Mi pare una chiave di lettura riduttiva rispetto al contesto politico storico.
La violenza non è giusta, non lo è mai...
Ma la non violenza non è fatta di bandiere o slogan, né di soli no alla guerra: chiede meno chiacchiere e più persone vere pronte anche a rischiare la vita (missioni militari a tutela dei civili, per essere concreti).
La situazione attuale deriva anche dalla condotta di grande sperpero energetico: tutti noi abbiamo ingrassato Gheddafi per mantenere il nostro stile di vita che spreca, fingendo di non accorgerci che eravamo lo sponsor nella lotta personale del Raìs ai profughi africani in fuga verso l'Italia e l'Europa; vorrei ricordare pure la totale indifferenza dell'occidente quando, nel 1996 ( avevamo il governo Prodi), il caro Gheddafi fece eliminare in un solo giorno 1200 prigionieri nella prigione di Abu Salim, nella più allegra indifferenza.
La coscienza però ci dice di non fare accordi con chi uccide,
non è accettabile che il governo di Gheddafi spari sulla popolazione libica,
così come non è accettabile che l'Occidente bombardi la Libia.
Vedi che non sei l'unico ad avere dei dubbi?
[Modificato da boal 25/03/2011 17:10]