Consonno la città fantasma, una LasVegas Italiana abbandonata

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dangerousbadgirl
00sabato 31 marzo 2007 16:20
Internet... io lo amo, lo adoro non c'è niente da fare, ogni volta che cerco qualcosa mi ritrovo in un altro mondo... e questa volta mentre cercavo un parco giochi fantasma costruito in italia e MAI aperto, di cui però non riesco ancora a trovare testimonianze online, mi sono imbattuta come capita nelle ricerche incrociate, in questa città... Consonno, la Las Vegas Italiana nata, morta e sparita in brevissimo tempo.

Probabilmente chi abita in zona Milano conoscerà la storia di Consonno, o forse nemmeno loro sanno di questo borgo medievale completamente distrutto dall'uomo, per trasformarlo in una città dei balocchi che invece in breve tempo si è trasformata in una vera e propria città fantasma.

Questa però a differenza delle numerose città fantasma presenti in Italia, ha un qualcosa di più inquietante, un aspetto più sinistro di quei paesini in mattoni e roccia senza finestre che alcune volte incontriamo lungo le strade delle gite fuori porta domenicali. Perchè ad essere stata letteralmente abbandonata è una piccola città "moderna" dall'aspetto insolito, quasi da parco dei divertimenti maledetto, un panorama di costruzioni che non ti aspetteresti mai tra le colline sperdute.

Ho trovato un sito pieno d'informazioni a riguardo, ma prima vi metto qui le parti più importanti della storia di Consonno, se poi invece volete saperne di più e leggere tutto quello fino ad ora raccolto, basta andare su www.consonno.it e sono sicura che gran parte della vostra curiosità verrà saziata.

Ecco qui alcuni pezzi tratti dal sito sopra citato:


Immaginatevi una Brianza ancora verde smeraldo, punteggiata di cascine e borghi. Tra i laghi briantei e l'Adda si erge il Monte di Brianza, cuore della vera Brianza storica: ovvero il luogo dove il nome "Brianza" compare sui più antichi documenti. [...]Consonno aveva una discreta economia locale [...]

Ma il vero problema di Consonno è che nessun abitante possiede la casa che abita o i terreni che conduce. Il borgo e i circa 170 ettari tra boschi e campi che lo circondano sono, a metà del Novecento, infatti di proprietà della "Immobiliare Consonno Brianza", posseduta dalle famiglie Verga e Anghileri.[...]

Consonno all'inizio degli anni Sessanta del Novecento viene descritto come un "insieme di terreni, boschi, fabbricati rurali intersecati da corsi d'acqua, anditi (sentieri), stradette, mulattiere di forma irregolare". [...]
Ecco in altre parole com'era il borgo protagonista della nostra storia: un gruppo di case raggruppate attorno alla chiesa, al comune, all'osteria, all'unica bottega del paese, un cimitero, verso Nord, tutto intorno prati e campi e boschi.
E il tempo scorre sereno... Immaginate.


Per l'antico borgo di Consonno l'inizio della fine coincide con l'arrivo in paese del Conte Mario Bagno, eccentrico imprenditore, che aveva messo gli occhi su Consonno, minuscolo paese in una posizione panoramica facilmente raggiungibile da Milano, per un suo grande progetto che per potersi realizzare aveva solo una modalità: la distruzione dell'antico borgo e la costruzione di una grande nuova Consonno, ma come città dei balocchi. Siamo negli anni Sessanta, in pieno boom economico. L'attenzione ai valori ambientali non è ancora nata. Nella Brianza vengono costruiti enormi condomini, vaste aree di campagna vengono distrutte per fare posto ad interi quartieri, ma nessuno era mai arrivato a tanto: distruggere completamente un paese. Ci pensa il Conte Mario Bagno, che in quegli anni con la sua impresa edile costruiva strade, autostrade e piste di aeroporti in tutta Italia.

In un primo tempo il Conte bagno diede ad intendere che le caratteristiche agricole del borgo sarebbero rimaste inalterate seppur integrate da un incremento turistico: in quel periodo inoltre la crisi dell'agricoltura indusse molta gente a lasciare il paese per trovare lavoro nelle industrie sorte a Olginate. Chi aveva scelto di restare a Consonno vedeva di buon occhio l'idea di far diventare Consonno un centro agro-turistico: gli alberghi avrebbero portato lavoro e turisti che potevano acquistare i prodotti della terra. Ben presto però il Conte Bagno fa capire che mira alla costruzione di una pacchiana Las Vegas della Brianza.

L'imprenditore non si ferma davanti a nulla e casa dopo casa il vecchio borgo di Consonno cade: alla fine dei lavori si salveranno solo la Chiesa di San Maurizio con l'attigua casa del cappellano ed il cimitero, posto su un poggio a Nord di Consonno. [...] Anche la collina adiacente al cimitero viene attaccata dalle ruspe: limita il panorama e il Conte Bagno la fa abbassare con esplosivo e ruspe, in modo che si possano ammirare da Consonno il Resegone e le Prealpi lecchesi.

L'opera delle ruspe muta l'equilibrio idrogeologico della zona: nel novembre 1966 le continue piogge favoriscono lo slittamento verso valle di ingenti quantità di fango e pietrisco; nell'aprile del 1967 un nuovo movimento franoso invade la strada che congiungeva le frazioni di S.Maria, Albegno e Parzanella con Olginate. Ma il conte Bagno non si ferma neanche di fronte ad una denuncia di "Italia Nostra". Alle vecchie case vengono sostituiti nuovi palazzi, sfingi egizie, cannoni, pagode, di tutto un po'. [...]

Per Consonno iniziano gli anni ruggenti, che raggiungono il loro apice tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta. Migliaia di persone raggiungono la Las Vegas della Brianza, la città dei balocchi in cui si trova di tutto. Da un improbabile minareto ad una galleria di negozi in stile arabeggiante, da cannoni a armigeri medioevali in posizione di sentinella, da sale da gioco a sale da ballo, da sfingi egiziane a pagode cinesi, da colonne doriche al "Grand Hotel Plaza".

Invitanti striscioni accolgono le migliaia di persone che affollano questa città dalle mille luci: "A Consonno il cielo è più azzurro", "A Consonno è sempre festa", "Consonno è il paese più piccolo ma più bello del mondo". Numerose coppie di spose raggiungono Consonno per farsi immortalare in fotografie strane, famosi cantanti calpestano le scene di quello che sembra un luogo talmente assurdo da essere fantastico, immaginario. L'apoteosi di Consonno dura alcuni anni, prima che un inesorabile declino, come ogni località che perde le caratteristiche di novità, l'attende dietro l'angolo.

Il colpo di grazia per Consonno lo si ha nell'ottobre del 1976: una frana, dalla collina sconquassata dal cemento, cade sulla nuova strada di accesso alla città dei balocchi: quasi una vendetta della natura che isola Consonno dal mondo e che gli riserva un destino ancora più tragico: quello di "città fantasma".

Fonte:www.consonno.it


Una delle scritte che accoglieva i visitatori a Consonno, su questa c'è scritto "Qui Consonno tutto è meraviglioso"


Una veduta della stradina che costeggia la galleria dove al suo interno risiedevano i numerosi negozi nel palazzo arabeggiante


Uno dei negozi che non ha più riaperto...


Un ponte in stile cinese, una delle tante costruzioni "strane" che rappresentavano la città, nella mente folle di Mario Bagno

[Modificato da dangerousbadgirl 31/03/2007 16.37]

sery84
00sabato 31 marzo 2007 19:35
Grazie, molto interessante.

Certo mette tristezza vedere una cittadina del tutto abbondonata. Su Conte Bagno c'è poco da dire, d'altronde durante il boom economico e ancor prima nel dopo guerra l'architettura italiana è stata investita dalla fretta e dalla voglia di costruire senza pensare minimamente ai danni all'ambiente, ai monumenti storici, all'estetica: produzione e soldi erano le parole chiave. Il fatto che ci facevo l'anteprima del Festival di Sanremo nella Cosonno dei tempi d'oro dice molto sulla cultura e il modo di pensare dell'epoca.
Chissà che bello però passare una giornata a Cosonno alla fine degli anni '60, in un posto del tutto fuori dal mondo, in una città del tutto irreale.
mj1983
00sabato 31 marzo 2007 22:26
interessante... davvero interessante...

mi chiedo come mai è da 31 anni dove nessuno gli viene l'idea di rimetterla in sesto... non viene usata nemmeno come se fosse un museo, boh
dangerousbadgirl
00sabato 31 marzo 2007 23:38
Re:

Scritto da: mj1983 31/03/2007 22.26
interessante... davvero interessante...

mi chiedo come mai è da 31 anni dove nessuno gli viene l'idea di rimetterla in sesto... non viene usata nemmeno come se fosse un museo, boh



ma infatti c'è una grossa polemica su questa cosa... c'è chi da una parte vorrebbe che tutto venisse raso al suolo e restituire al luogo almeno in parte la natura che non c'è più, un'altra parte invece vorrebbe che Consonno venisse rimessa a nuovo lasciando cmq una zona a testimonianza dello scempio e costruire quindi una sorta di "museo a cielo aperto"... ma si sa in Italia tutto è lento, tutto è lasciato al suo destino e anche una cosa così che magari con un ripristino oggi avrebbe il suo certo fascino, pensate ad una vera mini LasVegas ai giorni nostri in mezzo al verde, non viene assolutamente presa in considerazione... indubbiamente ci saranno problemi geologici non indifferenti visto che dopo le varie deturpazioni il tutto è a rischio di crolli e frane, però se in passato c'era nato un paesino dal niente con tecniche remote, credo che qualcosa oggi la si potrebbe fare... Speriamo che la famiglia che ha ancora i terreni un giorno ritenti una bonifica più sensata e meno speculativa.
dangerousbadgirl
00venerdì 27 luglio 2007 13:14
riporto su, magari qualcuno passa da quelle parti durante le vacanze e può farci un salto e dirci com'è... io spero alla prima occasione di poterci andare...

edit: Che tristezza! Ho letto ora nelle news del sito quanto segue:

1 luglio 2007: purtroppo è successo ciò che si temeva. Un navigatore web ci segnala che nella notte scorsa si è tenuto a Consonno un rave party che ha provocato seri danni. Ne diamo la notizia fortemente dispiaciuti. Nella giornata di oggi effettueremo un sopralluogo a Consonno per cercare di capirne di più. Condanniamo nel frattempo questo gesto riportando il racconto allarmato di colui che ci ha segnalato l'avvenimento: "Segnalo al sito i gravi atti vandalici che hanno colpito nella notte l'ex pensionato e il ristorante. Vetri rotti, porte divelte, graffiti... Un paesaggio davvero triste, e soprattutto ho provato molta rabbia: possibile che nessuna forza pubblica sia intervenuta a disperdere questa gente?E soprattutto ancora stamattina decine di persone che vagabondavano per il complesso (nella notte si è svolto un rave party): drogati, punk... ho avuto veramente paura tant'è che non ho osato scendere dall'auto. Non oso immaginare lo stato d'animo dei pochi abitanti della frazione. Ultima curiosità: erano presenti ben due baracchini che vendevano panini e bibite!! Possibile che ci siano commercianti così senza scrupoli? (Che permessi avranno mai avuto?) Possibile che la proprietà non si faccia avanti denunciando queste persone? Sono senza parole...".

Ci sono altre news aggiornate a pochi giorni fa, purtroppo Consonno è presa di mira a quanto pare per i rave party che di conseguenza portano con se gente senza un minimo di coscienza... Non ho parole! Rovinare un posto simile che ha già patito tanto!
crazy4mike89
00venerdì 27 luglio 2007 13:49
beh è interessante come notizia ma un po terrificante si puo dire ke ha fatto la fine di cernobil....piu o meno non ce piu nessuno
Chiara74
00venerdì 27 luglio 2007 14:20
Re:
dangerousbadgirl, 27/07/2007 13.14:

riporto su, magari qualcuno passa da quelle parti durante le vacanze e può farci un salto e dirci com'è... io spero alla prima occasione di poterci andare...

edit: Che tristezza! Ho letto ora nelle news del sito quanto segue:

1 luglio 2007: purtroppo è successo ciò che si temeva. Un navigatore web ci segnala che nella notte scorsa si è tenuto a Consonno un rave party che ha provocato seri danni. Ne diamo la notizia fortemente dispiaciuti. Nella giornata di oggi effettueremo un sopralluogo a Consonno per cercare di capirne di più. Condanniamo nel frattempo questo gesto riportando il racconto allarmato di colui che ci ha segnalato l'avvenimento: "Segnalo al sito i gravi atti vandalici che hanno colpito nella notte l'ex pensionato e il ristorante. Vetri rotti, porte divelte, graffiti... Un paesaggio davvero triste, e soprattutto ho provato molta rabbia: possibile che nessuna forza pubblica sia intervenuta a disperdere questa gente?E soprattutto ancora stamattina decine di persone che vagabondavano per il complesso (nella notte si è svolto un rave party): drogati, punk... ho avuto veramente paura tant'è che non ho osato scendere dall'auto. Non oso immaginare lo stato d'animo dei pochi abitanti della frazione. Ultima curiosità: erano presenti ben due baracchini che vendevano panini e bibite!! Possibile che ci siano commercianti così senza scrupoli? (Che permessi avranno mai avuto?) Possibile che la proprietà non si faccia avanti denunciando queste persone? Sono senza parole...".

Ci sono altre news aggiornate a pochi giorni fa, purtroppo Consonno è presa di mira a quanto pare per i rave party che di conseguenza portano con se gente senza un minimo di coscienza... Non ho parole! Rovinare un posto simile che ha già patito tanto!



Questo è il motivo per cui in Italia non abbiamo vere e proprie Ghost Town, perchè c'è sempre qualche pirla che si diverte a rompere tutto [SM=x47922] se penso a Calico e altre ghost town disseminate in tutti gli Usa, alcune proprio utilizzate come vere e proprie attrazioni
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