Si, principalmente parla della vita privata.
Per quanto riguarda il rapporto con l'altro sesso posso anche accettare il comportamento "infantile" che gli viene attribuito nel film, ma sul lavoro assolutamente no. Una leggenda vivente di quella portata, un uomo che è riuscito ad assumere il controllo totale della sua immagine creando intorno a se una fusione arte-vita che ha segnato una delle pagine più affascinanti della storia della musica non può essere di certo rappresentato come un " pesce fuor d'acqua" che viene giudato e consigliato in tutto e per tutto nel lavoro...no no, era lui che comandava, era lui che dettava regole...un perfezionista, quale era, non può essere così indieciso così "sperduto" come viene descritto nel film.
Sono fermamente convinta che nel lavoro era più maturo e deciso che mai, dal tronde lo è stato fin da piccolo...poi la vita privata è un altro conto...anche se pure quella visione angelica di bimbo sperduto non credo che gli si addice molto nella realtà dei fatti...credo che bisogna sempre saper scindere la persona dal personaggio, riuscire a capire fino a dove era Michael Jackson e quanto invece era Michael....per questo interpretarlo diventa una impresa ardua quasi impossibile oserei dire, se si volgiono raggiungere ottimi risultati, altrimenti ci si accontenta di filmetti come questo.
A lui le cose approssimative non sono mai piaciute, quindi credo che se si deve fare qualcosa che lo riguarda in prima persona o si fa fatta bene o non si fa proprio.
[Modificato da Michela Jackson 95 17/11/2011 00:49]