Janet Jackson parla di Michael da Oprah

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MelJ
00lunedì 5 aprile 2010 11:35
Janet Jackson ha rilasciato dalla regina della televisione americana un’intervista molto molto profonda, a 9 mesi dalla scomparsa del suo fratello maggiore Michael. Janet ha parlato di ricordi, di sensazioni, di dolore, di famiglia. Da quando è successo, è sicuramente l’intervista più sentita e difficile che ha affrontato. Cliccando troverete i video dell'intervista:
www.rnbjunk.com/janet-jackson-apre-il-libro-e-parla-di-michael-da-op...
Fonte:rnbjunk
MKFUEGO
00lunedì 5 aprile 2010 11:41
Grazie mille della segnalazione..vado a vedere subito il video :).
Anto (girl on the line)
00lunedì 5 aprile 2010 11:45
Grazie,corro a vederla!! [SM=g27822]
"Dangerous boy"
00lunedì 5 aprile 2010 14:33
Janet è una persona davvero meravigliosa, forse una delle più vere della famiglia jackson's.
L'ho sempre stimata, e in questa intervista si può notare di come si commuove, quando si parla del fratello scomparso.
Lei e Michael erano molto legati, ed è proprio in queste piccole cose, che si può notare il grande affetto che avevano.
Qualcuno gentilmente potrebbe fare una traduzione?
Ve ne sarei grato.
Jellyfish77
00lunedì 5 aprile 2010 14:49
Bellissima intervista, mi ha colpito il fatto che Janet ancora oggi non riesca a guardare le immagini di Mike e nemmeno ascoltare la sua musica(non ha visto This is it) ma quando gli e' stato chiesto cosa ricorda di lui, ha risposto la loro infanzia e le risate che sono la cose che la aiutano a sentirlo ancora vicino; ha inoltre detto di "averlo perso" quando e' esploso il successo di Thriller...e credo che sia molto dispiaciuta dal fatto che nonostante sapessero tutti che non stava bene non hanno potuto fare niente per aiutarlo..l'ultima cosa che gli ha detto e' stata "I love you".... [SM=x47964] [SM=x47964]
liberiansara
00lunedì 5 aprile 2010 16:33
Ho sempre adorato Janet! Grazie per il video [SM=g27811]
Titty69@
00lunedì 5 aprile 2010 17:06
Per non perdere parte dell'intervista sarebbe troppo bello sottotitolarla per chi è pratico di inglese fluente: mi unisco alla richiesta di DAngerous Boy, non riesco a capire tutto quello che dice..
parmy76
00lunedì 5 aprile 2010 23:30
Grazie per il link dei video. Janet sembra ancora in fase di elaborazione della scomparsa del fratello (purtroppo per queste cose prendere a mazzate ciò che ti circonda funziona fino ad un certo punto). Non riesce a guardare immagini recenti, a sentire la sua musica. Anche quando parla dei tentativi di affrontare il problema con lui... dice che lui era in fase di rifiuto e non sono riusciti ad aiutare. Che tristezza.
sweet_@ngel
00martedì 6 aprile 2010 00:23

Mio Dio... quanto mi ricorda Michael, Janet ha gli stessi occhi e lo stesso sorriso di suo fratello.....
Anto (girl on the line)
00martedì 6 aprile 2010 00:32
Sono riuscita a vederla solo adesso...E' incredibile quanto Janet mi ricordi Michael...
Per caso qualche anima pia riuscirebbe a postarci una traduzione sommaria?Se fosse stata un'intervista scritta avrei capito di più,bene o male so tradurre,ma purtroppo quando mi trovo di fronte ai dialoghi capisco molto poco.Grazie in anticipo =)
(Miss Piggy)
00martedì 6 aprile 2010 00:46
Le cose fondamentali sono quelle sottolineate da Jellyfish32 e Parmy76.
Non dice nulla che non avesse già detto nella prima video intervista rilasciata dopo la morte di Mike (ora non ricordo a chi)ma la parte fondamentale è quella in cui afferma che Michael era evidentemente non conscio del pericolo che correva (evidente per chi gli stava vicino, anche saltuariamente, come lei) e negava il problema anche a se stesso. Conseguentemente non accettava aiuto perchè, secondo lui, non ne aveva alcun bisogno.
Tutte cose che ci sentiremo ripetere, con toni molto meno soft, al momento del processo.
Anto (girl on the line)
00martedì 6 aprile 2010 01:53
Ok grazie miss [SM=g27811]
Antonella-60
00martedì 6 aprile 2010 18:19
Bella intervista!
Tra le cose che sono riuscita a capire, oltre a quanto già detto da altri utenti, c'è una domanda particolare sulla responsabilità di Murray.
La giornalista chiede a Janet se ritiene Murray responsabile e Janet risponde di si.
lallamj
00martedì 6 aprile 2010 18:24
off topic
ma quanto si è tirata oprah? [SM=g27825]
(Miss Piggy)
00martedì 6 aprile 2010 18:26
Re:
Antonella-60, 06/04/2010 18.19:

Bella intervista!
Tra le cose che sono riuscita a capire, oltre a quanto già detto da altri utenti, c'è una domanda particolare sulla responsabilità di Murray.
La giornalista chiede a Janet se ritiene Murray responsabile e Janet risponde di si.




Tituba parecchio però, prima di rispondere.
La mia impressione è che dia sì la responsabilità a Murray, ma fino ad un certo punto. In fondo c'è colpa anche da parte del paziente, che ha scelto un metodo suicida per combattere l'insonnia e ha trovato un cretino indebitato che lo asseconda.
La cosa mi ha fatto pensare assai, unita a quanto detto poco prima da Janet stessa sulle dipendenze "negate" di/da Michael [SM=g27813] .
aurora.69
00martedì 6 aprile 2010 19:36
Re:
sweet_@ngel, 06/04/2010 0.23:


Mio Dio... quanto mi ricorda Michael, Janet ha gli stessi occhi e lo stesso sorriso di suo fratello.....

[SM=g27811] quoto c'e' una somiglianza incredibile [SM=x47964]


meryna81
00martedì 6 aprile 2010 19:46
Re:
(Miss Piggy), 06/04/2010 0.46:

Le cose fondamentali sono quelle sottolineate da Jellyfish32 e Parmy76.
Non dice nulla che non avesse già detto nella prima video intervista rilasciata dopo la morte di Mike (ora non ricordo a chi)ma la parte fondamentale è quella in cui afferma che Michael era evidentemente non conscio del pericolo che correva (evidente per chi gli stava vicino, anche saltuariamente, come lei) e negava il problema anche a se stesso. Conseguentemente non accettava aiuto perchè, secondo lui, non ne aveva alcun bisogno.
Tutte cose che ci sentiremo ripetere, con toni molto meno soft, al momento del processo.




IO credo che un avvocato potrebbe far leva su questo...negare di avere un poroblema è uno dei sintomi tipici di una dipendenza. E' dunque evidente che Michael avesse un problema serio con i farmaci e non è possibile che un MEDICO non se ne fosse reso conto. Ad una persona sana non si deve somministrare il propofol (neanche in minima quantità), all'interno di una provata abitazione e senza idoeno monitoraggio...figuraimoci ad una persona con evidenti problemi di dipendenza farmacologica, particolarmente magra e molto stressata.

Vorrei esserci io in quell'aula....
Marty-18
00martedì 6 aprile 2010 19:51
grazie della segnalazione, spero di avere il tempo di guardarlo stasera... uff!!!
Victoryfan
00martedì 6 aprile 2010 19:54
Re: Re:
meryna81, 06/04/2010 19.46:




IO credo che un avvocato potrebbe far leva su questo...negare di avere un poroblema è uno dei sintomi tipici di una dipendenza. E' dunque evidente che Michael avesse un problema serio con i farmaci e non è possibile che un MEDICO non se ne fosse reso conto. Ad una persona sana non si deve somministrare il propofol (neanche in minima quantità), all'interno di una provata abitazione e senza idoeno monitoraggio...figuraimoci ad una persona con evidenti problemi di dipendenza farmacologica, particolarmente magra e molto stressata.

Vorrei esserci io in quell'aula....




Ma se una sorella giunge ad affermare questo, porta l'avvocato della difesa a sostenere che il suo assistito non ha fatto niente, ossia che MJ era un volgarissimo tossicodipendente...e che dunque la morte non è stato un errore ma una conseguenza di una vita vissuta pericolosamente...Anche se Janet pensa queste cose realmente, dovrebbe tenersele per sè....E poi siamo sicuri che MJ non ascoltasse nessuno...Hanno mai provato ad ascoltarlo?
meryna81
00martedì 6 aprile 2010 20:32
No Victory perchè Michael non è morto tipo Ledger...Michael è morto perchè prendeva dei famaci che solo un medico poteva procurargli e somministrali. Questi farmaci, tra l'altro, non avrebbero dovuto nemmeno essere somministrati in casa.
Se io prendo psicofarmaci e invece che prendere una compressa al giorno,come mi ha prescritto il medico, ne prendo 10 pasticche e muoio è colpa mia...se un medico, che conosce il mio problema di dipendenza, mi prescrive un farmaco (che non avrebbe dovuto prescivermi anche perchè è un anestetico non un rimedio contro l'insonnia) e, dopo avermi dato altra roba, me lo somministra (cosa che non avrebbe dovuto fare in una privata abitazione) è colpa del medico...(detto con parole povere)

Il fatto che Michael fosse dipendente non autorizza il medico ad assecondarlo. La difficoltà tecnica non è questa, secondo me, quanto quella di riuscire a dimostrare che Michael è morto ESATTAMENTE A CAUSA DI QUELLA SPECIFICA DOSE DI PROPOFOL.

Se fossi l'avvocato del "medico" imposterei la difesa su QUESTO punto...che poi costituisce quello che tecnicamente si chiama NESSO CAUSALE e che è INDISPENSABILE per ottenere un verdetto di colpevolezza. Io posso anche darti un farmaco "discutibile" ma se non dimostro che è stato ESATTAMENTE quel farmaco ad ucciderti...niente colpevolezza! Dimostrare il nesso causale è tecnicamente molto difficile..ecco perchè molti medici pur materialmente responsabili non sono colpevoli e non vanno in carcere...non so se sono stata chiara.

Antonella-60
00martedì 6 aprile 2010 21:00
Meryna quoto il tuo ragionamento ma a proposito dei farmaci non è stato SOLO il propofol a causare la morte ma il mix letale costituito dal propofol e gli ALTRI farmaci che Murray ha somministrato a Michael durante quella notte maledetta.
Per quanto riguarda il nesso causale è indubbio che la morte è stata causata da TUTTI I FARMACI e che a somministrarglieli è stato il Murray.
Posto quindi che il nesso CAUSA-EFFETTO c'è la difesa di Murray. come abbiamo già visto, sta tentando di dimostrare che l'ultima DOSE, quella letale, se la sia somministrata lo stesso Michael, ciò proprio per spezzare il nesso causale anzidetto.
Ma un'altro quesito è d'obbligo, in America non esiste il "reato omissivo"? Cioè Murray non aveva l'obbligo di vegliare sul suo "paziente" lavoro peraltro profumatamente retribuito?
_cricri_
00martedì 6 aprile 2010 21:07
uffa nn riesco ad aprire la pagina [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964]
meryna81
00martedì 6 aprile 2010 21:14
Re:
Antonella-60, 06/04/2010 21.00:

Meryna quoto il tuo ragionamento ma a proposito dei farmaci non è stato SOLO il propofol a causare la morte ma il mix letale costituito dal propofol e gli ALTRI farmaci che Murray ha somministrato a Michael durante quella notte maledetta.
Per quanto riguarda il nesso causale è indubbio che la morte è stata causata da TUTTI I FARMACI e che a somministrarglieli è stato il Murray.
Posto quindi che il nesso CAUSA-EFFETTO c'è la difesa di Murray. come abbiamo già visto, sta tentando di dimostrare che l'ultima DOSE, quella letale, se la sia somministrata lo stesso Michael, ciò proprio per spezzare il nesso causale anzidetto.
Ma un'altro quesito è d'obbligo, in America non esiste il "reato omissivo"? Cioè Murray non aveva l'obbligo di vegliare sul suo "paziente" lavoro peraltro profumatamente retribuito?




SI MA...L'autopsia parla di morte per intossicazione da propofol, non parla di concause o interazioni con altri farmaci, pur presenti nell'organismo..farmaci che comunque, quella sera, Murray stesso diede a Mike prima del propofol....QUESTO particolra non si dovrebbe trascurare.
Antonella-60
00martedì 6 aprile 2010 21:46
Ma io non lo trascuro. Forse non sono stata felice nell'esposizione, volevo dire che a mio parere il nesso causale FARMACI-MORTE c'è, il vero problema sta nello stabilire CHI ha somministrato l'ultima dose, ovvero quella giudicata letale.
Se dovesse passare la teoria della difesa di Murray il signorino se la caverebbe? Spero proprio di NO!!! Ecco perchè nasce il mio quesito sul reato omissivo.
Ipotizzando che sia stato Michael a darsi l'ultima dose, su Murray comunque, facendo un paragone con il nostro ordinamento, potrebbe gravare la responsabilità omissiva.
Victoryfan
00martedì 6 aprile 2010 22:04
Re:
meryna81, 06/04/2010 20.32:

No Victory perchè Michael non è morto tipo Ledger...Michael è morto perchè prendeva dei famaci che solo un medico poteva procurargli e somministrali. Questi farmaci, tra l'altro, non avrebbero dovuto nemmeno essere somministrati in casa.
Se io prendo psicofarmaci e invece che prendere una compressa al giorno,come mi ha prescritto il medico, ne prendo 10 pasticche e muoio è colpa mia...se un medico, che conosce il mio problema di dipendenza, mi prescrive un farmaco (che non avrebbe dovuto prescivermi anche perchè è un anestetico non un rimedio contro l'insonnia) e, dopo avermi dato altra roba, me lo somministra (cosa che non avrebbe dovuto fare in una privata abitazione) è colpa del medico...(detto con parole povere)

Il fatto che Michael fosse dipendente non autorizza il medico ad assecondarlo. La difficoltà tecnica non è questa, secondo me, quanto quella di riuscire a dimostrare che Michael è morto ESATTAMENTE A CAUSA DI QUELLA SPECIFICA DOSE DI PROPOFOL.

Se fossi l'avvocato del "medico" imposterei la difesa su QUESTO punto...che poi costituisce quello che tecnicamente si chiama NESSO CAUSALE e che è INDISPENSABILE per ottenere un verdetto di colpevolezza. Io posso anche darti un farmaco "discutibile" ma se non dimostro che è stato ESATTAMENTE quel farmaco ad ucciderti...niente colpevolezza! Dimostrare il nesso causale è tecnicamente molto difficile..ecco perchè molti medici pur materialmente responsabili non sono colpevoli e non vanno in carcere...non so se sono stata chiara.





Io, Meryna, non volevo impostare il discorso dal punto di vista giuridico, non ne sarei neppure capace...anche se mi pare di capire che vi è un problema di dosaggi, vista la linea di difesa di Murray, ma di opportunità delle parole della sorella in questo preciso momento, ossia ora che MJ viene descritto come un drogato e il medico come il suo pusher! Mi domando se non esca fuori, da queste parole, l'immagine di MJ come un complice del suo medico e non, come invece ha affermato il suo ex-manager Ben Ammar, come una vittima..
Millie Jean83
00martedì 6 aprile 2010 22:16
fin dall'inizio ho notato che l'atteggiamento della famiglia jackson fosse un pò rassegnata. sì, ci sono stati vari episodi in cui sia Joe, che jermaine, che LaToya (credo) invocassero giustizia e "vendetta" ecc. ma tutto nel quadro di una sostanziale buffonata mediatica, come è nello stile di famiglia.

Janet mi sembra sincera ed addolorata. nessun dubbio. ma è pure un pò scema, passatemi il termine. come michael in passato, si da la zappa sui piedi. le chiedono se murray è responabile...e lei tentenna, e poi per tutto il resto dell'intervista fà passare chiarissimo il concetto che "loro" ci hanno provato (magari anche il medico) ma "lui", michael, non riconosceva il problema,...e quindi quasi ce lo si aspettava, della serie "prima o poi accadeva una cosa del genere..."... [SM=g27825] io non so..sta famiglia ha una maniera di comunicare le cose che lascia a dir poco perplessi.

emozionante la parte in cui afferma che durante il loro ultimo incontro michael le disse che l'amava...e lei si commuove.potete immaginare il valore di quelle parole dato il contesto ed il triste epilogo di un mese dopo? [SM=x47964]
meryna81
00martedì 6 aprile 2010 22:41
Re: Re:
Victoryfan, 06/04/2010 22.04:




Io, Meryna, non volevo impostare il discorso dal punto di vista giuridico, non ne sarei neppure capace...anche se mi pare di capire che vi è un problema di dosaggi, vista la linea di difesa di Murray, ma di opportunità delle parole della sorella in questo preciso momento, ossia ora che MJ viene descritto come un drogato e il medico come il suo pusher! Mi domando se non esca fuori, da queste parole, l'immagine di MJ come un complice del suo medico e non, come invece ha affermato il suo ex-manager Ben Ammar, come una vittima..




Ma io credo che il solo fatto di essere dipendente impedisce un rapporto paritario tra Mike e Murray, in questo caso. Michael non era in una posizione "lucida" e in forza di questa debolezza poteva chiedere qualsiasi cosa...stava a Murray medico e senza nessuna debolezza, essere "più forte". Non so se mi sono spiegata....non è detto che la dipendenza di Mike giochi a suo sfavore...
meryna81
00martedì 6 aprile 2010 22:42
Re:
Antonella-60, 06/04/2010 21.46:

Ma io non lo trascuro. Forse non sono stata felice nell'esposizione, volevo dire che a mio parere il nesso causale FARMACI-MORTE c'è, il vero problema sta nello stabilire CHI ha somministrato l'ultima dose, ovvero quella giudicata letale.
Se dovesse passare la teoria della difesa di Murray il signorino se la caverebbe? Spero proprio di NO!!! Ecco perchè nasce il mio quesito sul reato omissivo.
Ipotizzando che sia stato Michael a darsi l'ultima dose, su Murray comunque, facendo un paragone con il nostro ordinamento, potrebbe gravare la responsabilità omissiva.




Mi era parso di capire, fose mi sbaglio, che gli stessi avvocati di Murray hanno smentito la notizia riportata da TMZ che Mike si sarebbe somministrato una ulteriore dose di propofol da solo...
Antonella-60
00martedì 6 aprile 2010 22:42
Re:
Millie Jean83, 06/04/2010 22.16:



Janet mi sembra sincera ed addolorata. nessun dubbio. ma è pure un pò scema, passatemi il termine.




Straquoto [SM=g27811] Povero Oxman che lavoraccio dovrà fare in giudizio !!!
Antonella-60
00martedì 6 aprile 2010 22:44
Re: Re:
meryna81, 06/04/2010 22.42:




Mi era parso di capire, fose mi sbaglio, che gli stessi avvocati di Murray hanno smentito la notizia riportata da TMZ che Mike si sarebbe somministrato una ulteriore dose di propofol da solo...




Dove lo hai letto, io ero rimasta allora indietro! Ma all'udienza ieri non mi pare si sia parlato di questo!
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