The Cure [Official Topic]

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2016 18:40
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09/05/2012 03:03
 
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Grazie, Mark [SM=x47938] Non ho nulla di maschile comunque, semmai è Robert che ha un viso delicato [SM=g27828]
Niente foto. E vabbè! Insomma... [SM=g27817]
Preziosissimo il tuo intervento. In parte ne traggo spunti di riflessione, in parte vi riconosco considerazioni che avevo già fatto tra me e me sulla musica dei Cure. La voce di Robert mi piace da morire. Il suo modo di cantare a volte "incerto", altre volte sospirato o nervoso, o ancora gioioso (in ogni caso sempre estremamente espressivo) non mi annoia mai e non è mai prevedibile lui nei pezzi che compone, certi diversissimi fra loro. "A letter to Elise" è bellissima. Sempre in "Wish", contenente anche "Friday I'm in love" e "From the edge of the deep green see" (è un gioiello quest'album!), c'è un altro pezzo che trovo fantastico: "To wish impossible things", malinconico anch'esso. Durante l'ascolto, entro il primo minuto, giunge il suono celestiale di un violino che nasce dall'eco di un gong in dissolvenza per poi andare ad esaurirsi nella voce di Robert. Nel frattempo, tale suono passa da destra a sinistra e viceversa così delicatamente da dare la sensazione di vederselo transitare davanti: è la materializzazione dell'immateriale di cui avevo già parlato il 19 aprile scorso in merito alla capacità del leader dei Cure di saper dare sostanza ai sentimenti attraverso i suoi particolarissimi testi. Sta anche qui il genio di Robert Smith, la cui sensibilità mi lascia senza parole...

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