Michael Jackson e il servizio fotografico di Londra

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dearmichael
00domenica 12 novembre 2017 17:16
::: Michael Jackson e il servizio fotografico di Londra :::

~ Il Piano B ~



Dennis ed io dovevamo realizzare una versione di riserva della giacca di Billie Jean. Volevano che fosse coperta di strass e che si illuminasse. Dopo aver assistito alle prove di Michael a giugno, divenne evidente come non fosse in grado di sostenere il peso di una giacca in grado di illuminarsi, che pesava circa 3,5 kg, quindi Dennis si recò in un negozio di tessuti chiedendo di vedere tutti i tessuti neri decorati con lustrini che avevano a disposizione.

Mentre il commesso mostrava le varie opzioni, un materiale saltò all'orecchio di Dennis, più che all'occhio: lustrini neri con tessuto spandex. Scuotendo il materiale, faceva il suono di saltelli lungo un percorso di ghiaia.

"È quello giusto," disse Dennis. "Senza dubbio."

Come il guanto di Billie Jean, la giacca si illuminava grazie a sessanta Led Luxeon bianchi super luminosi, e quando la mostrammo a Michael, lui chiese di aggiungerne ancora di più. Tuttavia più luci significava più batterie, e Michael si fidò di Dennis quando disse che la giacca sarebbe diventata troppo d'ingombro.

Con il cenno di approvazione di Michael, noi procedemmo senza piani per illuminare la giacca o il guanto. Assicurammo anche a Michael che avrebbe avuto i suoi pantaloni da ballo con cuciture elastiche. E le sue Florsheims non lucidate erano al sicuro sotto il mio cuscino.

"Ho un'idea migliore," mi sussurrò Michael durante una pausa a metà giugno. "Perché non mi fate tutti i vestiti per il servizio fotografico e la conferenza stampa che faremo a luglio a Londra? In questo modo i vestiti saranno con noi per tutto il tour."

Dando a Michael un grande abbraccio, lo ringraziai non per l'opportunità di continuare a progettare abiti per lui, ma per averci dato due intere settimane per farlo. In così poco tempo dovevamo scavare nei nostri archivi, togliendo la polvere e le ragnatele da abiti che in passato avevamo bocciato, alcuni dei quali erano perfetti per l'occasione, mentre ad altri serviva qualche rifinitura.

Tra i vari vestiti c'era una giacca in stile hippie realizzata nel 2003, basata su un modello di una giacca di jeans vintage Levi's degli anni 60.

Disegnammo un motivo esteticamente gradevole utilizzando inchiostro non permanente, ricoprendolo poi con strass, vetrini squadrati, pietre turchesi, e borchie. Come tocco finale, prendemmo una vecchia ricalcatura della mano di Michael del 2003 per utilizzarla sulla giacca, riempiendola con diamanti sintetici in modo che ricordasse il guanto di Billie Jean.

A Michael piaceva l'idea di disegnare sui vestiti, dato che è qualcosa che normalmente non si dovrebbe fare, e l'impronta della sua mano era il tocco personale che sperava la gente avrebbe notato.

Un altro oggetto che abbiamo riportato in circolazione per il servizio fotografico di Londra era una giacca che avevamo realizzato per Michael perché la indossasse alla Casa Bianca nel 1989. Quando l'avevo portataa Washington insieme alla giacca nera da ussaro, lui scelse la seconda.

Ma non tutti gli abiti per la conferenza stampa di Londra erano riciclati. Dennis ed io ci divertimmo un sacco a creare una versione aggiornata della giacca di Thriller. Era la quinta giacca di Thriller che stavamo realizzando per Michael, appellandoci alla nostra filosofia "tienilo così, ma rendilo diverso", cambiammo solo il tessuto della giacca, ricavandolo da plastica olografica rossa che catturava la luce e aggiungeva profondità.

Dal libro "The King of Style: Dressing Michael Jackson", di Michael Bush.



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- Traduzione a cura di dearmichael per Michael Jackson FanSquare -
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