"Invincible" secondo me!

Visto che l'argomento è tornato in voga, ripropongo la mia vecchia "recensione" di Invincible!
L'unico errore di Mike è stato promettere un album completamente nuovo ed innovativo, cosa che "Invincible" non è più di tanto!
Però è un album eccellente.
Michael non ha mai dato prova migliore di questa per quanto riguarda le sue capacità vocali ed interpretative.
Per quanto riguarda invece le sue abilità di compositore...beh, come si fa a scrivere una canzone pop/r n'b in SEI/SETTE persone?


INVINCIBLE – Rescensione

L’album deve ancora uscire nei negozi, ed ecco la stampa che parte immediatamente con i paragoni impossibili!
Perché è impossibile paragonare il nuovo album con “Thiller” o “Off the wall”…troppe cose sono cambiate, nella musica, nel mondo…anche Michael è cambiato, e tanto; più coerente è il paragone con “Dangerous” e “HIStory”, in quanto più vicini dal punto di vista “temporale” e artistico…
Beh, direi che “INVINCIBLE” è certamente alla loro altezza, se non superiore! Quello che abbiamo tra le mani è un grande album, un’opera radicata nelle idee, un vero e proprio ponte tra passato e futuro, tra tecnologia ed emozioni, tradizione ed innovazione, macchine e sentimenti, necessità commerciali e volontà artistica…è vera arte, pop-art forse, ma sempre di arte si tratta!. Certo, per realizzare un progetto del genere molte mani ci hanno lavorato, molte menti, non solo Michael ma, come sempre, è chiaro che la guida di Jacko è sempre presente, in ogni arrangiamento, in ogni nota, quasi fosse una sorta di Walt Disney della musica. Mentre è difficile classificare Michael un genio della composizione musicale ascoltando questo album – quasi tutte le canzoni sono scritte da un plotone di autori! - appare immediatamente ovvio che Michael non ha mai dato prova delle sue capacità vocali come in questo lavoro! E chi afferma che in “Invincible” non ci sia niente di nuovo non ha chiaramente ascoltato il cd, oppure lo ha fatto molto distrattamente! Ma andiamo con ordine:

“Unbreakable”, “Heartbreaker” e “Invincible”
I tre brani di apertura sono un po’ ostici, e possono lasciare interdetti al primo ascolto; la melodia è stata volutamente messa in secondo piano rispetto alla ritmica, alla sperimentazione sonora, all’impatto tecnologico…ma questi pezzi ti fanno muovere i piedi da soli, e ti conquistano ad ogni ascolto di più! Certo, la mano di Jerkins si sente, eccome, e forse la struttura di questi pezzi è un po’ troppo simile tra loro – specialmente per quanto riguarda gli stacchi ( comunque splendidi! ) rigorosamente piazzati prima dei rap – ma a mio avviso l’inizio dell’album non poteva essere migliore! Chissà, forse sarebbero potuti essere meglio distribuiti nell’album, ma non è certo un elemento importante.

“Break of down”, “Heaven can wait” e “Butterflies”
Questi tre lenti sono meravigliosi, e Michael li interpreta magistralmente. Eccolo, il ponte tra il passato e il futuro…a tratti sembra di risentire il Michael di “Off the wall”…specialmente “Butterflies”, con quel suo sapore vagamente jazz, mi riporta indietro nel tempo… secondo voi non ricorda un po’ “I can’t help it”? Fantastiche tutte e tre, molto raffinate, molto”cool”…

“You rock my world”
Tutto è già stato detto di questa canzone. Io credo sia l’episodio più scontato dell’ album, forse l’unico. Fortunatamente è una “mosca bianca”, uno vero spartiacque tra ballads e pezzi ritmati…Michael mi ha decisamente spiazzato questa volta…perchè ha esordito con un singolo che non rappresenta assolutamente il contenuto dell’album…per fortuna! Una discreta canzone r n’b, con tante autocitazioni, forse un po’ troppe!

“Speechless”
Semplicemente favolosa! E Sapere che Michael è l’autore dell’intero pezzo mi dà una certa soddisfazione!
Una melodia da favola, una voce unica, degli archi da sogno a fare da sottofondo…lascia, appunto, senza parole.

“2000Watts”
Mi fa letteralmente impazzire! Adoro questo pezzo…questo è veramente un sound innovativo, un rullo compressore che ti stacca i piedi dal pavimento! La ascolto continuamente. Chissà cosa sarebbe accaduto se fosse uscita come primo singolo…spero con tutto il cuore che prima o poi sia selezionata come singolo… accompagnata da un video futuristico, aggressivo, cattivo come la canzone! Me lo immagino ambientato in una discoteca del futuro, con dei punk-cybernetici che si dimenano impazziti, e Michael che si fa largo tra la folla per raggiungere un palco supertecnologico, al fianco di un T. Riley Deejay indiavolato!
Curiosità tecnica: non fatevi fregare, la voce non è quella di Michael al “naturale”, è stata abbassata di tono dopo la registrazione con un dispositivo chiamato “pitch”, ma l’effetto è fantastico! Riconferma: T.Riley è il miglior produttore di Michael dopo Quincy Jones!

“You are my life” e “Don’t walk away”
Due ballads ottime, anche se non ai livelli di “Speechless”. Comunque sono due hit sicure, insomma le “You are not alone” dell’album. Non capita spesso di sentire la voce di Michael accompagnata da una bella chitarra acustica. Forse, prima o poi, qualcuno si accorgerà che assomigliano a qualcos’altro di qualcun’altro e ci sarà un po’ di polverone, ma chi se ne frega?

“Privacy”
Sentire Michael che si scaglia contro i tabloid mi ha, onestamente, un po’ stufato, però il pezzo è musicalmente valido. Da cancellare la solita gente che chiacchiera maligna all’inizio del pezzo, ma per il resto mi piace, anche se non è esattamente il momento migliore del cd. Chissà perché Slash non è stato inserito nei credits…eppure lo stile inconfondibile della sua chitarra è ben evidente; tra l’altro Michael lo annuncia energicamente, come aveva già fatto in “D.S”. Già sentito.

“Cry”
Anche se non mi ha entusiasmato, non si può negare che sia un bel lento, ottimamente cantato. Inoltre, a causa dei tristi eventi che stiamo vivendo, è un perfetto inno alla pace e alla speranza. Ammettiamo però che non brilla per originalità: la ritmica ricorda “Stranger in Moscow”, la strofa “On the line”, il finale un po’ troppo “Man in the mirror”!
Però è coinvolgente.

“The lost children”
Il titolo mi spaventava un po’, invece è proprio un bel pezzo, tra la ballad tradizionale e la filastrocca per bambini; sul genere di “Little Susie”, ma più positiva. Molto bella, e non è affatto smielosa come temevo.

“Whatever happens”
Questa canzone vale da sola il prezzo dell’intero cd! Un gioello, e una melodia decisamente inusuale per Michael! L’ennesima prova inconfutabile che Michael, con una voce così, può cimentarsi in ogni genere musicale. Da brividi! E la chitarra di Santana è incredibile. Potevano cadere, insieme, nella trappola dello scontato – una seconda “Maria Maria” per esempio - e invece questa canzone è originale e bellissima.

“Threatned”
Ecco, forse mi aspettavo un po’ di più da questo brano…me lo aspettavo più in linea con il testo, quindi più tenebroso, più… “minaccioso” insomma! Comunque è una buona canzone, veloce e ritmata; ecco, probabilmente è l’unica che risente effettivamente del nuovo sound pop/rn’b di Britney, NSync e compagnia “bella”. Ma, accompagnata da un grande video, potrebbe anche rivelarsi un asso nella manica! Anche se il rischio di un nuovo “Ghosts” è dietro l’angolo…occhio Michael!

Tanto ormai...:cry:

Allora i veri critici esistono...basta ascoltare il cd punto.Questo i veri critici dovrebbero fare..ma ormai nn è più cosi ..ormai i critici quelli che scrivono sui giornali nn ascoltano i cd e si basano solo su la vita di un cantante e tutti i gossip..be allora nn sono più critici...Max hai pensato di fare il critico come lavoro fisso...??Ottima recensione..:ok: :ok: :ok: :sisi:

Grazie Double!:ok:

Di nulla!!!!Quando una cosa è fatta bene è fatta bene!!!:ok: :sisi: