Visto che di dormire non se ne parla più, chissà perché, ho predisposto il riepilogo della sessione pomeridiana riportando la cronaca fatta da SandyJ74 (ma dove sei stata nascosta fino ad ora, traduttrice al volo??? [SM=x47932] ) finché ha seguito la diretta, integrata dalla sintesi riportata dall'Associated Press fino a fine sessione. Metto anche la traduzione dell'email che Ortega aveva mandato a Phillips, letta in aula.
Udienza del 27/09 - sessione pomeridiana - testimonianza e controinterrogatorio di Kenny Ortega - inizio testimonianza di Paul Gongaware
Walgren ha chiesto a Kenny di descrivere brevemente le sue esperienze lavorative, che tipo di spettacoli avesse diretto come coreografo e produttore.
Poi gli ha chiesto in che anno avesse incontrato Michael, come e adesso sta descrivendo il suo ruolo nei tour a cui ha preso parte.
Ora nello specifico sta parlando di come ha accettato This is it.
Dice che ha iniziato a metà aprile a lavorare alla produzione di This is it, co-creatore e co-direttore.
Ora gli sta dicendo quante volte vedeva Michael nel '92 e quante per This is it.
Dice che Michael costruiva concettualmente lo show, aveva delle idee e sarebbe stato uno show nuovo.
Michael era eccitato e convinto che questo fosse il tempo per farlo, credeva che sarebbe stato qualcosa di importante e meraviglioso.
Chiede se i bambini partecipassero alle prove, Kenny risponde che non c'erano perché andavano a scuola, ma li avrebbe portati a Londra.
E quindi i bambini non sarebbero andati a scuola durante i mesi a Londra.
Parla della relazione speciale coi fans in tutto il mondo, dell'interesse speciale che Michael aveva per l'ambiente, il mondo, la vita sulla terra.
Spiega che hanno cambiato 3 posti per le prove per questioni di spazio, a giugno sono infine approdati allo Staple Center. Alla fine di giugno.
Una settimana prima della morte....
Conferma che i concerti si sarebbero svolti alla O2 di Londra.
Ora spiega perché tecnicamente gli serviva più spazio, che fosse il più possibile simile a quello di Londra.
Parla delle caratteristiche tecniche e della tecnologia che avrebbe caratterizzato lo show. Dice che l'idea del 3D era di Michael.
Dice che le prove si svolgevano pomeriggio tardi e la sera.
Quando MJ era coinvolto, si trattava di 5-7 ore di prove e discussioni.
Come co-creator di Michael, Kenny convinto asserisce che l'ultima parola era di Michael in caso di idee diverse.
Chiede se conosce Murray, gli chiede di identificarlo. Kenny dice di averlo incontrato in Carolwood (lo stava dimenticando) in Aprile-Maggio 2009.
Non ricorda esattamente, comunque il dottore gli fu presentato durante un meeting a casa di MJ per lo show. Gli fu presentato da Michael come dottore personale.
Kenny conferma che molto sporadicamente Murray ha partecipato alle prove, solo però nelle ultime due locations.
Ora dice delle volte in cui MJ non ha partecipato alle prove, poco prima di morire.
Ora gli chiede se il 19 giugno 2009 ha visto qualcosa di diverso in Michael. Kenny conferma, dice che "il suo amico" (Michael) non stava bene, sembrava perso, incoerente. Non fece prove quella sera.
Dice di avergli portato del cibo, messo una coperta e portato un calorifero (io sto già piangendo ancora, scusate). Guardava le prove così, ma c'era qualcosa che non andava in lui. Non l'aveva mai visto così.
Ora mostrano una mail mandata da Kenny a Randy Phillips in cui Kenny esprime chiaramente le sue preoccupazioni circa lo stato fisico di Michael. La mail è del 20 giugno 2009.
Ora rilegge la mail. Si percepisce la sua emozione.
Kenny ribadisce che Michael voleva farlo, voleva farlo il tour. Michael non avrebbe retto se Kenny l'avesse abbandonato (così asserisce nella mail).
Ora parla dell'ultimo meeting fatto a Carolwood tarda mattinata-primo pomeriggio del 20. Randy, Di Leo, Murray e Michael erano al meeting. Kenny dice che l'oggetto della riunione, sottolineato da Murray, era che lo stesso Murray era perplesso del fatto che Kenny non volesse far continuare Michael negli show. Murray voleva imputare a Kenny la scelta di non far provare Michael ancora, Kenny controbatte dicendo che era Michael che non voleva provare.
Murray assicurava a Kenny che MJ era completamente in grado di intendere e volere e in forma per gli show. Kenny ne fu scioccato perché Michael non appariva fisicamente e emotivamente stabile in quel momento.
Kenny disse a Michael di confermare che non era lui (Kenny) che gli impediva di provare, ma era una sua scelta. Michael però lo rassicurava sul proprio stato fisico.
Conferma che Michael a volte provava privatamente. Il 22 giugno Michael era completamente cambiato, pieno di energia, entusiasmo, un Michael differente. Completamente inserito nelle prove e nella produzione.
Il 24 giugno fu una grande giornata di prove, Michael gli chiese se era felice, lui rispose che lo era. Lui sentiva che stavano realizzando il sogno.
Il 25 giugno era in programma una prova particolare, "the big illusion", una trasposizione di Michael da un evento musicale ad un altro, una scomparsa da un cerchio di fuoco al braccio meccanico.
Ora dice di quando ha saputo della notizia.Ha ricevuto una telefonata da Paul Gongaware che gli ha detto che un'ambulanza aveva portato MJ in ospedale. Poi l'ha richiamato e gli ha detto lapidariamente "We've lost him", "L'abbiamo perso". La prima sensazione che ha avuto è stata il non sentire più la terra sotto i piedi.
Proiettano parti del TII. Gli chiede l'età dei ballerini, 18 -24 anni. Chiede a chi Michael dice "è per questo che proviamo ".
Molto commosso quando dice che "Earth song" del 24 giugno fu la sua ultima prova.
Michael andò da Kenny dopo l'ultima prova, guardarono insieme le prove di Heal the world affinché Michael vedesse la scena e le luci.
Durante le prove Kenny spiegò a MJ come si sarebbe svolto Heal the world.
Chiede a Kenny se nella conversazione saltarono fuori piani futuri oltre il TII tour. Michael voleva portare TII nel mondo, magari negli usa e poi farlo diventare un film. Voleva Kenny come regista per Thriller e Smooth Criminal short film (progetti futuri).
Controinterrogatorio di Chernoff: si ritorna al meeting del 20 giugno. Gli chiedono se sapesse di altre riunioni, se lo scopo della riunione del 20 fosse risolvere il fatto che Michael aveva perso delle prove. Gli chiede se era a conoscenza di un programma stilato da Murray per Michael.
Lui ribadisce che il meeting non era per le assenze di Michael in sé, ma per la sua preoccupazione per Michael come persona, non solo come artista. Ribadisce di aver lavorato nel 1991 al Dangerous tour e approx. 1996 all'History Tour. Ricorda che, a parte le apparizioni a New York (30 anni), l'History fu l'ultimo tour.
Di nuovo ribadisce che durante il meeting lui non voleva "dire a MJ" quello che doveva fare, dice che al meeting partecipò solo 10 minuti, dopodiché fu invitato a lasciare la stanza.
Alla domanda quale sarebbe stato l'impatto della cancellazione del tour su Jackson, Ortega dice: "Creativamente sarebbe stato devastato Voleva veramente fare questo tour ... Professionalmente, sono sicuro che non sarebbe stato una buona cosa".
Chernoff ha chiesto ad Ortega se ha litigato con Murray durante la riunione del 20 giugno. Ortega dice di no. Ma dice che "quello che il dottor Murray mi diceva non era esattamente quello che era accaduto."
A Ortega viene chiesto se ricorda di aver detto a Karen Faye, la truccatrice di Jackson, "di non calmare Michael Jackson". Dice che nonl'ha fatto. Chernoff chiede se Ortega avrebbe avuto ripercussioni personali se Jackson non fosse stato in grado di esibirsi.
"Le avrebbero avute tutte le persone interessate", risponde Ortega. "E avrebbe reso impossibile per me fare il mio lavoro."
L'avvocato di Murray chiede se Jackson fosse intimamente coinvolto in tutte le parti dello spettacolo - le coreografie, le canzoni.
Chernoff: Era il capo?
Ortega: sì.
Chernoff: Era il suo spettacolo?
Ortega: sì.
Alla domanda circa la prova in cui Ortega si allarmò sullo stato di Jackson, il coreografo è d'accordo che la condizione di Jackson lo aveva spaventato. Chernoff chiede se ha mai pensato che Jackson potesse fare uso di medicinali. Ortega dice di sì, lo ha fatto.
L'interrogatorio di Ortega finisce e l'accusa chiama Paul Gongaware, che ha lavorato per l'organizzatore di concerti di Jackson, la AEG Live.
Il vice procuratore distrettuale Deborah Brazil chiede a Gongaware del suo lavoro. Dice che è co-direttore di AEG Live Concerts West, che produce e promuove tournée, qualcosa che ha fatto per 35 anni.
Ha lavorato con Jackson in tour precedenti ed è stato il produttore e promotore del previsto "This Is It" tour, dice alla corte.
Dice che Jackson appariva "completamente impegnato" ed entusiasta del tour.
Inizialmente AEG Live aveva contrattato 31 spettacoli allo O2 Arena di Londra per il tour.
Alla domanda circa il numero di spettacoli, Gongaware dice che era stato fissato a 31 perché Prince, l'artista, aveva fatto 21 show presso l'arena e Jackson voleva farne altri 10.
La Brazil chiede circa la risposta del pubblico quando i primi 10 spettacoli sono stati annunciati. "Un successo. Tutto esaurito immediatamente", dice Gongaware. "Appena li abbiamo messi in vendita hanno fatto il tutto esaurito".
Dice anche che dopo che i 50 spettacoli sono andati sold out, c'erano ancora 250.000 persone in attesa di ottenere i biglietti.
Gongaware dice di essere stato presente alle prove al Center Stages di Burbank e descrive Jackson come "eccitato. Voleva lavorare.".
La Brazil chiede: "Sembrava felice?" Gongaware dice Jackson di sì. Il cantante era anche entusiasta ad altre prove.
Gongaware descrive una riunione in cui Jackson è arrivato in ritardo perché era stato ad un appuntamento con il suo medico, "il dottor Klein".
Dice che a questo incontro Jackson era "un po' assente, il suo modo di parlare era leggermente farfugliante e lui era un po' più fiacco di come lo conoscevo".
Jackson ha detto a Gongaware che voleva assumere Murray per essere il suo medico personale per il tour.
Gongaware dice che ha detto a Jackson che non conosceva Murray e preferivano assumere un medico a Londra dove stavano andando. La risposta di Jackson è stato quello di indicare il suo corpo e dire: "Questa è la macchina ... dobbiamo prenderci cura della macchina."
"Questo è ciò che voglio," ha detto Jackson a Gongaware. "Voglio il dottor Murray".
A seguito della richiesta di Jackson, Gongaware ha contattato Murray, che voleva il lavoro, ma ha chiesto 5 milioni di dollari l'anno.
La risposta di Gongaware alla richiesta è stata "assolutamente no", perché Jackson "non poteva permetterselo."
Gongaware dice di aver poi chiuso le trattative con Murray, ma Jackson era insistente e ha detto a Gongaware di offrire 150 mila dollari al mese a Murray.
Murray ha accettato una volta saputo che l'offerta veniva direttamente da Jackson. Murray ha detto a Gongaware di non preoccuparsi del fatto che non era autorizzato in Gran Bretagna, ma ha aggiunto che avrebbe avuto bisogno di un alloggio a Londra.
La Brazil chiede a Gongaware di un incontro a casa di Jackson i primi di giugno 2009 con Jackson, Ortega, Phillips e Murray.
"L'incontro era per fare in modo che Michael fosse pienamente impegnato."
Descrive il tono della riunione come "grande".
"Michael non era affatto sulla difensiva," dice Gongaware alla corte. L'incontro era su come ottenere "tutto quello di cui (Jackson) aveva bisogno per arrivare dove voleva. La sua salute, le abitudini alimentari, le abitudini di prova, il suo impegno con l'intero processo."
Il testimone aggiunge che Murray era "molto attivo" alla riunione.
A questo punto il processo è stato aggiornato, riprenderà il 28/9 alle 8.45 (le 17.45 in Italia).
Riporto la traduzione della email di Ortega a Randy Phillips del 20 giugno (alle 2.04 del mattino, nello stesso giorno ci sarebbe stato il meeting dove Murray gli ha detto di stare al suo posto che alla salute di MJ ci avrebbe pensato lui):
Farò tutto quello che posso per essere d'aiuto in questa situazione. Se hai bisogno che vada a casa sua, basta che mi fai una telefonata la mattina. La mia preoccupazione è, ora che abbiamo portato dentro il dottore e siamo stati severi, ora dobbiamo curarci del fatto che l'artista possa non essere all'altezza della situazione a causa di problemi emotivi. Appariva molto debole e affaticato questa sera. Soffriva terribilmente il freddo, tremava, era sconclusionato e ossessivo. Tutto mi diceva che dovrebbe essere valutato psicologicamente. Se c'è un modo di farlo riprendere è prendere un bravo terapista per aiutarlo e nutrirlo livello fisico. Mi è stato detto dal nostro coreografo che durante le prove dei costumi con il designer stanotte hanno notato che ha perso molto peso. Per quello che posso dire non c'è nessuno che si sta prendendo la responsabilità - che si sta curando di lui - giornalmente. Dov'era il suo assistente stasera? Lo facevo mangiare io, lo avvolgevo nelle coperte per riscaldarlo, gli massaggiavo i piedi per calmarlo e chiamavo il suo dottore. C'erano quattro guardie di sicurezza fuori dalla sua porta, ma nessuno gli offriva una tazza di tè caldo. Infine, è importante per tutti saperlo, sono convinto che lui lo voglia fare. Lo distruggerebbe, gli spezzerebbe il cuore se staccassimo la spina. E' assolutamente terrorizzato di poter perdere tutto questo, mi ha chiesto ripetutamente stanotte se stavo per abbandonarlo. Mi stava praticamente pregando per la mia fiducia. Mi ha spezzato il cuore, era come un bambino sperduto. Ci può essere ancora una chance che lui possa essere all'altezza se gli diamo l'aiuto di cui ha bisogno.
[Modificato da 4everMJJ 28/09/2011 05:39]