Come avreste aiutato Michael?

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rossijack
00martedì 2 febbraio 2010 08:05
Come,in che modo avreste aiutato Michael a guarire dalla sua solitudine e dal suo malessere se foste stato un suo amico o una persona a lui molto vicina?Mi piacerebbe che ognuno scrivesse il suo parere,anzi direi "sentire",e' capitato ad ognuno di avere un amico in difficolta'ed avere l'insicurezza di aiutarlo nel modo giusto!
Karmessa67
00martedì 2 febbraio 2010 09:46
sto pensando e ripensando...ma nn saprei come avrei potuto aiutarlo!Quello che mi chiedo è...avrebbe accettato il mio aiuto??'nel senso...quanto Michael era "disposto"ad accettare i consigli altrui,in che modo quella parte di sè così complessa era pronta ad accettare l'intromissione di persone esterne !credo che nn fosse una persona facile da aiutare,nn credo che nella sua vita nn abbia avuto persone che nn l'abbiano veramente amato,vedi la madre,ma quanto su di lui sono riuscite ad avere influenza? Te l'avrebbe permesso fino ad un certo punto,credo...senza andare oltre certi limiti...forse gli sarei stata solo vicina senza giudicarlo e facendogli sentire costantemente la mia presenza...se avesse avuto bisogno...ma quanto avrebbe voluro la mia opinione?
Trilly-88
00martedì 2 febbraio 2010 10:41
sposto in "King Of Pop" .
rossijack
00martedì 2 febbraio 2010 10:56
Re:
Trilly-88, 02/02/2010 10.41:

sposto in "King Of Pop" .




Grazie per aver accolto la mia richiesta,Trilly!
(angel66)
00martedì 2 febbraio 2010 12:51
come? cercando di capire il perche' non ad avere una storia sicura in tutti i sensi, di farlo sfogare e cercando di spiegargli che la vita fa schifo ma se la prendi come vieni ti levisa un po' il dolore della solitudine, spiegandogli che l'amore di qualcuno c'e' basta comprendere cme prenderlo e soprattutto vederlo e crederci, non pensare che tutti siano attratte dalla sua fama,(e poi che sono talmente presa da li che gli farei dimenticare tutta la solitudine che ha sofferto in tutti questi anni)
ladythriller
00martedì 2 febbraio 2010 13:25
Bella domanda.

Tra le mie fantasie ricorrenti, più che assistere ad un suo concerto o andare a Neverland, c'è quella di aiutarlo in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo.

Mi immagino al posto di Raymone Bain o di qualche altro stretto collaboratore; sarei stata crudele e spietata con chi anche solo pensava di fregarlo, più serpe e viscida dei suoi nemici.
Lo avrei aiutato non lavorando su di lui, non dicendogli di fare o di non fare qualcosa, ma avrei avuto cento occhi e cento orecchie per difenderlo da chi gli voleva male.
rossijack
00martedì 2 febbraio 2010 13:37
Re:
ladythriller, 02/02/2010 13.25:

Bella domanda.

Tra le mie fantasie ricorrenti, più che assistere ad un suo concerto o andare a Neverland, c'è quella di aiutarlo in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo.

Mi immagino al posto di Raymone Bain o di qualche altro stretto collaboratore; sarei stata crudele e spietata con chi anche solo pensava di fregarlo, più serpe e viscida dei suoi nemici.
Lo avrei aiutato non lavorando su di lui, non dicendogli di fare o di non fare qualcosa, ma avrei avuto cento occhi e cento orecchie per difenderlo da chi gli voleva male.



Credo che tutti avremmo voluto difenderlo ed aiutarlo,la mia discussione parte da questo,mi piace questo confronto tra i vari modi di poterlo fare!
tagea
00martedì 2 febbraio 2010 16:40
Non so se lui si sarebbe fatto aiutare, ma qualche volta sicuramente lo avrei rimproverato e magari anche urlato contro, pur di tirarlo fuori dal suo stato e sarei stata così martellante da farlo cedere per sfinimento.
meryna81
00martedì 2 febbraio 2010 18:19
A volte quando si soffre tanto,non si è disposti a farsi aiutare. Non è per cattiveria o perchè non si vuole uscire da una situazione difficile ma perchè, soffrendo profondamente, si ha paura che chi ci sta vicino possa stare male a sua volta.

Capita (almeno io faccio così) che scatti un meccanisco quasi inconscio di protezione verso le persone a noi piu care (che sono quelle che più ci possono aiutare).

Spesso si è convinti che condividere il dolore di chi soffre sia un modo per far stare meglio questa persona. Nella maggior parte dei casi questo è vero ma, non vale per tutti.

Non vale per me e FORSE non valeva per Michael.

Io, più qualcuno tenta di aiutarmi quando non sto bene (e di periodi brutti ne ho avuti...!), più mi chiudo, mi allontano e soprattutto allontano chi mi vuol bene. Lo faccio per proteggere chi amo.

Non so se per Michael funzionasse così ma, in questo caso, credo che l'unica cosa che farei sarebbe Amarlo incondizionatamente! Gli direi che so che sta soffrendo e che so che fa cose che non condivido e che penso che possano nuocergli. Insomma gli direi (senza cercare di farglielo per forza capire) che, per quanto lui si sforzi di nascondere la verità, io SO. E gli direi che per quanto male possa stare, per quanti sbagli possa fare io lo amo comunque.

Penso che a far stare meglio le persone che sono così (come me intendo) non sia tanto un "qualcosa" che si possa dire o fare, quanto una "connessione" che si deve venir a creare tra la persona che soffre e la persona che gli sta accanto.

Serve un Amore incondizionato, un Amore senza tempo ma soprattutto serve un COLLEGAMENTO con la persona giusta (che può essere un fratello, un amico, un compagno ecc).

Io credo che Michael avesse incontratio persone che lo amavano molto e sinceramente(poche per la verità), ma sono sicura (perchè lo sento anche su di me)che gli sia mancata una persona con cui lui abbia sentito questo "collegamento"...non so come spiegare cosa intendo per collegamento..però è DAVVERO una cosa fondamentale.

Senza questa "connessione" non c'è gesto, non c'è parola, non cè Amore che tenga...ed infatti per Michael...
michaelina96@
00martedì 2 febbraio 2010 20:22
io lo aiuterei,cercando di stargli più vicina possibile(se lui lo vorrebbe)cercando di fargli capire che di momenti brutti nella vita ci sono ma che vanno affrontati a testa alta,non bisogna buttarsi giù,perchè alla fine per chi soffre c'è sempre una ricompensa;di questo ne sono sicura!gli direi che non è solo,che ci sono i suoi figli,SOPRATTUTTO i suoi figli,i suoi fans che lo amano incondizionatamente sempre e comunque e che può contare sull'aiuto di tutti noi,gli direi che cattiveria e ingiustizia sono all'ordine del giorno e che la vita è una dura battaglia ma non ci si deve mai arrendere,perchè i momenti migliori arrivano ma solamente se si riescono a combattere quelli brutti.
in fine gli direi che lo amerei qualunque cosa facesse o accadesse!!!
Micheal'sNewFan
00martedì 2 febbraio 2010 21:17
Io avrei cercato di essergli realmente amica. Avrei cercato di dargli sostegno, facendolo sentire a suo agio, avrei cercato di comprenderlo, di restargli accanto anche solo per non farlo sentire solo.
Senza giudicarlo, criticarlo o tutto il resto, anche solo per vedere insieme un film, un cartone animato o per giocare. Cose che a lui piacevano. Ecco cosa avrei fatto, ci penso spesso a quanto sarebbe stato meraviglioso... [SM=g27821]
"Dangerous boy"
00martedì 2 febbraio 2010 21:37
sicuramente gli avrei consigliato di non fare uso di medicinali e sostanze del genere, perchè possono peggiorare e non migliorare.
Poi magari l'ho avrei fatto distrare un pò da tutti i suoi problemi e dolori, magari giocando un pò assieme o a nascondino, o semplicemente a parlare un pò di noi.
Michael era una persona semplice e più eri te stesso, più lo conquistavi
Victoryfan
00martedì 2 febbraio 2010 22:40
Credo che la prima azione che avrei compiuto sarebbe stata quella di allontanarlo per un pò da L.A.....o comunque cercare di preservarlo dalle fatiche quotidiane....Avrei cucinato, essendo il cibo, per lui come per molti, amore, avrei letto e parlato con lui ma soprattutto ascoltato la sua storia e le sue ragioni, avrei passeggiato con lui e gli avrei chiesto di raccontarmi la sua vita....Insomma sarei stata lì per lui come il giardiniere per un bellissimo giardino.....con molta pazienza perchè, come giustamente ha sottolineato Meryna, ognuno ha i suoi tempi....anche se in tali, difficili situazioni credo si debba agire d'istinto, adattandosi alle circostanze ed al carattere della persona....ricordandosi che in quel momento è fragile, soffre e se ferisce lo fa solo per protteggersi...
rossijack
00mercoledì 3 febbraio 2010 08:17
Re:
Victoryfan, 02/02/2010 22.40:

Credo che la prima azione che avrei compiuto sarebbe stata quella di allontanarlo per un pò da L.A.....o comunque cercare di preservarlo dalle fatiche quotidiane....Avrei cucinato, essendo il cibo, per lui come per molti, amore, avrei letto e parlato con lui ma soprattutto ascoltato la sua storia e le sue ragioni, avrei passeggiato con lui e gli avrei chiesto di raccontarmi la sua vita....Insomma sarei stata lì per lui come il giardiniere per un bellissimo giardino.....con molta pazienza perchè, come giustamente ha sottolineato Meryna, ognuno ha i suoi tempi....anche se in tali, difficili situazioni credo si debba agire d'istinto, adattandosi alle circostanze ed al carattere della persona....ricordandosi che in quel momento è fragile, soffre e se ferisce lo fa solo per protteggersi...



E' bello come ognuno,con la propria sensibilita', propone i suoi "rimedi",ma e' chiaro che nessuno ha la formula magica,magari!Importante,secondo me e' "sentire"l'altro nei suoi bisogni del momento,quando si crea "un collegamento" emozionale" tra due cuori e' difficile che si sbagli!
Arrenuccya
00mercoledì 3 febbraio 2010 14:47
Ricordo che Michael una volta disse che a lui piaceva sentire i pareri e i consigli di tutti,ma che la scelta finale era solo sua.
E credo che fosse così anche per farsi aiutare.
So anche che era molto testardo e non gli piaceva essere contraddetto.
Quindi penso anche io che si sarebbe fatto aiutare,ma con dei limiti.
Se avessi potuto stargli vicino,in qualsiasi ruolo,da amica,figlia,dipendente o magari come ragazza..
l'unica cosa che avrei fatto gli avrei dato Amore.
Lo avrei distratto dalle sue sofferenze,lo avrei fatto divertire,sarei stata notti e notti semplicemente seduta ad ascoltarlo,e quando sarebbe capitato che lui sbagliasse io lo avrei avvisato a cosa andava incontro;
Ma poi avrei lasciato la decisione a lui.
Sarei stata sempre presente in qualsiasi suo bisogno,nelle sue gioie,nei suoi dolori e nelle sue sofferenze.
Penso che se c'è amore,anche amore a livello di amicizia,tutto il resto è una conseguenza. [SM=g27823]
Michael per essere aiutato aveva bisogno di Amore.
tati-a4ever
00venerdì 5 febbraio 2010 15:39
Re:
Arrenuccya, 03/02/2010 14.47:

Ricordo che Michael una volta disse che a lui piaceva sentire i pareri e i consigli di tutti,ma che la scelta finale era solo sua.
E credo che fosse così anche per farsi aiutare.
So anche che era molto testardo e non gli piaceva essere contraddetto.
Quindi penso anche io che si sarebbe fatto aiutare,ma con dei limiti.
Se avessi potuto stargli vicino,in qualsiasi ruolo,da amica,figlia,dipendente o magari come ragazza..
l'unica cosa che avrei fatto gli avrei dato Amore.
Lo avrei distratto dalle sue sofferenze,lo avrei fatto divertire,sarei stata notti e notti semplicemente seduta ad ascoltarlo,e quando sarebbe capitato che lui sbagliasse io lo avrei avvisato a cosa andava incontro;
Ma poi avrei lasciato la decisione a lui.
Sarei stata sempre presente in qualsiasi suo bisogno,nelle sue gioie,nei suoi dolori e nelle sue sofferenze.
Penso che se c'è amore,anche amore a livello di amicizia,tutto il resto è una conseguenza. [SM=g27823]
Michael per essere aiutato aveva bisogno di Amore.



Quoto su tutto.

Michela Jackson 95
00venerdì 5 febbraio 2010 20:37
secondo il mio modestissimo parere Michael non doveva essere aiutato o capito doveva semplicemente essere vissuto per quello che era!!
)andthevillage
00venerdì 5 febbraio 2010 23:32
In entrambi i casi, tra il dire e il fare...
Arrenuccya
00sabato 6 febbraio 2010 14:21
Re:
Michela Jackson 95, 05/02/2010 20.37:

secondo il mio modestissimo parere Michael non doveva essere aiutato o capito doveva semplicemente essere vissuto per quello che era!!


In che senso? Potresti spiegarti meglio? :)


MmoreJ
00sabato 6 febbraio 2010 14:37
io penso che mi sarei limitata a passare il mio tempo con lui.. nel senso.. mi piace passeggiare, andare nei parchi divertimenti, guardare gli animali.. ci sono alcune cose che avremmo potuto fare insieme, lo avrei semplicemente ascoltato quando parlava.. poi stata a lui decidere se lasciarsi aiutare, che in certe situazioni è molto difficile.. io ad esempio non riesco mai ad esprimere veramente i miei sentimenti.. non è facile.. se avessi avuto l'onore di essere una persona a lui vicina ed entrambi fossimo riusciti a lasciarci andare, penso (forse presuntuosamente) che avremmo potuto passare dei bei periodi insieme!! :)
CARLA.62
00sabato 6 febbraio 2010 16:50
La domanda è: cosa avrei fatto io?
Mi verrebbe da dire qualsiasi cosa!!! Ma naturalmente devo convenire con voi che non sarebbe stato facile. Per questo motivo io sarei molto pratica: dalla dipendenza non si esce facilmente, ci sono apposite cliniche e credo che Michael ci abbia provato e forse le uniche persone che avrebbero potuto portercelo sarebbero stati i figli. Solo loro avrebbe ascoltato.
Aimè però ancora troppo piccoli per riuscire nell'intento.
Sarebbe bastato soltanto qualche altro anno....
Sarebbe....... ma non è.... purtroppo.
francs4976
00sabato 6 febbraio 2010 21:38
Re:
"Dangerous boy", 02/02/2010 21.37:

sicuramente gli avrei consigliato di non fare uso di medicinali e sostanze del genere, perchè possono peggiorare e non migliorare.
Poi magari l'ho avrei fatto distrare un pò da tutti i suoi problemi e dolori, magari giocando un pò assieme o a nascondino, o semplicemente a parlare un pò di noi.
Michael era una persona semplice e più eri te stesso, più lo conquistavi




verissimo!
Comunque io gli avrei detto che nn gli servivano le medicine,dove rilassarsi perchè ogni suo concerto è un successo [SM=x47963] e non deve stressarsi!
Poi avrei parlato con lui,raccontato qualche barzelletta,mangiato un gelato con lui,guardato un film,e gli avrei detto che è un'essere umano non un mostro [SM=g27819]
invernizzilaura
00sabato 6 febbraio 2010 22:56
Io penso ke Michael, per farsi aiutare aveva bisogno di potersi fidare veramente. Secondo me lui nn si sentiva capito fino in fondo neanke dalle persone ke gli erano più vicino e forse aprendosi con gli altri pensava di non essere più apprezzato. Aveva bisogno di parlare e di sfogare tutte le sue paure, le sue collere e i suoi dolori con qualcuno ke lo capisse veramente e ke comprendesse il suo stato d'animo. Quando ci si trova in queste situazioni spesso ci si kiude in sè stessi ed è bruttissimo e purtroppo sè come ci si sente.
Se avessi potuto aiutarlo, gli avrei fatto capire ke si poteva fidare di me, in modo ke si liberasse di tutte le sofferenze ke ormai da troppo tempo lo invadevano, gli avrei fatto capire ke nn era solo e soprattutto nn avrebbe più avuto paura di essere giudicato.
Poi l'avrei fatto distrarre, guardando film, portandolo al Lunapark e standogli sempre vicino, nei momenti sereni e anke quando avrebbe avuto bisogno di sfogarsi. Lo avrei aiutato nei momenti di bisogno e nn avrei più permesso a nessuno di farlo soffrire danneggiano la sua immagine o accusandolo di reati ke nn ha mai commesso.
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