Lucio Battisti:in memoria di un grande

Ho deciso di aprire questo topic, per ricordare un grande della musica italiana che ci ha lasciato 10 anni, e che ancora oggi, attraverso le sue canzoni regala delle stupende emozioni: Lucio Battisti.


Emozioni

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni



grazie Lucio [SM=x47938]

...ringraziamenti soprattutto a Giulio Rapetti(Mogol)!

Grande Battisti, artigiano della musica italiana !!!!!!!

“Il nostro caro Lucio” nella sua “anima latina “ aveva tanta “acqua azzurra, acqua chiara”, e le “emozioni ” che ci ha fatto e che ci fa ancora provare ascoltando le sue canzoni non sono finite con lui. Cantava “Come può uno scoglio arginare il mare” l’amore, punto fondamentale non solo delle parole di Mogol ma anche della sua musica, non potrà essere arginato dalla sua scomparsa ma ci inonderà per sempre appena ascolteremo le sue dolci melodie.
Grazie Lucio.

Xog-ENO-us, 08/09/2008 15.49:

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...ringraziamenti soprattutto a Giulio Rapetti(Mogol)!

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La solita inutile provocazione fine a se stessa?

SI perchè il genio è Lucio Battisti....al massimo alla pari, ma non certo Mogol!

Grandissimo artista!

Xog-ENO-us, 08/09/2008 15.49:

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...ringraziamenti soprattutto a Giulio Rapetti(Mogol)!

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Il mio caro vecchio compagno di merende!!!! Come stai?
Il lupo perde il pelo ma non il vizio è????...provocatore!!!
Comunque una precisazione doverosa e che condivido in pieno!!! Sante parole direi...le tue nel post e, soprattutto, quelle del Divino (e sono stato pure restrittivo) Mogol.
Però pure le musiche di Lucio...
Emilià ma il "quasi funk" di album come "Una donna per amico" o "La batteria, il contrabbasso eccetera", o un po tutto il perdiodo '70 (guarda caso), non sono uno spettacolo??? Sfiorano la musica black del periodo... in salsa italiana ma grandissima musica.

Grande Lucio!!!
Non sono totalmente d'accordo con chi dice sia l'artigiano della musica italiana... in realtà la musica di Battisti affonda le sue radici nel blues e nel soul (in un'intervista Renzo Arbore riferiva che nello studio di registrazione spesso riuniva i suoi amici/colleghi in meravigliose jam sessions), come giustamente accennava Luca ... Una delle canzoni che preferisco, a proposito di richiami "black" è la meravigliosa "amarsi un po'"... groove splendido secondo me...
Indiscutibili i meriti di Mogol che ha trasformato la musica di Battisti in poesia...

blacksound.luca, 08/09/2008 20.53:

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Il mio caro vecchio compagno di merende!!!! Come stai?
Il lupo perde il pelo ma non il vizio è????...provocatore!!!
Comunque una precisazione doverosa e che condivido in pieno!!! Sante parole direi...le tue nel post e, soprattutto, quelle del Divino (e sono stato pure restrittivo) Mogol.
Però pure le musiche di Lucio...
Emilià ma il "quasi funk" di album come "Una donna per amico" o "La batteria, il contrabbasso eccetera", o un po tutto il perdiodo '70 (guarda caso), non sono uno spettacolo??? Sfiorano la musica black del periodo... in salsa italiana ma grandissima musica.

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Non mi lamento Lu', a te come te butta? tocca organizza'!!"

E ti devo riquotare alla grande su "una donna per amico" uno dei sound migliori dei dischi di Battisti.

Rispondendo anche A Dollarboy (sperando che non sia la sua una provocazione e senza litigare), in realta' la frase "pure le musiche di Lucio" di Luca che si completa alla grande con il post di Emanuela non e' a caso, la mia provocazione non era affatto intenta a sminuire IL GRANDE INTERPRETE LUCIO BATTISTI,piu' che altro a dar luce ad un gande scrittore che ha contribuito PARECCHIO alla musica di Lucio Battisti, Quindi genio Lucio Battisti te lo boccio alla grande, alla pari mi sta bene, Mogol al 70% va anche meglio!

(mia opinione)

trighe, 08/09/2008 21.33:

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... Una delle canzoni che preferisco, a proposito di richiami "black" è la meravigliosa "amarsi un po'"... groove splendido secondo me...
Indiscutibili i meriti di Mogol che ha trasformato la musica di Battisti in poesia...

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Bravissima!!! Con "Amarsi un pò" hai centrato in pieno ciò che intendevo. E'proprio il groove nero che caratterizza brani come questo o "Prendila cosi" o "Un uomo che ti ama" o anche "Gelosa cara" e "Dove arriva quel cespuglio" che mi fanno parlare di Battisti come uno dei massimi esponenti della musica Italiana. Forse perchè sono un appassionato di musica nera, funky soprattutto, e gli album che contengono queste gemme spruzzano funk da tutti i pori.
Rimango indifferente ad esempio ad "Acqua azzurra acqua chiara" o cose del genere.
Ecco diciamo che quel Battisti e il Lucio Dalla anni 80 sono le cose Italiane che ascolto veramente volentieri.
Anche se poi , andando ad analizzare bene, traggono molta ispirazione dai piu illustri colleghi americani. Dalla, ad esempio, si ri fa molto alla musica di Prince e, a parte che lo ha ammmesso lui stesso, ma lo si sente chiaramente dalle molte batterie campionate e dai clap che usava nella sua musica.
Ma, comunque, meglio artisti come loro che hanno captato le tendenze di oltroceano e l'hanno fatte proprie e assimilate alla loro musica piuttosto che molti artisti italiani che, soprattutto negli anni 60, hanno letteralmente copiato gli americani senza nemmeno renderne merito nei crediti.