Custode del Famoso
di Teresa Wiltz
Una giocatrice veterana in politica, sport e spettacolo, la pubblicista Raymone Bain è al top del gioco. Sta facendo da manager a Michael Jackson?
Michael Jackson chiamerà – da qualunque parte si trovi in questo momenti, il che dà un po’ di mistero. Parlerà di Raymone Bain, la pubblicista di Washington che è appena diventata il suo general manager.
Ma no… non chiamerà. Un assistente personale porta la notizia in una telefonata transcontinentale. Jackson preferisce conversare attraverso un diverso apparato tecnologico – uno che non richiede che si parli.
Jackson vuole parlare via fax.
Ma no… il fax è rotto. Così due giorni dopo, l’assistente di Jackson manda via e-mail le sue risposte alle domande postegli dal Washington Post. Domande sul perché abbia deciso di mettere la Bain – una donna che era stata misteriosamente licenziata e poi riassunta nel bel mezzo del processo per abuso di un minore di Jackson nel 2005 – alla testa della sua nuova compagnia.
“Sono rimasto impressionato dalla sua professionalità, dal suo pensare strategico, e dall’onestà” si legge nell’e-mail. “Ho visto da lontano il lavoro che ha svolto per altri clienti, per esempio come ha portato i suoi clienti a dei nuovi livelli, ha aiutato a diversificare i loro interessi dalla politica agli eventi benefici, al mondo della moda. Nessuno poteva comprare un giornale o una rivista dove non ci fosse Babyface, i Boyz II Men o Serena Williams…”
Misteriosamente, questo suona esattamente come un comunicato stampa di Raymone Bain.
Questo è quanto è brava.
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[…] E’ brillante nel vestire, ma sorprendentemente è reticente su se stessa. (“Perché qualcuno vorrebbe fare una storia su di me? Sono così noiosa. Tutto quel che faccio è lavorare”) Insiste nel dire che non è una figura pubblica, eppure la telecamera sembra trovarla sempre, mentre cammina su un tappeto rosso a Tokyo con Jackson – “il mio capo” – o mentre lo scorta dentro l’aula del tribunale durante il suo processo.
[…] Lo scorso anno, la Bain, di 52 anni, uscì da dietro le q uinte fino a diventare il volto da mettere di fronte alla telecamera, servendo come portavoce di Jackson durante il suo processo. Si sforzò estremamente per dipingere una foto di normalità per il suo cliente notoriamente eccentrico. “E’ molto forte. Si sta basando sulla sua fede in Dio e sulla sua fede nel sistema giuridico”. Dopo che Jackson comparve un giorno con i pantaloni del pigiama, disse a Katie Couric: “E’ imbarazzato di aver dovuto indossare il suo pigiama in tribunale, ma in quelle circostanze, io avrei… fatto lo stesso”.
Ma non molto tempo dopo, la Bain fu licenziata sul sito web di Jackson con un conciso: “La MJJ Productions annuncia con rimpianto il licenziamento di Raymone Bain e della Davis, Bain & Associates. Vogliamo ringraziarvi per i vostri servizi”. Ma dopo alcuni giorni, senza una reale spiegazione di quello che era accaduto, era tornata al lavoro. Quest’estate, in una massiccia revisione di una dinastia dello spettacolo piena di problemi, Jackson ha messo la Bain al timone della sua nave, nominandola general manager e capo dell’ufficio operativo della Michael Jackson Co. Inc.
[…] La Bain solitamente si alza alle 3 del mattino per rispondere alle telefonate di Jackson che, dopo aver girato tutto il globo, attualmente risiede in Irlanda.
[…] La sua più grande sfida finora: fare da manager a Michael Jackson. E’ salita sulla nave in un’epoca in cui lui era nascosto a Neverland, aspettando il processo su accuse di molestie ai danni di un minore, circondato da membri della Nation of Islam. Lei era l’ultima di una lunga serie di manager di Jackson, crisis handlers e portavoce ufficiali.
Uno degli ex associati di Jackson che ha chiesto di non essere identificato per ragioni professionali afferma che “qualcuno diventa intimo di Jackson e diventa il suo tutto, e poi è solo questione di tempo prima che vengano licenziati… non stai trattando con un individuo stabile”.
Il processo mise la Bain di fronte alla luce dei riflettori, responsabile di riabilitare l’immagine di Jackson e di curare le richieste di 3000 agenzie dei media durante un’epoca caotica. Oltre all’incidente del pigiama, Jackson andò a fare shopping al Wal-Mart in una maschera di sci giusto rpima del processo. Poi ci fu il circo fuori dall’aula del tribunale: i fan, i contestatori, la gente che si dava da fare per fare una chiacchierata.
“Era come Gesù al tempio” afferma la Bain, “caos totale e confusione. Mi faceva infuriare. La vita di quest’uomo era in gioco”.
I giornalisti che stavano al processo l’hanno accusata di avergli mentito, incluso Roger Friedman della FoxTV.com, che si scagliò contro di lei per “dichiarazioni fuorvianti” sul fatto se Neverland rimaneva aperta durante il processo. Ora, Friedman dichiara: “penso che entrò nella situazione di Michael senza un’adeguata conoscenza o strumenti. Perché Michael mente a tutti… Ad un tempo in cui io potevo criticare Raymone per disseminare dichiarazioni fuorvianti, lei poteva avere quelle cattive informazioni da Michael”.
Ad oggi, la Bain dice di non sapere chi la licenziò durante il processo. Le arrivò una chiamata da un giornalista chiedendole se era stata licenziata. Un’ora e mezza dopo, qualcuno le infilò una lettera sotto la sua porta d’hotel confermandoglielo, e questo è tutto quello che lei sa.
Eppure, lei ha dei sospetti.
E’ stato Randy Jacksom come è stato ampiamento riportato? (Attraverso un rappresentante della famiglia, gli altri membri della famiglia Jackson hanno declinato di essere intervistati per questo articolo”.
Lei dice che “nessuno si farà avanti e riconoscerà” chi ha scritto la lettera.
Non importa, dice, lo stesso Michael Jackson la chiamò per dirle che il verdetto era arrivato e per chiederle dove si trovava, dicendo che aveva bisogno di lei al suo lato. Lei fu felice di acconsentire.
Ora, sta cercando di consolidare i 21 vecchi affari che compongono la nuova compagnia, coordinando le molte denunce che Jackson sta affrontando, incluse denunce per rottura di contratto da parte dei suoi ex-manager e una denuncia di custodia portata avanti dalla sua ex-moglie Debbie Rowe, che è stata sistemata la scorsa settimana. Sta mettendo le cose a posto: No, Jackson non aprirà un parco a tema ispirato alle leprecauni in Irlanda. E sta cercando di resuscitare la carriera artistica di un uomo che una volta era considerato il cantante più grande del mondo, un uomo che ha almeno 270 milioni di dollari di debito. (La Bain rifiuta di discutere di quanto viene pagata da Jackson).
Dice che Jackson sta scrivendo musica fin dal processo e che tornerà in studio in pochi giorni, dove lavorerà con alcuni dei migliori produttori dell’industria – Babyface, Will.I.Am, Rodney Jerkins e Sean Garrett.
“Michael Jackson è un brav’uomo” dice la Bain. “E’ molto brillante, molto sensibile. Ed è una sfortuna tutto quello che gli è capitato nel corso degli anni. Ma se ne sta prendendo cura.”
“Ce ne prenderemo cura”.
Fonte:
www.washingtonpost.com/wp-dyn/conte...6100700991.html
Ragazzi a qst punto le notizie degli ultimi giorni riguardanti il new album mi sembrano finalmente qualcosa di vero