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Dangerous fan fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2013 23:47
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02/04/2013 20:43
 
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Sono contenta, intanto ne approfitto per andare avanti.. Grazie un bacio...
Chiar@95!

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
23/04/2013 21:12
 
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Eccoci... a breve il nuovo capitolo sarà qui,....
A presto!

Chiar@95

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
03/09/2013 23:47
 
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CAPITOLO 94 (Parte prima)

SORPRESE NOTTURNE


(Hotel de Paris)

Un semplice contatto, una semplice unione, ma che avrebbe fatto sussultare il cuore a chiunque…
Ogni vincolo era annullato, le nostre labbra si avvicinarono, e decisi di mettere fine a quella lenta agonia…
Ormai era fatta, le mie labbra sfiorarono le sue, fameliche, vogliose che quella lontananza terminassa.
Le schiuse e la mia lingua si insinuò nella sua bocca, la feci mia ancora una volta…
Lenti movimenti, come dei passi di danza a ritmo di musica, a ritmo dell’amore che batteva…

-Michael-

Si sentì travolto da una leggera passione, mentre si eccitava sempre più per quella unione…
*Devo tenere duro, tutto potrebbe essere rischioso per la bambina… Quando sarà nata tutto cambierà… avremo però ancora tempo per riunire ancora il nostro amore da soli?... Chissà ma sappi una cosa amore mio,… I nostri figli saranno la nostra unione eterna…*
Sentiva l’eccitazione salire, sentiva che mi avrebbe fatta sua nel giro di poco se avesse potuto…

Un contatto è pur sempre un contatto, ma come ognuno di essi non può essere eterno, la danza era finita, la musica nella nostra mente si era spenta, lasciando solo un eco in lontananza…
Mi separo dalle sue labbra anche se a man volere e lo guardo dritto nel suo scuro sguardo ipnotico…

-Chiara-

Sento il mio sguardo cercare il suo fino a trovarlo, come un’altra unione improvvisa, come se fosse tutto illuminato da un’altra fonte di luce.
Piano piano le sue labbra ancora inumidite dal tocco delle mie e arrossate per la nostra unione si distendono fino a diventare un sorriso luminoso; sincero e leale come quello di un bambino…
Le labbra si schiudono e piano la sua voce arriva alle mie orecchie pura e candida….
“Ti amo cucciola”.

ORE 20,00 (Camera d’Hotel Corinne).

Si era sistemata come meglio aveva potuto Corinne, senza mai distogliere lo sguardo da suo figlio.
Anche lui era frutto di un unione con un uomo, un uomo che lei aveva amato, e che da un lato avrebbe continuato ad amare; Per amore dei figli ovviamente l’more verso la persona che ce li ha donati non potrà mai terminare…
Disfaceva piano la valigia mentre suo figlio si era accomodato nel salottino della stanza a guardare i cartoni animati…
Qualcosa lo turbava, ma cercava di non darlo a vedere alla madre... troppo felice per la sua presenza…
Intanto cambiava canale, nella frazione di un secondo sentì le lacrime agli occhi, ancora scosso dal viaggio lungo e interminabile che aveva subito…
Corinne se ne accorse, avvicinandosi a lui con fare amorevole…
“Thomas, tesoro,… “ Gli si avvicinò facendo scorrere la sua mano sulla guancia di suo figlio… “Cosa ti turba?” …
Rimase in silenzio, non aveva parole, o forse anche se aveva non voleva turbare la madre con il suo stato d’animo.
A volte basta poco per turbare chi ci sta intorno… è per questo che spesso ci rifugiamo nelle bugie?, è per questo che la menzogna vince sempre sulla verità facendoci crollare in una realtà bugiarda?.
Un bambino di quell’età però non avrebbe dovuto mentire…
I bambini dovrebbero essere sinceri sempre, in ogni circostanza…
E così fu… si avvicinò lento alla madre, quella figura che da quando era venuto al mondo gli era stata vicino poco e niente per poterlo mantenere…
E nella speranza che lei capisse lui si lasciò andare al piano rumoroso e liberatorio… preoccupata Corinne lo accolse tra le sue braccia, capendo la frustrazione che suo figlio subiva ogni giorno lontano da lei…
“Mamma!!!” Il bambino si strinse sempre più forte al corpo della madre, cercando quel calore che da troppo tempo era stato negato alla sua infanzia…
“Non ti preoccupare piccolo mio, nessuno ci dividerà più…” Una lacrima rigò il viso di lei, unendosi sempre di più ai singhiozzi di suo figlio…
Era un momento quasi triste, ma che racchiudeva l’amore di una madre per il proprio figlio…

-Michael -

Io mi ero rifugiata sotto la doccia, lasciando che il mio amato si occupasse di cambiare il bambino e metterlo nel lettino per farlo riposare… Così fece…
Gli mise il pigiamino azzurro con gli aeroplanini e tenendolo stretto tra le braccia iniziò a cantargli una ninna nanna,…

www.youtube.com/watch?v=VQgTsfQtGLk

Venuta spontanea dal cuore,…. Leggera come un venticello caldo d’estate, la sua voce accompagnava i movimenti dolci e cauti di quel dondolio lento che avrebbe avvolto chiunque in un tenero amore…
Ero appena uscita dalla doccia, e avvolta solo dal mio accappatoio azzurro mi diressi nella direzione di quella dolce melodia..
Lui era li…
Con il nostro cucciolo tra le braccia, fiero di aver contribuito al mondo per un opera così buona.
Donare alla terra un bambino, piccolo ed innocente essere umano frutto dell’amore reciproco scambiato in una fredda notte di inverno.

-Chiara-

Ero appoggiata allo stipite della porta con aria innamorata e pensosa, cercando di pensare a nostro figlio, a Michael che lo teneva stretto tra le braccia, mentre un ciuffo ribelle sfuggito al codino gli accarezzava dolcemente il viso.
Non potei fare di rimanere stupita e incantata da quella dolce musica che proveniva dalla sua bocca, fragile, lenta, tenera e sensibile.
Cos’, innamorata dell’amore e di lui, a passi lenti e trasportati dalle sue parole, mi avvicinai sempre di più a lui… Sognante e emozionata…

Lentamente la sua voce si ferma, finisce la magia, la dolce melodia era finita, ed anche il sonno si impossesso di lui.
Quel piccolo esserino fragile che dormiva beato tra le braccia del padre, aveva ceduto al sonno, stanco per quel viaggio per lui nuovo e troppo difficoltoso da comprendere per la sua tenera età.
Vidi Michael girarsi verso di me, cautamente mi ero avvicinata a lui e mentre continuava a cullare il nostro principino mi prestai a spostargli quel ciuffo ribelle da davanti agli occhi... qui capelli biondo acceso, come i miei….
Mi guardò solo per un momento il mio amato, prima di girarsi e portare il piccolo nel lettino, che era poco distante da noi…

-Chiara-

Era una visione quasi paradisiaca mentre di prestava ad adagiare il piccolo principe a dormire sereno…
Michael come la maggior parte delle volte indossava solo una semplice canottiera con lo scollo a v…
Chissà quante volte anche involontariamente avrò passato la mia piccola mano sul quello scollo per poi perdermi nel suo sguardo profondo…
Era proprio vero che era perfetto… E io, anche se gli ero vicina 24 ore su 24 non riuscivo a trovare le differenze negli anni che loro dicevano… Forse perché gli ero sempre accanto?...
Non lo sapevo, ma in quel momento decisi di non pensare ai pettegolezzi ed ai tabloid falsi.
Decisi di concentrarmi su qualcosa di vero… Il nostro amore….
Lo vidi ritornare verso di me, passandosi le dita sulle labbra e con sguardo imbarazzato…
Ma un solo mio movimento lo fece cambiare in un attimo…
Mi ero leggermente scostata l’accappatoio, lasciando intravedere una parte della mia coscia…

-Michael-

Il suo sguardo cambiò in un momento, radicalmente, come se qualcuno come per magia cambiasse il suo sguardo,…
Io ero lì, davanti a lui, con solo l’accappatoio addosso, e solo quel pensiero gli provocò un lungo brivido di eccitazione su per la schiena…
*Non posso pensare che sia lì davanti a me con solo un accappatoio…, non posso permettermi di perdere il controllo ora… Non dovrei dopo tutto quello che è accaduto, ma forse qualcosa posso lo stesso fare?...*
Convinto di quello che pensava a passi decisi venne verso di me, mentre lo guardavo con aria sensuale e innamorata…
Vidi i suoi riccioli muoversi a ritmo con il suo cammino, come a scandirne i passi… Vidi il suo sfguardo farsi vicino, malizioso e famelico come pochi mesi prima…
In pochi secondi fu davanti a me, con tutto se stesso, ed io in preda all’eccitazione decisi di mettere fine a quella lunga agonia…
“Andiamo” Gli dissi con voce sensuale.
Lui non disse niente, pensando che forse il silenzio fosse meglio di mille altre parole…

[IMG]http://i49.tinypic.com/ws0o7r.png[/IMG]

Il letto di quella stanza d’albergo, ancora intatto dal nostro arrivo, si sentì finalmente messo in gioco…
Mentre Michael piano mi ci fece sdraiare, per poi stendersi accanto a me mettendosi di fianco…
Quel accappatoio azzurro, non chiuso del tutto bene con la cintola, lasciò intravedere una parte del mio seno… E lui da abile malizioso spostò l’indumento del tutto prendendo il mio seno tra le mani…
Iniziò a passarci l’indice a segnare dei piccoli movimenti a caso, per poi prenderlo tra le mani…a stringerlo a inumidirlo poi con la sua lingua, per poi posarci dei piccoli baci…
Io non potevo stare senza fare niente… Le mie mani erano alla ricerca di qualcosa mentre sentivo la voglia dentro di me di slacciargli i pantaloni.
Ora dovevo condurre io il gioco.. Iniziai a fare passare la mia mano sul suo punto più mascolino ed eccitato, lo sentii sotto il mio tocco leggero per poi iniziare a togliere gli ostacoli che ci allontanavano…
Il bottone, poi la zip e la mia mano si insinuò sotto i suoi boxer… a toccare finalmente la sua eccitazione, a cercare di sentirla di sfiorarla mentre dei sospiri uscivano dalla sua bocca.
“Amore mio” Disse in preda all’eccitazione mentre con le sue mani cercava la mia schiena per accarezzarla…
Era bello vedere il suo sguardo eccitato e malizioso, nel bel mezzo del mio gioco, mi facevano sentire appagata in qualche modo…
Ma nonostante tutto i nostri giochi furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta…

Ci guardammo per un attimo mentre la mia mano usciva dai suoi boxer e tornava al suo posto…
Ci sembrò per un attimo ridicolo, mentre velocemente ci apprestammo a ricomporci…
“Si? Chi è ?” Chiese Michael già vestito, mentre chiudendo la porta della nostra camera da letto si diresse ad aprire la porta…
“Sono Corinne” Disse la donna tranquillamente da dietro la porta…
Michael capì subito perché era li e aprì la porta…
“Signor Jackson sono tranquillamente a sua disposizione per il Piccolo Prince… e Il bodyguard mi ha chiesto di riferirle che quando vuole l’auto è pronta…” Disse tranquillamente un po’ imbarazzata…
Michael rivisse nella mente il piano che aveva in mente, veloce come a voler controllare che tutto fosse ancora chiaro, poi rispose…
“Grazie mille Corinne, Chiara si sta preparando è questione di poco mi preparo anche io e andiamo… Ma il piccolo Thomas?” Chiese pensando che sia rimasto da solo…
“ è in camera che dorme.. Era molto stanco per il viaggio, ma gli ho detto che sono qua, qualsiasi cosa mi raggiunge,… sempre che non sia un problema” Disse speranzosa…
Michael le posò una lieve carezza sulla guancia...
“Ma certo che no Corinne… tuo figlio deve poter stare con la sua mamma quando trona dal mondo dei dolci sogni….” Michael la guardò per un attimo e sotto il sorriso di lei si avviò per tornare in camera da me…

-Chiara-

Era un uomo grandioso, era tutto quello che una donna potesse immaginare e proprio nel mentre in cui lui aprì la porta io ero in camera, alla ricerca di qualcosa di comodo da indossare…
Lo vidi arrivare e lentamente stringermi da dietro sussurrandomi qualcosa nell’orecchio…
“Ehi baby mettiti qualcosa di bello e comodo che devo portarti in un posto…” Con un sorriso quasi malizioso mi girai nel suo abbraccio per averlo di fronte..
“Signor Jackson, pensa che lei possa sedurmi con tutto questo” Gli chiesi mentre posai un baccio sulle sue labbra…
“Io penso che le piacerà signorina Jackson” Disse stringendomi con cautela su i fianchi e baciando per sua volontà le mie labbra…
Mi divincolai dal suo abbraccio farfugliando “Mi dia soli due minuti signor jackson” Ridendo mi allontanai verso L’armadio a muro…

Nel giro di poco più di un quarto d’ora ecco che tranquillamente mi dirigevo in salotto indossando un semplice vestito lungo elastico in vita e comode ballerine e un velo di trucco leggero.
I miei lunghi capelli lisci erano raccolti in uno semplice chignon e dalle mie orecchie penzolavano orecchini luccicanti di oro bianco e piccoli brillantini…
Ero tranquilla agli occhi degli altri anche se per me era come tornare a vivere dopo giorni chiusa in casa dopo l’incidente…
Una parte nuova di me che non conoscevo si era impossessata della mia vecchia figura… Portandomi a vestirmi in modo totalmente diverso e ad avere anche atteggiamenti diversi…
Mi avvicinai lentamente alla porta, sfiorando la maniglia laccata in oro della stanza….
Tutto era nuovo, e tutto forse ancora in attesa di essere scoperto..
Ma quello che mi chiedo è…
- Quanto un viaggio o una situazione può cambiare o influenzare il proprio modo di essere?-
Abbassai la maniglia e lasciando che il vestito si muovesse a ritmo dei miei passi, mi lasciai la camera da letto alle spalle…

ORE: 21,00 (Salotto suite)

-Michael-

Minuti di attesa interminabili che consumava seduto nel divanetto al centro del salotto della suite…
Minuti in cui tutta la nostra storia e la nostra vita si era evoluta fino a formare la splendida famiglia che eravamo adesso.. uniti nonostante tutte le bufere…
Si stava passando le solite dita sulle labbra quando un rumore davanti a lui attirò la sua attenzione.
Un paio di ballerine erano davanti a lui… ferme immobili mentre piano piano il suo sguardo risaliva su quella persona che gli era di fronte..
Poco più in su le balze di un vestito, il pancione e per finire il mio collo, sul quale una collana non troppo grande ma evidente richiamava l’attenzione… poi il mio viso… Le mie labbra..
Desiderò dentro se di annullare in un balzo le distanze per fiondarcisi sopra e farle sue, ancora una volta…come altre mille volte aveva fatto…
Si alzò e si avvicinò piano a me che lo attendevo in piedi immobile davanti a lui…
“Sei bellissima…” Annullò in un attimo dopo quella frase quel tormento scaturito da un metro di lontananza…
Sentì le mie labbra calde e lisce sotto il tocco delle sue… mi abbracciò e la sua lingua si impossessò della mia, che da facile preda si abbandonò alla ricerca della sua...
Pochi minuti ed anche quella danza termina, lasciando posto ad un sorriso leale…
Mi prese la mano e continuando a guardarmi pronunciò qualcosa…
“Pronta amore?” Chiese mentre mi apprestavo a cadere alla tentazione di un altro contatto con le sue labbra…
“Si Mike… ma il piccolo?” Chiesi voltandomi a cercare di scovare l’immagine di Corinne…
“Stai tranquilla amore mio… è di là con Corinne.
A quell’affermazione mi rallegrai lasciando spazio ad un sorriso….

-Chiara-

Eravamo partiti da poco e stavo cercando una risposta alla domanda… Dove mi sta portando?...
Vedevo il paesaggio scorrere via veloce accanto ai miei occhi, lasciando che alcune risposte plausibili invadessero la mia mente…
Lo vidi mentre cercò di avvicinarsi a me... Aveva il solito codino… Il solito ricciolo ribelle a coprirgli gli occhi… Gli sorrisi…
“Sei felice amore?” Mi chiese passando la sua mano tra i miei capelli accogliendomi tra le sue bracccia….
Rimasi imbambolata ancora un po’ prima che la mia mente tornasse alla realtà…
Il mio sguardo fisso al finestrino, perso ancora nella dolce e romantica Parigi.. Veloce come un treno la macchina sfrecciava… mentre la mia curiosita si scatenava sempre di più…
Annuii a Michael che mi accarezzava dolcemente anche la pancia,…
La piccola nonostante il viaggio lungo era stata tranquilla, non un suo calcio era arrivato a me, ma nonostante tutto la sentivo viva all’intero della mia pancia…

-Michael-
Osservava la mia espressione assorta nei pensieri più vaghi mentre notava i miei occhi cercare di aggrapparsi a qualche sprazzo di paesaggio che volava via, lasciata alle spalle dalla nostra macchina scura…
E mentre quel paesaggio passava davanti agli occhi indiscreti di tanti… le parole che lente aveva lasciato uscire dalla sua bocca qualche ora prima d’improvviso si riaffacciarono alla porta della sua mente, abbandonandosi ad un ritmo naturale…
E sempre con una naturalezza innata si lasciava andare alla natura, al paesaggio, alle stelle che ricoprivano Parigi notturna in un abbraccio di fresco marzo …
“Michael sai una cosa?” Interruppi la quiete che dopo che Michael ebbe finito era calata in macchina…
“Si amore..” Disse guardandomi
“Pensi che la bambina senta le tue parole?”, pensi che lei senta il nostro amore?”
La sua mano non si era ancora allontanata dal mio pancione intento a percepire anche ogni minimo movimento di quella piccola creatura che cresceva sempre più dentro di me.
Chinò la testa e guardando la sua mano muoversi sul mio ventre rispose…
“Penso che tutti sentano l’amore… chiunque… dai grandi ai più piccoli, anche loro che sono così ingenui, sinceri e puri, ed è proprio l’infanzia che li rende così, e sempre perché sono sinceri percepiscono l’amore anche se protetti da un pancione” Posò un lieve bacio sulla pancia e poi prese a fissare i miei occhi…
E proprio mentre i suoi occhi tentavano un contatto con i miei la macchina volò via nella notte calata su Parigi…

To be continued…

NOTE DALL’AUTRICE:
Questo capitolo avrà anche la seconda parte… Grazie dell’attenzione, e per la lettura… un bacione…

Chiar@95!

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