Nel 2008, in piena campagna elettorale americana, era “cambiamento”, quest’anno invece la parola inglese più popolare è “twitter”. A confermarlo è stata la Global Language Monitor, compagnia texana che si occupa di monitorare le variazioni delle lingue di tutto il mondo, in particolare dell’inglese. Il nome del social network, nella lista annuale delle parole più usate, ha superato espressioni come “Obama”, “virus H1N1” o “vampiro”, molto in voga tra i giovani, grazie ai recenti successi cinematografici di Hollywood.
La morte di Michael Jackson, invece, ha fatto salire in cima alla lista delle frasi più utilizzate nel 2009 l’espressione “re del pop” che ha sorpassato in pochi giorni frasi come “Obama mania”, “cambiamento climatico”, “influenza A” e “troppo grandi per fallire”, una delle espressioni più usate durante la tempesta finanziaria degli ultimi mesi.
La frase dell’anno 2008 è stata invece “tsunami finanziario”. Per stilare la classifica la compagnia americana utilizza un algoritmo capace di riconoscere le parole e le frasi in base alla frequenza e al contesto in cui vengono pronunciate dai media o nel web, compresi blog e social network. La lista diventa così un altro indice capace di mostrare come la rapida ascesa dei social media stia incidendo sulla lingua.
Il tempo dimostrerà se “twitter”, sia la parola che la compagnia, dureranno o se perderanno lentamente di valore. Il presidente della Global Language Monitor ha sottolinato che “twitter” rappresenta una forma nuova di interazione sociale dove l’intera comunicazione si riduce oramai a 140 caratteri.
Fonte: LA STAMPA
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"MJ, October 2001"