George Michael: 'La fama ostacolò Michael Jackson'

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"Dangerous boy"
00giovedì 17 dicembre 2009 18:40
George Michael è convinto che un eccesso di fama funse da ostacolo per Michael Jackson, come se il suo status da superstar avesse ad un certo punto nuociuto alla creatività dell'artista.
George, 46 anni, circa 100 milioni di dischi venduti nel mondo, ha affermato che probabilmente furono le grandiose vendite di "Thriller" del 1982 ad inibire il King of Pop perché si sforzò eccessivamente di superare quel fortunatissimo disco.
Il cantante ha anche detto: "La morte di Jackson è stata triste e anche un po' surreale. L'influenza che ebbe sull'industria discografica fu enorme, e fece anche degli album incredibili, specialmente negli anni Ottanta.
Però mi sembra veramente che vi fu anche una perdita di potenziale. Forse una celebrità a così alto livello fa fermare il talento musicale".

Fonte: Rockol.it
Keep the faith
00giovedì 17 dicembre 2009 18:53
Parole Sante!!!
anna1973
00giovedì 17 dicembre 2009 19:17
Non è del tutto falso secondo me.

Michael ha dovuto sforzarsi di eguagliare thriller, almeno come vendite, e questo gli ha fatto perdere molto tempo. Se fosse stato meno pressato, avrebbe prodotto di più, senza troppi patemi d'animo. Con ciò non voglio dire che gli album seguenti non siano di grande caratura artistica (personalmente non sono così convinta che thriller sia così superiore musicalmente agli altri album di mike), però si è troppo incaponito nella ricerca di una perfezione che lo ha senz'altro bloccato creativamente.
"Dangerous boy"
00giovedì 17 dicembre 2009 19:26
thriller ormai non era pià il capolavoro di michael, ma la sua ossesione. La gente quando parla di lui lo ricorda ancora come il ragazzo con le paillettes e il guanto bianco. Il ragazzo che ha scritto billie jean, beat it, thriller e poi stop come se si fosse fermato a quel punto. Era spesso paragonato a quel grande successo e ne abbiamo avuto la prova anche con quello che doveva essere il suo ritorno sulle scene, proprio quando il suo stesso staff dichiarò: La seconda carriera di michael sarà ancora più pazzesca di quella di Thriller. In varie interviste ha spesso dichiarato: La gente mi ricorda ancora come il ragazzo di Thriller, come se dopo quel periodo nn avessi fatto più nulla, e questo mi fa male, perchè il resto sembra tutto buttato.
rossijack
00giovedì 17 dicembre 2009 19:56
In effetti quando regalo delle compilation fatte da me con pezzi non troppo conosciuti,le persone rimangono senza parole in quanto la loro conoscenza di MJ e' ferma alle solite hit.E' anche colpa dei media che hanno fatto identificare MJ con alcuni pezzi ,limitando la diffusione di canzoni davvero molto belle,come molte dall'album Invincible.C'entra anche il boicottaggio fatto nei suoi confronti,comunque condivido il pensiero di GM.
Parapaponzi
00giovedì 17 dicembre 2009 22:37
Re:
rossijack, 17/12/2009 19.56:

In effetti quando regalo delle compilation fatte da me con pezzi non troppo conosciuti,le persone rimangono senza parole in quanto la loro conoscenza di MJ e' ferma alle solite hit.E' anche colpa dei media che hanno fatto identificare MJ con alcuni pezzi ,limitando la diffusione di canzoni davvero molto belle,come molte dall'album Invincible.C'entra anche il boicottaggio fatto nei suoi confronti,comunque condivido il pensiero di GM.



Se parliamo di popolarità, soltanto Invincible non è ben conosciuto dal grande pubblico (nonostante non siano pochi gli 11 milioni di copie venduti), non si può dire lo stesso per il resto degli altri album solisti...

Per quanto riguarda le affermazioni di George Michael, sono d'accordo solo sol fatto che il nostro Michael avrebbe potuto pubblicare qualche album inedito in più e accorciare le distanze temporali tra un disco e l'altro... cioè è in discussione la quantità perché la qualità degli album successivi a Thriller non si discute. Poi ognuno ha il suo preferito. Dopo la sua morte vedo che un po' alla volta i critici musicali stanno rivedendo il loro parere su Dangerous e HIStory e in generale sulle doti artistiche di Michael... Seguo Michael Jackson da più di vent'anni e non ho mai sentito tanti elogi prima... ma, evidentemente, è più facile parlare bene di un morto che di un vivo.


pietro ago
00giovedì 17 dicembre 2009 23:16
ha ragione.
rossijack
00giovedì 17 dicembre 2009 23:32
Prima ci si soffermava sulle "stranezze" e la chirurgia plastica ,che solleticavano la morbosita' delle persone,tralasciando l'arte.Devo dire che anch'io,alla sua morte,ho rivisto video e riascoltato tutte le canzoni,e mi sono detta che era davvero un grande artista,piu' di quanto lo pensassi prima.La lentezza della sua produzione ,secondo quanto contenuto nel libro del rabbino,era studiata ad arte da M,che cosi' teneva sulla corda i suoi fans e si rendeva piu' desiderabile.Io credo che il suo perfezionismo unito all'enorme successo precedente,piu' i vari momenti di depressione,la paura dei giudizi massacranti siano stati la causa,anche se ho trovato molti inediti davvero belli mai incisi in forma definitiva.
Grazia28
00martedì 29 dicembre 2009 11:11
La creatività di Michael è stata inibita soprattutto dalle false accuse di pedofilia e dal susseguirsi di tutti quegli eventi che lo hanno portato alla vendita di Neverland. Infatti il vuoto musicale risale proprio da quel periodo, anche se lui non ha mai smesso di lavorare, grazie alla forza di volontà e amore che nutriva per il suo lavoro. A volte però tutto questo non basta, lui stesso racconta nell'autobiografia di non riuscire a far capire quello che aveva nella mente ed a esprimensi veramente perchè gli altri avevano dubbi sulle sue idee.
La vena creativa nel scrivere canzoni era molto fiorente, ma di essere timido nel farle sentire agli altri per paura che non piacessero.
Evidentemente in questo ultimo periodo Michael non è stato affiancato da delle persone capaci di aiutarlo veramente. L'ultimo regalo che ci ha fatto lo dobbiamo solo grazie al fatto di essere stato un uomo molto forte.
(angel66)
00martedì 29 dicembre 2009 12:19
per me non ha detto una stupidata
Keep the faith
00martedì 29 dicembre 2009 12:27
Re:
Grazia28, 29/12/2009 11.11:

La creatività di Michael è stata inibita soprattutto dalle false accuse di pedofilia e dal susseguirsi di tutti quegli eventi che lo hanno portato alla vendita di Neverland. Infatti il vuoto musicale risale proprio da quel periodo, anche se lui non ha mai smesso di lavorare, grazie alla forza di volontà e amore che nutriva per il suo lavoro. A volte però tutto questo non basta, lui stesso racconta nell'autobiografia di non riuscire a far capire quello che aveva nella mente ed a esprimensi veramente perchè gli altri avevano dubbi sulle sue idee.
La vena creativa nel scrivere canzoni era molto fiorente, ma di essere timido nel farle sentire agli altri per paura che non piacessero.
Evidentemente in questo ultimo periodo Michael non è stato affiancato da delle persone capaci di aiutarlo veramente. L'ultimo regalo che ci ha fatto lo dobbiamo solo grazie al fatto di essere stato un uomo molto forte.




Credo che George Michael si riferisse al periodo post Thriller, ed ha nettamente ragione, nel senso che, se Michael non avesse dovuto confrontarsi con il mostro Thriller, avrebbe probabilmente diretto la propria carriera verso scelte meno commerciali, di sicuro non avrebbe scritto Bad, in quel modo, ossia come copia copiata e mal riuscita, secondo me, di Thriller, si sarebbe potuto dedicare ad altre attività artistiche, avrebbe potuto interpretare un Musical, avrebbe potuto esplorare maggiormente le proprie radici musicali, facendo un album Black, o Funky, avrebbe potuto, dopo il meraviglioso Bad Tour reinventarsi in chiave acustica, oppure in chiave prettamente danzereccia, Michael era un vulcano di idee, e nonostante le scelte maggiormente commerciali, è stato a parer mio, uno dei piu grandi artisti di sempre, ma se avesse potuto esprimere tutto il suo talento, sarebbe rimasto nella storia dell'arte, e non "solo" nella storia della musica Popolare.
BEAT IT 81
00martedì 29 dicembre 2009 13:21
Secondo me George Michael nn ha detto proprio una stupida, anzi...tutti sappiamo quanto MJ fosse "ossessionato" da Thriller, nel senso che ha sempre cercato di creare album e musica che potessero superarlo e penso anch'io che questo suo puntiglio lo abbia un po' bloccato, probabilmente senza quello avrebbe sicuramente prodotto molta più musica, con questo nn voglio dire che quella cha ha prodotto e pubblicata sia poca o di bassa caratura, tutt'altro, ogni suo album ha talmente tante sfaccettature ed emozioni che ogno volta è un'emozione e una bellezza diversa. Cmq il "blocco" di cretività, secondo me, è stato provocato in maggior parte dalle accuse ingiuste e false mosse alla sua persona, quelle gli hanno veramente rovinato la carriera!!!
thegirlisdangerous85
00sabato 9 gennaio 2010 15:48
Per me il vero Michael Jackson, il giovane artista talentuoso che si divertiva a creare è stato quel bambino che è partito con i fratelli ad incidere dischi e successi fino ad arrivare al ragazzo prodigio in Thriller. Michael non si aspettava un clamoroso successo da quell'album ed è tutto quello che è venuto dopo a trasformarlo...è diventato Michael Jackson e ormai tutto quello che faceva doveva farlo in un solo modo (vedi passo moonwalk ecc...).
Questo, a mio avviso, ha limitato di molto la sua capacità creativa e compositiva, tanto che molti lo ricordano più per quello come ballerino che come cantante.
Michael's fan
00sabato 9 gennaio 2010 22:28
Non è del tutto falso. Michael è stato sempre condizionato da Thriller, con ogni suo nuovo album cercava per lo meno die guagliare le vendite, cosa praticamente impossibile a mio avviso e dimostrato.

E povero il mio cucciolo...secondo me ogni volta ci rimaneva male!!!
mike_29
00domenica 10 gennaio 2010 12:05
io penso che thriller l'abbia condizionato molto, ma penso anche che le accuse di pedofilia l'abbiano cambiato molto emotivamente e creativamente. se ci fate caso dalle accuse in poi non è che abbia prodotto molto perchè era più impegnato dalle accuse che dalla sua passione, per non parlare poi dei vari boicottaggi, sony in primis
Destiny70
00domenica 10 gennaio 2010 16:29
Thriller è un bellissimo album, non c'è che dire e io l'ho particolarmente a cuore perchè con quello ho conosciuto Michael, anche se poi mi sono resa conto che conoscevo canzoni più vecchie senza sapere che fossero sue. Ho sempre pensato però che oltre al talento di Michael, oltre alla meraviglia che è quell'album, un po' fosse aiutato anche dai tempi. Mi spiego: Thriller era perfetto per gli anni 80, era superiore a tutto ciò che andava in giro allora, il video di Thriller è stato il primo short film mai esistito, poi il panorama musicale ha cominciato ad affollarsi, le produzioni con il progresso tecnologico sono diventate più raffinate e Michael ha cominciato ad essere più personaggio, certo non a discapito del suo talento artistico. E' aumentata però la competizione nello scenario musicale e Michael, i cui album successivi a Thriller chi più chi meno secondo me sono ugualmente validi, si è solo trovato a fronteggiare maggior competizione, perfino contro se stesso perchè doveva sempre superarsi. Thriller e il Michael di Thriller sono rimasti stampati nella mente della gente ma quel successo era dovuto in parte proprio al fatto che a quei tempi la discografia era diversa e Michael rappresentava l'innovazione, niente di tutto ciò che faceva lui era mai stato fatto prima e la sua fama non era ancora così grande da travolgere il tutto e spostare l'attenzione dal suo talento artistico al personaggio Michael Jackson.
SunnyOne
00domenica 10 gennaio 2010 16:59
Re: Re:
Keep the faith, 29/12/2009 12.27:


ma se avesse potuto esprimere tutto il suo talento, sarebbe rimasto nella storia dell'arte, e non "solo" nella storia della musica Popolare.

io credo che "restare nella storia della musica Popolare" fosse esattamente il suo obiettivo, e che le sue scelte in questa direzione non siano state solo la naturale o inevitabile conseguenza dell'enorme successo.
MarkLanegan
00lunedì 11 gennaio 2010 00:57
Insomma, la fama ha ostacolato Micheal Jackson? Non ne sono sicuro. Ora, scusa Keep, ma uno che vuole rimanere nella storia dell'arte va a provare, perfezionare, eseguire ogni 3x2 il moonwalk? Cioè, ma stiamo scherzando? Chi vuole rimanere nella storia dell'arte si rifà àlla terza in Re Minore di Gustav Mahler, se non a questi ai Velvet underground, almeno ai Beatles di Sgt Pepper, ma non è che se vada a scegliere un guanto con lustrini, o a provare per ore un lancio di cappello, cose così.
In altre parole, ha avuto anni di tempo per partecipare a spettacoli, premiazioni e beneficenze, passi e passetti, video e comparsate in Tv ma non ha mai trovato il tempo per fare qualcosa che se ne andasse al di là della mera strofa - strofa - ritornello - strofa - ritornello - inciso - da capo. Poteva azzardare qualcosina di più, non proprio adagiarsi sul nulla.
E non è mica giusto dire che la "fama" lo abbia ostacolato. E' vero il contrario. Cioè, mi rendo conto che il ragionamento piu' semplice sia quello di dire "beh, dopo il grande successo, non voleva niente che fosse da meno". In realtà, si tratta di una argomentazione giustificatrice, non proprio fondata. Qualunque artista, dopo un grande successo mette giù il meglio, inteso artisticamente. Non sono sicuro che MJ lo abbia fatto. Trovare una giustificazione a posteriori è illusorio.
Oltretutto, mi sembra che quello che voleva realmente fosse null'altro che la spettacolarizzazione della sua musica. Grandi video, grandi concerti, una grande vita. Non una grande musica. Non aveva un'idea di arte nel senso di una sintesi di elementi culturalmente complessi. Cioè, non si può chiedere a Mick Jagger di fare "art" quando lui era il primo a dire "non conosco questo Art, chi è? Io faccio rock". Peggio ancora MJ: ma quale estetica? Quella di un corpo, forse.
A me dispiace dire questo perché MJ è un personaggio molto carino ed ha un grande impatto visivo, ma musicalmente per me il re del pop può essere...non so, Andy Partridge, ma non mi sembra giusto definire tale MJ perché, in fin dei conti, nemmeno MJ aveva -inconsciamente- questa pretesa. Questo naturalmente se intendiamo dare un significato artistico al pop, come mi sembra pure legittimo da Gramsci in poi.

p.s.
Prima che i fulminati si scaldino dicendo che MJ è il più grande, il più divino, l'infallibile e che gli altri in confronto sono zappatori e che solo lui è l'unico inmitabile ed inconfondibile re del pop nei secoli e dei secoli amen, voglio dire che sì, lui sarà pure tutte quelle cose lì e nessuno gliele contesta. Solo che, a ben guardare, un piccolo gruppetto di persone (che pure a livello globale conterà qualche decina di milioni di persone) ritiene che i re dei pop siano altri, i quali, mentre MJ faceva pubblicità per la pepsi o correva su e giù per i supermarket, se ne stavano a fare bootleg in casa a provare con tre - quattro chitarre acustiche, mettendo giù note e nnote per ore, e ricercando una forma nuova di musica, fino a trovare la versione finale di un brano pop di due minuti. Vedi Acoustic Tales degli XTC che per me vale da solo tutta la discografia di MJ, anche se purtroppo si tratta di un disco mai edito. Allora, perché uno è stato troppo aiutato dal successo e non ha potuto fare arte, poverino, e chi magari meritava ALMENO la pubblicazione non l'ha ricevuta? La risposta è retorica come la domanda. Viva il mercato e MJ re del Pop. Ma almeno non appronterei risposte che giustificano MJ, quale quella del sig. Wham, come si chiama non mi ricordo, segno che non sarà proprio un genio della musica.

p.p.s.s.
che poi gente come Brian Wilson ha anche fatto capolavori e poi, dopo tanti anni si è ripreso, vedi "Smile" che l'ha portato a termine 30 anni dopo Pet Sounds. Non mi pare impossibile avere la capacità di coniugare grande successo e grandi vendite nel tempo.
SunnyOne
00lunedì 11 gennaio 2010 11:26
Re:
MarkLanegan, 11/01/2010 0.57:


Oltretutto, mi sembra che quello che voleva realmente fosse null'altro che la spettacolarizzazione della sua musica. Grandi video, grandi concerti, una grande vita. Non una grande musica. Non aveva un'idea di arte nel senso di una sintesi di elementi culturalmente complessi.
...A me dispiace dire questo perché MJ è un personaggio molto carino ed ha un grande impatto visivo, ma musicalmente per me il re del pop può essere...non so, Andy Partridge, ma non mi sembra giusto definire tale MJ perché, in fin dei conti, nemmeno MJ aveva -inconsciamente- questa pretesa. Questo naturalmente se intendiamo dare un significato artistico al pop, come mi sembra pure legittimo da Gramsci in poi.


infatti no, non aveva una specifica pretesa "artistica". aveva semplicemente l'intento di produrre una musica leggera di intrattenimento e di grande diffusione. una delle definizioni di musica "pop", appunto. a parte farmici due gustose risatine, non saprei bene come valutare il tuo "sdegno"...il contorno di "spettacolarizzazione" (se di buon livello) non è necessariamente da bollare come "nulla" per minorati.
MarkLanegan
00lunedì 11 gennaio 2010 12:24
per sunnyone:
concordo con quanto dici da ultimo e, comunque, io non ho detto che la spettacolarizzazione sia per "minorati", non credo di avere nemmeno usato questo termine né l'ho pensato, del resto.
Ritornando sul punto, "musica leggera" è davvero riduttivo in un senso forte del termine, trattandosi di una specie del genere pop tra le più becere. "Musica leggera" evoca "canzonissima", "amici", un sottogenere dove la musica rasenta il sottofondo musicale per ambienti deputati ad altro fuorché l'ascolto della musica, come sostiene Brian Eno, ad esempio gli aeroporti. Quindi, paradossalmente, sei molto più drastico/a di me quando ti riferisci a MJ.
Io ritengo che l'estetica di MJ sia arte, non la sua musica. Un'estetica trasposta dalla produzione artistica, ovvero direttamente musicale, ad un piano più di comunicazione spettacolare, nemmeno tanto musicale. L'arte di MJ è la comunicazione di un misto di ballo, ritmo, espressione di inadeguatezza musicale. La frenesia, l'irrequietudine del corpo su un ritmo dance, un pop abbastanza nevrotico (ma quando lo è davvero: we are the world o you are not alone sono la negazione di quello che doveva essere MJ per essere artisticamente interessante), quella è la parte da salvare del giocattolo.
SunnyOne
00lunedì 11 gennaio 2010 13:14
Re:
MarkLanegan, 11/01/2010 12.24:


per sunnyone:
concordo con quanto dici da ultimo e, comunque, io non ho detto che la spettacolarizzazione sia per "minorati", non credo di avere nemmeno usato questo termine né l'ho pensato, del resto..

mi era parso che espressioni (molto efficaci per altro) come "passi e passetti" o "ore passate a lanciare il cappello" potessero avere una sfumatura vagamente sprezzante.
ma forse era solo provocatoria.

inutile storcere il naso quando basta ricordare come durante una famosa intervista, di fronte ad una d. Sawyer che tenta inutilmente di trovare un significato intellettuale-psico-artistico-esistenziale al suo look, MJ sgrana gli occhioni e si dice "un performer".
abbiamo la scrupolosa fissa di scovare categorie da cui trarre autocompiacimento, anche quando all'"artista" in questione non frega un emerito fico secco.
MarkLanegan, 11/01/2010 12.24:


Ritornando sul punto, "musica leggera" è davvero riduttivo in un senso forte del termine, trattandosi di una specie del genere pop tra le più becere. "Musica leggera" evoca "canzonissima", "amici", un sottogenere dove la musica rasenta il sottofondo musicale per ambienti deputati ad altro fuorché l'ascolto della musica, come sostiene Brian Eno, ad esempio gli aeroporti. Quindi, paradossalmente, sei molto più drastico/a di me quando ti riferisci a MJ..

può darsi, ma ho come il vago sospetto che MJ sarebbe rimasto piacevolmente sorpreso di sentire la sua musica in aeroporto, o altrove, indiscriminatamente.
MarkLanegan, 11/01/2010 12.24:


La frenesia, l'irrequietudine del corpo su un ritmo dance, un pop abbastanza nevrotico (ma quando lo è davvero: we are the world o you are not alone sono la negazione di quello che doveva essere MJ per essere artisticamente interessante), quella è la parte da salvare del giocattolo.

sono perfettamente d'accordo.

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