Grazie per farmi capire. Non l'avevo mai considerato in questo modo (i miei amici italiani (che poco ci tengono su questo argomento) mi dicono le stesse parole che hai scritto su come non ci si può aspettare un responso in massa a Milano per questa notizia, ma non è fino adesso, che pure tu, una (oso supporre) grande fan di Michael me lo dice, che comincio a credere purtroppo che il caso sia questo.
Oltre agli scandali, testamenti in più testamenti in meno, dettagli grotescamente privati sui sui ultimi momenti, e dichiarazioni di odio e ipocresia, ma fortunatamente anche tantissime di amore e rispetto da tutto il mondo, in Italia queste ultime manifestazioni non sembrano farsi sentire tanto fuori da internet.
Perciò, per qualsiasi iniziativa sensata,
count me in! In questo momento sto avendo un dibattito mentale su come compensare tre ambiti che non so se magari anche voi sperimentate: il bisogno di "move on", cioè di continuare con le attività cotidiane, con quella voglia di connettermi con la più proffonda ammirazione che per questo artista ho sempre avuto ma nell'ansia di
non fare parte del circo mediatico o essere complice del disgustoso sfruttamento affinchè prevalga il rispetto di gente che stimava Michael.
Non sono per il fanatismo smisurato. Forse penso troppo (a come sarebbe giusto d'ora in poi a livello sia individuale che comunitario: se dovremmo stare in silenzio, se dovremmo invece celebrare a tutto rumore le sue canzoni) e per questo ho tanti dilemmi etici-morali when it comes to Michael. Se io credessi in Dio magari fosse più facile e troverei credibile una tenera ma per me fantasiosa spiegazione per "letting go": è in cielo e quindi si è convertito in una specie di spirito omnipresente che può vederci o che ne so.
Ma, anche se con rispetto per le persone che lo sono, e chiarendo di non avere assolutamente nessuna intenzione di incentivare una discussione religiosa, non sono credente. Ed è difficile "letting go" qualcuno che non ho conosciuto ma che è stato in such a huge part of my life. Perciò la mia opinione personale, condivisa o meno, è che qualsiasi cosa che facciamo per commemorare Michael, lo facciamo per noi e per gli altri (show them we care) e non per lui, che non c'è più. Ognuno ha il diritto alle propie convinzioni, senza fare di loro "assolute verità".
Be non sto dicendo niente nuovo e in più mi trovo a scrivere un testo troppo lungo per molti gusti. Qualcuno mi dirà "e fattene un blog da un'altra parte per i tuoi pensieri"
Sintesi, per mostrare, condividire il nostro apprezzo per MJ in qualsiasi delle tue iniziative, count me in.
Nel rischio di una affermazione terribilmente mielosa, sdolcinante oppure scontata, penso sia stato propio questo uno dei più grandi retaggi di artisti come Michael Jackson o i Beatles: love.
Uff e lo so che nessuno dei presenti in questo forum dubita del suo outrageously amazing talent, ma dal minuto 8.40 in poi in questo video di una sua performance, rimane particolarmente immortalato:
www.youtube.com/watch?v=ypehaGEe6oo If this is not stunningly some of the greatest kick ass dancing, i don't know what is.
[Modificato da plot451 03/07/2009 13:44]