Billiejean1989
00venerdì 7 luglio 2006 16:00
Questa è una parte di processo a michael, l'interrogazione a
_Kiki fournier, e guardate cosa dice...(non so se gia siete al corrente di questa interrogazione, e non è nemmeno nuova, ma risale ad anni fa..leggete!
«I bambini a casa Jackson come ubriachi e selvaggi» Al processo in California contro la popstar imputata di pedofilia, l’ex governante Kiki Fournier ha raccontato come l’artista trascorreva le giornate nel suo ranch con i ragazzini. Ecco alcuni passaggi della deposizione che descrivono un’atmosfera continua di festa indisciplinata. Ma non emerge alcuna accusa precisa. E c’è chi è convinto che simili testimonianze alla fine siano a favore di Michael STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ACCUSA — Signora Fournier, era presente al
party di compleanno del sig. Jackson?
FOURNIER—Sì.
A— Che genere di party era?
F—C’era un deejay, c’erano tende e decorazioni,
era una grande festa di compleanno, con una
torta per il sig. Jackson e alcuni ospiti.
A—Le risulta che occorresse pagare per partecipare?
F— Sì, credo di sì.
A — Era un grande party, può fornire una stima
sul numero delle persone presenti?
F— Ottocento, mille, non saprei.
A — Può testimoniare che il ranch di Neverland
ospitava spesso bambini di notte?
F— Sì.
A— Quanto spesso?
F— A volte.
A—E può dirci quanto spesso i bambini erano
ospiti a Neverland di notte senza i loro genitori?
F— A volte.
A — Come sono trattati i bambini a Neverland?
F—Come ogni bambino vorrebbe essere trattato.
A— Cosa intende?
F — Guardare film, giocare con i videogame,
mangiare dolci, stare alzati fino a tardi...
A— C’erano regole?
F— Non proprio.
A — I bambini erano disciplinati in qualche
modo?
F — I dipendenti intervenivano in alcuni casi
per far cessare la confusione, ma disciplina come
quella che possono imporre i genitori, beh, no.
A—A quanto ha potuto osservare, il sig. Jackson
sgridava i bambini?
F— A volte, sì.
A— Bene, ce ne parli.
F— Quando, ad esempio, diventavano troppo
indisciplinati a cena, intendo battaglie con il cibo
e cose del genere, lui si arrabbiava, sa, diceva
loro di smetterla.
A — Quanta libertà il sig. Jackson lasciava ai
bambini?
F — A volte diventavano piuttosto rumorosi,
turbolenti.
A—Alcuni di loro prolungavano il loro soggiorno
a Neverland?
F— Sì.
A — Cosa intende? Cosa significa per lei prolungare
il soggiorno?
F—Durante l’anno scolastico, un paio di settimane.
A—Come si sistemavano i bambini per la notte,
negli anni 2002-2003?
F — I fratelli Arvizo (uno dei quali, Gavin, ha
mosso contro Jackson l’accusa di molestie sessuali,
ndr) avevano le loro camere.
A — Sto parlando in generale. Dove dormivano
i bambini che passavano la notte a Neverland?
F—Di solito avevano le loro camere, mamolto
spesso restavano con il sig. Jackson.
A—Ok, ci spieghi come erano assegnate le camere.
F — Di solito, quando arrivava un ospite, gli
era assegnata una stanza.
A—Ei bambini dormivano sempre nelle camere
che erano loro assegnate?
F— No.
A— Come può dirlo?
F— Non trovavamo i letti sfatti quando andavamo
a pulire le camere, sembrava che non ci
avesse dormito nessuno.
A — Quando era al ranch, serviva i bambini
che erano ospiti?
F— Sì.
A— Ha trascorso del tempo con loro?
F— Sì.
A — Ha avuto la possibilità di osservare i loro
comportamenti?
F— Sì.
A—Parlava con i bambini?
F— Sì.
A— Li vedeva giocare con il sig. Jackson?
F— Sì.
A — Ha mai notato un cambiamento nel comportamento
dei bambini durante i loro soggiorni
al ranch?
F — Sì, il loro comportamento cambiava. Più
erano lasciati liberi, più diventavano selvaggi, in
un certo senso, distruttivi.
A— Questo era poco comune?
F— No.
A— Conosce Gavin e Star Arvizo?
F— Sì.
A— Come li conosce?
F—Li ho conosciuti quando lavoravo a Neverland.
A— Erano ospiti del sig. Jackson?
F— Sì.
A — Ha riscontrato dei cambiamenti in Gavin
e Star mentre erano a Neverland?
F— Sì.
A— Ce ne parli.
F — Gavin era sempre molto gentile con me,
rimanevo sorpresa quando andavo a rassettare
la stanza che divideva con suo fratello Star. La
stanza era un disastro, per qualche ragione, era
un disastro.
A—Ed è questo che è cambiato durante la loro
permanenza a Neverland?
F— Sì.
A — In altre parole, la loro camera, la camera
che lei doveva pulire?
F— Sì, perché all’inizio non era così.
A — Alcuni di questi bambini sono tornati come
ospiti in più di un’occasione?
F— Sì.
A — Durante il periodo del suo servizio a Neverland,
ha mai osservato un qualche rapporto
speciale, particolarmente stretto tra il sig. Jackson
e questi bambini?
F— Sì.
A—C’erano dei bambini con i quali il sig. Jackson
preferiva trascorrere il suo tempo e sui quali
concentrava le sue attenzioni?
F— Sì.
A— Ricorda qualche nome?
F — Brett Barnes. Il piccolo Michael. Si chiamava
Omar. Frank Cascio. Aldo Cascio. Mi pare
Dominick. Li confondo.
A—Anche Dominick è uno dei fratelli Cascio?
F— Sì.
A— È uno dei fratelli di Frank?
F— Sì.
A— Aldo è uno dei fratelli di Frank?
F— Sì.
A— Qualche altro nome?
F — Gavin, Macaulay Culkin. Non mi viene in
mente nessun altro ora.
A — Nel periodo in cui ha lavorato al servizio
del sig. Jackson, l’ha mai visto bere alcolici?
F— Sì.
A— Che genere di alcolici?
F— Vino.
A— Nient’altro?
F— A volte vodka.
A — Ha mai notato bambini che sembrassero
ubriachi?
F— Sì.
A—In quante occasioni, approssimativamente?
F — Non posso dirlo con esattezza, li ho visti
un paio di volte.
A — Ha visto bambini ubriachi in presenza di
Michael Jackson?
F — Si comportavano in maniera diversa dal
solito, non so se fossero ubriachi.
A— Le sembravano ubriachi?
F— Credo che fossero ubriachi, sì.
A—Ha detto di non poter stabilire esattamente
quante volte. Più di due? Più di tre? Può essere
un po’ più precisa?
F— Da tre a quattro volte.
A— Ricorda un caso particolare?
F — Una sera stavo servendo la cena, sembravano
ubriachi.
A— Di che periodo stiamo parlando?
F— Era settembre, credo, del 2003.
A— Quanti bambini erano a tavola?
F— Quattro o cinque.
A— Il sig. Jackson era a tavola?
F— Sì.
A— C’erano altri adulti a tavola?
F— No.
A — E dei quattro o cinque bambini, quanti
sembravano ubriachi?
F— Almeno tre.
A — Sa dove fossero stati quei bambini subito
prima di cena?
F— Credo fossero in casa al ranch.
A— In base a cosa lo dice?
F—Perché se hai delle cose da fare, come pulire
le camere quando gli ospiti sono fuori, devi tener
d’occhio la situazione, sapere chi è al parco
giochi, chi in teatro.
A—Sa se il sig. Jackson fosse in casa con loro?
F— Non lo so, ma credo di sì.
A — Lei ha usato l’espressione «Paese dei balocchi
di Pinocchio». Pensa che Michael Jackson
avrebbe dovuto controllare i bambini in prima
persona?
F—No, non credo. Come avrebbe potuto controllare
tutti quei bambini? Occorrevano più persone,
o i loro genitori.
A—Lei criticava quindi i loro genitori quando
ha detto che i bambini erano fuori controllo?
F — Sì, anche. I genitori non disciplinavano i
loro figli, ma a volte era questione di carattere,
alcuni erano semplicemente pazzi.
(traduzione di Maria Serena Natale)
Kiki Fournier
- ha lavorato da Jackson fino al settembre 2003
...io non sono nessuo per giudicare(voglio fare l'avvocato)ma per me questa mente spudoratamente!
Prima d tutto i genitori vedendo i propri figli comortarsi anche a casa propria stranamente, data tutta la libertà al ranch(quidni un po piu vivaci), o sentendoli parlare di aver bevuto qualkosa di strano, o ancora meglio se avessero sospettato di michael abusare dei prorpi figli, non avrebbero mai piu rimandato a neverland i bambini...
TheInvincibleGirl
00sabato 8 luglio 2006 18:53
A me non sembra che in questa dichiarazione ci siano cose sconcie, apparte i bambini ubriachi, e nn ci credo che i genitori mandavano i figli a ubriacarsi , poi per il resto è tutto normale , i bamini sn irrequieti , fuori controllo , ci credo mica sn adulti , hanno bisogno di essere seguiti e se i genitori nn li seguono è normale che si agitino!! l'unica cosa che potrebbe sconvolgere, a me sembra una bufala !