Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

Strage di cani a Tirana - Per favore firmate e fate girare!

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2008 16:09
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
27/06/2008 16:18
 
Quota
Post: 2.596
Registrato il: 28/03/2003
Età: 50
Sesso: Femminile
Dangerous Fan
OFFLINE
Sito LAV


Per i miei poveri vicini:


Una vita in gabbia
Campagna per il benessere degli animali da allevamento



Una vita in gabbia
Nell’Unione Europea milioni di maiali sono allevati in condizioni che causano loro enorme sofferenza. Purtroppo le attuali normative considerano ancora legale l’allevamento intensivo. La LAV conduce in Italia una campagna, coordinata a livello europeo dall’Eurogroup for Animal Welfare e dalla Coalizione Europea per gli Animali di Allevamento, per modificare la normativa comunitaria sull’allevamento dei maiali. Ogni anno solo nel nostro Paese vengono allevati più di 8 milioni di suini e macellati più di 12,5 milioni. Degli oltre 80 chili di carne consumata da ogni cittadino italiano, ben 30 chili sono di carne suina. I maiali utilizzati negli allevamenti provengono dai loro progenitori selvatici, abitanti della foresta che vagavano e grufolavano alla ricerca di cibo ed esploravano il loro ambiente in piccoli gruppi sociali. I maiali selezionati mantengono molti tratti ed istinti dei loro antenati: sono animali sociali, molto intelligenti e curiosi. L’allevamento dei maiali nell’Unione Europea è un’industria i cui sistemi molto spesso non rispettano i bisogni più elementari dei maiali.
La LAV e milioni di cittadini europei chiedono:
Un bando europeo delle gabbie di gestazione
Le gabbie di gestazione sono causa di gravi sofferenze e problemi di salute per gli animali, tanto da essere già state messe fuori legge in Svezia dal 1994, in Gran Bretagna dal 1999 e nei prossimi anni anche in Finlandia, Olanda e Danimarca. La legislazione europea permette che le scrofe (femmine destinate alla riproduzione) vengano tenute per tutti i quattro mesi della loro gravidanza in gabbie troppo strette anche solo per potersi girare su se stesse, su una pavimentazione di cemento o assi di legno. Alcune sono fermate a terra da una corta catena legata al collo o alla vita. La catena, ma non la gabbia, sarà comunque fuori legge in tutta Europa a partire dal 2006 (in Italia, dove già non viene più utilizzata, dal 2001).
Sistemi più rispettosi delle esigenze degli animali sono già praticati in diversi Paesi
Al coperto le scrofe sono tenute in gruppi, con spazio a disposizione per muoversi e sdraiarsi, oltre ad avere della lettiera per le loro esigenze elementari e per grufolare. Mantenere gruppi stabili e familiari, insieme ad altre pratiche di buona gestione, aiuta a superare i problemi di aggressività. Circa il 5% delle scrofe da riproduzione in Europa già vivono in allevamenti estensivi all’aperto. Il mantenimento all’aperto ben gestito può fornire ai maiali una qualità di vita molto migliore.
Un bando delle gabbie da parto dopo cinque giorni
Le scrofe selezionate per l’allevamento partoriscono almeno due volte l’anno ed ogni volta nascono fino a 14 porcellini. La maggior parte delle scrofe tenute al chiuso partoriscono ed allattano i loro piccoli in gabbie da parto. Queste sono costruite in modo tale da evitare che i porcellini vengano schiacciati quando la scrofa si stende. Le scrofe di solito restano confinate da tre a quattro settimane, finché i porcellini sono svezzati (allontanati dalla madre). Le gabbie da parto sono estremamente strette e, insieme alla mancanza di lettiera, impediscono l’istinto di preparare il giaciglio per il parto.
I sistemi alternativi di parto al chiuso sono già in uso in diversi Paesi europei
Al loro interno, le scrofe possono essere confinate solo per pochi giorni nel periodo del parto, quando i porcellini sono più vulnerabili, oppure viene consentito alla scrofa di muoversi liberamente prima, durante e dopo le nascite. Viene anche fornita della lettiera per la costruzione del giaciglio. Alcune ricerche hanno dimostrato che queste alternative possono proteggere i porcellini dallo schiacciamento quanto i tradizionali sistemi in gabbia. Esse migliorano anche considerevolmente la qualità di vita delle scrofe nel fisico e nel comportamento. Le scrofe tenute all’aperto partoriscono in ricoveri individuali, con abbondante lettiera, da cui possono andare e venire a piacimento. Una buona gestione fra l’altro può far abbassare i livelli di mortalità dei porcellini.


Lettiere e materiali per grufolare migliorano la vita degli animali Lettiera e materiali per grufolare sono comodi per gli animali e permettono ai maiali di esprimere i loro comportamenti naturali.
Spazio sufficiente per i maiali e un bando della pavimentazione interamente grigliata La maggior parte dei maiali svezzati allevati per l’ingrasso sono tenuti in recinti all’interno di capannoni. La legislazione europea permette vari sistemi di allevamento. Alcuni offrono solo un ambiente angusto e affollato con cemento o pavimentazione totalmente grigliata, che può rendere zoppi gli animali, e nessuna lettiera per rendere più comodo l’ambiente e per offrire un diversivo agli animali. Di conseguenza possono insorgere depressione, stress e problemi comportamentali. All’interno dei recinti i maiali hanno bisogno di potersi muovere e giacere comodamente tutti nello stesso momento. In alcuni allevamenti, i maiali all’ingrasso sono tenuti all’interno di recinti che contengono paglia, o con una parte provvista di lettiera per stendersi, oppure in gruppi all’aria aperta con dei rifugi provvisti di lettiera. Questi sistemi possono funzionare molto bene e costituire un ambiente migliore, più adatto per gli animali.
Il divieto di castrazione e la proibizione dell’uso abituale di altre pratiche dolorose, se non a fini terapeutici.
In molti Paesi dell’Unione Europea, i porcellini maschi sono castrati a pochi giorni dalla nascita, senza anestesia, per evitare uno spiacevole sapore nella carne. Ma in alcuni Paesi dove i maiali vengono uccisi prima della pubertà, la castrazione non è più una pratica costante. In Italia, la castrazione viene regolarmente praticata sui maiali (i cosiddetti “suini pesanti”) destinati ad essere uccisi per produrre prosciutti.
La maggior parte dei porcellini è soggetta a procedure come l’amputazione della coda e il taglio dei denti senza anestesia quando ha solo uno o due giorni di vita. Le code vengono tagliate per tentare di ridurre il pericolo che vengano morse quando i maiali sono più adulti. Le cause della morsicatura della coda non si conoscono ancora esattamente, ma varie ricerche suggeriscono che può essere ridotta sostanzialmente o in alcuni casi eliminata da una buona gestione e fornendo spazio sufficiente, lettiera e materiali che permettano di grufolare. Si afferma che il taglio dei denti nei porcellini viene effettuato per prevenire danni ai capezzoli della scrofa durante l’allattamento, ma talvolta può causa la frantumazione dei denti e condurre ad infezioni. Altri allevatori limano i denti, oppure non trovano necessario accorciare i denti in alcun modo.
Etichettatura chiara ed esaustiva I consumatori hanno diritto a informazioni chiare, in modo da potere conoscere i metodi utilizzati per l’allevamento dei maiali.
Un'opportunità per cambiare
La Direttiva Europea 91/630/CEE stabilisce standard minimi “per la protezione dei maiali di allevamento”. Alcuni Stati membri, come la Gran Bretagna e la Svezia, hanno introdotto legislazioni nazionali più avanzate, prevedendo il bando di gabbie e catene. Altri Paesi come Olanda, Finlandia e Danimarca hanno adottato legislazioni che entreranno in vigore nei prossimi anni, che tengono in considerazione alcune necessità dei maiali. Allo stesso tempo, le leggi di molti Paesi europei come l’Italia recepiscono di fatto solo le indicazioni minime della Direttiva. E’ in programma la revisione dell’attuale Direttiva. Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea sarà chiamato a decidere su nuove norme che condizioneranno l’allevamento di tutti i maiali.
Come puoi aiutare i maiali
Puoi richiedere gratuitamente alla LAV il modulo della petizione rivolta ai Ministri italiani, affinché in sede europea il nostro Paese si esprima per l’abolizione delle atroci pratiche descritte in questo volantino. • Non acquistare prodotti che abbiano comportato sofferenza per gli animali.
Rifletti sulla possibilità di diventare vegetariano/a.






Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:27. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com