[news] Katherine contro l'Estate per la vendita del Catalogo di Michael Jackson?

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francesca.dedonatis
00mercoledì 3 gennaio 2024 13:02


Poco più di un anno fa, a fine Novembre 2022, la Michael Jackson Estate depositava in tribunale una petizione per l'approvazione di una "proposta di transazione commerciale", evidentemente in vista di un nuovo progetto.

L'Estate opera infatti sotto il controllo del tribunale, per cui qualsiasi accordo dev'essere approvato da un giudice.
Di conseguenza, per John Branca e John McClain era necessario che il tribunale firmasse gli eventuali accordi per poter procedere in quella nuova "transazione", potenziale fonte di ulteriore reddito.

Come ben sappiamo, i beneficiari del patrimonio di Michael Jackson sono i suoi tre figli Prince, Paris e Blanket, insieme a sua madre Katherine.
E in merito a quel nuovo potenziale accordo, gli esecutori testamentari sostenevano si trattasse di «un'opportunità a vantaggio sostanziale dell'Estate e nel migliore interesse dei beneficiari».

Non solo: si attribuivano «il potere e l'autorità per effettuare la transazione proposta, ai sensi dell'ordinamento che autorizza le operazioni dell'attività MJJ, poiché l'operazione proposta è nell'ambito ed a sostegno dell'attività MJJ, nonché sotto la volontà di Michael Jackson».

I dettagli di questo accordo sono stati archiviati sotto sigillo, per cui ancora fino a questo momento non è dato conoscerne il contenuto.



Contro tale petizione dell'Estate, nel mese di Marzo 2023 è stata tuttavia presentata un'obiezione riservata a nome di Katherine Jackson, rappresentata dal suo legale, con la richiesta che anch'essa venisse posta sotto sigillo presso il tribunale perché contenente «informazioni sensibili riguardanti la famiglia e la vita privata della signora Jackson».

Se invece la mozione fosse resa pubblica «quelle informazioni sensibili sarebbero ampiamente diffuse sui media», è stata la motivazione da parte dello studio legale.
«Per via della fama di Michael, la sua famiglia sopravvissuta resta sotto gli occhi del pubblico, subendo un controllo molto intenso da parte dei media. Gli affari della famiglia Jackson vengono riportati sui tabloid e diffusi su Internet».

Questa obiezione presentata a nome di Katherine (ben 7 pagine sotto sigillo) ci porta ad escludere che la "proposta di transazione commerciale" avviata dall'Estate a fine 2022 sia legata alla preparazione del biopic, ma con ogni probabilità deve trattarsi di altro, visto e considerato che sulla realizzazione del film c'è il benestare dell'intera famiglia Jackson.

E allora, potrebbe trattarsi della tanto discussa vendita parziale del Catalogo di Michael?

Il fatto che i documenti depositati in tribunale siano sigillati da entrambe le parti non permette di conoscere i termini esatti della "transazione commerciale" in questione, però i dubbi restano.



Com'era ampiamente prevedibile, l'Estate ha a sua volta chiesto al tribunale di respingere l'obiezione presentata da Katherine e di poter procedere con i propri progetti:

«[Al momento del rilevamento da parte di John Branca e di John McClain], il patrimonio di Michael Jackson stava vacillando sull'orlo del collasso, con oltre 400 milioni di dollari di debiti che gravavano sui beni più significativi di Michael, e poca o nessuna liquidità né strumenti per onorare quel debito.
Attraverso il pensiero creativo, il duro lavoro e il senso degli affari - e, naturalmente, grazie alla straordinaria eredità creativa di Michael - gli esecutori hanno invece trasformato l'attività MJJ in un'impresa redditizia.
E gli ultimi 14 anni in carica sono stati segnati da un incredibile successo.

Nel 2009, alla disperata ricerca di opportunità creative per generare reddito e scongiurare pignoramenti, gli esecutori negoziarono un accordo unico per co-produrre il film 'This Is It' insieme ad AEG utilizzando i filmati delle prove dell'omonimo tour d'addio per il quale Michael si stava preparando al momento della sua scomparsa.

Anche in quell'occasione, nonostante la negoziazione fosse in termini straordinariamente favorevoli per l'Estate, Katherine si era opposta alla transazione. Ma alla fine il tribunale consentì agli esecutori testamentari di andare avanti nonostante la sua obiezione.

Il 'Michael Jackson's This Is It' è diventato il film documentario/concerto con il maggior incasso di tutti i tempi, e le entrate, l'interesse pubblico e la reputazione positiva che ha generato per l'Estate hanno spianato la strada ai numerosi successi degli esecutori da allora in poi.
Il lavoro degli esecutori testamentari ha fornito ai beneficiari sicurezza finanziaria e libertà»
.

Si è dunque fatto riferimento alla precedente obiezione di Katherine del 2009 come motivo per non lasciarsi influenzare da quella attuale.

A fine Aprile 2023, il tribunale si pronuncia a favore dell'Estate:

«La transazione proposta è approvata, e gli esecutori testamentari sono dunque autorizzati ad intraprendere tutte le azioni necessarie per attuarla, compresa - ma non solo - la facoltà di firmare tutti i contratti e di adempiere a tutti gli obblighi richiesti dall'Estate».



Arriva così il ricorso in appello da parte di Katherine Jackson contro questa decisione, mentre gli atti del procedimento continuano a restare ancora sotto sigillo.



Dai documenti dell'azione legale da lei intrapresa che sono stati resi pubblici, e che ovviamente riguardano soltanto i vari passaggi procedurali, si evince che la sua obiezione è supportata anche dagli avvocati che rappresentano i figli di Michael, e quindi è a nome di TUTTI i suoi eredi.





All'Estate non resta che esprimere il proprio timore per il rischio di fallimento della "transazione commerciale" in questione a causa di tale opposizione legale:

«Considerato il tempo che richiederà un ricorso, quasi certamente più di un anno, è improbabile che alla conclusione del procedimento d'appello questo accordo sarà ancora sul tavolo per poter essere accettato dagli esecutori testamentari: generalmente, offerte di questa portata non vengono lasciate aperte per mesi o anni, senza la certezza che si possa arrivare ad una conclusione.
E tutto ciò è particolarmente vero in questo caso, poiché necessariamente gli aspetti economici dell'accordo cambiano con il passare del tempo.

Il fascicolo depositato rileva che l'obiezione da parte di un membro della famiglia non implica di per sé che l'affare sia sbagliato, ma piuttosto che quel membro della famiglia non voglia procedere con alcuna transazione del genere»
.

Sia McClain che Branca sostengono che la perdita per l'Estate potrebbe essere addirittura superiore a 400 milioni di dollari.



E siamo così giunti alla fine del 2023: l'anno si chiude con un'ennesima richiesta da parte dei legali di Katherine, nel ricorso in appello ancora in via di svolgimento.

Stando ai documenti del tribunale, infatti, Katherine chiede ora all'Estate di pagare $ 561.548 per le sue spese legali, dichiarando che ne sia direttamente responsabile del rimborso. 
Per il procedimento legale in corso, infatti, il suo studio legale ha dovuto interrogare altri membri della famiglia, raccogliere documenti, preparare i reperti per la causa e gli atti del processo, esaminare, predisporre e controinterrogare i testimoni, e svolgere vari altri compiti.

In conseguenza di tutto ciò, Katherine sostiene che dal 1° Aprile al 30 Novembre 2023 lo studio legale le abbia fatturato $ 561.548,48 per il lavoro svolto finora nel procedimento di appello.

Nella sua richiesta di rimborso all'Estate, lei afferma che gli esecutori testamentari di suo figlio dispongono di «ampie risorse, molto più di quanto sarà necessario per pagare le spese previste», per cui la controparte risulterebbe solvibile.

Le prossime tappe di questa controversia saranno dunque la risposta da parte dei legali dell'Estate a questa nuova richiesta di Katherine, e la decisione finale del tribunale sul suo ricorso in appello.

Ma tutto ciò, riguarderà davvero la spinosa questione della vendita parziale del Catalogo musicale di Michael Jackson?



A cura di Francesca De Donatis per il Michael Jackson FanSquare.
rosi@
10mercoledì 3 gennaio 2024 19:41
Ma tutto ciò, riguarderà davvero la spinosa questione della vendita parziale del Catalogo musicale di Michael Jackson?


E' quello che mi domando anch'io.
francesca.dedonatis
00giovedì 4 gennaio 2024 00:53
rosi@, 03/01/2024 19:41:

Ma tutto ciò, riguarderà davvero la spinosa questione della vendita parziale del Catalogo musicale di Michael Jackson?


E' quello che mi domando anch'io.

Ciò che più alimenta i sospetti sul fatto che in ballo ci sia proprio la vendita del Catalogo sono soprattutto i tempi, che coincidono perfettamente.

La richiesta dell'Estate al tribunale per l'avvio di questa "transazione commerciale" così importante arriva immediatamente dopo la notizia della possibilità di una vendita di parte del Catalogo musicale di Michael, e le somme di denaro a cui si fa riferimento - anche in caso di fallimento dell'affare - rendono il tutto ancora più probabile.

Tempo fa, su alcuni media l'azione legale di Katherine è stata attribuita a presunte questioni di eredità, ma tutto ciò appare piuttosto inverosimile.
D'altra parte, l'indiscrezione partì da Radar Online, tabloid noto per altri precedenti riguardanti Michael che poi si sono rivelati infondati, o comunque basati su notizie false.

In questo caso, invece, tutto fa pensare che si tratti di un qualcosa a cui la famiglia Jackson - in particolare gli eredi diretti di Michael - tiene particolarmente.
Staremo a vedere.
mjj2pantera
10giovedì 4 gennaio 2024 03:25
Che casino
Adelina78
10giovedì 4 gennaio 2024 07:02
È un coltello a doppio taglio... Che macello!
Vedremo come andrà a finire!
angelico
00sabato 10 febbraio 2024 20:06
Re:
rosi@, 03/01/2024 19:41:

Ma tutto ciò, riguarderà davvero la spinosa questione della vendita parziale del Catalogo musicale di Michael Jackson?


E' quello che mi domando anch'io.





10 FEBBRAIO 2024 19:07
Michael Jackson da record: Sony compra metà del catalogo
Accordo raggiunto con gli eredi della popstar dopo un anno di trattative: transazione di almeno 600 milioni di dollari



Michael Jackson da record: la Sony ha raggiunto un accordo con gli eredi per acquistare la metà del catalogo musicale del cantante, in quella che dovrebbe essere la transazione di maggior valore della storia per il lavoro di un singolo musicista. L'intero catalogo di Jackson è stato valutato tra 1,2 e 1,5 miliardi di dollari: la transazione avrebbe così un valore di almeno 600 milioni, una cifra da Guinness, anche se inferiore agli 800-900 milioni ipotizzati da Variety un anno fa, quando la trattativa era venuta a galla.

L'accordo, di cui ha dato notizia Billboard, lascerebbe agli eredi di Michael Jackson notevole controllo sul materiale una volta ceduto il 50% delle quote: un punto che fino all'ultimo aveva tenuto in sospeso il negoziato.



La popstar era arrivata prima davanti a Elvis Presley nella classifica Forbes 2023 dei cantanti ricchi passati a miglior vita: tra questi, nel gennaio dell'anno prima, era passata di mano la musica di David Bowie per 250 milioni.

Il pacchetto per Jackson comprenderebbe, oltre ai testi delle sue canzoni e della musica da lui registrata, anche tracks di altri artisti acquistati dal suo gruppo editoriale MiJac tra cui brani di Ray Charles, Jerry Lee Lewis e Aretha Franklin.

L'interesse è aumentato dallo show di Broadway MJ: The Musical, gli show a tema del Cirque du Soleil e l'imminente biopic Michael di Anton Fuqua, in cui il nipote Jafaar Jackson recita e canta nella parte dello zio.



Jacko è morto nel 2009, a 50 anni, dopo aver venduto oltre 400 milioni di dischi. L'album del 1982 Thriller è ancora uno dei due best seller di tutti i tempi secondo il Guinness World Record. Il re del pop resta popolarissimo sui servizi in streaming con quasi 40 milioni di ascoltatori al mese su Spotify.


La Sony è l'etichetta storica del cantante e già era legata agli eredi da un'intesa da 250 milioni di dollari stipulata nel 2010.



Il record ufficioso per i cataloghi musicali spettava finora a Bruce Springsteen, con circa mezzo miliardo di dollari, seguito da Bob Dylan con 450 milioni, che includono oltre alla musica i testi frutto della creatività del premio Nobel.



Ora sarebbero in trattativa anche i Queen, con una valutazione richiesta di 1,2 miliardi di dollari, al livello o poco al di sotto del catalogo di Jackson.



Vendere il proprio catalogo in passato era considerato un peccato mortale per un musicista, ma con Dylan che nel 2020 aveva dato il via, altri artisti, vecchi e giovani, erano saliti sul treno: tra questi Justin Bieber, che in cambio ha ottenuto 200 milioni di dollari dalla società Hipgnosis Songs Capital, la stessa che ha acquistato i cataloghi di Shakira, Justin Timberlake e Neil Young, quest'ultimo al 50% e con una clausola importante: nulla di quanto da lui composto potrà essere usato in pubblicità.


FONTE: TGCOM24
(Miss Piggy)
00sabato 10 febbraio 2024 20:40
angelicooooooooooooooo!! Mortacci tuoi, giusto con notizie di questo calibro riemergi!

Non ho tempo nè voglia di leggere tutto il pippone ora, ma il catalogo se lo sarebbe venduto anche Michael se fosse stato vivo, e da un pezzo. L'han già fatto praticamente tutti i grandi.
Il resto son menate complottare.
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