Ciao a tutti!
Tramite la ricerca non è uscito nulla, perciò ho deciso di aprire questo topic.
Cosa pensiamo dell'Adozione?
Personalmente lo trovo uno degli atti d'Amore più immensi che un essere umano possa fare. Regalare una vita normale ad un bambino che soffre ma soprattutto dargli tutto l'Amore e la stabilità che avrebbe sempre sognato. Allontanarlo dalla solitudine e la sofferenza in cui vive. E' qualcosa di meraviglioso. Seppure è risaputo quanto sia burocraticamente complicato adottare e con tempi lunghissimi, secondo me se si è davvero convinti, vale la pena di non gettare la spugna.
Immagino che sia una sensazione bellissima tenere tra le braccia un bambino e trasmettergli tutti nostri sentimenti più puri ma soprattutto fargli sentire che è amato e voluto fortemente.
Se avessi la possibilità adotterei più che volentieri e questo và a prescindere dall'idea di avere un giorno un figlio mio biologicamente.
Diciamo che è un sogno nel cassetto.
Secondo me è sbagliato voler adottare solo perchè non si riesce ad avere figli propri.
Come esseri umani predichiamo sempre il bene e quanto sia giusto fare questo o quell'altro ma questi bambini sono troppo spesso dimenticati.
Garantire un'infanzia sana ad un bambino, significa donargli serenità e stabilità emotiva da adulto e dargli una prospettiva di vita verso quanto di buono c'è.
Questo è il mio pensiero e spero un giorno di poter dare il mio contributo.
Anche le adozioni a distanza sono qualcosa che possiamo fare per sostenere un bambino bisognoso. Sono alla portata di tutti ma possono, con uno sforzo minimo da parte nostra, dare tanto a qualcuno che ha bisogno di noi.
Vi lascio con questo scritto a mio avviso estremamente toccante, tanto che non sono riuscita a trattenere le lacrime.
"Ascoltami ancora, si dice infatti che dalla bocca dei bambini viene la verità; se sono un bambino sfuggito dal carnaio notturno, trattenuto da un filo d'amore lanciato da chissà dove.
Se sono un bambino caduto dal nido, abbandonato da padre e madre, rapiti o mortalmente feriti alle sbarre della loro gabbia.
Se sono un bambino nudo, senza panni d'amore o con panni imprestati, ma col diritto di vivere, perché sono vivo.
E se nello stesso istante persone innamorate piangono davanti a una culla vuota, consumati nel desiderio di accarezzare un bambino.
Se sono ricchi d'amore che ritengono sprecato, e vogliono gratuitamente donarlo, perché cresca e fiorisca ciò che non hanno piantato.
Allora voglio che vengano silenziosamente a chiedermi se desidero adottarli come miei genitori. Ma non voglio dei fanatici del bambino, come collezionisti d'arte che cercano il pezzo raro che manca alla loro vetrina.
Non voglio clienti che hanno fatto l'ordinazione e, pagata la fattura reclamano il loro bebè prefabbricato.
Perché non sono fatto per salvare genitori dalle membra amputate, ma loro sono stati fatti, misterioso percorso, magnifico progetto, per salvare dei bambini dal cuore malato, forse anche condannato.
E sarà come addormentarci l'un l'altro.
Io berrò il latte di cui ignoravo il sapore, ascolterò musiche sconosciute, imparerò nuove canzoni,
sulle vostre dita, sulle vostre labbra genitori adottati, decifrerò lentamente l'alfabeto della tenerezza.
E l'amore sconosciuto per me prenderà il volo alla luce dei vostri occhi.
Voi innesterete le vostre vite sulla mia crescita e grazie a voi io rinascerò una seconda volta.
Così sarò ricco di quattro genitori, due lo saranno della mia carne e due del mio cuore e della mia carne cresciuta.
Voi non giudicherete i miei genitori sconosciuti, li ringrazierete e mi aiuterete a rispettarli.
Perché dovrò riuscire lo so, ad amarli nell'ombra, se un giorno vorrò poterli amare nella luce.
E se in una sera di tempesta, adolescente focoso, impacciato di me stesso, io vi rimprovererò di avermi accolto, non vi addolorate, ma amatemi ancor di più: lo sapete, perchè un innesto prenda ci vuole una ferita e, chiusa la ferita, rimane la cicatrice.
Ma io sogno.
Io sogno perché non sono che un bambino in viaggio, lontano dalla terra ferma, la mia parola è muta e il canto senza musica.
Ciò che vi dico piano non potrò urlarlo, se non il giorno in cui, avendomi voi adottato, mi avreste messo in cuore tanto amore e autentica libertà, sulle mie labbra parole sufficienti, perché possa dire: papà, mamma, io vi scelgo e vi adotto allora saprete che il vostro amore è dono, e che è riuscito."
Michel Quoist (dal testo Parlami d’Amore)
Molto significativo.
Nell'adottare c'è una duplice adozione, quella dei genitori e quella del bambino nei loro confronti.
A volte penso quasi che sarebbe un dovere morale adottare un bambino...se tutti lo facessero, quanti bimbi in meno soffrirebbero?
A voi la parola, pensieri, esperienze, confrontiamoci....
You didn't understand...