[top news] Il libro di Joe Vogel: Man in The Music, la vita creativa e l'opera di Michael Jackson

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2020 13:23
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24/06/2012 20:26
 
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Come è il libro?

Io ancora lo devo prendere! [SM=g2927018]


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24/06/2012 22:16
 
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Re:
(Miss Piggy), 24/06/2012 18.59:



È risaputo come abbia costretto tutto il suo staff a leggere la biografia di P. T. Barnum


Magari sarà risaputo ma io non lo risapevo, mi ha fatto molto specie questa cosa. [SM=g27831]

Grazie per l'articolo Miss Piggy [SM=g27823], interessante.





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25/06/2012 07:11
 
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Grazie Miss, interessante davvero

Modesty, non hai letto il Tara?
25/06/2012 11:01
 
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Modesty: se così è, non sei l'unica a non averlo letto [SM=x47979] , ma da qualche parte la storia di Barnum l'avevo sentita.

soleluna: puoi sempre chiedere al tuo edicolante di fartelo avere....certo ti costerà il doppio...

Double-D: numi, possibile tu non ti sia ancora fatto un'idea, dopo mesi che scriviamo di 'sto tomo [SM=g27824] ? Io ho letto solo pezzi in qua e in là dell'edizione originale, ma, anche solo per l'argomento che tratta, è assolutamente da avere!!
Poi, a mio giudizio, e l'ho scritto altre volte, Vogel è sempre un pò troppo positivo nei giudizi, ma il lavoro che ha fatto lui non s'è ancora visto in giro, e glielo riconosce anche l'articolo de "La Stampa" che ho postato ieri.
[Modificato da (Miss Piggy) 25/06/2012 11:33]
25/06/2012 13:55
 
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Ci voleva la pubblicazione in italiano perché anche la nostra stampa si interessasse a quest'opera! [SM=x47932]


Edit: se trovate altri articoli postateli, ho inserito sia questi che quello postato ieri da Alessia nel primo post [SM=g27822]



Piccolo trafiletto su La Repubblica D:

Man in the music

Oggi è il 3° anniversario della morte di Michael Jackson e un volume, contenente oltre 50 foto a colori, ne celebra il talento attraverso un'approfondita analisi della sua musica - di Katia Brega

A 3 anni dalla morte di Michael Jackson esce oggi il volume "Man in the music. La vita creativa di Michael Jackson", scritto da Joseph Vogel e tradotto da Federica Alessandri (Arcana Ed., 320 pp., 22 euro). In questo libro, che contiene oltre 50 foto a colori, vita privata e pettegolezzi annessi sono lasciati da parte, mentre in primo piano ci sono le canzoni e i video che hanno reso l'artista l'indiscusso Re del Pop. Ogni brano è accuratamente analizzato e l'autore si è servito di innumerevoli fonti: dagli archivi della stampa alle recensioni, passando per le parole dello stesso Michael.

d.repubblica.it/argomenti/2012/06/25/news/libro_michael_jackson-...


Articolo su Panorama.it con estratto del libro:

Michael Jackson, Man in the music, per ricordare il re del Pop

Un estratto del libro del giornalista americano Joseph Vogel, una vera autorità in materia



Oggi, 25 giugno, sono tre anni esatti dalla morte di Michael Jackson. Per ricordarlo pubblichiamo un estratto da Man in the music. La vita creativa di Michael Jackson di Joseph Vogel, Arcana edizioni (Sterling Publishing Co., Inc).

Jackson utilizzò la propria musicalità intuitiva anche nello scrivere le canzoni. Malgrado non sapesse leggere la musica o suonare bene alcuno strumento, era in grado di rendere l’arrangiamento, il ritmo, il tempo e la melodia di una canzone, compresi i vari strumenti, solo con la voce. “Comincia creando tutto il sound di una canzone” spiega Bill Bottrell. “Di solito non parte dal testo, ma ha in testa l’intero arrangiamento, riesce a sentirlo... Canticchia i vari pezzi. È capace di ricreare i suoni con la voce come nessun altro. Non si limita a cantare le parole, ma riesce a farti capire l’atmosfera di un pezzo di batteria e di sintetizzatore. È bravissimo in queste cose”

18. Spesso incideva queste nuove canzoni fatte solo con voce con un registratore portatile prima di arrivare in studio, altre volte invece chiamava un musicista o un produttore e le dettava direttamente. “Una mattina [Michael] arrivò con una canzone nuova che aveva scritto durante la notte” ricorda l’assistente tecnico Rob Hoffman. “Chiamammo un chitarrista e Michael gli cantò ogni singola nota di tutti gli accordi. ‘Questo è il primo accordo, prima nota, seconda, terza.

Ecco il secondo accordo, prima nota, seconda, terza, ecc. E poi abbiamo assistito a una performance vocale tra le più appassionate e autentiche, dal vivo lì nella regia, con un microfono SM57. Ci cantò tutto l’arrangiamento degli archi, ogni singola parte. Steve Porcaro un volta mi ha detto di averglielo visto fare anche in presenza della sezione d’archi. Ce l’aveva tutto in testa, compresa l’armonia, e non delle semplici sequenze di otto battute. Cantava proprio l’intero arrangiamento in un miniregistratore, completo di pause e riempimenti”

19. Una volta gettate le fondamenta di una canzone, procedeva ad arricchirla, uno strato alla volta, in un processo che poteva richiedere settimane ma anche anni. “La musica è come un arazzo” affermava. “È fatta di strati, bisogna tesserla dentro e fuori, e guardando i vari livelli la si capisce meglio”. Gli piaceva lasciare che la canzone si mostrasse da sola col tempo. Se non era ancora il momento giusto, passava a occuparsi di qualcos’altro per tornarci più tardi. Le persone che hanno lavorato con lui parlano di quanto fosse paziente, concentrato e sinceramente dedito al proprio lavoro. “Era un professionista consumato” ricorda il direttore tecnico Brad Sundberg. “Se la sua sessione vocale era fissata per mezzogiorno, lui arrivava alle dieci con il suo vocal coach Seth [Riggs] e si metteva a cantare le scale. Sì, scale. Io sistemavo il microfono, controllavo l’attrezzatura, facevo il caffè e nel frattempo lui cantava scale per due ore”

20. In studio, Jackson aveva delle preferenze molto specifiche. Prima di cantare chiedeva spesso una bevanda molto calda e caramelle per la gola per rilassare le corde vocali. Gli piaceva che la musica fosse a volume altissimo, tanto che spesso i suoi collaboratori erano costretti a indossare i tappi per le orecchie o a lasciare la stanza. Di solito cantava con le luci spente, perché l’oscurità lo aiutava a immergersi del tutto nella canzone, senza nessun imbarazzo. Cantando, ballava o batteva i piedi, oppure schioccava le dita. Se non aveva ancora scritto il testo, canticchiava dei versi o inventava delle parole a caso mentre procedeva. Tra una sessione e l’altra gli piaceva scarabocchiare su qualche pezzo di carta o giocare con gli animali che portava con sé, come lo scimpanzé Bubbles o il pitone Muscles (che adorava il calore della postazione di regia).

cultura.panorama.it/libri/Michael-Jackson-Man-in-the-music

[Modificato da 4everMJJ 25/06/2012 14:02]
25/06/2012 14:09
 
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Grazie Miss per l'articolo.
E grazie a Vogeluzzo per aver aperto gli occhi a questi giornalisti.
Ecco finalmente il nostro Michael descritto dal punto di vista della sua musica, della sua creatività!

Michael, though you're far away, you're always in my heart. Fabienne
25/06/2012 17:52
 
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Re:
badgirl., 25/06/2012 07.11:

Grazie Miss, interessante davvero
Modesty, non hai letto il Tara?



No, non l’ho letto.
Le giornate di 24 ore a me non mi bastano mica, ce ne vorrebbero almeno almeno 48.
Ma non solo per questa cosa èh, parlo proprio in generale, per tutto quello che dovrei/vorrei fare ma non trovo il tempo. [SM=g27817]






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25/06/2012 18:14
 
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Io ho trovato questa recensione su IBS dove io ho gia' ordinato, voglio postarlo perche' merita

"Finalmente un libro che analizza Michael Jackson l'artista, non l'uomo, non la star, ma il suo talento, la sua musica, il suo messaggio, il vero Michael Jackson. Niente gossip, niente notizie trite e ritrite, nessuna calunnia da tabloid. Il libro è scritto molto bene, e procede ad una profonda analisi della storia e del significato di ciascun brano scritto da Michael Jackson a partire dall'album "Off The Wall" del 1979 fino a "Michael", l'album pubblicato postumo nel 2010. Nell'analisi di Joseph Vogel non c'è solo la ricerca del significato e l'interpretazione delle opere di MJ ma una vera e propria "cronistoria" dove il lettore ha finalmente la possibilità di seguire il percorso di formazione e di "maturazione" dell'artista nei suoi ultimi 30 anni; passando per le dolci note e la perfetta armonia di Rock With You, il basso inconfondibile e il fascino di Billie Jean, la sfida provocatoria di Bad, la commistione esplosiva di pop rock e rap in Black or White, fino alle graffianti proteste di They Don't Care About Us ed Earth Song e gli attacchi alle persecuzioni dei media in Tabloid Junkie e Privacy. Il libro è un vero capolavoro, una sorta di enciclopedia dell'opera jacksoniana che non deve mancare nelle case dei fan ma che non solo i fan dovrebbero leggere. < Scrivendo questo libro, ho potuto sondare quell'anima così dedita al lavoro, compiendo nuove ed eccitanti scoperte a ogni tentativo. Spero di cuore che Man In The Music spinga anche altri a vivere la stessa esperienza, come una sorta di passaggio verso il mondo creativo di uno degli artisti più eccezionali del secolo scorso> scrive l'autore nella premessa e nella prefazione Anthony DeCurtis parla di Man In The Mirror quale tributo che l'affascinante opera di Michael Jackson merita senza ombra di dubbio e del quale è certamente all'altezza . Leggetelo!
Voto: 5 / 5

25/06/2012 18:24
 
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Vero Aury..vale la pena leggere questa recensione....Prima o poi lo comprerò il libro.
25/06/2012 18:54
 
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Re:
(Miss Piggy), 25/06/2012 11.01:


Double-D: numi, possibile tu non ti sia ancora fatto un'idea, dopo mesi che scriviamo di 'sto tomo [SM=g27824] ? Io ho letto solo pezzi in qua e in là dell'edizione originale, ma, anche solo per l'argomento che tratta, è assolutamente da avere!!
Poi, a mio giudizio, e l'ho scritto altre volte, Vogel è sempre un pò troppo positivo nei giudizi, ma il lavoro che ha fatto lui non s'è ancora visto in giro, e glielo riconosce anche l'articolo de "La Stampa" che ho postato ieri.




Non ho letto nulla proprio perchè se prendo il libro non cè gusto nel leggere già cosa ci sia anticipatamente! [SM=g27828]


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