Ciao Michael... I Love You More!

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00sabato 4 luglio 2009 10:00
La sera del 25 Giugno 2009 ero al PC, come ogni sera.
Navigando ho letto la notizia del presunto arresto cardiaco… Michael Jackson ha avuto un infarto. Si, vabbè… due giorni fa aveva il cancro, il mese scorso il polso bionico e di tanto in tanto gli cascava il naso… ora l’infarto. Abituata alle idiozie dei giornali ci ho creduto relativamente. Eppure in quella notizia c’era qualcosa di diverso, di sinistro, di terribilmente vero. Non so perché, ma quella sera sono andata a letto con un brutto presentimento addosso…

La mattina del 26 mi sono svegliata e ho acceso il cellulare. C’erano due messaggi delle mie cugine… entrambe volevano sapere se avevo già sentito quella che loro hanno definito “ la terribile notizia “. Un brivido… oddio no… mi sono fiondata sul telecomando e ho acceso la TV… il caso ha voluto che si accendesse proprio su MTV… ecco Michael, un suo video, non ricordo quale… il video in questione stava finendo e io mi sono trovata davanti alla schermata nera… Michael Jackson 1958 – 2009.

No, no, no… continuavo a ripeterlo, incredula.
Michael è morto. Michael? Michael Jackson? Morto?
Non è possibile… non ci credo…

Ho acceso anche il PC. La morte di Michael era ovunque, in tutte le lingue, su tutti i siti. I forum straripavano di messaggi di incredulità, dolore, rabbia… la homepage di Facebook era un tutt’uno di suoi video, links, foto… Michael Jackson, Michael Jackson… non lo sentivo nominare cosi tanto dai tempi di Bad.

Il tempo di capire, di rendersi conto…

Michael è nella mia vita da oltre vent’anni. Iniziai ad amarlo da bambina, avevo 10 anni. In quegli anni lui era un Dio, venerato, osannato, ovunque si parlava di lui! Era il 1987 e la sua musica impazzava nelle radio, la sua faccia era su tutti i giornali e io lo sognavo ad occhi aperti. Avevo le sue foto, il suo libro e le sue cassette sempre nel walkman. Si può dire che lui e Madonna mi hanno insegnato l’inglese! Negli anni me ne sono un po’ distaccata ma non ho mai smesso di ascoltarlo e di provare affetto e ammirazione per lui. Quando lo accusarono di aver commesso quegli atti che non voglio nemmeno nominare non ci ho creduto neanche per un secondo. Ricordo di aver detto queste testuali parole “ Non ci credo nemmeno se lo vedo “.

Michael… quando avevo 10 anni era qualcosa di immenso, di magico per me. Lo amavo, lo sognavo, pensavo a lui tutto il giorno. Fantasticavo, immaginavo di incontrarlo… e ne parlavo sempre con le mie cugine, Cristina e Valentina, anche loro sue fans. Inventavamo storielle su di lui e ridevamo da morire. Ho cosi tanti ricordi… Valentina aveva una videocassetta con uno special registrato dalla televisione. L’abbiamo consumata, la guardavamo in continuazione. Volevamo ballare come lui e ci provavamo… Valentina si ruppe le unghie di entrambi gli alluci per imitare il suo storico salto sulle punte. E poi venne in concerto a Roma ma io ero troppo piccola. Ricordo che piansi, piansi… cosa non avrei dato per poterlo vedere.

Cosa non darei adesso per potermi svegliare domattina e leggere sui giornali che era tutta una bufala, l’ennesima sciocchezza dei tabloids o addirittura l’ennesima stranezza di Michael… ma non è cosi e nonostante siano passati diversi giorni è ancora difficile da accettare. Michael Jackson è morto, non c’è più. Sembra un’assurdità.

Chi mi conosce sa che ho la mia triade di idoli: Madonna, Michael e Alice Cooper.
Ognuno di loro è importante per un motivo diverso e ognuno di loro suscita in me emozioni diverse.
Madonna è la diva, bella e stronza, con la sua musica orecchiabile e i suoi abiti scintillanti. La ammiro e la invidio ma non la amo come persona… è troppo fredda e calcolatrice, troppo opportunista e arrampicatrice. La stimo comunque per la sua ambizione e per la sua ferrea volontà. E’ una grande a modo suo.

Alice Cooper è un mostro sacro del rock, macabro e ironico, divertente e agghiacciante sul palco, gentile e saggio nella vita. Un padre di famiglia che veste i panni del pazzo sadico sul palco e sa molto bene come staccare la sua persona dal suo personaggio. Un tipo a posto, una bella persona. Grande musica.

Michael Jackson era… no, scusate, Michael Jackson è il più “emotivo” dei miei idoli. E’ colui che tocca le mie corde più intime, colui che emana amore tra le note, colui che mi fa fermare a riflettere e a sognare… è il bambino intrappolato in un corpo da adulto, un corpo che è stato la sua fortuna e la sua condanna. Fortuna perché era bellissimo, perché la sua danza era pura magia, perché sapeva muoverlo come nessun altro al mondo. Condanna perché non ha saputo accettarlo e si è fatto del male. Condanna perché aveva una malattia che la stampa e i critici hanno volutamente ignorato perché si sa, per vendere bisogna fare sensazionalismo, bisogna spararle grosse… e “sbiancato chirurgicamente” fa vendere di più che “affetto da vitiligine”. Ma lui la vitiligine l’aveva e si vede, ci sono molte foto in cui è palese che ce l’aveva.
La sua fragilità, il suo amore per i bambini… era un amore cristallino, pulito e vero. Michael non era trasparente, non era ovvio, non era scontato. Michael bisognava capirlo e non tutti ci sono riusciti. Io si. Ricordo che da piccola sognavo di conoscerlo, di stare a casa con lui, di stare insieme sotto le coperte a bere latte caldo e leggere o guardare la TV… nel 2003, durante un intervista con un giornalista che mi rifiuto di nominare per non fargli una pubblicità che non merita, Michael, riferendosi ai bambini che andavano a trovarlo, disse questo… quando dici letto pensi al sesso ma non è cosi, il sesso non c’entra niente. Io rimbocco loro le coperte, leggiamo una storia e la mattina dopo preparo latte caldo e biscotti. E’ tutto cosi dolce.
Fu li che capii ed ebbi la conferma di ciò che pensavo. Avevo capito cosa intendeva, avevo capito il suo modo di vedere e di amare. Michael era innocente, era l’essere umano più innocuo del mondo. Michael era prezioso.
La sua Neverland… una casa, un parco, un mondo di favole. Si, da una parte quelle statue e quei giochi davano una sensazione di solitudine e di dolore ma dall’altra Michael ha sempre reso quel luogo speciale. Invitava gente, bambini. Si correva, si rideva, si giocava. Finchè l’avidità e i soldi non hanno infranto tutto. Le accuse, gli attacchi, le falsità… Neverland è stata dipinta come un posto maledetto, in cui succedevano cose ignobili. Non era vero niente ma intanto… la magia si era spezzata, l’innocenza di Michael era stata sporcata, macchiata. Per sempre. Non l’ha più voluta quella casa. Non era più la sua casa, il suo mondo. Cosi come lui non era più il Michael Jackson di prima. Il sorriso si era spento, gli occhi non brillavano più e le uniche notizie che si leggevano su di lui erano pettegolezzi, voci, illazioni, sciocchezze.

Proprio quando si stava rialzando è caduto per sempre, lasciandoci increduli, confusi e addolorati.
Michael non era una star qualsiasi e noi non siamo fans qualsiasi… siamo legati a lui perché lui ci ha sempre fatto sentire importanti e amati. Non eravamo solo quelli che comprano i dischi e fanno salire il conto in banca. Eravamo i suoi amici, la sua famiglia. Cosi ci ha sempre fatto sentire. Non è semplice spiegarlo a chi ti guarda e non capisce il perché di tanto dispiacere… era solo un cantante, mica lo conoscevi… non si può spiegare una cosa cosi, non si può nemmeno tentare di esprimerlo a parole. Era un volto, una voce, una presenza costante, anche se non c’era fisicamente. Era nei pensieri, era nell’autoradio, nel lettore mp3, nel computer, nel televisore, nelle foto sul muro. Era nel cuore, nei pensieri, nei ricordi di una vita.
E’ difficile credere che non ci sia più.

Dal 25 Giugno 2009, Michael è entrato nella leggenda. Ora è accanto a Elvis, a Marylin, a Freddie e alle altre grandi personalità che hanno continuato ad esistere e a emozionare anche dopo la loro scomparsa.
Perciò ragazzi, mettete un suo CD, ascoltatelo, cantatelo, guardatelo, raccontatelo, vivetelo… non c’è modo migliore di ricordarlo che questo, attraverso la sua arte, la sua musica, la sua danza. La magia di Michael è immortale, ci ha lasciato un tesoro.

Ciao Michael… I Love You More.
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