Sei un/a giornalista di grido, proponi la tua intervista .....
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Anno 2009 – Sono soltanto le 5,30 e il telefono continua a squillare …. Vengo subito … ok Signore il mio Direttore? “sicuro, svelta, hai sentito che sta arrivando sto MJ? Vestiti immediatamente e cerca di farne una intervista esclusiva, capito?” – si, si, ho capito – chi? Michael Jackson? – Oh my God il mio idolo? – Corro in camera, si, il tailleur rosso fiammante (colore che piace a lui), elegante, devo essere disinvolta, ah mi sento una Ferrari con un motore a 1000. Arrivo al Grand Hotel Miramare, le gambe mi tremano alla follia, il cuore lo sento battere in gola, coraggio, mi dico tra me e me, coraggio ragazza, hai l’uomo piu’ ricercato del mondo, coraggio. Entro, un uomo dello staff mi dice che MJ mi sta aspettando, e’ stato gia’ avvisato della mia venuta.
Lo scorgo appena nella sala azzurra, si gira e con un sorriso smagliante mi si avvicina tendendomi la mano (caldissima) e con un “my dear” mi fa cenno di accomodarmi. Sono completamente confusa, ma il suo sorriso mi rasserena e giuro a me stessa di pubblicare questa intervista con domande e risposte ben definite al fine di rendere giustizia alla figura di Michael Jackson, nei confronti di coloro che, sopratutto la stampa, non hanno fatto altro che calunniarlo, tutto e di piu’, se ne sono serviti per un loro tornaconto, ignorato e deriso, dalla sua smania di schiarirsi la pelle fino ad arrivare a certi suoi atteggiamenti. Ecco, ho di fronte a me un uomo bellissimo, attraente con un cuore grande, una super star, un vero Re ed io sono qui ad intervistarlo. Per questo ho deciso di distinguermi facendo un’ultima, schietta, chiacchierata con lui, il Re del Pop.
Ok Michael, possiamo incominciare (un cameriere si avvicina portando un caffe’ per me e bibita, non alcolica a Michael):
Michael, hai visto che clamore? Adesso tutti parlano di te, di colpo tutti sono diventati tuoi fan o tuoi amici…
Più grande è la star, più grandi sono gli scoop. Più diventavo famoso e più circolavano voci di notizie false. Oggi tutti cercano di approfittare della mia morte per legare il loro nome al mio, per farsi pubblicità gratuita. Ovviamente mi riferisco alla maggior parte delle cosiddette “star”, non ai miei fan, che adoro ed ai quali devo tutto. Devo ammettere che in questi giorni mi sto facendo parecchie risate, perché leggo interviste a personaggi che dicono di essere stati miei carissimi amici e che, in realtà, non ho mai conosciuto di persona. Gli amici, quelli veri, soffrono in silenzio.
CONTINUA .........