Da assassina a famosa scrittrice e protagonista in un film di Peter Jackson

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dangerousbadgirl
00martedì 17 luglio 2007 17:35
La storia di Anne Perry ex Juliet Hulme che aiutò la sua migliore amica nel delitto
Un mistero nella vita di Anne Perry
di Sabina Marchesi



Anne Perry ha nella sua vita un trascorso drammatico, la cui vicenda è stata accuratamente ricostruita nel film "Creature del cielo" e nel saggio "Assassine"
Se oggi Anne Perry è ancora in vita, e se è stata in grado di ricostruirsi unesistenza, lo deve anche e soprattutto alla benevolenza dei giudici dellepoca che, nel 1959, dopo soli cinque anni di detenzione, le consentirono di uscire dal carcere di massima sicurezza di Mt. Eden, dove venne rinchiusa dopo essere stata riconosciuta, sotto il suo vero nome, Juliet Hulme, colpevole di omicidio di primo grado nei confronti di Honora Parker, in complicità con la figlia della vittima, Pauline.


Juliet Hulme e Pauline Parker sopra in una foto d'epoca e le attrici in una scena del film sotto.

La scrittrice Anne Perry, giallista di fama mondiale specializzata in drammi vittoriani, sta lavorando ultimamente a una saga che vede finora pubblicati tre romanzi editi in inglese e in Italia in fase di traduzione, sta per uscire il terzo volume. Il secondo si intitola Giustizia in prima linea ed è edito da Fanucci.

Cronologicamente collocato dopo il precedente romanzo, Alto tradimento (Fanucci) questo è il secondo lavoro di Anne Perry a distaccarsi dal dorato mondo vittoriano, ipocrita e intriso di falso perbenismo, che le ha conferito il successo con la duplice serie dellIspettore Thomas Pitt e dellIspettore William Monk.

Ambientato nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, Giustizia in prima linea tratta di un ambizioso corrispondente di guerra, fortemente idealista, inviato al fronte per una propaganda bellica che invece alla fine si trasforma in un atto di denuncia delle gravi condizioni e gli orrori della vita di trincea, dove ogni giorno muoiono centinaia di eroici soldati inglesi stroncati dai gas nervini.

Deciso a denunciare a qualsiasi costo latroce verità, il nostro protagonista però sarà costretto a eludere i rigidi sistemi di censura britannici e ad attirarsi, fatalmente, non pochi nemici, soprattutto tra lentourage militare che lo ospita.

Quando viene ritrovato il suo cadavere è subito chiaro che i colpevoli vanno ricercati proprio al fronte, tra i militari che comunque non vogliono che il reale stato delle cose alla fine trapeli, più che interessati a tacere e dunque a occultare le terribili atrocità cui sono esposti i soldati inglesi in prima linea.

In una caccia senza quartiere tra Londra e le spiagge di Gallipoli lepilogo finale prevede da parte dellinvestigatore di turno una durissima decisione che lo costringerà a rimettere in discussione tutta la sua esistenza, arrivando perfino a dubitare dei valori considerati sacri e sui quali aveva posto le basi della sua stessa filosofia di vita.



Un romanzo duro, graffiante, che immortala la Seconda Guerra Mondiale così come è stata vissuta dallInghilterra, e che non fa altro cher riconfermare le valide capacità letterarie di questa eccelsa giallista che ha già ben dimostrato di saper pescare nel torbido delle umane passioni con tocco sicuro e con profondissima introspezione psicologica.

Dagli orrori della guerra alla brutale perversità del falso perbenismo vittoriano, dalla trincea ai frivoli salotti, dalle spiagge di Gallipoli alle passeggiate di Londra, il tocco di Anne Perry non si appanna e non subisce incertezze, conquistandosi con questa nuova serie un ulteriore larga fetta di pubblico, e non solo tra gli appassionati giallisti irrimediabilmente intrisi di nostalgia.

Ma chi è dunque alla fine questa sorprendente scrittrice capace di passare con tanta disinvolta sicurezza da dure atmosfere belliche a soffici frivolezze salottiere?

Nata a Londra nel 1938, deve la sua fortuna alla brillantezza dei suoi personaggi vittoriani, alla fedeltà con cui ha saputo riproporre un mondo competitivo e spietato falsamente celato sotto uno strato apparente di perbenismo, delle sue opere sono state vendute oltre quindici milioni di copie in tutto il mondo.

Premiata dunque per le capacità introspettive e per la rigorosa fedeltà delle ricostruzioni storiche, Anne Perry è una profonda conoscitrice delle tematiche etiche e sociali, a cui nel 2000 è stato perfino tributato anche un Edgar Award per il racconto breve Heroes.





Ma Anne Perry ha nella sua vita un trascorso drammatico, la cui vicenda è stata accuratamente ricostruita nel film Heavenly creatures, Creature dal cielo, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1994, vincitore del Leone dArgento e candidato alla nomination degli Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

La pellicola, a regia di Peter Jackson, magistralmente interpretata da Melanie Lynskey e Kate Winsley, narra di un torbido rapporto tra due adolescenti, nella Nuova Zelanda del 1954, che conduce alla fine allomicidio della madre di una di loro, uccisa a colpi di pietra su un sentiero di campagna, al ritorno da una festosa escursione di shopping in città.

La storia di Juliet Hulme e Pauline Parker è stata anche riportata nel libro Assassine di Cinzia Tani, edito da Mondadori, e coinvolge molto da vicino la scrittrice Anne Perry, che oggi è viva solo perché allepoca, secondo la legislazione vigente, i minorenni, anche se riconosciuti colpevoli, non potevano essere soggetti alla pena di morte, ma venivano sottoposti a pena detentiva secondo quanto indicato direttamente dal tribunale di Sua Maestà.

Quando nel 1994, a cinquanta anni precisi dal delitto, Anne Perry, sotto la sua nuova identità, è stata rintracciata e intervistata in proposito, in concomitanza con luscita del film dedicato alla sua vicenda, si è stupita molto di suscitare tanta attenzione, affermando di aver solo aiutato lamica, Pauline Parker, a liberarsi della madre e di averlo fatto perché la riteneva instabile e la vedeva così sofferente da temere che alfine, un giorno, potesse giungere a suicidarsi.



Pauline Parker

Anne Perry, alias Juliet Hulme, riteneva di avere un debito donore con quella che fu la sua compagna durante gli anni adolescenziali e pagò questo impegno morale con una condanna per omicidio di primo grado.

Ma vediamo come si svolsero allepoca i fatti secondo la ricostruzione effettuata dalla Professoressa Cinzia Tani, docente di Storia e Sociologia del Delitto presso lUniversità La Sapienza di Roma.



Siamo nel 1954 in Nuova Zelanda, Juliet Hulme e Pauline Parker sono praticamente coetaneee, e presto diventano inseperabili amiche a scuola, pur provenendo da famiglie drasticamente diverse.

Pauline Paker è nativa del luogo, figlia generata nel 1937 nella città di Christchurch da Honora Parker e Herbert Risper, i suoi non sono sposati, ma lei ancora non lo sa. E la seconda di quattro fratelli, tutti con gravi problemi di salute, uno dei suoi fratellini muore, un altro è colpito dalla Sindrome di Down, il terzo è costretto a vivere in un sanatorio. Lei stessa a cinque anni di età contrae una grave forma di osteomielite e viene operata per ben cinque volte, con esito incerto, rimanendo alla fine claudicante.


Rimarrà per tutta la vita impossibilitata a praticare sport e tagliata fuori di fatto dalle maggiori occasioni di socializzazione e mondanità.

Juliet Hulme invece proviene da Londra, dove è nata nel 1938, è figlia di Hilda Marion ed Henry Hulme, uno dei più insigni scienzati di tutta lInghilterra, fine matematico e in seguito rettore del Canterbury University College, proprio lì a Chirchchurch. Anche Julet però, come lamica, ha problemi di salute, ad otto anni viene colpita dalla polmonite ed i medici le consigliano un cambiamento daria, per amor suo una delle menti più eccelse del suo tempo accetterà di abbandonare Londra per ricoprire lincarico di rettore presso un anonimo collegio universitario in unoscura cittadina della Nuova Zelanda.

Ma il sacrificio della famiglia Hulme, che dopo due anni segue la giovane Juliet in Nuova Zelanda, sembra ben ripagato, entrambe isolate da tutto e da tutti a causa della loro malattia, le due ragazze sembrano legare, sono compagne inseparabili, eccelgono negli studi, sono ambiziose e determinate, sognano di diventare scrittrici e di andare a vivere negli Stati Uniti.

Entrambe le famiglie sono soddisfatte di questa profonda amicizia che di fatto estrae le ragazze dal loro forzato isolamento e le accomuna in un progetto preciso, le due fanciulle sono spesso ospiti una dellaltra, le famiglie si conoscono reciprocamente e socializzano, nonostante le profonde differenze sociali.


Locandina del Film Creature del Cielo

Il padre di Pauline è solo un pescivendolo e il padre di Julet un insigne matematico, ma gli interessi delle figlie per loro vengono prima di ogni altra cosa, e finchè le ragazze ne traggono beneficio, quellunione va bene per tutti.

Ma presto il mondo rigorosamente selezionato di Julet e Pauline si fa troppo rarefatto, la loro amicizia diventa ossessiva, in famiglia inziano a sospettare un rapporto innaturale, perfino i loro voti a scuola peggiorano, i genitori si consultano.

Proprio in questo momento così delicato Julet scopre sua madre a letto con lamante, il padre, informato, risolve di lasciare la Nuova Zelanda per far ritorno ai suoi studi in Inghilterra, manderà la giovane figlia presso dei parenti in Sud Africa, dove il clima le sarà di giovamento e dove ella sarà fuori dalla cattiva influenza di Pauline.

La madre di Pauline, Honora Parker, informata, è daccordo.



Juliet Hulme alias Anne Perry

Le due ragazze stanno trasformando la loro amicizia in un rapporto eccessivamente morboso, che nuoce a entrambe, vanno separate, per il loro stesso bene.

Sarà però una decisione tardiva, che alla resa dei conti non otterrà altro risultato che quello di far precipitare, rapidamente, la catena degli eventi fino allepilogo finale.

Pauline Parker alla sola idea di perdere la sua amica, la sua complice e la sua confidente precipita nel panico più assoluto, in preda al delirio progetta, assieme a Julet, lassassinio di Honora Parker, che ancora ostinatamente si rifiuta di concederle il permesso per accompagnare in Sud Africa lamica, fosse pure per una breve vacanza.

Gli appunti sul diario sono inequivocabili e si riveleranno più che determinanti per lincriminazione e la condanna delle due ragazze per omicidio di primo grado, e quindi premeditato, senza la concessione di alcun tipo di attenuanti, eccettuata quella, fisiologica, della giovanissima età.

Pauline scrive: Abbiamo discusso di nuovo i particolari dell'omicidio. Mi sento euforica come se stessimo organizzando un Party a sorpresa.


Kate Winslet nella parte di Juliet Hulne

Mamma cè cascata in pieno e il felice evento avrà luogo domani pomeriggio. Così la prossima volta che scriverò questo diario mamma sarà morta. Che strano, e che bello.

Il 22 Giugno del 1954 linconsapevole Honora Parker accompagna le due ragazze in paese per fare shopping, sulla strada del ritorno devono attraversare un parco, Juliet che cammina davanti lascia cadere un sasso rosa, che ha portato appositamente con sé, richiama lattenzione della madre sul sassolino, questa si china, e la figlia la colpisce con un pezzo di mattone avvolto in una calza, larma del delitto, già opportunamente predisposta. Poi porge il mattone allamica perché infligga anche lei un colpo, rendendola indissolubilmente complice di omicidio.

Quando le due ragazze, candidamente, in conformità al loro ingenuo piano, tornano di corsa in paese simulando una disgrazia, vorrebbero far credere che Honora inciampando in una radice si sia fratturata il cranio, non vengono credute e subito aleggia fortissimo un clima di sospetto.

Il ritrovamento del diario con le incaute e chiarissime frasi annotate da Pauline proprio il giorno prima del delitto non contribuisce certo a migliorare la loro posizione già gravissima.


Le ragazze, sottoposte a uno stringente interrogatorio confessano, entrambe.

Giudicate colpevoli di omicidio di primo grado nel corso di un legittimo processo vengono però salvate dalla pena di morte dalle leggi attuali che sanciscono che un minore, anche se colpevole, non possa essere giustiziato, e vengono condannate a una pena detentiva.

Pauline è rinchiusa nel carcere minorile di Arohata, Julet in quello durissimo di Mt.Eden, insieme ai condannati a morte, vengono rilasciate dal tribunale nel 1959, a soli cinque anni dal crimine, con il divieto assoluto di incontrarsi ancora.

Pauline scompare dalle scene e di lei non si saprà più nulla per lunghissimo tempo, Juliet si ricongiunge a sua madre in Inghilterra, assumendo il nuovo cognome di Perry, dal nuovo marito di questultima, Walter Perry.
Per un certo periodo lavora come segretaria, poi emigra a San Francisco, si converte alla religione mormone, e a questo punto di lei si perdono le tracce.


Hilary Nathan alias Pauline Parker oggi

Ricompare in Inghilterra sotto il nome di Anne Perry come celebre scrittrice di gialli ambientati in epoca vittoriana, e oggi vive in Scozia con tre cani e due gatti.

Sulla vicenda viene di nuovo attirata lattenzione della stampa quando, nel 1994, a 50 anni di distanza dallomicidio di Honora Parker, Peter Jackson, il regista neozelandese, gira il film Creature del cielo.

Si identifica Juliet Hulme in Anne Perry e solo tre anni dopo, nel 1997, si rintraccia Pauline Parker sotto il nome di Hilary Nathan, e si scopre che ha vissuto per trentanni in un villaggio inglese insegnando equitazione ai bambini. Nessuno degli abitanti riuscirà a credere di aver convissuto per anni con unassassina e di averle affidato i propri figli.


Anne Perry oggi

Oggi Anne Perry, pagato il suo debito con la giustizia, è una splendida ed elegante signora inglese di sessantasette anni, giallista di fama indiscussa.

fonte:www.thrillermagazine.it
Chiara74
00mercoledì 18 luglio 2007 14:34

semplicemente incredibile!!! [SM=g27837] [SM=g27831]

il particolare del sassolino rosa è agghiacciante!!! certo che essere rilasciate dopo così poco tempo... c'è da dire che alla fine la giustizia ha avuto ragione, visto che enetrmbe si sono rifatte una vita apparentemente serena e non hanno più nociuto a nessuno...mamma mia che storia.... [SM=x47952]
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