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Nuova intervista a Joe Vogel: si parla ancora di musica!

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2011 16:16
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21/06/2011 16:08
 
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Mi licenzieranno, ma non potevo non tradurla!!! Cioè, se questa è la premessa voglio tutte le trenta pagine!!!!!! [SM=g27836]


Anteprima di "Earth Song": dentro il capolavoro di Michael Jackson

Jackson era solo nella sua stanza d'albergo, misurandola a grandi passi.

Era nel bel mezzo della seconda parte del suo Bad World Tour, un'estenuante serie di 123 concerti spettacolari che si estendeva su quasi due anni. Il tour sarebbe diventato il più grande campione di incassi e la serie di concerti con più spettatori della storia.

Pochi giorni prima Jackson si era esibito a Roma, allo stadio Flaminio, davanti ad una estatica folla da tutto esaurito di oltre 30.000 persone. Nel suo tempo libero aveva visitato la Cappella Sistina e la Basilica di San Pietro in Vaticano, con Quincy Jones e il leggendario compositore Leonard Bernstein. Poi erano andati a Firenze, dove Jackson ha sostato sotto la magistrale scultura di Michelangelo, il David, guardandola in soggezione.

Adesso era a Vienna, in Austria, la capitale musicale del mondo occidentale. E' stato qui che la brillante Sinfonia n. 25 e l'inquietante Requiem di Mozart sono stati composti; dove Beethoven ha studiato con Haydn e ha suonato la sua prima sinfonia. Ed è stato qui, all'Hotel Imperial il 1° giugno 1988, che è nato il capolavoro di Michael Jackson, "Earth Song".

Il pezzo da sei minuti e mezzo che si è materializzato nei successivi sette anni era diverso da qualsiasi cosa ascoltata prima nella musica popolare. Inni sociali e canzoni di protesta erano stati a lungo parte del patrimonio del rock. Ma non così. "Earth Song" è stato qualcosa di più epico, più drammatico e primordiale. Le sue radici sono più profonde, la sua visione più panoramica. Era un lamento strappato dalle pagine di Giobbe e Geremia, una profezia apocalittica che ricorda le opere di Blake, Yeats e Eliot.

Trasmetteva musicalmente quello che la magistrale protesta estetica di Picasso, Guernica, trasmetteva nell'arte. All'interno delle sue vorticose scene di distruzione e di sofferenza c'erano voci - che piangevano, supplicavano, gridavano per essere ascoltate ( "What about us?").

"Earth Song" sarebbe diventato l'inno per l'ambiente di maggior successo mai registrato, raggiungendo la cima delle classifiche in oltre quindici paesi e vendendo oltre cinque milioni di copie. Ma i critici non sapevano bene cosa farne. La sua insolita fusione di opera, rock, gospel e blues sembrava niente alla radio. Sfidava quasi ogni aspettativa per un inno tradizionale. Al posto del nazionalismo, immaginava un mondo senza divisioni o gerarchia. Al posto di dogmi religiosi o di umanesimo, desiderava ardentemente una più ampia visione di equilibrio ecologico e armonia. Al posto della propaganda semplicistica per una causa, era una vera espressione artistica. Al posto di un coro da jingle che poteva essere stampato su una T-shirt o su un cartellone pubblicitario, offriva un grido universale, senza parole.

Jackson ricordava il momento esatto in cui la melodia è arrivata ...

www.joevogel.net/a-sneak-preview-of-earth-song-inside-michael-jacksons-mag...


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