sue valorose azioni, giunge nelle terre nebbiose dell’antico regno danese del Re Hrothgar per distruggere la bestia che dissemina paure e angherie tra la popolazione. Grendel viene così ucciso dall'eroismo intrepido di Beowulf, tanto da attirare in pochissimo tempo la furia della madre: un bellissimo demone marino che vendicherà il pargolo sfruttando l'eccessiva lussuria dell'eroe...

"Francamente, niente del poema originale mi affascinava" - ammette Robert Zemeckis. Evidentemente la difficoltà di comprensione del testo ha minato in qualche modo la qualità stessa del racconto. Eppure il creatore della trilogia di Ritorno al Futuro ha spiazzato tutti. Con Beowulf entriamo a pieno ritmo nella fase adulta dell'animazione computerizzata, in cui non esistono forme plastiche in movimento, ma attori in carne ed ossa che si muovono in totale libertà in ambienti tridimensionali. Ma non è solo questa la novità: a differenza di The Polar Express, la tecnica digitale da lui stesso studiata (performance capture) oltrepassa i confini del prodotto per famiglie, innalzando con prepotenza il primo vero messaggio di cinema adulto computerizzato. Il capolavoro di Zemeckis è un film epico a tutti gli effetti. Emancipato in quanto non si preoccupa del politically correct: violenza e nudità fanno parte del gioco e per questa ragione non possono venir meno a supporto dell'impalcatura narrativa.

Sebbene possa sembrare ridicolo parlare del cast, è invece essenziale sottolineare l'enorme apporto dato alla pellicola dagli attori coinvolti. Si parte dal protagonista, interpretato da Ray Winstone, fino a raggiungere personalità di spicco tra cui Anthony Hopkins, John Malkovich, Robin Wright Penn, Crispin Glover (meraviglioso il suo Grendel) e Angelina Jolie. Il loro contributo rende la pellicola umana, distante dalla perfezione artificiale dell'infausto Final Fantasy: The Spirit Within. Inoltre risulta essenziale l'approccio sonoro di Alan Silvestri, il quale imprime alle immagini la giusta atmosfera sensoriale.

Tra maestosi scorci innevati e fotorealistici primi piani, la leggenda di Beowulf ridiventa sacra. Zemeckis raggiunge l'olimpo dei registi che più di tutti hanno saputo innovare la cinematografia, sfruttando l'evoluzione tecnica a favore di parallele linee artistiche. Un film che chiaramente, predilige il grande schermo per via delle sue dimensioni "titaniche" e che rimarrà scolpito nella mente dello spettatore per molto, molto tempo...

[recensione pubblicata su Binario Loco]
ivanajackson
00mercoledì 14 novembre 2007 21:30
oddio noooooooo...lo sto studiando in inglese letteratura...two balls...sarà anche una bella storia...però dopo un pò scoccia...cmq uhm quasi quasi lo vado a vede il film...
Black°Swordman
00mercoledì 14 novembre 2007 21:48
Vito, se ti dico come conosco la storia di Beowulf mi collassi... Guarda , te lo metto sotto spoiler...

Testo nascosto - clicca qui


Piuttosto il film non é che mi ispiri più di tanto...
Vito302
00mercoledì 14 novembre 2007 22:18
Re:
Black°Swordman, 14/11/2007 21.48:

Vito, se ti dico come conosco la storia di Beowulf mi collassi... Guarda , te lo metto sotto spoiler...

Testo nascosto - clicca qui


Piuttosto il film non é che mi ispiri più di tanto...



No comment! [SM=x47978]

Comunque ribadisco che il film di Zemeckis, per sua stessa ammissione, col poema originale non ci azzecca granché! [SM=g27830]
criticofan
00giovedì 15 novembre 2007 00:53
Da vedere senz'altro...anche solo per le rivoluzionarie tecniche di realizzazione.
difragi88
00lunedì 19 novembre 2007 12:39
bhè che dire...
ieri sera era l'unico spettacolo disponibile ..(si era fatto tardi a causa del traffico ...2 0re di traffico [SM=x1414182] [SM=x1414182] )
..quindi io e la mia raga siamo stati costretti a vederlo...
Sapevo poco del film , conoscevo solo la tecnia utilizzata (Moction Picture..come in polar express)..e il poema epico Beowulf...
Entro in sala....
il film ha inizio..... tutto regolare, .. io e la mia raga ci siamo impegnati a riconoscere gli attori in versione 3d...
Ma neanche dopo pochi minuti iniziano le prime scene violentissime (una delle tantissime)...La mia ragazza non ce la faceva proprio più a vederlo, gli stava salendo da vomitare... [SM=x1414183] [SM=x1414183] ..
Complessivamente non è un film malaccio... forse una storia epica europea un pò troppo americanizzata, con il figo di turno tutto bello e pompato ( Beowulf) che vuole fare l'eroe...
Ma la perla del film è sicuramente Angelina Jolie... amo quella donna....hahaaha...

Sicuramente non consigliato ai minori di 14 o 15 anni, e neanche alle coppiette che vogliono passare una serata tranquilla....
fabiojackson90
00lunedì 19 novembre 2007 14:41
IL FILM PIU BRUTTO CHE IO ABBIA MAI POTUTO VEDERE IN VITA MIA! [SM=g27825]

le sale erano tutte oocupate [SM=x47978] l'unico film disponibile era propio "beowulf" non avevo scelta o vedevo questo film o tornavo a casa. [SM=x1414182]

"sconsiglio" a chiunque voglia vedere questo film!
sentite un povero scemo che scrive: State a casa che forse è molto meglio
lady thriller
00lunedì 19 novembre 2007 18:03
non mi attira per niente...anche se c'è la mia Angelina...
Helen77
00lunedì 19 novembre 2007 23:39
L'ho visto - Mi ha delusa.

Mi aspettavo qualcosa di più anche se la tecnica usata è sicuramente spettacolare.
Sarà che conosco il Beowulf quasi a memoria (colpa di un esame di filologia germanica all'università)ma per me con questa storia potevano tirarci fuori qualcosa meglio.
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