No che non serve un libro, l'ho scritto perchè è una testimonianza (una delle tante)che dichiara che Michael non fosse proprio felice, gioioso, pimpante, entusiasta, sprizzava gioia da tutti i pori e chi più ne ha più ne metta, come ho letto da alcuni commenti. In fondo sai perchè l'ho scritto? Trovo fortemente irrispettoso voler attribuirgli stati d'animo che non siano i suoi, voler minimizzare quelle sue ansie, paure e quindi quella sua fragilità che DOVEVA essere riconosciuta e rispettata. E' come negare l'esistenza di una malattia ad una persona che è allo stadio terminale. Lo trovo irrispettoso. Se per te non erano spenti per altri motivi sono sufficienti quelli citati sopra da te stesso? E non mi riferisco solo al TII, ma agli ultimissimi anni..
..a te che non sei parte dell'immenso, ma è l'immenso che è parte di te..