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Ortone e il mondo dei chi

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2008 00:36
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24/07/2008 00:36
 
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Quel semplice "Ciao "viaggiò fino in fondo
nel granello, oltre le nubi e trovò un piccolo mondo:
la città di "Chi non so" , abitata dai "Non so chi"
che felici e tranquilli vivevano così, senza sapere di essere in un granello su un fiore,
senza sapere che la loro bella vita...avesse poche ore...




Oggi ho visto finalmente questo cartone animato di cui un elefante è il protagonista.
Gli elefanti sono animali meravigliosi, lo penso da sempre e quindi amo ancor di più questa storia, bellissima, che insegna moltissimo:
bisogna rispettare anche l'essere più piccolo in assoluto;
bisogna credere...in se stessi e negli altri anche se quello che ci raccontano non i vede nè si tocca;
bisogna guardare il mondo da diversi punti di vista.
La storia è narrata in rima, come se fosse un libro che rcconta una fiaba.
I disegni sono straordinari...sia l'ambientazione della giungla, sia le città.
I personaggi somigliano molto al famosissimo GRINCH e uno in particolare, JoJo, somiglia ad una creazione di Tim Burton.
Ortone, lui è dolcissimo, morbidoso, con due occhioni azzurri e le orecchie grandissime.
I momenti comici sono continui, devo dire che mi ha divertita e commossa.
Il protagonista è di una gentilezza e dolcezza, nonchè coraggio, sbalorditivi.
L'ho visto due volte in un giorno!
I doppiatori sono stati molto bravi: De Sica che doppia Ortone (eccetto per le continue frasi in romanesco!) e Veronica Pivetti, buona anche lei.
Gli originali sono stati doppiati dal grande JIM CARREY e STEVE CARELL



Consiglio di vederlo, questo dopo Ratatouille è il cartone animato più bello tra quelli di nuova uscita.
Diciamo che me ne sono completamente innamorata.

Eccovi un po' di trama completa di recensione tratta da Mymovies, che spiega benissimo ciò di cui sto parlando.


Il 15 maggio, di buon mattino, l'elefante Ortone sta nuotando in una piscina naturale nella sua giungla, quando sente un debole grido d'aiuto provenire da un minuscolo granello di polvere che fluttua nell'aria. Poiché è un bestione generoso e disponibile, specie verso i più piccoli, non ci pensa un attimo a spostare la sua ingombrante mole fino a raggiungere lo strano granello. Scoprirà che su quel puntino, adagiato su un trifoglio in fiore, vive la Città di Chi non So, abitata dai microscopici Chi. Al primo cittadino, il Sinda-Chi, angosciato dai terremoti che scuotono il suo paese, Ortone promette che metterà in salvo il granello, cioè il mondo dei Chi, anche se questo vorrà dire combattere contro la terribile Cangura, che, vedendolo parlare con un fiore, lo crede matto e vuole rubargli il trifoglio per fargli fare una brutta fine. Ortone e il mondo dei Chi, animazione cinematografica di un classico per bambini del vignettista Dr. Seuss, è la storia degli ostacoli che l'animale più grosso della giungla dovrà superare per salvare gli esseri più piccoli mai immaginati, convinto che "una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola".
Grazie all'ottima traduzione in rima, che restituisce tutto il sapore d'infanzia di un libro di poche pagine espanso e stirato dalla fantasia senza limiti dei creatori de L'Era Glaciale, il film è dedicato evidentemente ai cuccioli d'uomo, ma porta in sé una molteplicità di livelli e una visione di partenza profonda ed originale, che rappresentano un incontro prezioso anche per lo spettatore adulto.
Ad un primo livello c'è il mondo della giungla, comunità metafora del mondo umano, dove il simpatico Ortone è tenuto sotto controllo da una cangura autoproclamatasi capo di quell'angolo di giungla, che teme la fantasia dell'elefante, giudicandola un vizio diseducativo e socialmente destabilizzante. Milioni e milioni di volte più in piccolo, balziamo al livello dei Chi, sorta di noccioline ricoperte di pelo, che vivono nell'illusione della felicità perpetua e della stabilità assoluta (o sicurezza, per usare un linguaggio più attuale). Un terzo livello si può scorgere nel pesce rosso che il Sinda-Chi si sforza di rianimare dopo una brutta scossa, evidentemente concordando con il messaggio del film per cui una vita è sempre una vita, per quanto piccola o numericamente insignificante. Ma in questa scala di piani e dimensioni, ci siamo anche noi e il nostro pianeta: un minuscolo granello che fluttua nell'universo.
I registi Jimmy Hayward (ex Pixar) e Steve Martino hanno creato una pellicola deliziosa, memore del meglio di Robots ma piena di novità. Un cenno speciale va a Jo-Jo, il più piccolo dei Chi, che assomiglia al transfuga di un film di Tim Burton, e ai due Vlad, un tocco di genio comico. In Italia, la voce di Christian De Sica dà cittadinanza a Roma all'elefante senza fargli del male. Eppure, mai come questa volta, la forza è nel contenuto: due protagonisti che non s'incontrano mai ci spingono a riconoscere che esiste anche ciò che non si vede e non si tocca. Si chiama immaginazione. Senza di lei, non esisterebbero né Ortone né la scettica Cangura e, forse, a ben pensarci, non ci saremmo neanche noi.





trailer 1



http://www.flickr.com/photos/tizianademartino/sets
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