accusato di stupro
L'assistente chiede 100 mln di dollari
Costretta a spogliarsi sotto la minaccia di una pistola e violentata ripetutamente su un camioncino. Sono pesantissime le accuse rivolte da Jacque Hollander, assistente di James Brown, nei confronti del re della soul music. La donna afferma di essere stata stuprata dal cantante sedici anni fa. La Hollander, che non ha sporto denuncia penale, avrebbe scoperto recentemente di soffrire di gravi problemi neurologici conseguenti al trauma subito.
James Brown, che oggi ha 71 anni, avrebbe abusato della sua assistente nell'aprile 1988 a bordo del suo camioncino, su un'autostrada della South Carolina. La Hollander, 48 anni, ha presentato un ricorso presso un tribunale civile di Los Angeles chiedendo danni per 100 milioni di dollari. Già nel 2000 Brown era stato denunciato da un'impiegata per abusi sessuali, ma era stato prosciolto.
E comunque non è la prima volta che l'interprete di "I Feel Good" ha problemi con la giustizia. L'anno scorso era stata la giovane moglie di Brown ad accusarlo di maltrattamenti: finita in carcere, la "sex machine" era tornata in libertà mantenendo tuttavia un regime di vita assai poco ortodosso. In generale, tutta la vita del re della black music è stata contrassegnata da eccessi, abusi, tentativi di redenzione finiti immancabilmente nel nulla. Noti i problemi dell'artista con la droga e il possesso illegale di armi, gli oltre due anni trascorsi in carcere per aggressione e resistenza all'arresto, i periodi passati nelle comunità per il recupero dei tossicodipendenti... L'episodio di sedici anni fa non fa che confermare la fama meledetta del padrino del soul. Attendiamo gli sviluppi di questa ennesima, triste vicenda.