Il Destino Ha La Sua Puntualità (in corso). Rating: verde

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paolez90@
00lunedì 27 settembre 2010 21:09
Ciao a tutti!
Ho deciso di postare la mia prima ff sul re del pop..spero che vi piaccia!!

Capitolo 1

-Non ci posso credere! Finalmente sono in California!!-
Tutta la gente che si trovava intorno a me si girò a guardarmi.
Ops! Non mi ero accorta di aver gridato come una pazza in mezzo all’aeroporto di Los Angeles..
Cercando di mimetizzarmi, andai a recuperare le mie valige ed uscii a respirare l’aria americana.
Che sbadata, non mi sono nemmeno presentata! Mi chiamo Aileen, ho 21 anni, i capelli lunghi biondi e gli occhi verde-acqua. Vivo in Italia, ma oggi ho realizzato il sogno della mia vita: andare negli Stati Uniti!
Erano anni che volevo organizzare questo viaggio, ma ogni volta c’era stato un intoppo: chi non aveva ferie, chi stava male, chi non voleva andare così lontano..così un giorno ho mandato al diavolo tutti quanti, ho prenotato un biglietto last minute e sono partita.
Non ho avvertito nessuno, tanto li avevo avvisati che prima o poi lo avrei fatto. Mi sono limitata a lasciare un foglio sul tavolo della cucina per dire ai miei di non preoccuparsi e che non sapevo quando sarei tornata.
Non mi sembrava vero di averlo fatto..
Mi affrettai a prendere un taxi e mi feci portare di fronte al piccolo hotel che avevo prenotato alla velocità della luce. Non era niente di che, ma per dormire andava più che bene.
In fretta e furia misi a posto due cose, mi feci una doccia, mi cambiai e ripartii. Ero impaziente di visitare la città e non volevo sprecare un solo minuto! Hollywood, Beverly Hills, Rodeo Drive..volevo vedere tutto!

Mi sembrava di essere in paradiso. I giorni passavano veloci ed in men che non si dica era trascorsa una settimana.
Erano le 5 del pomeriggio di un caldo venerdì d’estate e stavo attraversando Downtown, quando, improvvisamente, mi si parò davanti un uomo. Era alto, muscoloso, completamente pelato, con una maglietta a maniche corte, un paio di jeans strappati ed una catenella d’oro appesa al collo con la scritta “JayMax”. Mi guardava in modo strano e sulla sua bocca era disegnato un ghigno per nulla rassicurante.
Cercai di superarlo, ma mi blocco un braccio e con l’altra mano estrasse un coltello.
-Adesso tu fai la brava e vieni con me-
Non avevo il coraggio di fiatare. Mi guardavo intorno in cerca d’aiuto, ma nessuno sembrava far caso alla situazione.
Mi sentii trascinare in un vicolo e mi ritrovai intrappolata tra il muro ed il corpo di quell’uomo. Non si preoccupava che qualcuno ci vedesse (da lì, infatti, era visibilissima la strada) e la cosa mi spaventò ancora di più.
-Che cosa vuoi da me?- la mia voce tremava, perché avevo già capito le sue intenzioni.
-Sei davvero sexy, piccola-
Con una mano mi prese il mento e si passò la lingua sulle labbra.
“Dio, Dio..ti prego, aiutami!”
Cercai di allontanarlo spingendo con entrambe le mani sul suo petto, ma lui era troppo forte ed il mio vano tentativo di fuga lo fece ridere.
-E’ inutile che ti ribelli, non ti lascerò andare..almeno finchè non avrò finito con te-
La sua voce era roca ed il suo alito puzzava di fumo.
-Lasciami stare! Mi fai schifo!-
Allontanai il mio viso dal suo e per tutta risposta prese le mie mani e le sollevò sopra la mia testa, bloccandole contro il muro con una delle sue.
Sentii la punta del coltello contro il mio fianco fare più pressione ed una goccia di sudore freddo mi scese lungo il collo.
-Non ti agitare, o sarà peggio per te-
Iniziò a mordermi l’orecchio e sentii le sue labbra ruvide avvicinarsi sempre di più alla mia bocca. No! Non potevo permetterlo! Cominciai a divincolarmi, finché non riuscii con una ginocchiata a colpirlo là dove non batte il sole.
“JayMax” gemette e dal dolore allentò la presa alle mie braccia e la pressione del coltello diminuì. Approfittando immediatamente della situazione, mi liberai ed iniziai a correre verso la strada affollata.
Purtroppo, però, lui si riprese subito e riuscì nuovamente a bloccarmi contro il muro afferrandomi per i capelli.
-Sei solo una maledetta puttana!-
I suoi occhi erano pieni d’ira ed una sua mano mi si strinse attorno al collo.
Ero disperata e cominciavo a pensare che non me la sarei cavata, quando…
-Ehi, tu! Lasciala stare!-
Qualcuno si era accorto di noi e si stava avvicinando!
Non ci potevo credere, ero salva!
Vidi il mio rapitore agitarsi ed allentare la presa al mio collo, preparandosi alla fuga, ma prima di andarsene mi guardò negli occhi con odio e..
-NO!-
Sentì un dolore lancinante al fianco e, prima di accasciarmi a terra, vidi “JayMax” scappare con il coltello insanguinato in mano.
Guardai in basso e vidi una macchia di sangue allargarsi sulla mia maglietta e sporcarmi le mani.
Subito gli corsero dietro due uomini ed un terzo si inginocchiò accanto a me.
-Fatti forza, fra poco arriverà l’ambulanza!-
Avevo la vista offuscata dal dolore e riuscii appena a vedere il suo viso. Mi colpirono i suoi bellissimi occhi marroni e notai alcuni riccioli neri cadergli sulle spalle.
Mi sorreggeva dolcemente e, intanto, mi accarezzava il viso.
-Adesso sei al sicuro, è tutto finito-
La sua voce era melodiosa e, nonostante la situazione, mi sentii bene tra le sue braccia.
-I…io…- cercavo di parlare, ma non era mai stato così difficile.
Mi pose due dita sulle labbra e mi sorrise.
-Non ti devi sforzare-
Un angelo, ecco che cos’era!
Non riuscivo a mettere bene a fuoco i suoi lineamenti, ma mi sembrava di averlo già visto.
“Impossibile! Non conosco nessuno qui!”
Una fitta più forte delle altre mi fece gemere ed il mio angelo, prontamente, mi strinse a sé, facendomi nascondere il viso contro il suo collo.
-Andrà tutto bene, tutto bene..-
Mi accarezzo i capelli e subito mi sentii meglio.
Poi si fece tutto nero.

CONTINUA...
ludo.94
00lunedì 27 settembre 2010 21:27
mi piace questo primo capitolo! mmm penso di aver capito chi è l'angelo! hiihi bell'inizio brava...ma sbaglio o ho visto la tua ff in un altro sito? anche se adesso non ricordo bene quale fosse..
comunque aspetto il prossimo capitolo
un bacio,ludo!
paolez90@
00lunedì 27 settembre 2010 21:43
sisi, è vero..l'ho iniziata anche in un altro sito ^^
ludo.94
00lunedì 27 settembre 2010 21:52
Re:
paolez90@, 27/09/2010 21.43:

sisi, è vero..l'ho iniziata anche in un altro sito ^^




eh dicevo io [SM=g27823] [SM=g27823]
attendo il prossimo... [SM=x47961]
bacio,ludo!
BEAT IT 81
00lunedì 27 settembre 2010 21:59
Bello questo primo capitolo!!!!! Nn vedo l'ora di leggere il seguito!!!!!! Bacione Sara
DangerousLucy
00lunedì 27 settembre 2010 22:14
Ciao Paolaaa!! ci si trova anche di qui!!!! che bello che bello!!!
in bocca al lupo per la tua FF da queste parti!!!

un bacio e ...ci vediamo in forever darling!!

Lu
-_Bad-girl'96_-
00martedì 28 settembre 2010 16:30
ciao, è davvero un bell'inizio, me gusta me gusta. ho una vaga idea di chi possa essere quell'angelo... [SM=x47928] aspetto il prossimo capitolo [SM=g27823]
Ilaria
ely jackson95
00martedì 28 settembre 2010 16:41
anche io aspetto il prossimo capitolo!! sei molto brava!! la storia è interessante!! poi quell'angelo!! XD... immagino ki sia! =)
civetta jackson
00martedì 28 settembre 2010 20:35
Davvero bella,continua x favore.....kissa ki e l'angelo.....kissa mai che si chiami Michael?
paolez90@
00mercoledì 29 settembre 2010 12:44
ecco il secondo capitolo!!
spero di non deludervi..

Capitolo 2

Quando mi svegliai, la prima cosa che mi colpì fu un profumo di rose.
Aprii lentamente gli occhi e subito non riconobbi la stanza in cui mi trovavo. Era tutto incredibilmente candido e pulito e capii di essere in ospedale.
Solo una cosa rompeva quel bianco quasi surreale: un magnifico vaso di rose rosse appoggiato sul comodino alla mia sinistra. Erano davvero stupende.
“Chissà da dove arrivano” pensai.
Dei raggi di sole filtravano leggermente dalla finestra, colpendo le coperte del mio letto.
Che ora era? Da quanto tempo ero lì? E come c’ero arrivata?
Non ricordavo molto di quello che era successo, ma una cosa mi era rimasta impressa: due magnifici e dolci occhi marroni che mi guardavano ed una voce melodiosa che mi rassicurava.
“Chissà chi era quel ragazzo..”
In quel momento la porta della stanza si aprì e fece il suo ingresso un medico dall’aria simpatica.
-Signorina, finalmente si è svegliata!-
Aveva la voce allegra e, con un sorriso, si avvicinò a me.
-Che cosa mi è successo?-
Lui posò lo sfigmomanometro su un tavolino e si tolse il fonendoscopio da attorno al collo.
-E’ stata molto fortunata. Pochi centimetri più in su e la lama le avrebbe perforato un polmone-
Lama? Polmone? Ma cosa…
Poi all’improvviso ricordai. Ero stata accoltellata in un vicolo e quel ragazzo mi aveva salvata!
-Adesso non è più in pericolo. Le abbiamo chiuso la ferita e domani potrà essere dimessa. Dovrà tornare tra una settimana, così provvederemo a toglierle i punti-
-Chi mi ha portato qui?-
Ero impaziente di conoscere l’identità del mio angelo e non riuscivo a togliermi dalla testa l’impressione di averlo già visto.
Il medico mi guardò con un sorriso a 32 denti.
-Non voglio toglierle in gusto della sorpresa- e quando vide la mia aria interrogativa si mise a ridere.
-Non si preoccupi e si fidi di me. Non dovrà aspettare molto prima di vederlo. Ha detto che sarebbe passato in mattinata-
In mattinata? Allora avevo dormito in ospedale tutta la notte..
Mentre parlava il dottore mi controllò la ferita e mi fece una visita generale. Poi, con aria soddisfatta, mi salutò e se ne andò, lasciandomi nella più totale confusione.

Passò all’incirca un’ora in cui non potei fare altro che guardare il soffitto ed annusare le rose in quanto ad ogni movimento la ferita mi provocava delle dolorose fitte.
Poi qualcuno bussò alla porta.
-Avanti- dissi, convinta che si trattasse dell’ennesima infermiera.
Non mi girai nemmeno e continuai ad accarezzare i petali di una rosa che avevo tolto dal vaso.
-Ciao-
Mi bloccai quando sentii una voce maschile. E non era una voce qualsiasi. Era QUELLA voce!
Mi voltai immediatamente e per poco non ebbi un infarto.
Di fronte a me, con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere un iceberg, c’era l’ultima persona al mondo che avrei pensato di vedere.
Non potevo crederci! Il mio angelo era Michael Jackson!
Adesso capivo il comportamento misterioso del medico!
Notando la mia faccia pietrificata ed il totale mutismo, Michael emise una piccola risata, probabilmente abituato a quel genere di scene e, lentamente, si avvicinò al letto.
-Posso sedermi?- mi chiese, indicando la sedia accanto a me.
Mi riscossi improvvisamente dal mio stato di trans e, imbarazzata come non mai per la figura di poco prima, tentai di rimediare.
-Certo, certo. Accomodati!-
Presa dall’ansia cercai di sistemarmi un po’ meglio nel letto, ma la ferita venne subito a ricordarmi della sua presenza, facendomi emettere un gemito di dolore.
-Attenta! E’ meglio se non ti muovi nelle tue condizioni-
Michael era subito accorso ad aiutarmi, posizionandomi un altro cuscino dietro alla schiena.
-Sei più comoda così?-
-S..sì..sì, grazie!-
Quella sua vicinanza improvvisa mi aveva fatta diventare rossa come un peperone e sapevo che la cosa non sarebbe passata inosservata.
Per fortuna Michael non puntualizzò la cosa e, sempre sorridendo, si sedette accanto a me.

CONTINUA...

ps. grazie a tutte per i vostri commenti!!
ely jackson95
00mercoledì 29 settembre 2010 18:46
lo sapevo!! XD
ki altro se nn lui poteva essere l'angelo!?? XD
bellissimo complimenti!! [SM=x47932]
continua....
ludo.94
00mercoledì 29 settembre 2010 19:30
bello bello!!! sono sempre più curiosa continua!! [SM=g27823]
eh lo sapevo io che era lui!! [SM=x47928] [SM=x47928] scrivi benissimo! brava!
un bacio,ludo! [SM=g27822]
civetta jackson
00mercoledì 29 settembre 2010 20:16
Continuaaaaa
BEAT IT 81
00mercoledì 29 settembre 2010 21:52
Lo sapevo che era lui ;-)))))) !!!!! Nn vedo l'ora di leggere il seguito ;-)))))).
paolez90@
00sabato 2 ottobre 2010 22:16
rieccomi!!

Capitolo 3

Non riuscivo a crederci…
Ero stata salvata da un re in carne ed ossa…e che re!!
Era davvero bellissimo, mille volte meglio di come appariva in tv o sui giornali.
Quel giorno indossava un paio di pantaloni scuri ed una camicia di seta blu leggermente sbottonata che lo rendeva estremamente sexy. E poi quei riccioli che gli ricadevano sugli occhi creando un effetto vedo – non vedo… Per non parlare del suo sorriso, nel contempo dolce ed estremamente sensuale!
Cielo, ma cosa mi stava prendendo? Forse mi avevano aumentato la dose di morfina e questa iniziava a farmi fare pensieri strani…sì, sì, doveva essere così!
Lo vidi arrossire e mi resi conto di essere rimasta non so quanto tempo con la bocca aperta e..NO!! Non può essere!! Ditemi che non è successo per davvero!!!! DITEMI CHE NON HO INIZIATO A SBAVARE COME UNA VECCHIETTA SENZA LA DENTIERA E CON SERI PROBLEMI MENTALI!
Mi toccai la bocca e…oh merda! Un piccolo rivolo di saliva mi era scivolato da un lato!!!
Oddio che figura!!! Sembravo una lumaca in calore!
Mi girai immediatamente dall’altra parte, probabilmente con del fumo che mi usciva dalle orecchie per la vergogna e mi asciugai velocemente con un fazzoletto.
Adesso avrei solo desiderato veder comparire il fantasma del Natale futuro, con falce e tutto il resto e sentirgli dire che questo era solo un sogno e che non era successo per davvero, o almeno non ancora!!
Peccato che fosse il 2 di agosto e fuori ci fossero almeno 35 gradi! Se si fosse fatto vedere, il fantasma si sarebbe squagliato in tre secondi netti e mi sarebbe toccato prendere il suo posto…
Beh, ora come ora, sarei stata pronta anche ad andare a tagliare l’erba sulle rotonde, pur di fuggire da lì!
La risata cristallina di Michael mi fece voltare e lo vidi guardarmi con occhi dolcissimi.
-Ehm..s..scusa…n…non so cosa m..mi sia preso!-
"Ah, così iniziamo proprio bene! Ora non avrà più dubbi sulle mie alterate capacità mentali!"
-No, non ti preoccupare! Meglio questo di quando scoppiano a piangere! Odio vedere le lacrime di una ragazza. E poi…io lo prendo come un complimento!- ed il suo sorriso si allargò ancora di più.
Sorrisi anch’io e mi sentii leggermente (ma solo leggermente) meno in imbarazzo.
-Ora che ci penso non conosco ancora il tuo nome…-
-Oh, è vero! Io sono Aileen, è un piacere conoscerti!-
Bene! I balbettamenti erano finiti ed i criceti avevano ripreso a correre sul tapis roulant nella mia testa.
Poi lui mi prese la mano e la sfiorò con le labbra, senza mai staccare gli occhi dai miei.
-Il piacere è tutto mio..-
"Eh no! Allora dillo che lo fai apposta, che vuoi a tutti i costi che quei poveri roditori prendano un attacco cardiaco (e soprattutto che lo prenda anche io!)!"
-Come ti senti? Ti fa molto male la ferita?-
"Sei tu che mi stai lentamente uccidendo!"
Non mi sembrava il caso , però, di dirgli quello…
-Se non mi muovo va tutto a meraviglia- gli risposi –e l’unica persona che devo ringraziare sei tu. Mi hai salvato la vita e non sarò mai in grado di sdebitarmi-
-In realtà è stato un caso che passassi da lì. Eravamo fermi al semaforo quando ho visto quell’uomo trascinarti in un vicolo. Sono subito sceso dalla macchina insieme alle mie bodyguard e ti ho raggiunto il più in fretta possibile. Tra l’altro non so se te lo hanno già detto, ma lui è stato catturato da loro ed immediatamente arrestato. Passerà in cella un bel po’ di tempo, te l’assicuro!-
Tirai un sospiro di sollievo. Infatti avevo paura di poterlo incontrare di nuovo ed ero certa che quella volta non me la sarei cavata così a buon mercato.
Notando che avevo ancora la rosa tra le mani, la indicò con lo sguardo e disse:
-Ti sono piaciute?-
-Sei stato tu a portarle?-
-Beh..- era arrossito ed aveva iniziato a guardarsi le mani –Ieri non ho potuto fermarmi molto, perché avevo una cena importante, così ho voluto lasciarti almeno qualcosa-
Dio com’era dolce! Ma era stato creato con lo zucchero filato?
Mi portai il fiore alle labbra ed inspirai il suo dolce profumo.
-Sono magnifiche! Sono la prima cosa che ho notato appena sveglia. Ti ringrazio infinitamente-
Lui mi sorrise ed in quel momento qualcuno entrò nella stanza.
-Oh, signor Jackson, vedo che è tornato!-
Era di nuovo il dottore di prima e si avvicinò per stringere la mano a Michael che, nel frattempo, si era alzato.
-Buongiorno dottor Cleymann-
-Scusate se vi interrompo, ma avevo dimenticato di dirle due cose, visto che domani non ci vedremo- disse, rivolgendosi a me. –Allora, le ho prescritto degli antidolorifici che le verranno forniti alla dimissione e che dovrà prendere, per i primi giorni, mattina e sera. Mi raccomando, questa settimana si alzi il meno possibile dal letto, c’è il rischio che la ferita si riapra e non faccia assolutamente sforzi. C’è qualcuno che vuole avvertire? Non può certo restare da sola..-
-Beh, in realtà la mia famiglia ed i miei amici sono in Italia..sono qui solo in vacanza…ma vedrà che riuscirò a cavarmela alla grande comunque!-
-Non se ne parla nemmeno!-
Era stato Michael a parlare.
-Verrai a stare da me-
Io lo guardai con occhi sbarrati.
-C..Co..Cosa? No, no, non è il caso…vedrai che…-
-Non ammetto repliche! Domani pomeriggio ti passerò a prendere e verrai a Neverland con me-
Il medico sembrava tutto soddisfatto.
-Molto bene, molto bene. Allora l’affido nelle sue mani, signor Jackson. Ci rivediamo tra una settimana per i punti. Buona giornata ragazzi!-
-No! No, aspetti!- ma lui se ne era già andato, chiudendosi la porta alle spalle e fischiettando come un uccellino.

E adesso?
Come avrei fatto?
Non potevo accettare l’invito di Michael! No e poi no! Non avrei resistito una settimana in sua compagnia.. lui era troppo…troppo…UFFA!! Lui era troppo e basta!!
Avrei rischiato un colpo apoplettico ogni volta che si sarebbe avvicinato! Altro che complicazioni a causa della ferita..quella a confronto era una bazzecola!
Lui tornò a sedersi accanto me e, capendo che stavo cercando una scusa per declinare il suo invito, disse subito:
-E’ inutile che cerchi di inventarti qualcosa per non venire da me. Sono molto testardo, sai? Beh, a meno che non ti dia fastidio la mia compagnia..-
A quelle parole sgranai gli occhi.
Dispiacermi?? Sarebbe stato il sogno di ogni ragazza stare a stretto contatto con una sex bomb del genere! Solo che non sapevo quanto il mio cuoricino avrebbe resistito prima di fare le valige e partire per Honolulu con Mago Merlino..
-No, no! Non è quello! E’ solo che…tu hai già fatto così tanto per me..non voglio disturbarti ulteriormente…-
Mentre lo dicevo ero arrossita ed avevo abbassato lo sguardo, incapace di sostenere il suo.
Allora lui mi pose due dita sotto il mento e mi sollevò il viso, finché non incontrai i suoi occhi.
-Non dire sciocchezze..- sussurrò –mi farebbe molto piacere averti a casa mia, quindi non accetterò un tuo rifiuto!-
Il rossore sulle mi guance si accentuò ancora di più, ma non potei fare a meno di sorridere.
-Non vale!- gli dissi –Usi delle armi sleali!-
Lui sembrò non capire a cosa mi stessi riferendo e mi guardò con aria interrogativa.
Possibile che non fosse a conoscenza del suo potere sulle ragazze, di ciò che un suo semplice sguardo o sorriso poteva scatenare? O forse mi stava solo prendendo in giro?
Non volli approfondire la questione e, alla fine, accettai il suo invito.
-Sei sicuro che non te ne pentirai?-
-Come potrei pentirmi di aver invitato una così bella ragazza da me?-
Basta! Ormai era evidente che si divertiva a mettermi in imbarazzo! Cavolo, sembrava che fossi una lampadina e che lui accendesse continuamente l’interruttore! Se continuava così, probabilmente, tra poco mi sarei fulminata..
-Beh, ora devo proprio andare. Mi stanno aspettando agli studi…Passerò a prenderti domani nel primo pomeriggio, ok?-
Fece per alzarsi, quando lo afferrai per una mano.
-Aspetta!-
Oddio! Perché lo avevo fatto? Ed ora cosa gli avrei detto? “Ti prego, non te ne andare, perché non posso aspettare fino a domani prima di rivederti”? Certo! Così di sicuro sarebbe tornato con una camicia di forza e mi avrebbe rinchiusa in un manicomio..
Lui mi stava guardando in attesa che gli dicessi qualcosa.
"Forza Aileen! Pensa pensa!! E non ti azzardare a sbavare di nuovo!!!"
-Emh..grazie di tutto, Michael. Davvero, non so cos’avrei fatto senza di te..-
Però! Me l’ero cavata abbastanza bene..stasera doppia razione ai criceti!!
Lui mi sorrise, stupendo come al solito e mi scostò una ciocca di capelli dal viso.
-Non c’è di che, piccola-
Ero persa nei suoi occhi..
"Aiuuuuuuuuuto!!!!!!! Qualcuno mi lanci un salvagente, una ciambella, un materassino…qualcosa!!! Non ci sarà un bagnino?" Stavo letteralmente annegando in quelle due pozze profonde..
Poi lo vidi chinarsi e sfiorare la mia fronte con le labbra..
"Mayday, mayday!! Codice rosso, codice giallo, codice…arcobaleno!!!!!!! Portate un defibrillatore! Anzi, no. Chiamate direttamente il parroco per l’estrema unzione!"
-Ci vediamo domani. Buona giornata, Aileen-
Ero completamente pietrificata. Non è che per caso lui era, in realtà, un basilisco?
Non riuscivo più a muovere un muscolo, ma, prima che se ne andasse riuscii a balbettare:
-B..buona gior..nata anche a t..te, M..Michael-
"Altro che doppia razione!! Li metto a stecchetto per una settimana!"
Mi salutò con un gesto della mano e se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi in uno stato semicomatoso.

CONTINUA..

ps. grazie mille per i vostri commenti!!

-_Bad-girl'96_-
00sabato 2 ottobre 2010 23:01
belli questi due capitoli! continua così!
aspetto il prossimo [SM=g27823]
Ilaria
BEAT IT 81
00domenica 3 ottobre 2010 01:28
Oddio troppo divertente il capitolo nuovo, mi hai fatto davvero ridere :-))))))). Bravissima!!!!!! Ora aspetto il seguito, sono troppo curiosa di scoprire come andrà la convivenza fra Michael e Aileen ;-))))) . Brava!!!!!! Baci
ludo.94
00domenica 3 ottobre 2010 09:54
nuovo cappy!! che belloo!
[SM=x47954] è divertentissimo!! sei proprio brava a scrivere! mi immaginavo la scena di lei che si pulisce la bocca.. [SM=x47954] [SM=x47954]
continua così brava,aspetto il prossimo!!
Ludo [SM=x47938]
ely jackson95
00domenica 3 ottobre 2010 12:51
[SM=x47954] [SM=x47954]
è magnifico!!! mi hai fatto muorire!! tra poco sbavavo anch'io! [SM=x47954]
nn vedo l'ora di leggere il seguito!! [SM=x47938]
paolez90@
00domenica 3 ottobre 2010 20:04
grazie mille per i vostri commenti!!! [SM=x47928] siete fantastiche!! [SM=x47981]
Jacko_4e
00lunedì 4 ottobre 2010 00:37
Mi sono piaciuti molto questi capitoli, belli!
paolez90@
00lunedì 1 novembre 2010 20:40
ragazze!!!
scusatemi, sono infinitamente in ritardo, ma con il tirocinio non sono più riuscita a postare nulla..

spero almeno che questo capitolo vi piaccia..
[SM=x47938]

Capitolo 4

Il resto della giornata passò in modo lento. I minuti erano anni e le ore secoli.
Da quando Michael se ne era andato, non avevo fatto altro che pensare al nostro incontro..
Chissà cos’avrà pensato di me..sicuramente che dovrei trovare un bravo specialista (ma proprio bravo!) in grado di curare le mie turbe psichiche!
Cavolo! Non mi sembrava vero di aver parlato con lui! Oddio, più che parlato direi farfugliato!
Ma come potevo restare impassibile quando mi guardava e sorrideva in quel modo? Non ero mica un iceberg!
Ormai era quasi ora di cena, ma l’appetito non sapevo neanche cosa fosse. Soprattutto perché ero a conoscenza di ciò che mi aspettava: semolino, verdure bollite e..mela cotta!!!
Sospirai.
Non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dopo, anche se ero sicura che mi sarei fatta tante altre figure, forse addirittura peggio di quelle di poco prima..
Un’infermiera un po’ grassoccia e terribilmente antipatica entrò nella mia stanza senza nemmeno bussare. Non disse una parola, mi squadrò con i suoi piccoli occhi da trota lessa continuando a masticare (rigorosamente a bocca aperta) una gomma, per poi posare sul tavolo il vassoio con la cena e sbuffare.
Sembrò non passarle neanche per l’anticamera del cervello la mia immobilità a letto e che, da dove mi trovavo, il cibo era vicino come il Burundi.
Non mi diede il tempo di dire una parola, che la vidi girarsi ed uscire sculettando.
Oddio! Avrà avuto il porto d’armi per poter trasportare quel sederone? Avrebbe potuto usarlo per farti volare fuori dalla finestra in un nano secondo per poi venir accusata di “culata premeditata”!
Vabbè, non avendo fame non diedi peso alla cosa e mi girai verso le rose.
Era stato così dolce a portarmele..e dire che per Michael ero una perfetta sconosciuta.
Ciò nonostante avrei passato una settimana a stretto contatto con lui..peccato che in tutto quel tempo non avrei potuto muovere un muscolo!
Ma anche avessi potuto muovermi, cos’avrei fatto? Gli sarei saltata addosso? O lo avrei svegliato nel cuore della notte facendogli notare che lo avevo legato al letto?
Santo cielo, ma che pensieri stavo facendo? Mi stavo trasformando in una pervertita..E dire che ero sempre stata una ragazza estremamente timida e soprattutto..soprattutto..beh, soprattutto io non ero mai stata con un ragazzo!
Lo so, sembra impossibile che a 21 anni non abbia mai avuto un fidanzato. Non che non si sia presentata l’occasione..è solo che attiravo il peggio del peggio! Sembrava che sulla mia testa ci fosse un cartello con su scritto “Siete brutti, sfigati e deficienti? Vi dicono sempre che anche se la speranza è l’ultima a morire, con voi si fa un’eccezione? Allora non aspettate e fatevi avanti, Aileen vi aspetta !”
Comunque era ovvio che non potessi interessare ad uno come Michael. Con tutte quelle modelle mozzafiato che gli giravano attorno..lo dimostrava il fatto che, per farmi notare da lui, mi avevano dovuto accoltellare!
Quindi adesso basta fantasticare!
Mi stava aiutando solo perché ha il cuore grande e questo è quanto.
E di certo non lo pensava davvero quando aveva detto che ero una bella ragazza..era semplicemente una persona molto gentile..e molto sexy!
Stop! Criceti, spegnete il tapis roulant e la televisione ed andate a far la nanna! Non avete fatto una cippa tutto il giorno ed ora volete strafare? Tanto la cena non ve la do!
Ero decisamente partita di testa..
Guardai la luna che, sovrana, brillava in cielo e, senza accorgermene, mi addormentai.

Il giorno dopo fui svegliata di soprassalto da “BigAssGirl”, l’infermiera culona, che, con la finezza che la contraddistingueva, aveva deciso che le 7 del mattino era l’ora ideale per rifarmi il letto. Ma non poteva aspettare finché non me ne fossi andata?
-Forza, non ho tempo da perdere!- grugnì, mentre mi stava togliendo le coperte.
-Girati su un fianco!-
-Non posso, mi hanno operato solo l’altro ieri..- ero ancora mezzo addormentata e non riuscivo ad aprire gli occhi a causa della luce troppo forte del sole.
-Non fare storie, ci metto un attimo. Se non ti levi come faccio, sennò, a cambiare le lenzuola? Non riesco ancora a farti levitare- e, senza darmi il tempo di replicare, mi girò sul lato della ferita.
-AH! La prego, mi rimetta giù! Fa troppo male!-
-Piantala di lamentarti!-
Cominciai a respirare sempre più velocemente, il dolore era insopportabile.
-Basta! La scongiuro, basta!-
-Che diavolo sta succedendo qui?-
”BigAssGirl” si girò, scocciata per l’interruzione e lasciandomi ricadere supina sul letto.
Mi sentivo come se un altro coltello si fosse infilato nella ferita ed avesse iniziato a ruotarci dentro.
-Ma è completamente impazzita? Vuole che le saltino i punti?-
Conoscevo quella voce..ma non poteva essere lui! Erano solo le sette di mattina..
Poi sentii una carezza dolcissima sui miei capelli e non ebbi più dubbi.
Il mio angelo era corso nuovamente in mio aiuto!
Ma come faceva ad arrivare sempre al momento giusto? Aveva forse un radar come Spiderman?
-Aileen..- la sua voce mi solleticava l’orecchio.
Con un grande sforzo aprii gli occhi e mi ritrovai a specchiarmi in un mare di tenerezza.
-Michael..cosa ci fai già qui? Non che mi dispiaccia, ovvio-
Lui sorrise, magnifico come sempre e mi accarezzò una guancia.
-Visto che, alla fine, oggi non devo andare agli studi, avevo deciso di passare subito a prenderti. Come stai? Ti fa molto male?- la sua voce si fece preoccupata.
Ora che sei vicino a me, mi sento in paradiso..
-E’ tutto a posto, adesso..il dolore sta passando-
-Vuoi che chiami il medico?-
-No,no..davvero, sto bene, è tutto passato-
Gli sorrisi e vidi il suo volto rilassarsi.
Poi lui si alzò e solo allora mi accorsi che “BigAssGirl” era rimasta bloccata come uno stoccafisso vicino alla porta.
-Che cosa voleva fare?-
La voce di Michael non era più un misto tra dolcezza e preoccupazione, ma era ferma e dura.
-I..io..-
-Se ne vada, per favore. Deciderò se denunciare l’accaduto al primario o meno.-
A quelle parole la vidi sbiancare, ma io sapevo che lui non l’avrebbe mai fatto. Comunque ero sicura che quella minaccia l’avrebbe fatta rigare dritto per un bel po’ e gongolai dentro di me per questa piccola rivincita.
Senza emettere un suono, l’infermiera lasciò la stanza e, per la prima volta, non sentii lo sbattere della porta.
Appena lei se ne andò, Michael riportò la sua attenzione su di me.
-Allora, sei pronta a partire?- era di nuovo sereno e sorridente.
Gli sorrisi a mia volta.
-Psicologicamente sì, ma..- mi guardai i vestiti, o meglio, il camice bianco a pois azzurri che indossavo –potrei spaventare qualcuno se uscissi così!-
-A questo ho pensato io!- e, così dicendo, lo vidi prendere una busta e posarla sul letto.
Ne tirò fuori in contenuto e mi trovai davanti un paio di shorts in jeans ed un top nero che si legava dietro il collo, stretto intorno al seno per poi cadere morbido fino ai fianchi. In più c’erano un paio di bassi sandali neri che salivano fino alla caviglia dove si chiudevano con una fibbia argentata.
-Non conoscendo i tuoi gusti, mi sono fatto aiutare da una commessa..spero che ti vadano bene –
-Io..non so cosa dire, Michael. Stai facendo così tanto per me..-
Mi posò due dita sulla labbra, impedendomi di continuare.
-Per me è un piacere, piccola-
Piccola..mi ha chiamata piccola..
Per fortuna che le sue dita mi impedivano di sorridere come un’ebete e che non eravamo in un cartone animato, altrimenti i miei occhi sarebbero diventati due cuoricini pulsanti e sulla mia schiena sarebbero spuntate delle candide aluccie bianche con le quali avrei iniziato a svolazzare per la stanza fino a schiantarmi contro i vetri della finestra.
-Forza allora- disse, infine lui, alzandosi –Ti chiamo un’infermiera in modo che ti aiuti a cambiarti. Io ti aspetterò qui fuori, va bene?-
Il coro angelico nella mia testa finì e riuscii a rispondergli un –Grazie Michael-
Mi sorrise, sparendo dietro la porta e, non appena la richiuse, non potei trattenermi dall’alzare le braccia al cielo ed urlare
-Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!-
Immediatamente lui ricomparve nella stanza, il volto preoccupato.
-Aileen! Cosa succede?-
Rimasi immobile, le braccia sollevate, gli occhi spalancati ed i criceti che fuggivano per evitare l’ennesima figura di merda.
E adesso cosa gli dico? Oddio oddio oddio!!!
Michael non smetteva di guardarmi ed io diventai fucsia.
-N...niente..niente! E’ solo che..ecco..- sono entrati gli ufo e mi hanno lobotomizzato il cervello! –f..facevo un po’ di stretching, sai..dopo due giorni a letto..eheheh-
Ok, al mio tre, lapidatemi!!
Mi guardò confuso e, senza dire nulla, tornò nel corridoio.
Mi coprii il viso con le mani, volendo solo sprofondare.
Pochi secondi dopo entrò un’infermiera (non “BigAssGirl”!) e, dopo qualche minuto, fui pronta per partire. Sempre che, a seguito la mia performance, Michael non fosse fuggito a gambe levate!
Mi sedetti sulla sedia a rotelle e, uscendo, lo trovai appoggiato al davanzale della finestra di fronte alla mia stanza.
Non osai guardarlo negli occhi, troppo imbarazzata, ma lui mi sollevò il viso e, sorridendomi, mi scostò un ciocca di capelli dal volto.
-Andiamo?-
Inutile, non riuscivo a resistere al suo sguardo.
Gli sorrisi a mia volta, annuendo, per poi vederlo sparire alle mie spalle e spingere la carrozzina.
-Allora in marcia!-
Ero agitata, non sapevo cosa mi aspettasse e, soprattutto, temevo altre mie uscite di testa. Ma una mano di Michael sulla mia spalla riuscì a calmarmi e, più rilassata, uscì alla luce del sole.

CONTINUA...
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