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La Romania massacrerà i suoi randagi dal 21 giugno

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2011 16:47
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21/06/2011 12:19
 
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(Miss Piggy), 21/06/2011 12.14:




Alla grande!! Li ricordiamo tutti i tremendi servizi di Mino D'Amato sugli orfanotrofi rumeni, direi [SM=g27815] .


Non cambia mai niente in Romania...vi quoto Lia e Alessia...

[Modificato da mimma58 21/06/2011 12:20]
21/06/2011 16:44
 
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assurdo e vergognoso [SM=g27826] - ho firmato la petizione ed inviata e-mail (1^ indirizzo)

22/06/2011 11:28
 
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Il gatto (nero) e la stupidità umana
Salvo per miracolo l'animale gettato da un'auto venerdì 17. L'Enpa recupera un pitone in un box a Cinisello



Il gattino salvato dall'Enpa (Fotogramma) MILANO - Un micio nero è stato lanciato da un'auto in corsa alla periferia Nord della città. Un pitone forse sfuggito alla sua teca (o invitato a fuggire?) è stato ritrovato in un box di Cinisello Balsamo. Storie d'estate e di follia. Come pensare altrimenti di chi è convinto di liberarsi della sfortuna uccidendo un micio la cui sola colpa è di avere il manto scuro? E pensare che in Inghilterra chi possiede un gatto nero è considerato fortunato. A suggerire che possa essersi trattato di un deplorevole gesto scaramantico è il giorno in cui il fatto è avvenuto, venerdì 17. L'uomo che ha raccolto il micino di due mesi, mezzo morto, per consegnarlo alle cure dei volontari dell'Enpa, ha tentato ma senza successo di inseguire l'auto per leggerne la targa.
Animali salvati


Ermanno Giudici, capo nucleo delle Guardie zoofile, lancia un appello: «Chi ha visto, ci aiuti a risalire all'autore del gesto, che è passibile di condanna penale». Il movimentato weekend dei volontari dell'Enpa è proseguito con il recupero di un pitone domenica mattina. Il proprietario del box a Cinisello ha chiamato la polizia di Stato che a sua volta ha chiesto l'intervento dei volontari per il recupero del serpente. «Non è il primo quest'anno e non sarà l'ultimo - conclude Giudici -. Il pitone è in buona salute ma il problema è tenerlo in custodia in attesa di trovare chi lo adotti. Sono animali che molti acquistano per entusiasmo o esibizionismo. Ma sono acquisti irresponsabili, perché raggiungono dimensioni che ne rendono la detenzione ingestibile».

Paola D'Amico
21 giugno 2011

milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_giugno_21/gatto-nero-lanciato-auto-corsa-venerdi-17-1909142261...

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22/06/2011 14:40
 
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scusate ragazzi , in un momento di rimbecillimento ho aperto il topic in A tu per tu ... sposto in Off Topic :P

'Sono nato per non morire mai
Per vivere in beatitudine, per non piangere mai
Per dire la verità e mentire mai
Per amare senza un sospiro
Per distendere liberamente le mie braccia...'


- Michael Jackson , from Dancing the Dream -

I miss you ...
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Don't read the tabloids , Burns the tabloids ... SUCK THE PRESS !
22/06/2011 15:18
 
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la mia piu sincera solidarieta a Darth-Randagiu....



buena vita!


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23/06/2011 00:18
 
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Re:
(Miss Piggy), 21/06/2011 12.14:




Alla grande!! Li ricordiamo tutti i tremendi servizi di Mino D'Amato sugli orfanotrofi rumeni, direi [SM=g27815] .



Ti ringrazio per averlo citato, è bene ricordare queste persone.
I suoi servizi sui bambini malati di AIDS in Romania erano strazianti.
Scusate O.T.
[SM=x47946]

[Modificato da FLY67. 23/06/2011 15:08]
23/06/2011 10:50
 
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Non sono proprio 100% d'accordo con voi questa volta.... forse perche sono romena [SM=x47979] Partiamo dai orfanotrofi , io non ho visto il servizio da mino D'Amato e certamente non ho visto tutti gli orfanotrofi del mio paese , però ho visto molto spesso quello dove lavorava mia madre e ci sono tanti bambini in Romania che stando a casa con i genitori stavano molto peggio, ma di quelli non importa a nessuno perche tanto non sono orfani. Non era certo il Hilton, però nemmeno le storie che ho sentito dire in giro, che sono legati e chissà cosa. Specialmente prima della rivoluzione avevano dolci e giocattoli che io non avevo nemmeno visto prima .l'effetto te l ho fa più la loro situazione e il loro desiderio d'amore e non le condizioni in quali stanno, ci sono troppi bambini e troppo poche assistente a curarli, quindi non ricevono tutto l'amore che un bambino normale riceve , ma solo perche ci sono troppi e non hanno tempo di stare troppo con ognuno, ci sono altri da curare. Certo c'è sempre posto di miglioramento,tipo stare più attenti a chi assumono la dentro, tante volte le assistente non hanno abbastanza pazienza o non sono abbastanza preparate per cosi tanti bambini o non hanno voglia . Non so che hanno fatto vedere in quel servizio , ma dubito che l'orfanotrofio dove lavorava mia madre era unico nel suo modo, più che altro penso che probabilmente hanno trovato uno o due o forse di più non lo so , dove le cose erano fatte male e hanno scelto di presentare quelli e non gli altri, come sempre le brutte notizie vendono meglio.


per la questione cani noi possiamo fare petizioni quante vogliamo ma cosi non si risolve nulla : non ci sono canili o non ci sono abbastanza , stanno tutti in strada e non sono due tre , sono tantissimi . la mia città è abbastanza piccina , avrà 100000 abitanti , non penso che ha nemmeno un canile , mai sentito che esistesse una cosa del genere , la gran parte dei cani ha il collare della sterilizzazione però sono comunque in strada e vivono in branchi , ogni 200 m ci trovi 5-10 cani raggruppati e se hanno fame e tu porti magari una salsiccia in busta non so che puo succedere. la gente li da da mangiare , anche mia madre lo fa , però magari un giorno non ricevono nulla e escono fuori le notizie della gente attaccata dai cani. Non dovrebbero ucciderli però se non fanno qualcosa per curarli il problema non va via e la gente sarà sempre insoddisfatta , sono sempre in strada e la gente ha paura di loro e quando la gente ha paura di solito i governi riescono a farla franca. Non so se riusciamo a fare qualcosa con i cani se rimangono in strada a spaventare le persone, quando hanno fatto ammazzare i cavalli selvatici gli hanno fermato subito e ora sono protetti dalla legge , però la differenza c'è che quelli non disturbavano nessuno quindi è stato molto più facile.
23/06/2011 23:55
 
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In Romania si prepara una legge per sterminare di 2 milioni di cani randagi Nonostante un rinvio, secondo gli animalisti la norma rischia di essere approvata lo stesso. Così su Internet continua la raccolta di firme da tutto il mondo. Intanto nella cittadina di Tulcea vengono bruciati vivi più di cento cuccioli al giornoIl 21 giugno il Parlamento romeno ha rimandato ancora una volta, per mancanza di tempo, la discussione di una legge sull’uccisione di cani randagi che popolano il paese. E per fortuna, perché la ben nota proposta di legge PL 912 avrebbe autorizzato lo sterminio brutale di oltre 2 milioni di randagi. Cani che vengono presi al collo per strada con una grossa pinza, sedati sul posto tramite un’iniezione calmante, gettati a terra, scaraventati in massa nell’inceneritore e bruciati vivi.

Se approvata, la PL 912 vieterebbe anche alle organizzazioni senza fini di lucro di entrare nei canili pubblici per verificarne la gestione e limiterebbe pesantemente l’adozione dei cani presenti nelle strutture. I leader dei gruppi parlamentari, la coalizione che governa, costituita dal Partito democratico liberale di centrodestra insieme all’Unione democratica degli ungheresi, e i tre partiti di opposizione, sono stati d’accordo nel decidere che sarà la Commissione per l’amministrazione pubblica a dover ridiscutere la legge nelle prossime settimane e a prendere una decisione. Che è solo rimandata.

Su Facebook circola una petizione al Parlamento europeo per bloccare la PL 912. In poco tempo in tutta Europa sono state raccolte oltre 20.570 firme, ma è un numero ben lontano dal milione di firme necessarie. A due giorni dal voto, il governo romeno ha deciso infatti di non accettare più alcuna firma di protesta da inviare al Parlamento europeo. Queste sono le facce dei politici che la pagina di Facebook “The Dog killers in Romania” indica come quelli che più odiano i cani.

Nel frattempo le stragi continuano. Come quella di questi giorni a Tulcea, una cittadina di 93.000 abitanti che si affaccia sul Danubio. Le proteste e le testimonianze su come trattano gli animali randagi circolano da mesi fra le organizzazioni animaliste più importanti come l’International Alliance for Animal Rights in Romania, il Romanian Kennel Club per l’allevamento dei cani di razza e Save the Dogs, la prima organizzazione italiana a operare sul territorio romeno. Il sindaco di Tulcea, Constantin Hogea, da tre anni si rifiuta di applicare la legge nazionale per la difesa degli animali, quella che verrebbe annullata dalla PL 912. Autorizza le uccisioni per strada, minaccia e intimidisce chi protegge i cani, vieta il passeggio con il proprio animale domestico per le piazze e in molti parchi cittadini. Sembra, secondo una pagina su Facebook con tanto di foto di documenti, che autorizzi le uccisioni per permettere il riciclaggio di denaro proveniente da fonti non meglio identificate. L’abbattimento autorizzato di un cane a Tulcea costa 500 Ron, equivalenti a 118 Euro. Un bel business.

Il 6 giugno 2011 le autorità comunali di Tulcea hanno autorizzato che gli animali del canile cittadino venissero bruciati vivi nei forni crematori, alla presenza del veterinario responsabile. Appena sedati e ancora coscienti sono stati uccisi 100-200 cuccioli e adulti al giorno. E a niente sono valse petizioni e proteste che circolano ormai da anni su Internet e presso le organizzazioni animaliste contro questi stragi.

Nonostante la proposta di legge PL 912 e il trattamento verso gli animali randagi, nell’ottobre 2012 Bucarest ospiterà The European Dog Show, la più importante manifestazione canina d’Europa. Un’ultima, tragica beffa verso il popolo dei nostri “fratelli minori”.



www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/23/romania-rinvio-per-la-legge-che-vuole-lo-sterminio-di-2-milioni-di-cani-randagi...

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23/06/2011 23:55
 
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Romania, l’uccisione dei cani randagi
è un business da 300 milioni di euro Il problema del randagismo esiste da quando il dittatore Nicolae Ceauşescu sostituì nelle città le tradizionali casette con giardino con blocchi condominiali. Ora il governo vuole approvare una legge per sterminare 2 milioni di animali. Secondo gli animalisti è un modo per far fare profitti ad aziende "amiche" Se è vero, come ha detto Gandhi, che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali, la Romania è un paese moralmente minuscolo. Il paese è conosciuto da 10 anni per il trattamento crudele verso i cani randagi e verso chi li protegge, tanto che nella protesta di aprile a Berlino si è guadagnata il nome di “Terra della morte per gli animali”.

Oltre ai massacri quotidiani avvengono avvelenamenti di massa, uccisioni a colpi di arma da fuoco e uccisione a tappeto nei canili – anche se chiamarli canili è un eufemismo, dalle numerose foto che circolano il nome più appropriato sarebbe lager. Come quella che ha avuto larga eco sui media romeni nel canile di Botosani, avvenuta il 13 maggio scorso e testimoniata da Save the Dogs: 230 cani in una sola notte. Nella giornata erano stati dichiarati “affetti da cimurro” ed eliminati su direttiva dell’autorità sanitaria locale. Peccato che solo 24 ore prima una piccola associazione di volontari, la Ador, avesse visitato e fotografato gli animali, portando loro cibo e prenotandone 18 da portare nel proprio rifugio. Il giorno dopo, recatisi sul posto, li hanno ritrovati morti, chiusi in sacchi di plastica con evidenti segni di violenza. All’arrivo della stampa gli operai del canile pubblico hanno accolto i giornalisti lanciando sassi e mattoni, probabilmente in stato di ebbrezza. Nonostante le foto del giorno prima pubblicate dalla Ador, il vice sindaco ha dichiarato che “tutti i cani erano affetti da cimurro, una malattia incurabile”. Però ha promesso un’inchiesta e ha sottolineato che i dipendenti del canile “appartengono alle categorie più basse della società”.

Ma come mai la Romania combatte da anni il randagismo nel modo più incivile possibile e non lo risolve con le sterilizzazioni a tappeto, l’unico mezzo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato scientificamente valido? L’origine della situazione attuale si fa ricondurre all’amministrazione di Nicolae Ceauşescu, il dittatore processato e ucciso nel 1989, che aveva voluto cambiare il volto delle città attraverso un ammodernamento che sostituiva le tradizionali casette con giardino con blocchi condominiali. Migliaia di cani usati perlopiù per la guardia vennero abbandonati in massa. Quasi nessuno era sterilizzato. Si riprodussero a ritmo serrato e nei decenni che seguirono la situazione divenne fuori controllo. Nel 2001 il sindaco di Bucarest diede l’ordine di accalappiare e uccidere 40 randagi al giorno. La decisione divenne presto legge e nel novembre 2002 venne applicata a tutto il territorio romeno.

Ora, uccidere i cani randagi in Romania nutre un giro di affari di milioni di euro. I primi a guadagnarci sono gli accalappiacani, che a Bucarest per non prendere i cani protetti da una comunità chiedono 25 euro. Le autorità locali riportano grandi spese per dare asilo, nutrire, sterilizzare, identificare, eventualmente uccidere tramite l’eutanasia e incenerire i cani dei canili municipali, affidando la gestione a partner o ad aziende che richiedono cifre esorbitanti, quando è noto che in molti canili gli animali sono così affamati da mangiare quelli morenti. Le associazioni animaliste denunciano che ci sarebbe una specie di associazione a delinquere, con la spartizione dei profitti fra i politici e i loro partner commerciali. Al top delle aziende controverse è la Protan, specializzata nell’eliminazione e smaltimento dei cani, accusata nel 2007 di aver buttato 47 tonnellate di carcasse di animali nella periferia di Bucarest.

Il costo medio della cremazione di un cane in Romania, incluso il trasporto, è di circa 15 euro e viene calcolato a chilo. Sulla carta il chilo si moltiplica misteriosamente fino a decuplicarsi. Questo significa che i 2 milioni di cani randagi che verrebbero uccisi con la legge PL 912 farebbero guadagnare alle aziende dai 30 ai 300 milioni di euro. Significa anche che questa cifra può essere guadagnata solo se i cani vengono presi e cremati oppure vengono cremati nei canili, dove possono venire uccisi legalmente per malattia oppure vengono ridotti alla fame, guadagnando anche sul cibo.

Secondo un calcolo di Helping Animals Romania in dieci anni il randagismo non solo non è migliorato, ma è aumentato. E i profitti sono alle stelle. A Bucarest nel periodo 2001-2007 sono stati spesi quasi 9 milioni di euro per uccidere 144.000 cani (62 euro a capo). Ad Arad nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 2.986 cani per 308.048 euro, cioè una media di oltre 103 euro ad animale, a Slatina nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 1.111 cani spendendo 205.500 euro, quasi 185 euro a cane, a Brasov nel periodo 2003-2008 sono stati uccisi 20.000 cani, per una cifra di 1,45 milioni di euro (72 euro a cane), a Constanta nel periodo 2008-2010 sono stati uccisi 20.000 euro per la cifra di 1,5 milioni di euro (75 euro a cane). Il risultato delle stragi è che i cani randagi sono aumentati. La sterilizzazione invece costa solo 20-25 euro a cane. Forse questo è il motivo perché politici e aziende non hanno interesse perché il randagismo sia interrotto.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/23/romania-luccisione-dei-cani-randagi-un-business-da-300-milioni-di-euro...

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26/06/2011 16:47
 
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Se mantieni la calma mentre tutti intorno a te hanno perso la testa, probabilmente non hai capito qual è il problema! W. Allen
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