Berlusconi: strozzare chi girò La Piovra

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angelico
00domenica 29 novembre 2009 11:32
La procura di firenze: «La nuova inchiesta riguarda uno degli esecutori»
«Berlusconi e Dell'Utri non indagati»
Il premier: «Mafia? Voci infamanti»
Lo sfogo del Cavaliere davanti ai giovani del Pdl:
«Strozzerei chi fa libri e film come "La Piovra"»


Silvio Berlusconi (Fotogramma)
Silvio Berlusconi (Fotogramma)
FIRENZE - «Berlusconi e Dell'Utri non sono indagati per mafia». I pm di Firenze smentiscono le indiscrezioni pubblicate da Il Giornale e Libero e soprattutto le voci di un imminente avviso di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio. «Non è vero» ha dichiarato ai cronisti il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi. Lo stesso Cavaliere bolla come «infondate e infamanti» le accuse di un suo presunto coinvolgimento nelle stragi di mafia. «Non capisco - ha detto Berlusconi davanti ai giovani del Pdl - come si fanno a pensare cose del genere e quali sarebbero state le mie motivazioni». Poi ha aggiunto: «Se trovo chi ha fatto le nove serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia facendoci fare brutta figura nel mondo giuro che lo strozzo». E poco dopo, nel suo intervento all'aeroporto di Olbia: «Tu, Vito (Riggio, presidente dell'Enac, ndr), hai parlato prima dei problemi con la mafia. E che problema c'è? Ci sono io. Nella vita bisogna sorridere, ci vuole ottimismo...» (Berlusconi ha anche ironizzato sulle richieste economiche avanzate dalla moglie Veronica Lario per il divorzio. Rivolgendosi dal palco al presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, il premier ha detto: «Non inviterò più a cena Palenzona perché dopo le richieste per il divorzio della mia signora non so se potrò permettermi un menù adatto a lui...»).

FIRENZE - A proposito delle inchieste sulle stragi del '93-'93, secondo quanto spiegato dalla procura la nuova indagine di Firenze riguarda uno degli esecutori. «C'è un modello 21 - ha dichiarato Quattrocchi - che riguarda residue posizioni di soggetti che, secondo noi, non sono stati raggiunti a suo tempo da quanto giovava per la pronuncia di una sentenza. Era rimasto fuori qualcuno, stiamo cercando di individuarlo, e abbiamo buonissime speranze di farlo». Quattrocchi ha precisato che si tratta di «fatti passati in giudicato, che non precludono la rivisitazione di altre responsabilità», ed ha aggiunto: «Stiamo rivedendo tutto il contesto perché emergono responsabilità su uno degli esecutori».

PALERMO - E alla procura di Palermo? «Capisco perché da Firenze abbiano smentito la notizia: era stato scritto che li avevano iscritti loro. Su di noi nessuno l'ha scritto e quindi non diciamo niente»: è quanto afferma ad Apcom il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia.

L'INCHIESTA - Venerdì il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti aveva smentito categoricamente che Berlusconi fosse indagato. Un intervento che si era reso necessario dopo gli ultimi boatoas riguardanti presunte iniziative giudiziarie nei confronti del premier dopo le affermazioni di Gaspare Patuzza. Il pentito, davanti ai magistrati della procura di Firenze che hanno riaperto l'indagine, archiviata nel 1998, sulle stragi di mafia del 1993 - l'attentato agli Uffizi a Firenze, le bombe a Roma e in via Palestro a Milano, il fallito attentato allo stadio Olimpico della capitale --, ha parlato in una serie di verbali di contatti fra i suoi capi e la politica. In particolare, in un verbale del giugno 2009 - stralci del quale sono stati pubblicati in questi giorni da diversi quotidiani - il pentito racconta di un incontro con il suo capo, il boss condannato all'ergastolo Giuseppe Graviano, in un bar di via Veneto a Roma nel gennaio 1994, nel quale gli venne detto che «tutto è chiuso bene con i politici, abbiamo ottenuto quello che cercavamo» e che la loro controparte era rappresentata da Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. I verbali di Spatuzza sono stati trasmessi dalla procura di Firenze a quella di Palermo, dove si sta svolgendo il processo d'appello a Dell'Utri, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, che in primo grado è stato condannato dal Tribunale a nove anni di carcere. Il pentito deporrà il prossimo 4 dicembre nell'aula bunker di Torino dove, per motivi di sicurezza, si trasferirà la Corte d'Appello palermitana.


28 novembre 2009(ultima modifica: 29 novembre 2009)



www.corriere.it/politica/09_novembre_28/berlusconi_utri_non_indagati_firenze_50d7f4b2-dc0f-11de-abb8-00144f02aa...
Antonella-60
00domenica 29 novembre 2009 12:04
Ormai questo essere non ha più nessun ritegno.....il problema è che c'è gente che lo ha votato e forse continuerà a farlo.
Wendy.73
00domenica 29 novembre 2009 12:21
bell'esempio di democrazia!!
danyblack
00domenica 29 novembre 2009 13:07
Davvero che schifo!
angelico
00domenica 29 novembre 2009 13:08
scusate.....ma cosa deve dire una persona che ha costruito il suo impero finanziario sui soldi della mafia!....(riciclaggio di denaro sporco)

Beat it
00domenica 29 novembre 2009 14:04
mmm

Se si vuole sconfiggere la mafia davvero bisogna fare quello che chiese poco tempo prima di essere ucciso a via D’Amelio il giudice Paolo Borsellino:

«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene»



danyblack
00domenica 29 novembre 2009 16:59
parlare senza omertà
Miss_Jackson
00domenica 29 novembre 2009 17:43
Re:
Wendy.73, 29/11/2009 12.21:

bell'esempio di democrazia!!




Con Berlusconi c'era da aspettarselo...

bubbl€$
00giovedì 3 dicembre 2009 00:07
ma lo sapete che poco dopo ha raccontato un'orribile barzelletta sulla mafia? non scherzo....
ma come gli viene in mente di proporre barzellette ad ogni occasione? ma che demente è? è proprio un vecchio rincoglionito!

ad ogni modo la frase sulla PIOVRA e tante altre frasi passate dimostrano come Berlusconi sia arido e rozzo intellettualmente!
ha scarsa cultura e si vede. un Presidente del Consiglio secondo me dovrebbe avere una cultura decente.

che dire del giudizio di DELL'UTRI e BERLUSCONI su Mangano, definito "un eroe"? se lui è un eroe allora Falcone e Borsellino chi sono?
il solo dire che è un eroe prevederebbe minimo minimo le dimissioni in un altro paese, dato che MAngano fa parte di quell'associazione che si è macchiata del sangue di Falcone,Borsellino, moglie di Falcone, scorta + innumerevoli uomini e donne e bambini(vedi il caso di Mauro Rostagno, il generale Dalla Chiesa, ecc.).
l'associazione a cui mi riferisco ovviamente è la mafia, e Mangano, un boss mafioso è stato uno stalliere nella villa di Berlusconi ad Arcore(credo fosse lì) per anni. ovviamente Mangano non faceva il lavoro dello stalliere, ma aveva solo bisogno di un posto sicuro dove stare.
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