Ciao a tutti! :hihi: :hihi: :hihi:
felice di conoscervi, o meglio…io già vi conosco, vi leggo da parecchio, ma solo ora ho deciso di unirmi a voi ..…è strano come alle volte gli eventi tragici riescano ad aggregare le persone.
Permettetemi di esporre alcune riflessioni, senza alcun intento provocatorio, ci mancherebbe altro… non è proprio il momento, mi piacerebbe però poter avere una vostra opinione.
Come immaginavo, la maggior parte dei fan non accetta neanche lontanamente la possibilità di colpevolezza da parte di Michael, un’ altra parte, invece, si è subito premunita di avvisare che, in caso contrario, rinchiuderebbe sotto chiave i suoi cd, perché non si può amare la musica di un pedofilo.
Il fatto che MJ ci abbia più di una volta dimostrato la nobiltà del suo animo, forse più che attraverso la sua arte, attraverso la sua dolcezza, la sua ingenuità o la sua sensibilità verso i più piccoli, non per forza deve rendere incompatibili o inimmaginabili le accuse che gli vengono rivolte.
Chi lo ama, apprezza soprattutto la particolarità del personaggio, direi l’ unicità, e questa unicità scaturisce proprio da una vita “off the wall”, vissuta da una postazione che nessun altro ha mai occupato. Michael vive tra i bambini, è uno di loro e con lo stesso candore e semplicità ragiona come loro. Non vi è mai balenata l’ idea che una persona tanto distante dalla realtà abbia potuto trasferire in questo suo mondo anche la sua sfera sessuale e affettiva? Non vi siete mai chiesti se una persona circondata continuamente da bambini e che come tale si identifica, si sia potuto innamorare di un altro bambino? Di un individuo con i suoi stessi interessi, con cui sta bene insieme, col quale disquisisce di videogames, guarda cartoons e scorrazza per le montagne russe di Neverland ? Esattamente nello stesso modo con cui un quindicenne si sente innamorato di un quindicenne ( …più o meno) o un quarantenne maturo di un altro quarantenne maturo . E se ricercasse quel contatto affettivo e spirituale che soltanto un rapporto sessuale può dare?
La mia è soltanto una remota, triste e spero improbabile ipotesi, però dobbiamo considerare che l’ unicità delle esperienze che hanno formato Michael, oltre ad aver generato un’ indiscutibile originalità artistica potrebbero anche avere creato qualche triste scherzo del destino, nel quale si è trovato, tutto solo, imprigionato. Interpretare sempre e soltanto in chiave romantica o favolistica ogni aspetto del suo comportamento non è certamente corretto.
Se Michael fosse ritenuto colpevole, e spero vivamente di no, saremmo in grado di scindere gli aspetti dovuti a sue precise responsabilità da quelli dovuti a una situazione patologica o comunque inusuale nella quale si è trovato suo malgrado coinvolto? Quanto dovremmo incazzarci e quanto compatire una persona, senza dubbio buona d’animo, ma con disturbi psichici, schiacciato da un talento e da un successo più grandi della sua personalità, una persona confusa, divinizzata, utilizzata e poi triturata dalle folli leggi del consumismo mediatico, dal mobbing collettivo, una persona ancora incapace di esprimere una propria identità, di conciliarla con quella della megastar, di esprimere una sessualità compiuta, di accettare di riconoscersi finalmente in un solo viso. Genio. nevrosi creativa e nevrosi esistenziale, tutti elementi che purtroppo spesso coesistono.
Tra le varie dichiarazioni di difesa di alcuni giorni una mi è piaciuta particolarmente, e più si è avvicinata alle mie idee: quella di Pavarotti e consorte: ”Non farebbe mai INTENZIONALMENTE del male ad un bambino”. Ma MJ, con la sua personale visione di ciò che è giusto e ciò che non lo è, è in grado di concepire gli effetti negativi di un (eventuale) siffatto comportamento? O per lui sarebbe sufficiente che la cosa venisse perpetrata senza violenza fisica?
LWMJ ci ha mostrato un profondo lato umano di Michael, ma anche una situazione di disturbo mentale da non sottovalutare, molti fans, purtroppo, sciolti e “accalappiati” dalla sua incredibile dolcezza non se ne sono ancora accorti. Ma una persona che manifesta l’ esigenza di diventare padre girando per la casa con un bambolotto tra le mani è in grado di comprendere gli effetti di abuso sessuale? anche se perpetrato con apparente dolcezza? Un bambino quale è lui, sa comprendere queste cose ? Un artista che per deformazione professionale è portato a non intellettualizzare, a non pensare, ma a seguire l’ ispirazione (a suo dire comunicata da Dio) o la sensazione del momento, quanto può essere incline a resistere ad uno stimolo?
Michael a parte, la pedofilia in sé è una terribile malattia, una triste realtà che colpisce persone incapaci di relazionarsi con la società, o chi a sua volta è stato vittima di attenzioni sessuali in tenera età. Proprio per questo richiede la massima attenzione, ma non il disgusto indistinto dell’opinione pubblica, o il clima di caccia al mostro. Non è la loro condizione che merita il nostro giudizio, ma la loro volontà (o capacità) di affrontare tale situazione, di uscirne e la loro determinazione affinchè non siano altri a dover pagare per la propria malattia. Esiste una complessa varietà di casi umani, non ci sono soltanto i criminali, ma anche persone silenziose che vivono con rimorso un’ intera esistenza, incapaci di controllarsi o di confidarsi e chiedere aiuto. Esiste anche chi è in analisi da anni ed è riuscito ad uscirne.
Se Michael risultasse colpevole so già che l’opinione pubblica, ma anche una buona parte dei fans, lo affiancherà indistintamente a pedofili del calibro del mostro di Marcinelle, quello che sotterrava le vittime in cantina dopo averle violentate, tagliate e torturate con un coltello, ma ciò è profondamente ingiusto.
Bogar