Stella....

Capitolo 1.(introduzione)

Stella era una bambina di 7 anni,solare,dolce,sensibile,riusciva a vedere il mondo con occhi diversi,immaginava lo zucchero filato come una nuvola gustosa,sorrideva finchè poteva,fin dalla tenera età capi che il sorriso è un dono di Dio,Stella amava tanto donare il sorriso agli altri,ma quel tenerissimo sorriso veniva spezzato quando la sua mamma piangeva.Stella cercava di sorridere per la mamma,ma era un sorriso apparente perchè il suo cuoricino le faceva male.Quella piccola bambina aveva paura della persona che le avrebbe dovuto dare sicurezza e protezione,da suo padre......ora Stella è una 13 enne che piange ancora quando ricorda che prendeva la spada di plastica e faceva finta di essero lo scudiero della mamma,e suo padre le urlò con disprezzo che è uguale a sua mamma.Quella bambina,crescendo,si è rafforzata in apparenza,perchè le ferite sono ancora aperte e sanguinanti,ma nonostante tutto quello che ha passato,lei è felice di avere degli amici veri,e di essere quella che è diventata,perchè è consapevole di essere cosi solo grazie alle sofferenze.Stella ha sempre avuto un sogno nel cassetto,danzare,la musica è sempre stata la sua vita,lei vive di sogni insieme alla sua migliore amica.Se la dovessi descrivere non basterebbero 9999 aggettivi,quindi,vorrei dire le cose più importanti,Stella è una ragazza solare,testarda,simpatica,sensibile,in amicizia dà il 100%,o la si ama o la si odia,sta sul cavolo a qualcuno perchè dice sempre quello che pensa.
a dopo il capitolo 2 in cui inizierà la vera e propria storia

già l'introduzione mi piace da morire!fra non vedo l'ora di leggere il seguito!!

Era il primo giorno di medie,una giornata solare,faceva molto caldo,mi alzai dal letto appena sentii suonare la sveglia,sapete,è la speranza che nutriamo tutti quando stiamo per cominciare una nuova avventura,gente nuova,prof. nuovi,ambiente nuovo,ovviamente c'è chi parte con la speranza e c'è chi l'ha persa perchè in un mondo cosi c'è più nero che rosa,non mi andava di mangiare,mi lavai,e mi vestii,beh...che dire? misi in atto la routine quotidiana di ogni essere umano,mi incamminai a scuola con un gran sorriso,pensando: magari è la buona volta che faccio amicizia con qualcuno,entrai a scuola e c'era un mucchio di gente seduta sulle scale e la preside al centro che aveva in mano un foglio e c'è n'erano degli altri su un tavolino accanto a lei,trovai una vecchia compagna,vecchia perchè delle elementari,e mi sedetti vicino a lei,la preside chiamava la gente per cognome e diceva la sezione in cui eravamo capitati,il mio cognome arrivò quasi per ultimo,ero un pò confusa quando sentii uscire dalle sue labbra: bertucci,non sapevo cosa fare anche se la cosa più ovvia da fare era prendere il foglio che mi stava porgendo e andare nell'apposita classe,come al solito feci la figura di cacca,mentre mi incamminavo per andare verso la preside,inciampai perchè non mi ero accorta che il laccio della scarpa destra era slacciato,mi alzai scombussolata sentendo le risatine,e pensai: sono ancora in tempo per rimediare o è troppo tardi per togliermi di dosso l'impressione di imbranata che ho dato?
le mie speranze andarono in fumo quando varcai la porta della mia classe,vidi solo un mucchio di gente che scarabocchiava i banchi o che guardava le mosche,le ragazze se ne stavano per i fatti loro a fare la classifica dei ragazzi più carini.Cosa dovevo fare?non avevo il coraggio di aprir bocca,mi sedetti vicino a una ragazza e iniziai pian piano a fare conoscenza,quando ero esaltata per il fatto che fosse a posto,arrivò sua madre per trasferirla in un'altra sezione,e finii da sola al banco ,tornata a casa,mia madre mi assillò di domande,rispondevo positivamente,perchè non volevo tirarla per le lunghe ma tagliare corto.

Piccola, che tenera questa storia. Continua, sono curiosa di sapere come scrivi e cosa "inventerai".

L'introduzione è bellissima, e noi due sappiamo il perchè! Mi manchi tanto, ma tra poco torno da te! [SM=x47938]

il prossimo capitolo a oggi :d

Sono una ragazza comune che crede e ha sempre creduto nella forza della musica,anche se in famiglia non ho mai avuto una situazione rosea,e non capisco neanche il perchè del termine rosa,cioè,secondo me anche il giallo o il verde indicano la felicità,perchè il rosa?ho sempre avuto una gran confusione mentale,quel pomeriggio dopo scuola,mi misi a guardare mtv,e pensavo che magari domani la mia vita sarebbe cambiata,oh,lo speravo tanto,forse dovrei raccontare qualcosa della mia famiglia...mia mamma è fissata con i gatti,appena nè vede uno inizia a addolcire la voce anche se sembra che sia una cornacchia perchè strilla letteralmente dicendo: guarda che carinooooooooo!mio padre?è mia mamma che ha sempre avuto il suo ruolo,non che non c'è l'abbia,è che non fà il suo dovere,sarò dura ma lo considero un fallito fifone che non riesce esprimersi in altro modo che con la violenza,il mio sogno più grande?Danzare e scrivere poesie,sono i miei passatempi preferiti,e sono anche più di semplici passatempi,sono la mia vita,ah si,potrò sembrarvi sclerata ma non lo sembro,lo sono,insomma oggi era il primo giorno di medie,ho 11 anni,cosa vi aspettate?Ainstain?...bhe,non lo sono,e dubito lo diventerò,sembro una dal motto: c'è la musica,cosa vuoi di più dalla vita?ma sono tutt'altro,ho molte paure..ah..si..quel giorno,a cena mangiai pane e yogurt,strano a dirsi,di solito si dice nutella,ma sapete,vado controcorrente,è la cosa che mi riesce fare meglio,se nessuno si getta da un ponte,lo faccio io!
non sto qui a raccontarvi tutti i giorni della mia vita,e quindi,saltiamo a quelli più importanti e stimolanti,vi piace farvi i fatti miei,eh?
bene,le mie compagne di classe erano tutte stronze,scusate il linguaggio,mi torturavano psicologicamente,ovvio che non ho ceduto ma mi facevo qualche pianto in solitudine,le odiavo,mi avevano rovinato tutto,ma c'era un ragazzo dolcissimo di nome Andrea che mi difendeva ,vabe,avrete capito che c'ho una bella cottarella ,no,lo chiamerei amore......

Francy! scrivi benissimoo! sbrigati a postare il quarto U_U

"Secchiona",è l'unico soprannome che riuscirono a darmi i miei compagni,mentre loro erano in un mondo tutto loro,pieno di giochi e feste,io non riuscivo a immaginare la vita come la immaginavano loro,forse perchè mi era capitato di lavarmi nell'acqua gelida perchè i soldi per pagare la bolletta della luce,mio padre li aveva buttati a poker,forse perchè non potevo accendere un termosifone e sentivo le mie ossa congelare,cercavo per tutto il tempo,quel calore che non arrivava neanche a Natale,ho sempre sognato di crescere in una famiglia piena di amore,ma questo sogno mi è stato negato,l'Amore è una ricchezza che dovrebbero avere tutti,ma che purtroppo,hanno solo pochi,vorrei tanto diventare un'aquila,e poter volare,con il tempo invece,ho capito che il mio modo di volare,è la danza,tornando ai miei compagni,riuscivano a rendere ridicola ogni cosa,anche la danza,la musica,o quando la professoressa parlava dei razzisti,loro ridevano,e io piangevo.....da loro non volevo sensibilità ma almeno tatto,insomma,cosa c'era da ridere?Almeno devo a loro il fatto di aver smesso di piagnucolare e di aver reagito,ciò che non distrugge fortifica,no?.

spero che continuerai presto con il capitolo 5!!adoro il modo in cui scrivi :D

Tesoro ti seguo sempre eh! [SM=x47938]
Se scrivere ti piace, continua a farlo!!!