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Strage di cani a Tirana - Per favore firmate e fate girare!

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2008 16:09
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20/06/2008 15:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Helen77, 20/06/2008 12.21:



Chiara,

1)Ho riletto! E siccome ho completamente stravolto il senso delle tue parole, per favore, potresti usarne di facili facili per farmi (ma non solo a me) capire il senso di quello che volevi dire? Così almeno non ci saranno più fraintendimenti.

2)Non sono io che ho tirato in ballo i clandestini, i mailali vivi sulle strade italiane e tutto il resto! Io parlavo della strage di cani in Albania, e del fatto che una piccola petizione è meglio di niente. Tu hai tirato in ballo i problemi che ci sono qui da noi, dicendo (sempre se ho capito il senso di ciò che hai scritto), che fa molto più incazzare il via vai di maiali VIVI che ci sono sulle strade italiane! Quindi il fatto che non accada in Italia, ma in Albania, che è un paese con molti problemi ben più gravi del randagismo, rende più giustificabile questa atrocità? Spiegami ....

Cmq io non mi sono permessa di dire che straparli, ho espresso un mio parere, e quando accade che la discussione sia su qualcosa che mi importa (come i maltrattamenti agli animali) mi appassiono. Avresti potuto argomentare in mille modi per spiegarti, senza liquidare la faccenda con un semplicistico "stra parli" . Non è che se non la pensiamo tutti allo stesso modo non siamo degni di una risposta decente, perciò spero che vorrai spiegarmi cosa volevi dire,almeno ci chiariamo. ciao! [SM=x47946]








20/06/2008 18:28
 
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Re: Re: Re:
Chiara74, 19/06/2008 17.30:




Tipo???

perchè sinceramente a me spiace per i cani sopressi ma che soluzioni ci sono? spremetevi le meningi e allegatele alla pezione, in modo da rendere la cosa più utile!!

Perchè se parli di coscienze scaricate, anche fare clik clik su una petizione non è che si sudi tanto [SM=g27819] ci ho messo MOLTO di più a scivere queste righe.

Ti comunico tra l'altro che i tg documentano ampiamente anche gli arrivi in massa di poveri clandestini provenienti da quelle zone... che dici, gli diamo al guinzaglio un cane a testa, così pigliamo due piccioni con una fava [SM=g27828]

Scherzi a parte a me sinceramente fa molto più incazzare il via vai di maiali VIVI che ci sono sulle strade italiane! che gelano in inverno e si arroventano d'estate [SM=g27831].

Ecco magari una petizione di quel genere a un governo più evoluto come quello italiano! e polli allevati in batteria, sempre qua in italia?? e i deflini seccati dalle tonnare, sempre da noi [SM=g27833]

i maiali... scusate se mi soffermo, ma io ho un porcile a 1 km da casa e sento delle urla agghiaccianti!! ho avvertito le autorità e anche chiamte ma dicono che è normale [SM=g27832]!


Il fatto che non ci siano altri metodi "efficaci" per risolvere la situazione, non giustifica questa mostruosità.



20/06/2008 23:47
 
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parole santissime dio santo...
uccidere è SEMPRE una cosa riprovevole, una bestialità contro dio e una sberla al rispetto recioproco e di tutte le razze, compresa la sfera animale.
non c'è niente di più aberrante della giustificazione di questi atti in virtù del verificarsi di altri problemi.
tutto ciò è inammissibile.
credo che questa discussione sia degenerata.

UCCIDERE E' SBAGLIATO, punto, SEMPRE.
come sbagliato è torturare, ma non finiamo in discorsi che ci portano fuori strada.qui si parla di cani che vengono uccisi in modo barbaro, mentre, grazie alla sterilizzazione potrebbero essere risparmiati.

non si deve aggiungere altro, per chi ha coscienza tutto ciò DEVE essere orrendo ed insostenibile.



"EMANCIPATE YOURSELVES FROM MENTAL SLAVERY
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26/06/2008 11:30
 
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Io voglio ringraziare molto coloro che si sono impegnati a firmare e a far girare...
Mi dispiace per come la pensa chiara... Da un discorso nato ion Albania ce ne freghiamo e pensiamo solo all'Italia?
L'essere indifferenti è la cosa più brutta che ci possa essere... Helen ha ragione: la sterilizzazione è l'unica alternativa... per aiutare tutti a capirlo voglio farvi vedere un filmato...
Questo video contiene immagini che per alcuni possono essere forti... Io non sono riuscito a vederlo tutto:

www.brightlion.com/InHope/InHope_it.aspx
27/06/2008 14:24
 
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io per principio non lo guardo, non resisterei ma ti ringrazio di averlo messo
per chi ce la fa lo guardi, sperando di poter sensibilizzare quante più persone possibile.

UCCIDERE E' LA COSA PEGGIORE CHE UN ESSERE VIVENTE POSSA FARE, SIA CHE SI TRATTI DI PERSONE SIA CHE SI TRATTI DI ANIMALI
infatti ora si finisce in galera anche per reati contro gli animali...
era ora!



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B.Marley
27/06/2008 14:44
 
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Ma il discorso di chiara anche secondo me è stato stravolto.
Il problema a tirana è grave, i cani randagi portano malattie, indicidenti mortali, degradano la città e la rendono invivibile. Il problema è così grande che bisogna ridurre questi cani randagi portatori di malattie e morte con metodi economicamente alla portata dell'albania, se si fa una petizione si deve anche portare quindi a una risoluzione del problema con altri metodi con la stessa efficacia di tempo e risparmio di risorse e denaro, altrimenti è meglio starsene zitti, tutti sanno parlare finchè non ci si rimette nulla. Semplice, nessuno dice che non sia una cosa brutale quella che stanno facendo.
[Modificato da sery84 27/06/2008 14:45]

- you're squawking like a pink monkey bird -
27/06/2008 16:00
 
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Re:
sery84, 27/06/2008 14.44:

Ma il discorso di chiara anche secondo me è stato stravolto.
Il problema a tirana è grave, i cani randagi portano malattie, indicidenti mortali, degradano la città e la rendono invivibile. Il problema è così grande che bisogna ridurre questi cani randagi portatori di malattie e morte con metodi economicamente alla portata dell'albania, se si fa una petizione si deve anche portare quindi a una risoluzione del problema con altri metodi con la stessa efficacia di tempo e risparmio di risorse e denaro, altrimenti è meglio starsene zitti, tutti sanno parlare finchè non ci si rimette nulla. Semplice, nessuno dice che non sia una cosa brutale quella che stanno facendo.




Grazie Sery [SM=x47963]

avevo risposto solo che non so come il pappardellone è sparito in fase di pubblicazione... me ne sono accorta dopo qualche giorno, ma non avevo voglia di riscrivere tutto [SM=x47914]

Comunque tu sei stata riassuntiva e incisiva! non penso lo sarei stata altrettanto...quindi fate conto che la mia risposta sia questa [SM=x47916]

Aggiungo una cosuccia, anzi vi faccio leggere questo link

http://www.lav.lombardia.it/pages/campagne/pellicce.php

In cui si parla, sempre meglio di come avrei saputo fare io, di come vengono trattati animali VIVI e poi uccisi.

Concludendo le bestie siamo noi esseri umani [SM=x47945]
[Modificato da Chiara74 27/06/2008 16:12]




27/06/2008 16:15
 
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Sempre dal sito della LAV

Approfondiamo quello che avevo frettolosamente scritto:

I lunghi viaggi della morte
Il trasporto degli animali da allevamento



La sofferenza della carne
Ogni anno dieci milioni di mucche, vitelli, maiali, pecore, agnelli, cavalli, asini, polli e conigli, percorrono migliaia di chilometri dai luoghi di allevamento a quelli di macellazione. Il trasporto avviene prevalentemente tramite autocarri, ma anche per via aerea e per mare; la durata di un viaggio può essere superiore ai due giorni e le distanze coperte di oltre 2.500 chilometri. E così pecore scozzesi sono portate a morire in Abruzzo, cavalli russi in Puglia e Sardegna, maiali olandesi in Sicilia o mucche tedesche, dopo la traversata del Mar Adriatico, in Libano o in Egitto. Gli animali, costretti fra l’allevamento quasi sempre intensivo e l’uccisione, sono sottoposti durante il trasporto ad un’intensa ed ulteriore sofferenza.
Esseri viventi come noi che viaggiano stipati all’inverosimile, al caldo e al freddo, senza cibo, acqua e senza soste adeguate; lo stress e la paura sono così intensi da provocare ripercussioni dirette sul loro stato di salute, sui loro prodotti ed in alcuni casi anche la morte direttamente sugli autocarri prima della conclusione del viaggio.
Il trasporto in Italia
L’Italia è il crocevia del commercio degli animali vivi per motivi geografici, economici e di consumo. I porti di Bari, Brindisi, Trieste, La Spezia, Piombino e della Sardegna; i valichi di Gorizia, Fernetti-Prosecco (Trieste), Tarvisio, il Brennero, Ventimiglia e la Val d’Aosta, sono i punti-cardine di una pratica a cui il trasporto di carne con sistemi frigoriferi avrebbe già dovuto porre fine. L’approvvigionamento italiano di carne dall’estero è pari quasi alla metà del consumo interno; il 38% /dato in aumento) arriva in Italia tramite il trasporto di animali vivi ed il 62% come carne già macellata. Nel nostro Paese negli ultimi anni, la barbarie di questi viaggi è stata documentata da molti casi emblematici: esemplare è quello del porto di Bari dell’agosto 1999, quando centosessanta tra pecore ed agnelli provenienti da Spagna, Francia e Gran Bretagna, sono morti a bordo di due Tir fermi da due giorni all’imbarco per la Grecia con una temperatura esterna di 41 gradi; lo stress, la mancanza di cibo e acqua sono stati letali. Il settore della macellazione afferma che è impossibile trasportare tutta la carne refrigerata o congelata; in realtà sono i loro interessi economici che rappresentano un potente ostacolo alla messa in pratica di risoluzioni del Parlamento Europeo che chiedono, da anni, la macellazione degli animali il più vicino possibile al luogo di allevamento e la conseguente fine di questi viaggi della morte.
Le proposte della LAV
Abbiamo denunciato l’inadeguatezza e la sistematica violazione della normativa, le cattive condizioni dei veicoli, la carenza di punti sosta attrezzati, la mancanza di informazione, l’insufficienza degli organici e dei controlli veterinari. L’insostenibilità del trasporto degli animali è ormai affermata da più parti. Il Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione Europea ha affermato più volte che il trasporto degli animali vivi “laddove possibile deve ssere abbandonato” e che il maltrattamento “può essere ridotto macellando gli animali il più vicino possibile”. Le associazioni della European Coalition for Farm Animals e dell’Eurogroup for Animal Welfare rappresentate dalla LAV in Italia, sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini e di pressione verso le istituzioni nazionali ed europee, finalizzata ad ottenere i seguenti risultati: - l’emanazione di una nuova direttiva che preveda la fine di questi viaggi della morte; - il potenziamento degli organici e dei controlli veterinari alle frontiere; - il rafforzamento dei controlli delle condizioni di viaggio lungo le strade; - l’eliminazione dei consumi di carne, incidendo così alla radice del problema.
Le leggi
E’ in vigore in Italia il Decreto Legislativo 532/92 modificato dal D.Lgs. 388/98. La normativa, estremamente complessa, si applica ai trasporti esclusivamente commerciali superiori ai cinquanta chilometri, di due o più animali e prevede, fra l’altro:

- la compilazione di uno specifico documento, il “Ruolino di marcia”, per trasporti superiori alle otto ore; - limiti alla densità di carico, tempi definiti di trasporto a seconda delle specie con riposo di un’ora e/o soste fino a 24 ore nel caso di lunghi viaggi;
- compiti precisi dei veterinari AUSL e del ministero della Sanità;
- obblighi elementari per i trasportatori;
- sanzioni amministrative da tre a diciotto milioni di lire e un esplicito richiamo all’art.727 del codice penale riguardante il maltrattamento di animali. In caso di presunta violazione della normativa e per ogni controllo si renda necessario, chiunque può fare intervenire qualsiasi agente di polizia Giudiziaria (Carabinieri, Carabinieri Sanità dei NAS: Nord 02.2940427/8488 – Centro 06.5744288 – Sud 081.268642/5538748, Polizia di Stato e soprattutto la Polizia Stradale); per certificazioni del maltrattamento e assistenza agli animali, deve intervenire il veterinario del Servizio Veterinario della AUSL competente per territorio.
Anche tu puoi dare un aiuto decisivo per fermare questa barbarie
Chiama subito la LAV per ricevere la petizione da firmare ed ulteriori informazioni su come aiutarci in questa campagna di civiltà.




27/06/2008 16:18
 
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Sito LAV


Per i miei poveri vicini:


Una vita in gabbia
Campagna per il benessere degli animali da allevamento



Una vita in gabbia
Nell’Unione Europea milioni di maiali sono allevati in condizioni che causano loro enorme sofferenza. Purtroppo le attuali normative considerano ancora legale l’allevamento intensivo. La LAV conduce in Italia una campagna, coordinata a livello europeo dall’Eurogroup for Animal Welfare e dalla Coalizione Europea per gli Animali di Allevamento, per modificare la normativa comunitaria sull’allevamento dei maiali. Ogni anno solo nel nostro Paese vengono allevati più di 8 milioni di suini e macellati più di 12,5 milioni. Degli oltre 80 chili di carne consumata da ogni cittadino italiano, ben 30 chili sono di carne suina. I maiali utilizzati negli allevamenti provengono dai loro progenitori selvatici, abitanti della foresta che vagavano e grufolavano alla ricerca di cibo ed esploravano il loro ambiente in piccoli gruppi sociali. I maiali selezionati mantengono molti tratti ed istinti dei loro antenati: sono animali sociali, molto intelligenti e curiosi. L’allevamento dei maiali nell’Unione Europea è un’industria i cui sistemi molto spesso non rispettano i bisogni più elementari dei maiali.
La LAV e milioni di cittadini europei chiedono:
Un bando europeo delle gabbie di gestazione
Le gabbie di gestazione sono causa di gravi sofferenze e problemi di salute per gli animali, tanto da essere già state messe fuori legge in Svezia dal 1994, in Gran Bretagna dal 1999 e nei prossimi anni anche in Finlandia, Olanda e Danimarca. La legislazione europea permette che le scrofe (femmine destinate alla riproduzione) vengano tenute per tutti i quattro mesi della loro gravidanza in gabbie troppo strette anche solo per potersi girare su se stesse, su una pavimentazione di cemento o assi di legno. Alcune sono fermate a terra da una corta catena legata al collo o alla vita. La catena, ma non la gabbia, sarà comunque fuori legge in tutta Europa a partire dal 2006 (in Italia, dove già non viene più utilizzata, dal 2001).
Sistemi più rispettosi delle esigenze degli animali sono già praticati in diversi Paesi
Al coperto le scrofe sono tenute in gruppi, con spazio a disposizione per muoversi e sdraiarsi, oltre ad avere della lettiera per le loro esigenze elementari e per grufolare. Mantenere gruppi stabili e familiari, insieme ad altre pratiche di buona gestione, aiuta a superare i problemi di aggressività. Circa il 5% delle scrofe da riproduzione in Europa già vivono in allevamenti estensivi all’aperto. Il mantenimento all’aperto ben gestito può fornire ai maiali una qualità di vita molto migliore.
Un bando delle gabbie da parto dopo cinque giorni
Le scrofe selezionate per l’allevamento partoriscono almeno due volte l’anno ed ogni volta nascono fino a 14 porcellini. La maggior parte delle scrofe tenute al chiuso partoriscono ed allattano i loro piccoli in gabbie da parto. Queste sono costruite in modo tale da evitare che i porcellini vengano schiacciati quando la scrofa si stende. Le scrofe di solito restano confinate da tre a quattro settimane, finché i porcellini sono svezzati (allontanati dalla madre). Le gabbie da parto sono estremamente strette e, insieme alla mancanza di lettiera, impediscono l’istinto di preparare il giaciglio per il parto.
I sistemi alternativi di parto al chiuso sono già in uso in diversi Paesi europei
Al loro interno, le scrofe possono essere confinate solo per pochi giorni nel periodo del parto, quando i porcellini sono più vulnerabili, oppure viene consentito alla scrofa di muoversi liberamente prima, durante e dopo le nascite. Viene anche fornita della lettiera per la costruzione del giaciglio. Alcune ricerche hanno dimostrato che queste alternative possono proteggere i porcellini dallo schiacciamento quanto i tradizionali sistemi in gabbia. Esse migliorano anche considerevolmente la qualità di vita delle scrofe nel fisico e nel comportamento. Le scrofe tenute all’aperto partoriscono in ricoveri individuali, con abbondante lettiera, da cui possono andare e venire a piacimento. Una buona gestione fra l’altro può far abbassare i livelli di mortalità dei porcellini.


Lettiere e materiali per grufolare migliorano la vita degli animali Lettiera e materiali per grufolare sono comodi per gli animali e permettono ai maiali di esprimere i loro comportamenti naturali.
Spazio sufficiente per i maiali e un bando della pavimentazione interamente grigliata La maggior parte dei maiali svezzati allevati per l’ingrasso sono tenuti in recinti all’interno di capannoni. La legislazione europea permette vari sistemi di allevamento. Alcuni offrono solo un ambiente angusto e affollato con cemento o pavimentazione totalmente grigliata, che può rendere zoppi gli animali, e nessuna lettiera per rendere più comodo l’ambiente e per offrire un diversivo agli animali. Di conseguenza possono insorgere depressione, stress e problemi comportamentali. All’interno dei recinti i maiali hanno bisogno di potersi muovere e giacere comodamente tutti nello stesso momento. In alcuni allevamenti, i maiali all’ingrasso sono tenuti all’interno di recinti che contengono paglia, o con una parte provvista di lettiera per stendersi, oppure in gruppi all’aria aperta con dei rifugi provvisti di lettiera. Questi sistemi possono funzionare molto bene e costituire un ambiente migliore, più adatto per gli animali.
Il divieto di castrazione e la proibizione dell’uso abituale di altre pratiche dolorose, se non a fini terapeutici.
In molti Paesi dell’Unione Europea, i porcellini maschi sono castrati a pochi giorni dalla nascita, senza anestesia, per evitare uno spiacevole sapore nella carne. Ma in alcuni Paesi dove i maiali vengono uccisi prima della pubertà, la castrazione non è più una pratica costante. In Italia, la castrazione viene regolarmente praticata sui maiali (i cosiddetti “suini pesanti”) destinati ad essere uccisi per produrre prosciutti.
La maggior parte dei porcellini è soggetta a procedure come l’amputazione della coda e il taglio dei denti senza anestesia quando ha solo uno o due giorni di vita. Le code vengono tagliate per tentare di ridurre il pericolo che vengano morse quando i maiali sono più adulti. Le cause della morsicatura della coda non si conoscono ancora esattamente, ma varie ricerche suggeriscono che può essere ridotta sostanzialmente o in alcuni casi eliminata da una buona gestione e fornendo spazio sufficiente, lettiera e materiali che permettano di grufolare. Si afferma che il taglio dei denti nei porcellini viene effettuato per prevenire danni ai capezzoli della scrofa durante l’allattamento, ma talvolta può causa la frantumazione dei denti e condurre ad infezioni. Altri allevatori limano i denti, oppure non trovano necessario accorciare i denti in alcun modo.
Etichettatura chiara ed esaustiva I consumatori hanno diritto a informazioni chiare, in modo da potere conoscere i metodi utilizzati per l’allevamento dei maiali.
Un'opportunità per cambiare
La Direttiva Europea 91/630/CEE stabilisce standard minimi “per la protezione dei maiali di allevamento”. Alcuni Stati membri, come la Gran Bretagna e la Svezia, hanno introdotto legislazioni nazionali più avanzate, prevedendo il bando di gabbie e catene. Altri Paesi come Olanda, Finlandia e Danimarca hanno adottato legislazioni che entreranno in vigore nei prossimi anni, che tengono in considerazione alcune necessità dei maiali. Allo stesso tempo, le leggi di molti Paesi europei come l’Italia recepiscono di fatto solo le indicazioni minime della Direttiva. E’ in programma la revisione dell’attuale Direttiva. Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea sarà chiamato a decidere su nuove norme che condizioneranno l’allevamento di tutti i maiali.
Come puoi aiutare i maiali
Puoi richiedere gratuitamente alla LAV il modulo della petizione rivolta ai Ministri italiani, affinché in sede europea il nostro Paese si esprima per l’abolizione delle atroci pratiche descritte in questo volantino. • Non acquistare prodotti che abbiano comportato sofferenza per gli animali.
Rifletti sulla possibilità di diventare vegetariano/a.






27/06/2008 16:20
 
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Se volete fare qualcosa


Vi consiglio di leggere qui:

Ci sono varie campagne LAV a cui poter aderire!






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