Ecco perchè state spendendo una fortuna per vedere Mike!
Ciò che segue è il riassunto e la traduzione di un articolo del
WALL STREET JOURNAL, accompagnato da alcune mie considerazioni. Non è un giornale scandalistico, ma una rivista d'economia autorevole (forse la più autorevole).
L'articolo non riguardava Michael Jackson, bensì
Neil Diamond.
Quindi, nessun arcano complotto ai danni del povero Mike.
Ovviamente, qualcuno sosterrà che non è detto che con Mike sia accaduta la stessa cosa, ma se osserviamo i fatti (sold out virtuali ma
non reali, siti che rivendevano i biglietti a prezzi astronomici linkati direttamente al sito ufficiale michaeljacksonlive.com ecc.) capiremo immediatamente dove sta la verità.
Secondo me è importante, quindi buona lettura e fatevi la vostra idea, accendendo il cervello ovviamente:
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A meno di un minuto dalla messa in vendita dei biglietti per il concerto di
Neil Diamond al MSG di New York dello scorso Agosto 2008, più di 100 posti erano in vendita a a prezzo maggiorato di 100 dollari, sul sito
TicketExchange. com.
Chi li vendeva?
Neil Diamond stesso.
Questo tipo di rivendita - conosciuto anche come
"bagarinaggio" - è un business da 3 miliardi di dollari all'anno, in cui broker professionisti comprano un certo numero di biglietti per rivenderli a prezzo maggiorato al pubblico.
Nel caso dei concerti di Neil Diamond, però, è stato il cantante stesso a farlo, in collaborazione con la
Ticketmaster Entertainment Inc. e con l'organizzatore di concerti
AEG Live.
N.B.: stessi organizzatori e stessi rivenditori dei biglietti di Michael Jackson.
Secondo alcuni addetti ai lavori, questa pratica è ormai cosa comune tra le star dello spettacolo.
Anche se il 'bagarinaggio' in alcuni paesi è legale, la spirale in cui precipitano i prezzi dei biglietti provoca l'ira dei consumatori.
Quando tale pratica viene esercitata da terzi
(nel nostro bel paese i classici tizi fuori dagli stadi che ti chiedono 'aoh, vuoi un biglietto?') , questi ultimi si arricchiscono senza che promoter, organizzatori e artisti vedano un centesimo in più.
Non potendo risolvere il problema alla radice,
Ticketmaster si è semplicemente sostituita ai 'bagarini', facendo autonomamente e in modo organizzato lo stesso, sporco lavoro.
Come? Con la creazione del sito
TicketExchange, dove avverrebbero le transazioni di biglietti tra fan. Lo slogan del sito è accattivante - e ingannevole:
"Compra biglietti. Vendi biglietti. E' semplice" .
In realtà, chi vende sono proprio loro (e l'artista stesso); chi compra, invece, sono i poveri fan costretti a comprare a prezzi maggiorati dei biglietti che non sono mai stati messi in vendita al giusto prezzo.
Joseph Freeman, vice presidente della Ticketmaster, ha ammesso che su
TicketExchange, il loro sito in cui i fan dovrebbero 'scambiare, vendere e comprare' i biglietti dei loro idoli, raramente i biglietti in vendita provengono dai fan!
La maggior parte dei biglietti viene rivenduta a aprezzi maggiorati dagli organizzatori del concerto e dall'artista stesso!
Il guadagno extra viene poi diviso tra Ticketmaster, organizzatore e artista (nel nostro caso: Ticketmaster, AEG Live e San Michelino da Gary) .
N.B.
Quando i biglietti col prezzo pompato non vengono venduti, vengono progressivamente abbassati di prezzo, senza spiegazione da parte di Ticketmaster (un fan generoso, in fondo, da qualche parte esisterà, no?).
Questo significa che qualche pazzo che ha speso una cifra astronomica per un posto all'O2, a pochi giorni dal concerto potrebbe vedere il posto accanto al suo venduto a prezzo 'stracciato'!
Mr. Azoff, oltre ad essere il Presidente della
Ticketmaster, è anche a capo della
Front Line Management, la più grande compagnia di management americana.
La Ticketmaster sta per essere inglobata dalla
Live Nation Inc. ; attualmente questa joint-venture è sotto lo scrutinio della legge, perchè causerebbe un vero e proprio monopolio (che è illegale!) all'interno del business dei concerti, compresa la vendita (e la rivendita a prezzi maggiorati) dei biglietti.
Attualmente pare che ogni grande concerto preveda un certo numero di biglietti destinati al 'sovrapprezzamento'. Tra i recenti tour 'indagati', quelli di Bon Jovy, Celine Dion, Van Halen, Billy Joel, Elton John e Britney Spears. Nessuno di questi artisti o dei loro manager, quando interrogati, ha fornito spiegazioni.
L'unico ad essersi incazzato pubblicamente con la Ticketmaster in quanto estraneo al processo è stato Bruce Spreengsten
(un signore!) .
Gli artisti coinvolti non ammetteranno mai di vendere loro stessi i biglietti a prezzi maggiorati, preferendo ripararsi dietro alle spalle di Ticketmaster/TicketExchange; che a loro volta si riparano dietro alla 'compravendita tra fan', del resto.
Infatti, Ticketmaster afferma che TicketExchange non è 'bagarinaggio', ma
"la via più giusta e sicura per assicurare ai fan più appassionati l'accesso ai biglietti migliori" .
Insomma, un modo per dire
"più sei appassionato, più soldi sei disposto a spendere, e più ti meriti di vedere lo show.
Complimenti, davvero molto democratico!
[Modificato da criticofan 06/04/2009 18:52]
"Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"