A "Mattino Cinque" intervista al rabbino Shmuley

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caroline_jacko
00lunedì 15 febbraio 2010 09:39
si parlava del libro che ha scritto il rabbino su michael
Non sono riuscita avederla tutta ma quel poco che ho sentito il rabbino parlava bene di Michael.ha parlato del difficile rapporto col padre, delle accuse e dei troppi medicinali che Michael prendeva a causa dei medici.se lo avete visto raccontate qualcosa in più.
tagea
00lunedì 15 febbraio 2010 09:50
Per le accuse di pedofilia ha detto che lui non ha mai creduto che Michael potesse molestare un bambino e che l'unico suo errore è stato quello di aver dormito insieme ai bambini. Dei suoi figli ha detto che è stato un bravissimo padre premuroso e che rispondeva a tutte le loro domande e che li amava molto. Per quanto riguarda la sua morte ha detto che Murray era un medico ed il dovere di un medico a certi limiti è quello di dire basta al proprio paziente
rossijack
00lunedì 15 febbraio 2010 09:54
Giusto...almeno dopo un po' di bei soldi guadagnati sulle sue spalle almeno parla bene di Michael,e' gia' qualcosa per cambiare l'opinione della gente!
luli.de
00lunedì 15 febbraio 2010 11:17
l'ho visto anch'io e l'intervento del rabbino mi è piaciuto, unica pecca quando ha detto che il suo libro sarebbe servito per fugare i sospetti nei confronti di Michael dei suoi fans. Sospetti?? Di che! [SM=g27820]
Nel complesso comunque un bel discorso, Murray, dice Shmuley Boteach, aveva il dovere di dire NO se anche Michael insisteva per avere i medicinali. Nel servizio introduttivo, con immagini di Michael, dell'elicottero, di Murray e telefonata al 911, è stata nominata la vitiligine, buono che si continui a chiarire questo punto importante.
Il rabbino ha anche detto riguardo il rapporto di Michael con le donne ed in particolare alla domanda della conduttrice circa un rifiuto di Michael a Cindy Crawford (domanda idiota!) che lui fin dai 5 anni faceva spettacoli in club dove si facevano streep tease quindi era cresciuto con un concetto di donna un po' lascivo, comunque sostiene il rabbino che Michael aveva un buon rapporto con le donne sebbene fosse sospettoso (e ne aveva ben donde).
Padre eccellente, uomo che cercava solamente amore, voleva solo essere apprezzato dalla gente.
Ha detto anche che lui voleva far rientrare Michael nella normalità ma era proprio la sua singolarità a renderlo una celebrità.
Ha sostenuto che Michael aveva autorizzato la pubblicazione del libro. Mi ha fatto piacere che nonostante tutto il libro sia stato inquadrato solo 2 volte.
rossijack
00lunedì 15 febbraio 2010 11:48
Ma quando mai aveva autorizzato la pubblicazione del libro!Se fosse stato cosi' perche' ha aspettato la sua morte?I soldoni piacciono anche ai rabbini!
Mercurina89
00lunedì 15 febbraio 2010 12:40
Re:
rossijack, 15/02/2010 11.48:

Ma quando mai aveva autorizzato la pubblicazione del libro!Se fosse stato cosi' perche' ha aspettato la sua morte?I soldoni piacciono anche ai rabbini!




Come ha affermato Shmuley in più di un'occasione, mi sembra anche nell'introduzione al libro, Michael aveva registrato quelle conversazioni con l'intenzione precisa di contribuire a "riabilitare" o comunque mostrare la sua vera figura, sapendo bene che quei dialoghi erano registrati e che Shmuley ne avrebbe voluto pubblicare poi una parte.

Poi i rapporti tra i due si raffreddarono e quindi il rabbino non pubblicò più nulla.
Aryn
00lunedì 15 febbraio 2010 12:58
Re: Re:
Mercurina89, 15/02/2010 12.40:




Come ha affermato Shmuley in più di un'occasione, mi sembra anche nell'introduzione al libro, Michael aveva registrato quelle conversazioni con l'intenzione precisa di contribuire a "riabilitare" o comunque mostrare la sua vera figura, sapendo bene che quei dialoghi erano registrati e che Shmuley ne avrebbe voluto pubblicare poi una parte.

Poi i rapporti tra i due si raffreddarono e quindi il rabbino non pubblicò più nulla.



sarà anche vero ma ha aspettato proprio la morte di MJ, guarda caso..
Io ho letto il libro del rabbino, e per molti punti è anche interessante, bello, però 'sto tizio è più interessato alla notorietà e ai soldi di quanto voglia far credere, ed è molto squallida come cosa.

Doveva star vicino a MJ quando veramente serviva, mò se lo può mettere dove non batte il sole.... e scusate se son acido ma quando ce vò ce vò.

maricajackson
00lunedì 15 febbraio 2010 13:11
quoto ogni tua singola parola
Mercurina89
00lunedì 15 febbraio 2010 13:18
Re: Re: Re:
Aryn, 15/02/2010 12.58:





Doveva star vicino a MJ quando veramente serviva.





Sono assolutamente d'accordo; d'altra parte nel libro noto comunque in alcuni punti un certo pentimento per il fatto di essersi allontanato da Michael e per non aver risposto nuovamente alla sua richiesta di aiuto questo quest'ultimo lo pregò di ritornare a collaborare insieme.
"Dangerous boy"
00lunedì 15 febbraio 2010 14:07
grazie mille per la segnalazione.
francescalily
00lunedì 15 febbraio 2010 14:52
ragazzi se andate su video mediaset si trovano tutte le puntate di mattino 5! ho appena controllato x ora c'è fino a quella di venerdì 12 magari più tardi o domani la mettono!!

questo il link

www.video.mediaset.it/

io avevo la tv accesa questa mattina ho visto che c'era il rabbino ma nn ho potuta vederla xke stavo uscendo ed ero in ritardo, avevo un esame all'uni!!
"Dangerous boy"
00lunedì 15 febbraio 2010 14:53
grazie per la segnalazione francescalily.
alex 6112
00lunedì 15 febbraio 2010 14:54
Io non ho fatto in tempo a vedere il tg, ma stamattina ho seguito "Mattino cinque".
Mi ha fatto piacere vedere che finalmente qualcosa si sta smuovendo , voglio dire che finalmente i media stanno cominciando a diffondere la verita' e a riabilitare la figura di Michael uomo .
Ma non mi faccio illusioni, ci saranno sempre persone che non crederanno ,per il semplice fatto che questa verita' e' venuta fuori soltanto dopo la sua morte .
Peccato non se ne siano accorti prima, peccato che dire che una persona e' innocente non faccia scoop, peccato che conviene a tutti cavalcare l'onda emotiva di questi mesi...

Dovrebbero esserci piu' trasmissioni che si interessino a questo,
dovrebbero far chiarezza e luce una volta per tutte,e diffondere la verita' , anche se non porta soldi...


...utopia ?

Speriamo di no, speriamo che davvero qualcosa si muova per il verso giusto , una volta tanto...

Ciao ALEX

francescalily
00lunedì 15 febbraio 2010 14:55
non c'è di che!! [SM=g27823]
Aryn
00lunedì 15 febbraio 2010 15:05
Re: Re: Re: Re:
Mercurina89, 15/02/2010 13.18:




Sono assolutamente d'accordo; d'altra parte nel libro noto comunque in alcuni punti un certo pentimento per il fatto di essersi allontanato da Michael e per non aver risposto nuovamente alla sua richiesta di aiuto questo quest'ultimo lo pregò di ritornare a collaborare insieme.




troppo comodo... poi alla fine dice che è stato un bene essersi allontanato, che non voleva vivere di luce riflessa, che MJ non doveva fare i concerti al Madison ecc.

Per molte cose lo apprezzo anche ma fondamentalmente mi sta sulle balle, e manco poco, professa tante cose e poi il perdono e la carità cristiana manco sa dove stan di casa.... è fortunato che non c'ero alla convention va. [SM=x47978]
Valerie77
00lunedì 15 febbraio 2010 15:10
Il libro l'ho letto anch'io e vi assicuro che questa visione paradisiaca non salta affatto fuori.
Anzi,il fatto in se che non imputi minimamente il suo declino(come uomo intendo ed intende)alle accuse del 1993 e seguito,ma ad una sorta di autodistruzione personale esclusiva,come se secondo lui avesse dovuto accettare di comportarsi come una società,dichiaratamente malata,invece di costruirsi delle regole tutte sue,la dice lunga
Tante incongruenze ed in più punti fa delle deduzioni che poi si rivelano l'esatto opposto di quanto ha detto.
Michael non beveva vino ne alcolici,ma il fatto che la voce di una persona a lui vicina gli dica che durante il periodo del processo mixava medicine con vino gli fa pensare che si sia impegnato molto a fargli credere di non essere un bevitore quando lo era,ed erano alti anni,e che quindi abbia mentito,piuttosto che pensare che forse,dato il periodo durissimo forse anche l'alcool fosse entrato in un secondo momento nella sua vita.
E questo è solo un esempio,il libro è pieno di queste questioni..
Lo trovo...assurdo!!
Victoryfan
00lunedì 15 febbraio 2010 16:01
Re:
Valerie77, 15/02/2010 15.10:

Il libro l'ho letto anch'io e vi assicuro che questa visione paradisiaca non salta affatto fuori.
Anzi,il fatto in se che non imputi minimamente il suo declino(come uomo intendo ed intende)alle accuse del 1993 e seguito,ma ad una sorta di autodistruzione personale esclusiva,come se secondo lui avesse dovuto accettare di comportarsi come una società,dichiaratamente malata,invece di costruirsi delle regole tutte sue,la dice lunga
Tante incongruenze ed in più punti fa delle deduzioni che poi si rivelano l'esatto opposto di quanto ha detto.
Michael non beveva vino ne alcolici,ma il fatto che la voce di una persona a lui vicina gli dica che durante il periodo del processo mixava medicine con vino gli fa pensare che si sia impegnato molto a fargli credere di non essere un bevitore quando lo era,ed erano alti anni,e che quindi abbia mentito,piuttosto che pensare che forse,dato il periodo durissimo forse anche l'alcool fosse entrato in un secondo momento nella sua vita.
E questo è solo un esempio,il libro è pieno di queste questioni..
Lo trovo...assurdo!!



E' già assurda la dedica iniziale ai figli....
rossijack
00lunedì 15 febbraio 2010 16:19
Re:
alex 6112, 15/02/2010 14.54:

Io non ho fatto in tempo a vedere il tg, ma stamattina ho seguito "Mattino cinque".
Mi ha fatto piacere vedere che finalmente qualcosa si sta smuovendo , voglio dire che finalmente i media stanno cominciando a diffondere la verita' e a riabilitare la figura di Michael uomo .
Ma non mi faccio illusioni, ci saranno sempre persone che non crederanno ,per il semplice fatto che questa verita' e' venuta fuori soltanto dopo la sua morte .
Peccato non se ne siano accorti prima, peccato che dire che una persona e' innocente non faccia scoop, peccato che conviene a tutti cavalcare l'onda emotiva di questi mesi...

Dovrebbero esserci piu' trasmissioni che si interessino a questo,
dovrebbero far chiarezza e luce una volta per tutte,e diffondere la verita' , anche se non porta soldi...


...utopia ?

Speriamo di no, speriamo che davvero qualcosa si muova per il verso giusto , una volta tanto...

Ciao ALEX





[SM=g27811] Cara,io ci credo e sto combattendo per questo,piano piano....abbi fede!
Alejean
00lunedì 15 febbraio 2010 17:10
Re: Re: Re:
Aryn, 15/02/2010 12.58:



sarà anche vero ma ha aspettato proprio la morte di MJ, guarda caso..
Io ho letto il libro del rabbino, e per molti punti è anche interessante, bello, però 'sto tizio è più interessato alla notorietà e ai soldi di quanto voglia far credere, ed è molto squallida come cosa.

Doveva star vicino a MJ quando veramente serviva, mò se lo può mettere dove non batte il sole.... e scusate se son acido ma quando ce vò ce vò.





Pienamente daccordo! L'ho visto pure io stamattina.. Ha detto cose giuste tranne definirlo "non normale" che può essere inteso in tanti sensi e sopratutto ad un pubblico ancora pieno di preconcetti e dubbioso, non so cosa ne hanno tratto da questa definizione!
Mi fa tanto male vedere che si arricchiscono sulla sua pelle, sulle sue passate sofferenze.. Credo non sia giusto.. Il discorso fosse stato giusto non propagandando il suo libro!
aurora.69
00lunedì 15 febbraio 2010 17:15
Raga' vi riporto l'intervista, a chi fa piacere, leggete e commentate

Michael Jackson, parla il rabbino Shmuley Boteach
15/02/10 ore 12:10

Oggi a Mattino cinque in esclusiva, Federica Panicucci ha ospitato in studio il rabbino Shmuley Boteach, confidente e amico intimo di Michael Jackson, che ha scritto Il libro che Michael Jackson avrebbe voluto farti leggere e che raccoglie le confidenze che la pop star gli ha fatto tra l’agosto del 2000 e l’aprile del 2001.

“Io sono un amico di Michael, non un suo fan. Abbiamo fatto questo libro per far conoscere cosa c’era nel cuore di Michael Jackson. La tragedia della vita di Michael è che lui aveva una fama mondiale, ma, al tempo stesso, ci sono delle cose che non si sanno, delle cose che a lui non piacevano; la sua celebrità è diventata una prigione per lui. Gli dicevo sempre che se avesse avuto la possibilità di parlare con la tua voce, tutti i fan avrebbero capito la sofferenza che ha provato da bambino", ha detto il rabbino.

Per poi aggiungere: "da piccolo suo padre gli ripeteva che era brutto: Michael voleva avere un rapporto affettuoso con suo padre e mi diceva che tutto quello che aveva fatto nella sua carriera lo aveva fatto per essere amato e per sentirsi amato. Ha sempre avuto un rapporto difficile con il padre, che voleva farsi chiamare per nome, Joseph, e non papà, e che considerava suo figlio una macchina da soldi e lo puniva duramente quando Michael non faceva quello che lui gli chiedeva. Sino dall’età di 5 anni, Michael si sentiva un po’ una scimmietta che doveva fare spettacolo. Non è mai stato abbracciato e non ha mai sentito questo amore, e voleva che i bambini fossero amati dai genitori e che fossero al primo posto".

A proposito delle accuse di omicidio colposo a carico del medico di Michael Jackson, il rabbino ha dichiarato: "le accuse di omicidio colposo che sono state fatte al suo medico non sono convincenti perché per anni e anni hanno prescritto a Michael delle medicine e lui è morto per questa cosa. Ed è uno dei motivi per cui mi sono allontanato da Michael, perché non sopportavo di vederlo stare sempre peggio e i dottori che continuavano a prescrivergli queste medicine. Quando sei un dottore hai la responsabilità di dire no, di dire basta al tuo paziente; non sei un farmacista,ma un medico e devi trovare una soluzione. Io, in quanto rabbino, ho cercato di aiutarlo provando a trovare le cause reali della sua sofferenza. Lui era solo e stava male e pensava che la fama lo avrebbe potuto aiutare, ma, in realtà, sappiamo che la fama e i fan non ti aiutano in questo. Michael era un’anima gentile e, quindi, si accorgeva di star male, ma, al tempo stesso, quello che cercava negli altri era il riconoscimento e una sensazione di perdono, e voleva che gli altri imparassero dai suoi errori ed è per questo che ha dato l’autorizzazione a pubblicare questo libro e si è seduto con me a registrare queste cassette perché i bambini del futuro possano imparare dai suoi errori".

Alle domande della conduttrice riguardo al rapporto della pop star con i figli e con le donne, ha detto: "non ho mai creduto che Michael fosse capace di abusare o molestare in bambino. L’errore di Michael è stato quello di dormire insieme ad un bambino, ma credo davvero che non ci sia stato niente di sessuale. Michael copriva spesso il volto dei suoi figli per paura che venissero rapiti, ma era un padre perfetto: amava i suoi figli, ha sempre viaggiato con loro e rispondeva ad ogni singola domanda che gli facevano ed è stato veramente un grande padre".

“L’essenza della natura dl rapporto di Michael con le donne sta nel fatto che fin dall’età di 5 anni faceva performance in club in cui si faceva anche streaptease femminili e quindi ha associato l’idea delle donne a questo aspetto lascivo. Era attratto dalle donne, ma è sempre stato sospettoso", ha continuato Shmuley Boteach che ha poi concluso con una dichiarazione al vetriolo: "io stavo cercando di dare a Michael una vita più normale, ma i suoi manager mi dicevano che stavo cercando di renderlo una persona normale, ma lui non potrà mai essere normale ed è stata una fase tragica".
Tatyana76
00lunedì 15 febbraio 2010 17:57
si più o meno ...quello che ha scritto nel libro ....
patrizia20
00lunedì 15 febbraio 2010 18:41
Re:
Valerie77, 15/02/2010 15.10:

Il libro l'ho letto anch'io e vi assicuro che questa visione paradisiaca non salta affatto fuori.
Anzi,il fatto in se che non imputi minimamente il suo declino(come uomo intendo ed intende)alle accuse del 1993 e seguito,ma ad una sorta di autodistruzione personale esclusiva,come se secondo lui avesse dovuto accettare di comportarsi come una società,dichiaratamente malata,invece di costruirsi delle regole tutte sue,la dice lunga
Tante incongruenze ed in più punti fa delle deduzioni che poi si rivelano l'esatto opposto di quanto ha detto.
Michael non beveva vino ne alcolici,ma il fatto che la voce di una persona a lui vicina gli dica che durante il periodo del processo mixava medicine con vino gli fa pensare che si sia impegnato molto a fargli credere di non essere un bevitore quando lo era,ed erano alti anni,e che quindi abbia mentito,piuttosto che pensare che forse,dato il periodo durissimo forse anche l'alcool fosse entrato in un secondo momento nella sua vita.
E questo è solo un esempio,il libro è pieno di queste questioni..
Lo trovo...assurdo!!


Daccordissimo con te!!

mamminacara
00martedì 16 febbraio 2010 00:10
anche io ho letto il libro...mi è dispiaciuto aver perso l'intervista.
A me il libro tutto sommato è piaciuto..certo lui ha detto di Michael ciò che pensava ...in alcune cose beh ha fatto delle critiche e ha voluto come si suol dire "lavarsene le mani", ma non lo sò ..il fatto dei soldi ...il libro diciamoci la verità costa neanche dieci euro e tra i tanti che sono usciti che hanno scritto su Michael e neanche l'hanno visto in foto e i loro libri sono molto più cari ...boh io gli darei il beneficio del dubbio a questo Boteach. Se uno non conoscesse il tragico finale della vita di Michael ad un certo punto, leggendo il libro di questo rabbino, potrebbe davvero credere che forse Michael avesse trovato un amico disposto ad aiutarlo....
°°°FoReVeR°YoUnG°°°
00martedì 16 febbraio 2010 10:50
non h letto il libro, ho conosciuto sto tipo nel 2001, dai twmpi della heal the kids credo ke nella storia di mj non ci sia stato un uom tanto viscido e ladro cm lui...
FOREVER.
00martedì 16 febbraio 2010 11:30
Quest'uomo non mi piace proprio...
BEAT IT 81
00martedì 16 febbraio 2010 12:01
Re:
Valerie77, 15/02/2010 15.10:

Il libro l'ho letto anch'io e vi assicuro che questa visione paradisiaca non salta affatto fuori.
Anzi,il fatto in se che non imputi minimamente il suo declino(come uomo intendo ed intende)alle accuse del 1993 e seguito,ma ad una sorta di autodistruzione personale esclusiva,come se secondo lui avesse dovuto accettare di comportarsi come una società,dichiaratamente malata,invece di costruirsi delle regole tutte sue,la dice lunga
Tante incongruenze ed in più punti fa delle deduzioni che poi si rivelano l'esatto opposto di quanto ha detto.
Michael non beveva vino ne alcolici,ma il fatto che la voce di una persona a lui vicina gli dica che durante il periodo del processo mixava medicine con vino gli fa pensare che si sia impegnato molto a fargli credere di non essere un bevitore quando lo era,ed erano alti anni,e che quindi abbia mentito,piuttosto che pensare che forse,dato il periodo durissimo forse anche l'alcool fosse entrato in un secondo momento nella sua vita.
E questo è solo un esempio,il libro è pieno di queste questioni..
Lo trovo...assurdo!!



D'accordo con ogni tua singola parola...il libro è pieno di contraddizioni e duri giudizi che il Rabbino dà su Michael (arrivando x fino a paragonarlo a Gollum, lì mi sono davvero incazzata), in più è ambiguo. X me il "caro" Rabbino è solo un altro sciacallo.
Alejean
00martedì 16 febbraio 2010 12:57
Ragazzi il video in questione lo vedete subito qui.

www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/155526/lunedi-15-febbraio.html#tf-s1-...

E' circa al 8.58 min.
Mercurina89
00martedì 16 febbraio 2010 13:39

"You're not not a drug dealer, you're a doctor!"

Nel libro sarà stato anche troppo critico, ma in questa intervista è stato grande!

E ha voluto interrompere la Panicucci proprio per esprimersi sulle ridicole accuse a Murray : finalmente qualcuno in tv ha detto come stanno le cose!

Purtoppo dice delle cose anche molto tristi e dolorose, e VERE, ma sono state finalmente poste e mostrate in modo giusto a mio avviso.

Certo è che prima o poi oltre al lato più scandalistico potrebbero fare un'intervista anche su quello più bello e importante di Michael, di quello che ci ha regalato...ma dai media mi rendo conto di chiedere troppo.

Per questo c'è stata la convention d'altra parte, e spero che in futuro questo un evento finalizzato e publicizzato a dovere.
(miky72)
00martedì 16 febbraio 2010 15:29
...io non ho visto l'intervista, ma l'impressione che mi sono fatta leggendo il libro è che il rabbino sia una persona piuttosto sincera....poi avrà dovuto mediare parole e fatti per rendere il libro più "sensazionale" e commerciale...come succede con ogni libro.....nelle sue parole ho visto tanta ammirazione e tanto affetto sincero, a me il libro ha commosso molto, soprattutto nelle considerazioni finali dove Shmuley dice di aver imparato da Michael ad amare di più e meglio i suoi figli......comunque di tutti i libri usciti sino ad ora è il più intropettivo e interessante!
"Dangerous boy"
00martedì 16 febbraio 2010 15:33
Re:
Alejean, 16/02/2010 12.57:

Ragazzi il video in questione lo vedete subito qui.

www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/155526/lunedi-15-febbraio.html#tf-s1-...

E' circa al 8.58 min.




grazie mille per il video.
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