13 Giugno 2005: "Lies run the sprints, but the truth runs marathons"

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Trilly-88
00giovedì 12 giugno 2014 17:26
Il 13 Giugno del 2005, il tribunale di S. Barbara (California) emette la sentenza definitiva che conferma ciò che in realtà noi già sapevamo: Michael Jackson era TOTALMENTE INNOCENTE per tutti i capi d'accusa che gli erano stati imputati dalla famiglia Arvizo e dal procuratore Tom Sneddon.



Nei lunghi mesi del processo, Michael fu presente in aula in ogni singola udienza, pronto a tutto pur di arrivare alla verità della sua innocenza.

Un'innocenza gridata dal Re del Pop già nel 1993, quando ad accusarlo era stato Jordie Chandler, costretto dalle pressioni del padre Evan. Lo stesso Evan che, a distanza di soli 5 mesi dalla morte di Michael, decide di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola in testa.



In seguito alle pressioni subite dalle case discografiche, i legali di Michael decidono di chiudere la vicenda con un accordo extra-giudiziario, evitando così il processo.

Quando però riceve le accuse degli Arvizo, decide di andare fino in fondo e di portare alla luce la verità, chiedendo a tutti di lasciargli affrontare un processo equo e normale:

"Per favore, siate di larghe vedute e consentitemi di affrontare il processo. Merito un processo equo come ogni altro cittadino americano. Sarò prosciolto e vendicato quando la verità verrà fuori."



Inizia così quello che è stato spesso definito il "processo del secolo".
Per mesi i media di tutto il mondo hanno riportato ogni minimo dettaglio degli arrivi di Michael in tribunale, di com'era vestito, truccato, pettinato, di come si muoveva.
Si attivò un'infernale macchina mediatica, fatta di sensazionalismo, morbosità, corruzione, manipolazione.
Tutta la stampa (tranne pochissime eccezioni) era pronta a riportare ogni minimo dettaglio che trapelasse dalle testimonianze durante le udienze, e a manipolarlo in modo da poter dipingere Michael come un demonio perverso a caccia di bambini.
Hanno continuamente distorto la realtà al fine di creare sensazionalismo e morbosità, ai danni della verità e dell'integrità morale.
Michael è stato vittima di una gogna mediatica senza precedenti, e di un processo che in realtà non aveva alcun fondamento concreto per sussistere.



Vi riproponiamo alcuni stralci tratti dal libro "Michael Jackson Conspiracy" di Aphrodite Jones, una giornalista che assistette all'intero processo e che, subito dopo la sentenza, decise di denunciare il complotto e la strumentalizzazione di cui Michael fu vittima. A causa della gravità dei fatti in esso riportati, nessuna casa editrice diede la propria disponibilità a pubblicare il libro, al punto che la Jones decise di farlo a proprie spese.




Michael Jackson - Il Complotto

Era il giorno del giudizio finale di uno dei più grandi verdetti della storia mondiale, e migliaia di persone si riversavano nelle strade intorno al tribunale.
L'arrivo di Michael Jackson era imminente. I poliziotti trattavano la folla come in un campo di addestramento nazista, mettendo tutti in riga, cercando di creare ordine nel caos. Mentre parte dei giornalisti stava fuori in attesa di sapere chi avrebbe avuto posto in aula, la gente si sentiva esausta ed emozionata.
Dopo che per cinque mesi ogni rete televisiva aveva commentato il caso, i giornalisti non riuscivano a mettersi d'accordo su che tipo di giustizia sarebbe stata fatta nel processo "Lo Stato della California contro Michael Joe Jackson".
Per tutta la settimana di delibera della giuria, le tv via cavo avevano sobillato il pubblico, mostrando immagini dell'ipotetica cella nella quale Jackson sarebbe finito.
Alcuni si aspettavano che la superstar non si sarebbe fatta vedere in aula, che avrebbe tentato di eludere il proprio destino.
A mezzogiorno di lunedì 13 Giugno 2005, era giunta la notifica che la giuria aveva raggiunto il verdetto. Il numero di giornalisti provenienti da tutto il mondo era aumentato, e altri personaggi televisivi e produttori cinematografici erano arrivati con nuove richieste e nuove riprese da fare.
Un enorme gruppo di fan di Jackson era accampato intorno al tribunale. Alcuni erano muniti di videocamere, altri di videofonini, altri ancora di ogni gadget high-tech possibile e immaginabile. La gente faceva a gara per avere la migliore visuale di Michael, la miglior foto, la miglior t-shirt, il miglior poster. Era pura follia.



La folla accampata a Santa Maria era di ogni razza, taglia, forma, colore ed età. Mentre aspettavano le ultime notizie, i fan, che comprendevano una mezza dozzina di imitatori di Jackson e un gruppetto di donne che avrebbero voluto essere "Billie Jean", erano agitatissimi.
Rappresentavano metà dei Paesi del mondo, ed erano assolutamente convinti dell'innocenza di Jackson.
Il processo dava ai fan, che erano lì fuori tutti i giorni, la rara opportunità di mettere da parte qualsiasi differenza. Gente da ogni angolo del pianeta lottava unita per la giustizia. Credevano che Michael fosse una pedina nelle mani dei media ed erano arrivati a frotte per dimostrargli solidarietà. Questa gente amava Michael come un fratello, un artista, un'icona; ma alla stampa i fan sembravano esagerati ed eccentrici. Fu facile non prenderli in considerazione.
Ogni ora che passava in attesa del verdetto sembrava un'eternità.
I fan erano sulle spine [...]


[...] E mentre nel mondo intero l'aspettativa per il verdetto si faceva sempre più intensa, tutto ad un tratto gli operatori televisivi furono bombardati da un numero crescente di fan che cominciarono a gridare "Michael è innocente!"
Proprio in quell'istante, puntuale come un orologio, arrivò la famiglia Jackson al completo con Katherine e Joe, Janet, LaToya, Rebbie e i famosi fratelli di Michael.

Mentre gli avvocati della difesa di Michael salutavano i suoi aiutanti, le sue guardie del corpo e la sua famiglia glamour, una cosa fu chiara: Michael eclissava tutti quanti messi insieme.
Era Michael, nascosto dietro gli occhiali da sole a specchio e l'inconfondibile ombrello, che appariva come la superstar delle superstar.
Appena Michael uscì dal suv nero e si avvicinò alla Corte, tutti intorno a lui presero a urlare e a piangere dall'emozione: sembrava che la terra si fosse fermata.
Qualsiasi fossero le sue condizioni di salute in quel momento, e quante le sofferenze patite durante il processo, Michael non lo diede a vedere.
Si incamminò con disinvoltura verso il suo avvocato, Thomas Mesereau e, poco prima di sparire dietro le porte del tribunale, si erse in tutta la sua altezza e salutò i fan, felice di vederne così tanti.
La gente dietro i cancelli e le recinzioni che urlava e salutava pareva avesse qualcosa da condividere.
C'era qualcosa in Michael che faceva battere i cuori. Ognuno in sua presenza riusciva a sentire la musica. Riusciva a sentire la danza.

Per combinazione, subito dopo l'entrata dell'ultimo giornalista nella piccola aula del tribunale, controllato e perquisito dagli agenti, Michael apparve dietro l'angolo e, per la prima volta dall'inizio del processo, sembrava nervoso.
Il suo volto era teso. Non sorrideva più. Non sembrava più invincibile. In quel momento di vulnerabilità la gente capì che il processo aveva avuto il suo peso su Michael. Era ovvio che non vedesse l'ora che tutto finisse. [...]


[...] Mentre la gente all'interno dell'aula aspettava il verdetto, il mondo sembrava incredibilmente piccolo. Ogni faccia era tesa, ogni occhio attento.
Alla famiglia Jackson furono assegnati solo sei posti in aula, e Janet, con estrema cortesia, scelse di aspettare fuori durante il procedimento, permettendo ai suoi fratelli Randy, Tito, LaToya e Rebbie di sedere proprio dietro a Michael.
Undici agenti armati si posizionarono all'interno dell'aula, pronti a sedare qualsiasi sommossa, e alle 14:10 il giudice Rodney Melville finalmente cominciò ad aprire le buste del verdetto.
All'apertura di ogni busta la faccia del giudice rimaneva impassibile. In aula nessuno aprì bocca, ma alcune giurate avevano le lacrime agli occhi.
Il tempo si era fermato. Sembrava si fosse fermato per sempre.
E poi, all'improvviso, il cancelliere della Corte Suprema, Lorna Ray, lesse le parole:

"Prima Accusa - associazione a delinquere - non colpevole."
"Seconda Accusa - atti osceni su minore - non colpevole."
"Terza Accusa - non colpevole."




"Non colpevole" furono le parole ripetute di continuo, per quattordici volte in tutto.
Durante la lettura del verdetto, Khaterine, che non aveva mai perso un giorno del processo, aveva le lacrime agli occhi. Tito si allungò e baciò sua madre. Il resto della famiglia si abbracciò e si strinsero l'un l'altro.
I fan di Michael, appena appresa la notizia, iniziarono a singhiozzare in silenzio nelle file dietro.
La maggior parte dei giornalisti rimasero seduti, sbigottiti. Parevano davvero sorpresi che Jackson fosse stato assolto da tutte le accuse. Dai loro sguardi era chiaro che alcuni membri della stampa si aspettavano di vedere la superstar dietro le sbarre.
Il giudice Rodney Melville, che aveva condotto il caso con dignità e chiarezza, che aveva fatto in modo che non ci fossero incidenti e non aveva tollerato nessuna interruzione, lesse una dichiarazione all'aula:

"Noi, la giuria, con il peso degli occhi del mondo puntati addosso, abbiamo studiato scrupolosamente le testimonianze, le prove e le regole di procedura presenti in quest'aula dal 31 gennaio 2005.
Seguendo le istruzioni della Giuria, siamo giunti fiduciosi al nostro verdetto.
E' nostra speranza che questo caso sia una testimonianza di fiducia nell'integrità e nella veridicità del nostro sistema giudiziario."


A queste parole Michael, seduto dietro il banco della difesa, riprese la sua calma naturale.
In qualche modo, sembrava un antico Re.
C'era qualcosa di imperiale in lui.
Autorevole nella sua presenza, ascoltò tranquillo il giudice mentre leggeva la dichiarazione.
La superstar rimase immobile, a testa alta.
Solo quelli che potevano vederlo da vicino notarono una piccola lacrima scendergli sul viso.




"Signor Jackson, lei è esonerato dal prestare cauzione ed è libero di andare", disse il giudice Melville.
Fu allora che Michael realizzò che una Giuria di dodici persone aveva respinto tutte le accuse contro di lui.
Il Re del Pop si asciugò il viso con un fazzoletto, abbracciò e ringraziò i suoi avvocati, e lentamente si apprestò a lasciare la stanza.

Mentre usciva dall'aula, passando vicino a Katherine, Joe e i suoi fratelli, mostrò poca emozione: fluttuò fuori, come se volasse e stesse per sparire in una nuvola di fumo.
All'esterno, i fan che avevano ascoltato il verdetto dalle dirette televisive che trasmettevano tutte intorno al tribunale, erano per strada a ballare e a urlare, in pieno delirio. Una donna fece volare delle colombe bianche, altri dei palloncini, altri ancora lanciavano coriandoli, e centinaia di persone gridavano e piangevano lacrime di gioia.
La famiglia Jackson, ora tutta unita, si fece strada attraverso migliaia di reporter.

Con una mano appoggiata sul cuore, Michael Jackson mandò un bacio ai fan, poi sparì dentro un suv nero della Yukon, da uomo libero. [...]





[...]Fu solo quando il verdetto di non colpevolezza venne letto ad alta voce, in aula, che la gente si rese conto che il personaggio che gli stava di fronte era accusato di reati senza alcuna prova.
All'improvviso sembrò che la causa contro Jackson fosse tutta una montatura.
I giornalisti più avveduti si resero conto che il caso contro Jackson non era altro che uno scandalo pagato dai contribuenti. Ma naturalmente questo non fu mai riportato in nessuna notizia.
Guardare Michael l'ultimo giorno in aula era come guardare due persone. C'era l'uomo reale, e poi l'immagine mediatica che la gente aveva creato, una versione distorta, un riflesso deformato in una casa degli specchi.
I media stavano vendendo un prodotto, e usavano inquadrature e luci specifiche per accentuare il suo naso, le sue guance e il colore della pelle. E poi c'era il vero Michael, un uomo ben vestito, con un bel portamento, pieno di umiltà.
Di persona era un ragazzo timido e tranquillo, niente a che spartire con il personaggio dei tabloid.

[...]Trattandosi di Michael Jackson, Tom Sneddon aveva uno scopo preciso. Il procuratore credeva, erroneamente, che le notizie distorte dalla stampa l'avrebbero aiutato a vincere la sua causa: mettere Jackson dietro le sbarre. Ma non fu così.

- Tratto dal libro di Aphrodite Jones, 'Michael Jackson Cospiracy -

Presto disponibile su Amazon.it: www.amazon.it/Michael-Jackson-complotto-Aphrodite-Jones/dp/88...




Alla fine Michael è uscito da quell'inferno a testa alta, da uomo libero e integro; ma la sua anima, il suo cuore e il suo corpo ne uscirono profondamente segnati.

Durante quei mesi interminabili, chi non lo ha mai abbandonato, neanche per un momento, sono stati i suoi fan.
Ogni giorno, l'area che circonda il tribunale era colma di persone provenienti da ogni angolo del mondo, pronti a gridare l'innocenza di Michael, a sostenerlo e a fargli sapere che noi CREDEVAMO IN LUI.
E lui, per questo, ci è stato riconoscente per sempre.

"Senza il Signore, i miei figli, la mia famiglia e voi, i miei fan, non sarei riuscito a superare tutto questo. Il vostro amore, il vostro sostegno e la vostra lealtà lo hanno reso possibile.
C'eravate quando ho avuto bisogno di voi e non lo dimenticherò. Il vostro amore mi ha sostenuto, ha asciugato le mie lacrime e mi ha portato oltre tutto questo.
La vostra devozione e il vostro supporto mi saranno per sempre cari. Siete voi la mia ispirazione. Vi voglio bene".





LIES RUN THE SPRINTS, BUT THE TRUTH RUNS THE MARATHONS

E la nostra maratona continua tuttora.
No, non ci siamo fermati a quel 13 Giugno di 9 anni fa, perché noi continueremo a gridare la tua INNOCENZA fino a quando anche l'ultima persona sulla faccia della terra non ti chiederà scusa.
Scusa per il male, le menzogne, il dolore, le umiliazioni, le lacrime, le notti insonni, le cattiverie che hai dovuto subire e che infine ti hanno portato via.
No Michael, non lo meritavi ... E forse questo mondo non ha mai meritato te.
Noi continueremo a gridarlo, e tu continuerai a essere la nostra forza.

Lo Staff e tutta la Community di MJFanSquare.
Neverland1973
00venerdì 13 giugno 2014 10:31
Grazie ragazzi...io non lo dimenticherò mai di sicuro e insieme, tutti insieme, grideremo per sempre l'innocenza di questo Uomo meraviglioso che il mondo ci ha portato via [SM=x47964] ma che non ci ha portato via dal cuore di ognuno di noi e MAI lo farà... [SM=g27821]
dearmichael
00venerdì 13 giugno 2014 13:05
INNOCENTE !!!
Finchè avrò voce lo griderò al mondo intero!!!

I LOVE YOU MICHAEL [SM=x3072554]







dearmichael
00venerdì 13 giugno 2014 13:35
Un doveroso grazie a tutto lo staff [SM=g2927039]
darKside87
00venerdì 13 giugno 2014 13:49
14 volte INNOCENTE, 1000 e più volte UNICO!
La cosa che più mi amareggia è che ancora giustizia non è fatta, visto che Michael è morto mentre i suoi carnefici vivono la loro vita tranquilli e beati come se nulla fosse. Arvizio (mi sembra) si è pure sposato, e pensare che se non fosse stato per i soldi di Michael sarebbe carne per i vermi! [SM=g2927032]

Grazie allo staff per questo doverosissimo omaggio, specie ora che nuove, infamanti e grottesche accuse, alcune al limite del ridicolo, stanno spuntando qua e là dal nulla. Confido, senza troppa speranza tuttavia, che la tragica esperienza di Michael sia un esempio per tutti coloro che, per invidia, odio, interessi personali o chissà cos' altro, si ritrovano a dover essere accusati i crimini orrendi e che per questo si lasciano sopraffare dalla disperazione. MAI ARRENDERSI, MAI PERMETTERE ALLE MENZOGNE ED ALLE CATTIVERIE CHE LE ANIMANO DI AVERLA VINTA! MAI SMETTER DI GRIDARE LA PROPRIA INNOCENZA, CONTRO TUTTI ED ALLA FACCIA DI TUTTI!

La voce di Michael continua ad echeggiare gridando la propria innocenza, ora come allora e come per sempre!
FOREVER.
00venerdì 13 giugno 2014 15:19
Grazie per il topic [SM=x3072554]

Per chi ama Michael...il ricordo di un giorno che continua a commuovere.
Compix
00venerdì 13 giugno 2014 20:07
Voglio ringraziare in particolare Giusy alias Trilly-88, visto che il contenuto di questo topic è farina del suo sacco (e del suo cuore), pur rappresentando i sentimenti dell'intero staff.
dearmichael
00venerdì 13 giugno 2014 21:47
Grazie Giusy per questo commovente topic [SM=g2927039] [SM=x47981]
dearmichael
00venerdì 13 giugno 2014 22:38
Per non dimenticare!
(Miss Piggy)
00venerdì 13 giugno 2014 22:48
E chi se lo dimentica!!
Non a caso, giusto poche ore fa mi son riletta le prime 30 pagine de "Il Complotto", ed è sempre un'incazzatura rara.
rosi@
00sabato 14 giugno 2014 00:05
Grazie a Trilly ed a tutto lo Staff. [SM=x3072554] Nonostante fosse innocente, Michael ha dovuto subire un duro processo dal quale non si è più ripreso. Tutto il mondo è debitore nei suoi confronti ed il minimo che possiamo fare è continuare a ribadire la sua innocenza.
Trilly-88
00sabato 14 giugno 2014 12:11
Re:
Compix83, 6/13/2014 8:07 PM:

Voglio ringraziare in particolare Giusy alias Trilly-88, visto che il contenuto di questo topic è farina del suo sacco (e del suo cuore), pur rappresentando i sentimenti dell'intero staff.



Senza il tuo indispensabile contributo non avrei mai aperto questo topic, quindi no, grazie a te che sei un collega straordinario.

E grazie a chi non ha mai rinunciato a gridare la verità.
Gran parte della gente sa del processo, delle accuse e tutto il resto...ma in troppi ignorano come e perchè Michael è stato processato. In troppi ignorano (e forse volutamente) che Michael era innocente, e non perchè sia stata una sentenza a stabilirlo, ma perchè era così a prescindere da qualsisi giudice o sentenza.
Noi lo sapevamo, lo abbiamo sempre saputo, e dobbiamo fare in modo che tutti lo sappiano, e che rilflettino su quanto male si può fare ad un uomo col semplice mezzo della menzogna e della manipolazione.


chiara64
00sabato 14 giugno 2014 21:36

Grazie a Trilly ed a tutto lo Staff. [SM=x3072554] Nonostante fosse innocente, Michael ha dovuto subire un duro processo dal quale non si è più ripreso. Tutto il mondo è debitore nei suoi confronti ed il minimo che possiamo fare è continuare a ribadire la sua innocenza.


[SM=g2927031]
Compix
00sabato 13 giugno 2015 13:28
In questo giorno di 10 anni fa il tribunale di Santa Barbara, in California, emette la sentenza con la quale dichiarerà Michael Jackson NON COLPEVOLE di tutti i 14 capi d'accusa imputatigli dalla famiglia Arvizo e dal procuratore distrettuale Tom Sneddon.
dearmichael
00sabato 13 giugno 2015 15:01
Quel giorno giustizia fu fatta, ma anche il danno ad un uomo meraviglioso [SM=x47964]





migi.mj
00sabato 13 giugno 2015 15:29
Re:
Compix83, 13/06/2015 13:28:

In questo giorno di 10 anni fa il tribunale di Santa Barbara, in California, emette la sentenza con la quale dichiarerà Michael Jackson NON COLPEVOLE di tutti i 14 capi d'accusa imputatigli dalla famiglia Arvizo e dal procuratore distrettuale Tom Sneddon.




(Miss Piggy)
00sabato 13 giugno 2015 20:38
Non ho avuto tempo di leggerlo, ma ieri è stato pubblicato un lungo articolo di Roger Friedman, non a caso intitolato "10 anni dall'assoluzione che alla fine l'ha ucciso" [SM=g27813] [SM=g2927034] .

Neverland1973
00sabato 13 giugno 2015 22:06
[SM=x47964]
fu fatta giustizia si...ma a che prezzo per Michael...e adesso non c'è più grazie a "qualcuno e a più di qualcuno"....maledetti... [SM=g27816]
rosi@
00sabato 13 giugno 2015 23:16
Re:
Trilly-88, 12/06/2014 17:26:

Noi continueremo a gridarlo, e tu continuerai a essere la nostra forza.
Lo Staff e tutta la Community di MJFanSquare.


[SM=g2927031] Io non mi stancherò mai di fare tutto quanto mi è possibile per far conoscere la verità su MJ e su questo processo vergognoso.

mimma58
00domenica 14 giugno 2015 09:08
Non si può dimenticare una grande ingiustizia!Giusto ricordare che Michael era innocente.Grazie a Giusy e a tutto lo staff.
GiuliaMJfan
00lunedì 15 giugno 2015 16:00
Le persone anche dopo la sua morte parlano male di lui. MA COME SI FA ?!?! ECCO QUANDO L'IGNORANZA SI FA VEDERE [SM=g2927026]
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