Part1:
www.youtube.com/watch?v=rauHdberFw8
Part2:
www.youtube.com/watch?v=Neg79YYPrJQ
Part3:
www.youtube.com/watch?v=yKcVI3lXgQ0
TRADUZIONE
I: Chi ha avuto l’idea dei concerti all’O2 Arena?
RP: L’accordo iniziale era per 31 concerti, prima ne mettemmo in vendita solo 10, come si fa di solito in questi casi, poi, vista l’incredibile domanda, telefonai al suo manager informandolo della necessità di aggiungere altri spettacoli. Poco dopo Michael mi ritelefonò e disse (imitando la voce di MJ): “Per quanto tempo dovrò soggiornare a Londra?”, gli risposi: “Starai lì il tempo necessario per poter richiedere un passaporto inglese!”, MJ: “No, non posso restare così a lungo!”. In pratica, mi autorizzò ad aggiungere altri 19 spettacoli per un totale di 50 shows. A 2 condizioni, però, che avrei dovuto trovargli una tenuta fuori città dove poter soggiornare con i bambini e che avrei dovuto fargli battere il record per il maggior numero di spettacoli tenuti all’O2 Arena.
I: Parlaci del tuo primo incontro con Michael.
RP: Ci incontrammo 2 anni fa quando stavamo aprendo l’O2 Arena. Lui era in cima alla lista degli artisti che avremmo dovuto contattare per proporre una serie di concerti. A quel tempo non era pronto e rifiutò la mia proposta. Un anno e 2 mesi dopo fui contattato dalla Colony Capital, che aveva da poco salvato MJ dalla bancarotta, la quale mi disse che era pronto per tornare a lavoro e che doveva vedermi.
I: Dove si svolse quel meeting?
RP: Al Bel Air Hotel.
I: Quante persone erano presenti?
RP: Michael, io e il Dr. Tohme Tohme (suo manager a quel tempo)
I: Hai rischiato molto, vero?
RP: Un gran rischio, tutti mi avevano avvisato…ma sai una cosa, nella vita hai davvero pochissime opportunità di avere a che fare con i più grandi. Oggi, mi chiedono se, alla luce di come sono andate le cose, lo rifarei. La risposta è: certamente!
I: Com’era MJ nella fase di progettazione?
RP: Il film sarà la risposta di Michael a tutti coloro che lo hanno criticato. Quando vedrete la sua performance in Billie Jean, andrete fuori di testa! Ho sentito la gente dire che Michael era manipolato, non concentrato, stordito…tutto falso! Michael era il manipolatore, nel senso buono del termine, aveva una visione creativa assolutamente geniale. Noi, l’abbiamo semplicemente seguito. Era una collaborazione fra lui e un altro fantastico regista, Kenny Ortega. Il film mostrerà come Michael aveva la situazione sotto controllo e come i ballerini lo veneravano.
I: Tu hai potuto anche constatare che padre meraviglioso fosse, giusto?
RP: Sì. Quando accettò di fare i concerti e aveva appena tenuto quell’enorme conferenza a Londra, (fu allora che mi resi conto dell’importanza dell’ evento), andammo a vedere Oliver! a teatro con i suoi bambini e gli chiesi come mai avesse accettato di fare gli shows, lui mi diede una risposta toccante, mi disse: “Sai una cosa? Ora i miei bambini sono grandi abbastanza per apprezzare quello che faccio e io sono ancora abbastanza giovane per farlo”.
I: Ora che sono stati resi noti gli esami tossicologici e si è appreso che nel suo organismo vi era letteralmente un’intera farmacia, puoi dirmi se ti è mai sembrato sotto l’effetto di farmaci?
RP: Ad essere onesti, ciò che mi preoccupava di più all’epoca era un disordine alimentare e che non metteva su peso. Io e Ortega eravamo molto preoccupati. Per quando riguarda il mio interagire con lui, quando lo vedevo era sempre concentrato, sapeva cosa voleva, sapeva come ottenerlo e non mi sono mai reso conto del problema che aveva, trattandosi questo sostanzialmente di un problema che si manifestava di notte (insonnia). Quindi, il Michael con cui avevamo a che fare era vitale, pronto per questo comeback. Il Michael che viene descritto adesso, non l’abbiamo conosciuto.
I: Hai ripreso queste prove per una maggiore sicurezza?
RP: No, è stato un caso. Quando intraprendemmo questo cammino, dissi a Michael che forse avremmo dovuto archiviare tutto nel caso in cui avremmo voluto, in seguito, fare dei DVD sui concerti. Non pensavamo mai che queste riprese sarebbero poi servite per realizzare un film, probabilmente uno dei film più significativi dei nostri tempi riguardo il lascito di un’icona. Non esiste niente del genere per Presley o Sinatra. E’ come dare uno sguardo al cuore e all’anima di un genio all’opera. E’ come se potessimo dare una sguardo a Michelangelo mentre dipinge la Cappella Sistina.
I: Cosa intendevi per “disordine alimentare”?
RP: E’ successo che era così coinvolto da questo show che saltava i pasti. Lavorava fino all’ora di cena, io e Kenny gli dicevamo: “Michael, è da pazzi! Devi mangiare!” Infatti, una delle ultime volte che siamo stati insieme per visionare i filmati 3D realizzati per lo show, Kenny gli tagliava del pollo con broccoli e lo imboccava.
I: E mangiava?
RP: Sì
Fonte: mjjforum
[Modificato da "Dangerous boy" 10/10/2009 02:27]
Le foto non sono abbastanza, perchè vi spingete così oltre?
Confondete le persone, raccontate solo le storie che volete voi.
Continuate ad inseguirmi, invadendo la mia privacy.
Volete lasciarmi in pace?!
"MJ, October 2001"