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Jackson-gate: indaga l’FBI
A stabilire se i due video-tape registrati segretamente sull’aero che ha riaccompagnato Michael Jackson in California il giorno del suo arresto costituiscano una violazione della legge (federale) saranno gli agenti dell’FBI. La scorsa settimana, all’indomani di un clamoroso blitz condotto della polizia di Santa Barbara nel Neverland Ranch, il divo di Leave Me Alone era finito in manette con l’accusa di aver più volte molestato Gavin Arvizio, un 12enne malato di cancro desideroso di conoscere il proprio idolo. Dopo numerosi colpi di scena, la credibilità della principale accusatrice del Re del Pop, la mamma del bambino, si è vistosamente sgretolata. La donna aveva infatti già trascinato dinnanzi al Giudice, per reati analoghi, una squadra di agenti di sicurezza nonché il suo ex marito – il padre del bambino - e mentre le investigazioni promosse dal Procuratore Distrettuale di Santa Barbara procedono a ritmo sostenuto, l’FBI ha voluto assicurare alla giustizia il giornalista colpevole di aver registrato le conversazioni intercorse tra il cantante e il suo legale, l’avvocato Mark Gerragos. Si tratta di Lee Kevin Madden, 27 anni, colpevole dell’illecito scoop, di aver cercato di vendere i video alle testate Extra e Fox News e di aver firmato e pubblicato su un sito web numerose vedute aeree del Neverland Ranch realizzate precedentemente. Inevitabile ma prematuro formulare un’ipotesi di complotto. Tornando al volo Las Vegas–Santa Barbara, sull’apparecchio appartenente alla flotta XtraJet erano state montate due videocamere nascoste e, per ogni evenienza, il sedicente reporter si era imbarcato munito di blocco note, macchina fotografica digitale e quant’altro potesse servigli a rubare dichiarazioni da rivendere ai media. Scoperta la grave lesione della privacy, l’avvocato di Re Michael ha immediatamente bloccato la diffusione dei video incriminati. Nessun commento sull’episodio da parte del Distretto di Polizia di Santa Barbara, a sua volta sotto esame dell’FBI nell’eventualità che tra le accuse a Jackson e i videotape sequestrati ci sia una relazione. Famiglia, amici e fan del Peter Pan della musica si stanno stringendo attorno a Michael, come lo ha definito il fratello maggiore Jermaine, la vittima di una giustizia razzista. A questi attestati di stima vanno aggiunte tutte quelle dichiarazioni pro-Jackson rilasciate da veri o presunti amici del cantante. Come l’australiano Wade Robinson, oggi coreografo e hitmaker di successo, che ricorda di aver dormito diverse volte in gioventù con il Re del Pop e afferma altresì di non essere mai stato sfiorato nemmeno con un dito. O Shana Mangatal, una bellissima ragazza che dichiara – o millanta (!) – di aver avuto una lunga love-story con Mike e di aver beneficiato della di lui virilità. E non è tutto: nei giorni scorsi la scuola frequentata dal piccolo Michael quando aveva 11 anni – la Gardner Street Elementary School di Hollywood – ha battezzato il Michael Jackson Auditorium e mentre 19 emittenti radiofoniche britanniche rispondono al successo commerciale della nuova raccolta Michael Jackson: Number Ones - il disco più venduto della settimana – ‘bannando’ l’inedito One More Chance dalla rotazione via etere, il colosso Top of the Pops annuncia che entro la settimana ne trasmetterà il video. E’ il video che Re Michael ha girato a Las Vegas prima dell’arresto. Per sapere se sarà anche l’ultimo, dobbiamo attendere l’esito del processo.:afro:

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